La poliziotta: differenze tra le versioni

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*[[Renato Scarpa]]: farmacista
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*[[Pia Velsi]]: madre di Giovanna
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*Giuseppe Castellano: Nick
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*[[Gianni Solaro]]: procuratore capo
*[[Gianni Solaro]]: procuratore capo
*[[Orazio Stracuzzi]]: sindaco di Ravedrate
*[[Orazio Stracuzzi]]: sindaco di Ravedrate

Versione delle 22:58, 22 set 2020

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Poliziotta.
La poliziotta
Giovanna, la poliziotta (Mariangela Melato)
Paese di produzioneItalia
Anno
Durata100 min e 115 min
Rapporto1,85:1
Generecommedia
RegiaSteno
SoggettoNicola Badalucco, Giuseppe Catalano, Sergio Donati, Luciano Vincenzoni
SceneggiaturaSergio Donati, Luciano Vincenzoni
ProduttoreCarlo Ponti
Casa di produzioneCompagnia Cinematografica Champion (Roma)
Distribuzione in italianoGold Film
FotografiaAlberto Spagnoli
MontaggioRaimondo Crociani
MusicheGianni Ferrio
ScenografiaLuigi Scaccianoce
CostumiEnrico Sabbatini
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

[[Categoria:Film italiani del 1974]]

La poliziotta è un film commedia italiano del 1974, diretto da Steno ed interpretato da Mariangela Melato, che ottenne il David di Donatello per la sua interpretazione di Giovanna, la poliziotta.

Trama

Gianna è una piacente segretaria, sfruttata sul lavoro poiché vista dagli uomini solo come un oggetto. Stanca della situazione, decide di trasferirsi da Ravedrate a Milano, ma alla stazione del paese trova ispirazione per il suo riscatto: la possibilità di diventare vigile urbano.

Si diploma con il massimo dei voti e dopo aver cambiato nome in Giovanna, in ricordo della Pulzella d'Orléans, entra in servizio, fiera del suo incarico, ma man mano che prosegue nel suo lavoro scopre come tutto il mondo politico sia un intrico di menzogne, truffe, clientelismi e nepotismi tra privati, aziende e Stato.

I suoi oppositori tentano in ogni modo di emarginarla a incarichi duri o di minor importanza, poi di ostracizzarla e infine di diffamarla. La sua forza di volontà e il suo senso del dovere la portano comunque ad attirare l'attenzione dei media, riesce a portare al Ministero le sue denunce ma, anche lì, l'illegalità regna e queste vengono fatte sparire. Gianna viene spedita in un posto vacante in una sperduta isola siciliana assieme al pretore che l'aveva spalleggiata.

Il film

La poliziotta è considerato uno dei padri nobili del filone soft-erotico della commedia erotica all'italiana anni settanta[1] non perché ne contiene i temi, ma i personaggi. Furono successivamente girati tre sequel del film (La poliziotta fa carriera, La poliziotta della squadra del buon costume e La poliziotta a New York), tutti e tre girati da Michele Massimo Tarantini ed in cui il ruolo della poliziotta è interpretato da Edwige Fenech; questi tre seguiti non mantengono il tenore umoristico del film originario, molto soft, ma sono dei veri e propri film comico-erotici. In tutti e quattro i film della serie è presente Alvaro Vitali, prima in un piccolo ruolo e poi sempre più centrale.

Allo stesso modo de La poliziotta, anche un altro film di Steno darà vita ad un popolare genere degli anni Settanta: La polizia ringrazia, iniziatore del genere poliziottesco.

Ambientazione

Il film è ambientato nel fittizio paese di Ravedrate. La maggior parte delle scene venne girata a Bergamo, tra città alta e bassa. Altre scene furono girate sull'Adda, si riconoscono infatti il ponte sull'Adda tra Paderno d'Adda e Calusco d'Adda, e la centrale Esterle di Cornate d'Adda[2]. Nei titoli d'inizio si riconosce invece Terni, in particolare Piazza Tacito e gli argini del Nera[2].

Riconoscimenti

Note

  1. ^ Puntata de La valigia dei sogni del 31 agosto 2009.
  2. ^ a b Davinotti

Collegamenti esterni

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