Lavaiano: differenze tra le versioni

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'''Lavaiano''' è una frazione del comune di [[Lari]] ([[provincia di Pisa|PI]]).
'''Lavaiano''' è una frazione del comune di [[Lari]] ([[provincia di Pisa|PI]]).



Versione delle 16:47, 9 ott 2007

Lavaiano è una frazione del comune di Lari (PI).

Due villate che diedero il nome a due popoli (S. Michele di Lavajano vecchio e S. Martino di Lavajano nuovo) riuniti alla parrocchia di S. Lorenzo a Gello di Lavajano sottoposti anticamente alla distrutta pieve di Triana, attualmente a quella di Ponsacco, nella Comunità Giurisdizione e circa miglia toscane 3 e 1/2 a libeccio di Pontedera, Diocesi di San Miniato, già di Lucca, Compartimento di Pisa. Trovavansi entrambe queste villate a piè dell'estrema base delle colline pisane fra Lari, Ponsacco e Cenaja, in mezzo a una pianura già stata fondo di padule, chiamato tuttora del Pozzale, padule che le torbe delle superiori colline dapositate dalle acque del Fosso Zannone e della Fossa nuova hanno di secolo in secolo vistosamente bonificato. Fra le memorie più antiche di Lavajano e del suo Agello, ossia Gello, citerò un contratto dei 24 novembre 880, col quale Gherardo vescovo di Lucca allivellò una casa padronale con corte e podere annesso, posta in loco ubi dicitur Lavajano prope Agello, la qual casa era di pertinenza della chiesa di S. Frediano di Lucca. - (BARSOCCHINI, Mem. Lucch. T. V. P. II.) Havvi un'altra carta dell'anno 986, ma questa riferisce più specialmente a una distrutta pieve della Diocesi Lucchese, detta a Laviano, talvolta a Lavajano, o a Lavano. Forse anche alla stessa perduta pieve appellava una permuta fatta nel 1119 tra l'abate e monaci della badia di Serena e il Vescovo di Lucca, quando questo a quelli rinunziò alcune sue possessioni situate in Laviano, o Lavajano, a Monte Castello, ec. È per me dubbio ancora, se debba appellare al castello e borgo di Lavajano vecchio un atto di donazione rogato in Pisa li 18 novembre 1156 (stile comune), col quale un Gualfredo figlio del conte Arrigo della consorteria dei Conti della Gherardesca, vendè all'Arcivescovo Villano per la sua cattedrale di Pisa la porzione che gli perveniva del castello e borgo di Lavajano col suo distretto e con tutto ciò che lo stesso Gualfredo teneva a titolo di pegno nella corte di Strido, nel castello e distretto di Monte Vaso ec. (MURAT. Ant. M Aevi. T. III). Nè tampoco io credo che tratti del Lavajano di Ponsacco una pergamena dell'Arch. Arc. di Lucca dell'anno 731, relativa alla dotazione di una chiesa sotto il titolo di S. Maria fondata in Laveriano; mentre una nota scritta a tergo della carta con caratteri del secolo XI o XII, porta la seguente indicazione: Offertio vinee in S. Maria de la Vajana. La quale indicazione giova piuttosto per la chiesa di S. Maria a Vajano o alla Vajana dell'antico piviere di Montopoli, già di Musciano, alla qual chiesa riferiscono molti altri documenti del medio evo. - Vedere FERUNIANO e VALIANO di Montopoli. Al Lavajano di Ponsacco appellano bensì le Cronache pisane all'anno 1369 (stile comune), allorchè costà in Lavajano quel governo fece edificare una specie di rocca con fossi intorno e ponte levatojo. La qual rocca fu combattuta, presa ed atterrata dall'oste fiorentina pochi anni dopo (1388). - (MURAT. Monum. Pis. in R. Ital. Script. T. XV.) Il popolo di Lavajano si sottomesse e prestò giuramento di fedeltà alla Repubblica fiorentina sotto li 10 novembre 1406, e nell'atto medesimo furono concesse alcune capitolazioni a quel comunello insieme al popolo di Perignano. (RIFORMAGIONI DI FIRENZE) Portò il cognome di Lavajano sua patria un distinto diplomatico pisano, mess. Gasparri di Lavajano, i di cui talenti nel 1406 fruttarono a Giovanni Gambacorti per ottenere dalla Signoria di Firenze un largo partito all'occasione della resa della città di Pisa stretta da fame per lungo assedio. -