La storia di una capinera (film 1943): differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Etichetta: Annullato
m Annullate le modifiche di 151.54.108.227 (discussione), riportata alla versione precedente di Spinoziano
Etichette: Rollback Modifica da mobile Modifica da web per mobile Modifica da mobile avanzata
Riga 2: Riga 2:
|titolo italiano = Storia di una capinera
|titolo italiano = Storia di una capinera
|titolo originale = Storia di una capinera
|titolo originale = Storia di una capinera
|paese = [[regno d'Italia (1861-1946)|Italia]]
|paese = [[Italia]]
|anno uscita = [[1943]]
|anno uscita = [[1943]]
|titolo alfabetico = Storia di una capinera
|titolo alfabetico = Storia di una capinera

Versione delle 00:02, 1 nov 2020

Storia di una capinera
Titolo originaleStoria di una capinera
Paese di produzioneItalia
Anno
Durata82 min
Dati tecniciB/N
Generedrammatico, sentimentale
RegiaGennaro Righelli
Soggettodal romanzo omonimo di Giovanni Verga
SceneggiaturaEttore Maria Margadonna, Corrado Alvaro, Gennaro Righelli
Produttore esecutivoFabio Franchini
Casa di produzioneTitanus
Distribuzione in italianoTitanus
FotografiaMario Albertelli
MontaggioGisa Radicchi Levi
MusicheFelice Montagnini, Cesare Andrea Bixio
ScenografiaBoris Bilinskij, Angelo Zagame
Interpreti e personaggi

[[Categoria:Film italiani del 1943]]

La storia di una capinera è un film di Gennaro Righelli del 1943 girato negli studi Titanus, tratto dal romanzo Storia di una capinera di Giovanni Verga.

Trama

Maria è una novizia che viene rimandata a casa perché è scoppiata un'epidemia di colera. In campagna, la ragazza che era stata destinata al convento dalla famiglia e non per sua vocazione, si trova a contatto con il figlio dei vicini di casa, Nino. Viene presa da un interesse per lui che ben presto si trasforma in amore, gelosia e possesso. Rimandata in convento, il giovane sposerà la sorellastra e Maria, straziata dal dolore, morirà come una capinera in gabbia.

La critica

Fabrizio Sarazani nelle pagine de Il Tempo dell'11 marzo 1945:

«Con questo commovente romanzo Verga si acquistò la prima rinomanza. Il film è onesto e chiaro, si mantiene appoggiato al testo, ne segue le linee. La regia di Righelli appare dunque viva per intelligenza e buon gusto, malgrado certe sequenze più lunghe del necessario, interpretazione accurata»

Voci correlate

Collegamenti esterni

  Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cinema