Jesus Crispin Remulla: differenze tra le versioni

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|Nome = Jesús Crispín
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|Cognome = Catibayan Remulla
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|ForzaOrdinamento = Remulla ,Jesús Crispín
|PostCognomeVirgola = detto '''Boying'''
|PostCognomeVirgola = detto '''Boying'''
|Sesso = M
|Sesso = M

Versione delle 23:00, 6 set 2020

Jesús Crispín Remulla

Membro della Camera dei rappresentanti delle Filippine - Cavite, distretto nº 7
In carica
Inizio mandato30 giugno 2019
PredecessoreAbraham Tolentino

Durata mandato30 giugno 2010 –
30 giugno 2013
Predecessorecarica istituita
SuccessoreAbraham Tolentino

Governatore di Cavite
Durata mandato30 giugno 2016 –
30 giugno 2019
PredecessoreJuanito Victor Remulla
SuccessoreJuanito Victor Remulla

Membro della Camera dei rappresentanti delle Filippine - Cavite, distretto nº 3
Durata mandato30 giugno 2004 –
30 giugno 2010
PredecessoreNapoleon R. Beratio
SuccessoreErineo Maliksi

Dati generali
Partito politicoNP (dal 2013)
UNA (2013)
Partido Magdalo (2004-2013)
Titolo di studioGiurisprudenza
UniversitàUniversità delle Filippine Diliman

Jesús Crispín Catibayan Remulla, detto Boying (Bacoor, 31 marzo 1961), è un politico filippino.

Componente del noto clan politico dei Remulla, ha iniziato la propria carriera come portavoce dell'ex First Lady Luísa Ejercito-Estrada, per poi essere eletto come rappresentante del terzo distretto di Cavite al Congresso delle Filippine. Divenuto Governatore della provincia dal 2016 al 2019, successivamente è stato nuovamente eletto alla Camera dei rappresentanti per il suo settimo distretto.

Biografia

È membro della nota famiglia Remulla: il padre Juanito è stato Governatore di Cavite per un totale di 14 anni,[1] mentre i fratelli Juanito Victor e Gilbert hanno anch'essi ricoperto cariche a livello provinciale e congressuale.

Carriera politica

Laureatosi in giurisprudenza all'Università delle Filippine Diliman nel 1987, negli anni novanta esercita la professione di avvocato. Proveniente da una famiglia legata alle principali dinastie politiche del Paese, nel 2001 è nominato chief of staff della neo senatrice ed ex First Lady Luísa Ejercito-Estrada, nonchè portavoce della coalizione Puwersa ng Masa (nata per sostenere gli alleati politici degli Estrada nelle elezioni del giugno di quell'anno). Nel 2004 viene eletto al Congresso come rappresentante del terzo distretto di Cavite, venendo confermato per tre mandati: al termine del suo secondo mandato è autore assieme ai colleghi Abaya e Barzaga di una legge volta ad aumentare il numero dei distretti di Cavite da tre a un totale di sette. In virtù di ciò, dal 2010 al 2013 viene nominato primo deputato del neoistituito settimo distretto della provincia, oltre ad essere uno dei sette vice portavoce della Camera dei rappresentanti sotto la guida di Belmonte.

Tra il 2016 e il 2019 è invece Governatore della sua provincia, carica già ricoperta più volte dal padre, prima di essere nuovamente eletto rappresentante del terzo ditretto di Cavite. Nel maggio 2020, insieme ai compagni Marcoleta e Defensor, è tra i principali sostenitori dell'ordine di chiusura della ABS-CBN – una delle principali reti televisive delle Filippine –, da parte della Commissione sulle telecomunicazioni (NTC).[2] Al termine di una lunga serie di inchieste presso il Senato incentrate sulla legittimità dell'emittente e sulla nazionalità del suo presidente emerito López, il 10 luglio seguente il Congresso filippino annuncia ufficialmente la decisione di negare ad ABS-CBN il rinnovo della licenza per le trasmissioni con 70 voti a favore e 11 contrari.[3]

Carriera radiofonica

Dal 2005 conduce il programma radiofonico Executive Session sull'emittente DZRH, trasmesso in onda anche sulla pay TV DZRH News Television, assieme al collega Teodoro Locsin Jr. e agli avvocati Dodo Dulay e Ed Javier.

Vita privata

È sposato dal 1982 con Maria Josefina Diaz.

Note

  1. ^ (EN) LIST: Political clans, powerful figures among 2019 party-list nominees, su rappler.com, 6 febbraio 2019. URL consultato il 27 agosto 2020.
  2. ^ (EN) House execs want sanctions vs ABS-CBN, su newsinfo.inquirer.net, 20 luglio 2020. URL consultato il 27 agosto 2020.
  3. ^ (EN) House panel closes down ABS-CBN, su newsinfo.inquirer.net, 10 luglio 2020. URL consultato il 26 agosto 2020.