Tramutazione dell'acqua in vino: differenze tra le versioni

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In Luca 5,38 Gesu', riferendosi al Vangelo, ribadisce che "Il vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi", passo che è in relazione al miracolo sopracitato; solo uno spirito rinnovato può accogliere la Buona Novella del Vangelo.
In Luca 5,38 Gesu', riferendosi al Vangelo, ribadisce che "Il vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi", passo che è in relazione al miracolo sopracitato; solo uno spirito rinnovato può accogliere la Buona Novella del Vangelo.

I 3 giorni di preparazione al banchetto di Cana, possono essere inoltre paragonati metaforicamente ai 3 anni di predicazione di Gesu' prima dell'Istituzione dell'Eucarestia, quinto mistero luminoso.


Le idrie di pietra per la purificazione dei Giudei rappresentano solo la purificazione della parte materiale. Gesù ordina di riempire di acqua le idrie, e l'acqua si muta in vino Eletto, tant'e' che il maestro di tavola dice "tu invece hai tenuto il vino buono fino ad ora", metafora dell'Ultima cena dove l'acqua non viene mutata in vino, ma il vino in Sangue preziosissimo dell'Agnello.
Le idrie di pietra per la purificazione dei Giudei rappresentano solo la purificazione della parte materiale. Gesù ordina di riempire di acqua le idrie, e l'acqua si muta in vino Eletto, tant'e' che il maestro di tavola dice "tu invece hai tenuto il vino buono fino ad ora", metafora dell'Ultima cena dove l'acqua non viene mutata in vino, ma il vino in Sangue preziosissimo dell'Agnello.
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== Tradizione successiva ==
== Tradizione successiva ==
Il miracolo alle nozze di Cana viene ricordato, soprattutto nella tradizione orientale, in occasione dell'[[Epifania]], come terza manifestazione di [[Gesù]] dopo l'adorazione dei Magi e il [[Battesimo di Gesù]]. Inoltre, nella tradizione cattolica, è il secondo dei cinque [[Rosario#Misteri luminosi (o della luce)|misteri luminosi del rosario]].
Il miracolo alle nozze di Cana viene ricordato, soprattutto nella tradizione orientale, in occasione dell'[[Epifania]], come terza manifestazione di [[Gesù]] dopo l'adorazione dei Magi e il [[Battesimo di Gesù]]. Inoltre, nella tradizione cattolica, è il secondo dei cinque [[Rosario#Misteri luminosi (o della luce)|misteri luminosi del rosario]]. I 3 giorni di preparazione al banchetto di Cana, possono essere inoltre paragonati metaforicamente ai 3 anni di predicazione di Gesu' prima dell'Istituzione dell'Eucarestia, quinto mistero luminoso.


A Cana è ambientato anche il racconto medievale ''[[Coena Cypriani]]'', che riprende stravolgendola la storia biblica delle nozze.
A Cana è ambientato anche il racconto medievale ''[[Coena Cypriani]]'', che riprende stravolgendola la storia biblica delle nozze.

Versione delle 01:19, 13 giu 2020

Le Nozze di Cana, affresco di Giotto nella Cappella degli Scrovegni di Padova.

La tramutazione dell'acqua in vino, conosciuto anche come miracolo delle nozze di Cana, è il primo miracolo di Gesù, compiuto durante un matrimonio a Cana di Galilea. L'episodio è descritto nel Vangelo secondo Giovanni (Giovanni 2,1-11[1]).

Le nozze di Cana, riquadro centrale di una vetrata del XIII secolo, nota come Notre-Dame de la Belle Verrière, nella cattedrale di Chartres.

Testo evangelico

«Tre giorni dopo, ci fu una festa nuziale in Cana di Galilea, e c'era la madre di Gesù. E Gesù pure fu invitato con i suoi discepoli alle nozze. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: "Non hanno più vino". Gesù le disse: "Che c'è fra me e te, o donna? L'ora mia non è ancora venuta". Sua madre disse ai servitori: "Fate tutto quel che vi dirà". C'erano là sei recipienti di pietra, del tipo adoperato per la purificazione dei Giudei, i quali contenevano ciascuno due o tre misure. Gesù disse loro: "Riempite di acqua i recipienti". Ed essi li riempirono fino all'orlo. Poi disse loro: "Adesso attingete e portatene al maestro di tavola". Ed essi gliene portarono. Quando il maestro di tavola ebbe assaggiato l'acqua che era diventata vino (egli non ne conosceva la provenienza, ma la sapevano bene i servitori che avevano attinto l'acqua), chiamò lo sposo e gli disse: "Ognuno serve prima vino buono; e quando si è bevuto abbondantemente, il meno buono; tu, invece, hai tenuto il vino buono fino ad ora". Gesù fece questo primo dei suoi segni miracolosi in Cana di Galilea, e manifestò la sua gloria, e i suoi discepoli credettero in lui.»

Questi passi hanno avuto una grande importanza nello sviluppo della dottrina cristiana. Alcuni teologi[senza fonte] hanno ad esempio messo in risalto che Gesù, prendendo parte allo sposalizio e usando in questo contesto il suo potere divino, ha istituito il Sacramento del matrimonio compiuto con la Grazia di Dio e le celebrazioni terrene.

Inoltre assume grande evidenza, in questa pagina del Vangelo di Giovanni, il ruolo di Maria Santissima come Corredentrice, e la potenza delle sue preghiere (di Maria SS.) come Viatico per arrivare al Cristo e ottenere la Grazia del miracolo. Ella viene anche presentata come prima Benefattrice dell'umanità. D'altra parte le parole "e c'era La Madre di Gesù " pongono l'accento sul fatto che Maria è presente al Convito, con cui ha inizio lo sponsale dell'umanita' con la Grazia. Importante anche in questo passo l'insegnamento di Maria Santissima all'ubbidienza, "fate ciò che Egli (Gesù) vi dirà ".

In Luca 5,38 Gesu', riferendosi al Vangelo, ribadisce che "Il vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi", passo che è in relazione al miracolo sopracitato; solo uno spirito rinnovato può accogliere la Buona Novella del Vangelo.

Le idrie di pietra per la purificazione dei Giudei rappresentano solo la purificazione della parte materiale. Gesù ordina di riempire di acqua le idrie, e l'acqua si muta in vino Eletto, tant'e' che il maestro di tavola dice "tu invece hai tenuto il vino buono fino ad ora", metafora dell'Ultima cena dove l'acqua non viene mutata in vino, ma il vino in Sangue preziosissimo dell'Agnello.

Nel testo si parla del miracolo come del "primo dei segni": alcuni studiosi hanno per questo suggerito che il testo potesse essere presente in una fonte ancora più antica, l'ipotetico Vangelo dei segni, utilizzata dall'evangelista.[3].

Tradizione successiva

Il miracolo alle nozze di Cana viene ricordato, soprattutto nella tradizione orientale, in occasione dell'Epifania, come terza manifestazione di Gesù dopo l'adorazione dei Magi e il Battesimo di Gesù. Inoltre, nella tradizione cattolica, è il secondo dei cinque misteri luminosi del rosario. I 3 giorni di preparazione al banchetto di Cana, possono essere inoltre paragonati metaforicamente ai 3 anni di predicazione di Gesu' prima dell'Istituzione dell'Eucarestia, quinto mistero luminoso.

A Cana è ambientato anche il racconto medievale Coena Cypriani, che riprende stravolgendola la storia biblica delle nozze.

Opere d'arte

Sono stati prodotti decine di affreschi e tele sulle nozze di Cana. I principali sono stati realizzati da: Jacopo Torriti, Giotto, il Maestro della Cappella di San Nicola, Andrea Boscoli, Hieronymus Bosch, Alessandro Allori, Paolo Veronese, Pietro Paolo Vasta e Luca Giordano.

Note

  1. ^ Gv 2,1-11, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  2. ^ Gv 2,1-11, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  3. ^ D. Moody Smith, "Abingdon New Testament Commentary - John", Abingdon Press, 1999, pag. 83.

Voci correlate

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