Festa della Sensa: differenze tra le versioni
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=== La visita a San Nicolò e il banchetto ===
[[File:Pinacoteca Querini Stampalia - La visita del doge a San Nicolò dopo lo Sposalizio del Mare - Gabriele Bella.jpg|miniatura|La visita del doge a San Nicolò dopo lo Sposalizio del Mare.]]Una volta terminato lo sposalizio del Mare il doge sbarcava al Lido di Venezia e da qui si dirigeva verso la [[Chiesa di San Nicolò (Lido)|chiesa di San Nicolò]] dove ricevuto dalla folla e dai [[Ordine di San Benedetto|monaci benedettini]] assisteva alla messa pontificale. Mentre il doge e la sua corte assistevano alla messa
Una volta tornato a San Marco il doge visitava la fiera della Sensa e poi all'ora di pranzo offriva al palazzo Ducale uno sfarzoso banchetto a cui erano invitati cento [[Arsenalotto|arsenalotti]] disposti su dieci tavoli, membri illustri del [[Patriziato (Venezia)|patriziato]] e gli [[Ambasciatore|ambasciatori]], inoltre alla prima portata era ammesso un pubblico di spettatori in rappresentanza della cittadinanza<ref name=":0" />. Il banchetto si apriva con diversi antipasti, solitamente confetture e torte ripiene carne, frutta e verdura e talvolta contenevano monete d'argento in regalo agli ospiti. La tavola abbondava di vino greco (di qualità migliore rispetto a quello locale) e aveva tra le portate principali la cacciagione, che a volte veniva presentata ancora coperta di pelli e piume, a questa erano annessi anche svariati arrosti e lessi. Il banchetto terminava con dolci a base di mandorle, pistacchi e pinoli, in particolare il [[marzapane]] veniva modellato al fine di creare figure celebrative di vario tipo<ref>{{Cita|Ambrosini, 1996|cap. 2 ''Feste'', par. ''Banchetti''}}.</ref>. Una volta terminato il banchetto agli invitati era concesso prendere le posate, i tovaglioli e gli altri oggetti presenti sulla tavola da conservare in ricordo della festa<ref>{{Cita|Romanin, 1860|p. 35}}.</ref>.
== Fiera della Sensa ==
La fiera della Sensa era una grande fiera commerciale veniva allestita in [[piazza San Marco]] otto giorni prima del giorno dell'Ascensione per poi proseguire anche per i quindici giorni successivi. Regolarmente visitata dal doge, durante la fiera venivano esposti oggetti grande valore economico e di notevole pregio artistico attraendo così anche ospiti e commercianti stranieri.▼
Stabilitasi nel XIV secolo la fiera della Sensa nacque dal fatto che sul finire della primavera Venezia era affollata da pellegrini diretti [[Terra santa]] che di solito rimanevano in città fino alla festa del [[Corpus Domini]], e da numerosi fedeli che si recavano alla [[basilica di San Marco]] per ottenere l'indulgenza concessa da [[papa Alessandro III]]<ref name=":0" />.
▲La fiera della Sensa
== Note ==
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