Esergo: differenze tra le versioni
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[[Immagine:SNGANS 259.jpg|thumb|[[Tetradracma]] di [[Siracusa]] (ca. 415-405 a.C.). Al rovescio, in esergo ''ΕΥΜΗΝΟΥ'', firma dell'artista.]] |
[[Immagine:SNGANS 259.jpg|thumb|[[Tetradracma]] di [[Siracusa]] (ca. 415-405 a.C.). Al rovescio, in esergo ''ΕΥΜΗΝΟΥ'', firma dell'artista.]] |
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L''''esergo''' (dal [[lingua latina|latino]] ''exèrgum'', a sua volta dal [[Lingua greca|greco]] ''ex'', fuori, ed ''èrgon'', opera) è quello spazio limitato che in una [[moneta]] si trova sotto il disegno principale (più raramente sopra) e talora da esso staccato con una linea orizzontale. È così chiamato proprio perché rimane "fuori opera", fuori cioè dal disegno, che costituisce invece la parte essenziale della moneta. |
L''''esergo''' (dal [[lingua latina|latino]] ''exèrgum'', a sua volta dal [[Lingua greca|greco]] ''ex'', fuori, ed ''èrgon'', opera) è quello spazio limitato che in una [[moneta]] si trova sotto il disegno principale (più raramente sopra) e talora da esso staccato con una linea orizzontale. È così chiamato proprio perché rimane "fuori opera", fuori cioè dal disegno, che costituisce invece la parte essenziale della moneta. |
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Spesso questo spazio è utilizzato per porvi varie indicazioni, come la data o il valore o altre informazioni, tra cui il segno della [[Zecca (moneta)|zecca]] che l'ha prodotta, l'[[Etnico (onomastica)|etnico]] nel caso delle monete greche antiche, la firma dell'[[incisore]], o semplicemente alcuni elementi decorativi. Può anche non essere presente. |
Spesso questo spazio è utilizzato per porvi varie indicazioni, come la data o il valore o altre informazioni, tra cui il segno della [[Zecca (moneta)|zecca]] che l'ha prodotta, l'[[Etnico (onomastica)|etnico]] nel caso delle monete greche antiche, la firma dell'[[incisore]], o semplicemente alcuni elementi decorativi. Può anche non essere presente. |
Versione delle 21:34, 14 giu 2020
L'esergo (dal latino exèrgum, a sua volta dal greco ex, fuori, ed èrgon, opera) è quello spazio limitato che in una moneta si trova sotto il disegno principale (più raramente sopra) e talora da esso staccato con una linea orizzontale. È così chiamato proprio perché rimane "fuori opera", fuori cioè dal disegno, che costituisce invece la parte essenziale della moneta.
Spesso questo spazio è utilizzato per porvi varie indicazioni, come la data o il valore o altre informazioni, tra cui il segno della zecca che l'ha prodotta, l'etnico nel caso delle monete greche antiche, la firma dell'incisore, o semplicemente alcuni elementi decorativi. Può anche non essere presente.
Nell'editoria si usa il termine per indicare un motto o una citazione di un'altra opera collocato all'inizio di un libro, di un capitolo o di uno scritto in genere, tipicamente giustificato a destra su una larghezza minore della colonna.[1] L'esergo ha una certa attinenza con il tema del libro, ma non è necessario per la sua comprensione.
Note
- ^ esergo, in Vocabolario Treccani. URL consultato il 2 aprile 2018.