Gabriella Sica: differenze tra le versioni

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A partire dagli anni '80 inizia a svolgere un'intensa e generosa attività nell'ambito della poesia contemporanea, aggregando attorno alla rivista «Prato pagano», che dirigerà dal [[1980]] al [[1987]], molti poeti della cosiddetta "generazione dell'80" (detta anche della "parola ritrovata"). Lei stessa racconta, nell'introduzione a un libro di Flavia Giacomozzi, ''Campo di battaglia. Poeti a Roma negli anni ottanta (antologia di «Prato pagano» e «Braci»)'', come in quegli anni ci sia stata «una postura morale acquisita dai poeti giovani, l'aggiunta di un supplemento di interiorità che rappresentò un modo per ristabilire l'autenticità e la credibilità del fare poesia».
A partire dagli anni '80 inizia a svolgere un'intensa e generosa attività nell'ambito della poesia contemporanea, aggregando attorno alla rivista «Prato pagano», che dirigerà dal [[1980]] al [[1987]], molti poeti della cosiddetta "generazione dell'80" (detta anche della "parola ritrovata"). Lei stessa racconta, nell'introduzione a un libro di Flavia Giacomozzi, ''Campo di battaglia. Poeti a Roma negli anni ottanta (antologia di «Prato pagano» e «Braci»)'', come in quegli anni ci sia stata «una postura morale acquisita dai poeti giovani, l'aggiunta di un supplemento di interiorità che rappresentò un modo per ristabilire l'autenticità e la credibilità del fare poesia».

Nel 1981 è presente nell' antologia Poeti Folla&follia, a cura di Angelo De Florio con ritratti di Loretta Surico ed un discorsetto di Ruggero Jacobbi,Bari,Edizioni dal Sud e poi nella seconda edizione con il titolo La congiura dei Poeti, Roma edizioni la libreria Croce 2005.


Ha curato un convegno nel 1993 con poeti e critici i cui interventi sono stati raccolti a cura sua e di Maria Ida Gaeta ne ''La parola ritrovata. Ultime tendenze della poesia italiana ''( Marsilio, 1995) e scritto un insolito libro sulla metrica come risorsa tecnica e umana della poesia, ''Scrivere in versi. Metrica e poesia'' (Pratiche [[1996]]; nuova edizione aggiornata e ampliata, il Saggiatore [[2003]], ora 2011, con l'aggiunta di una nuova ''Lettera sulla poesia'').
Ha curato un convegno nel 1993 con poeti e critici i cui interventi sono stati raccolti a cura sua e di Maria Ida Gaeta ne ''La parola ritrovata. Ultime tendenze della poesia italiana ''( Marsilio, 1995) e scritto un insolito libro sulla metrica come risorsa tecnica e umana della poesia, ''Scrivere in versi. Metrica e poesia'' (Pratiche [[1996]]; nuova edizione aggiornata e ampliata, il Saggiatore [[2003]], ora 2011, con l'aggiunta di una nuova ''Lettera sulla poesia'').

Versione delle 02:01, 21 mag 2020

Gabriella Sica (Viterbo, 24 ottobre 1950) è una poetessa e scrittrice italiana.

Biografia

Nata a Viterbo, vive a Roma dall'età di dieci anni. Ha compiuto i suoi studi all'Università "Sapienza" di Roma, dove ha insegnato Letteratura italiana.

Inizia a pubblicare i suoi testi poetici sulla rivista «Prato pagano» nel 1980 e su l'«Almanacco dello specchio» nel 1983, con una prefazione di Giovanni Raboni. Nel 1986 pubblica il suo primo libro di poesie, dal titolo "La famosa vita", che vince il Premio di Poesia Brutium-Tropea. Escono poi nel 1992 "Vicolo del Bologna", nel 1997 "Poesie bambine", nel 2001 "Poesie familiari" (Fazi Editore), che vince il Premio Internazionale di Poesia Camaiore ed è finalista vincitore al Premio Frascati di Poesia e al Premio Metauro. Nel 2009 pubblica il suo ultimo libro di poesia, "Le lacrime delle cose", vincitore del Premio Nazionale Alghero Donna di Letteratura e Giornalismo per la sezione poesia nel 2010, del Premio Garessio-Ricci, finalista vincitore al Premio Internazionale Dessì e al Premio Lucia Rodacanachi-Arenzano.

A partire dagli anni '80 inizia a svolgere un'intensa e generosa attività nell'ambito della poesia contemporanea, aggregando attorno alla rivista «Prato pagano», che dirigerà dal 1980 al 1987, molti poeti della cosiddetta "generazione dell'80" (detta anche della "parola ritrovata"). Lei stessa racconta, nell'introduzione a un libro di Flavia Giacomozzi, Campo di battaglia. Poeti a Roma negli anni ottanta (antologia di «Prato pagano» e «Braci»), come in quegli anni ci sia stata «una postura morale acquisita dai poeti giovani, l'aggiunta di un supplemento di interiorità che rappresentò un modo per ristabilire l'autenticità e la credibilità del fare poesia».

Nel 1981 è presente nell' antologia Poeti Folla&follia, a cura di Angelo De Florio con ritratti di Loretta Surico ed un discorsetto di Ruggero Jacobbi,Bari,Edizioni dal Sud e poi nella seconda edizione con il titolo La congiura dei Poeti, Roma edizioni la libreria Croce 2005.

Ha curato un convegno nel 1993 con poeti e critici i cui interventi sono stati raccolti a cura sua e di Maria Ida Gaeta ne La parola ritrovata. Ultime tendenze della poesia italiana ( Marsilio, 1995) e scritto un insolito libro sulla metrica come risorsa tecnica e umana della poesia, Scrivere in versi. Metrica e poesia (Pratiche 1996; nuova edizione aggiornata e ampliata, il Saggiatore 2003, ora 2011, con l'aggiunta di una nuova Lettera sulla poesia).

Ha inoltre ideato e realizzato per la Rai, con la regia di Gianni Barcelloni, alla fine degli anni Novanta, sei video sui grandi poeti del Novecento (Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Pier Paolo Pasolini, Umberto Saba, Sandro Penna e Giorgio Caproni), i cui primi tre sono stati pubblicati in videocassetta da Einaudi (2000 e 2001).

Nel 2000 ha scritto e letto alla Radio "C'erano i contadini", testo che alterna commenti d'autore alle voci popolari della Tuscia di cui è originaria.

Il suo libro "Emily e le Altre. Con 56 poesie di Emily Dickinson", uscito nel 2010, ha avuto riconoscimenti di critica e di pubblico.

Nel settembre del 2014 Gabriella Sica ha ricevuto a Lerici il Premio Internazionale per l'opera poetica del LericiPea, con Agi Mishol (israeliana) e Amel Moussa (tunisina): tre donne di diverse sponde per la "Poesia, grande madre del Mediterraneo".

A fine 2015 è uscito Cara Europa che ci guardi 1915-2015 (Cooper editore), presentato in anteprima al "Festival della Letteratura di viaggio" a Roma, e poi a "Book city" a Milano. Libro multiforme su una mappa multiforme qual è l'Europa controversa dei nostri anni. Comprende storie alla spicciolata della famiglia d'origine, del nonno e lo zio durante la prima guerra mondiale, della madre ragazza sotto le bombe della seconda guerra mondiale, il padre in Africa e poi durante "Roma città libera". In 35 capitoli mescola storia privata e Storia di un secolo perché il passato aiuti a trovare il filo per uscire dal labirinto dell'Europa nei nostri complicati anni. Ricordi, riflessioni, micro-romanzi, inserti in poesia, disegni e foto compongono la mappa della terremotata Europa nel terremotato mondo globale.

Il 24 ottobre 2019 esce Tu io e Montale a cena. Poesie per Zeichen, libro in versi che segna il ritorno sulla scena poetica, a distanza di dieci anni dall’ultimo volume in versi di Gabriella Sica. Abstract di Interno Poesia Editore: "Un libro di poesie conviviali e di viaggio, di sgomento e compianto, in cui frammenti di memoria quotidiana restituiscono al lettore alcune folgorazioni, essenziali e reali, sulla figura di Valentino Zeichen. Un canzoniere in vita e in morte per ricordare un amico, per confrontarsi con l’ineluttabilità del tempo, per consegnare il ritratto di una Roma d’amore, culla di poeti e metafora di una lingua poetica viva, che dura oltre il destino di ognuno".

Le poesie di Gabriella Sica, apprezzate fin dall'inizio da Elsa Morante, Attilio Bertolucci e Giovanni Raboni, sono state tradotte in francese, inglese, rumeno, turco, croato, catalano, persiano e, in particolare, in spagnolo (in alcune antologie di poesia italiana pubblicate in Spagna e con il volume "No sentirás el ruisenor que llora", nella traduzione di Mercedes Arriaga).


Opere

In versi

  • La famosa vita (Quaderni di Prato pagano, 1986, Premio Brutium-Poesia)
  • Vicolo del Bologna (Pegaso, 1992, finalista Premio San Pellegrino)
  • Poesie bambine (Milano, La Vita Felice, 1997)
  • Poesie familiari (Roma, Fazi, 2001, Premio Camaiore, finalista Premio Metauro e Premio Frascati)
  • Le lacrime delle cose (Milano, Moretti & Vitali, 2009)
  • Tu io e Montale a cena. Poesie per Zeichen (Latiano-Milano, Interno Poesia, 2019)

In prosa

  • Scuola di ballo (Rotundo, 1988, Premio Lerici-Golfo dei poeti)
  • È nato un bimbo (Milano, Oscar Mondadori, 1990)
  • La parola ritrovata - Ultime tendenze della poesia italiana (a cura di Gabriella Sica e Maria Ida Gaeta, Marsilio, 1995)
  • Scrivere in versi - Metrica e poesia (Pratiche, 1996, ora in una edizione aggiornata e ampliata, Milano, Il Saggiatore, 2003)
  • Sia dato credito all'invisibile - Prose e saggi (Marsilio, 2000)
  • Introduzione a Campo di battaglia. Poesia a Roma negli anni ottanta di Flavia Giacomozzi (Castelvecchi, 2005)
  • Emily e le altre. Con 56 poesie di Emily Dickinson, Cooper, 2010 ISBN 978-88-7394-165-1
  • Cara Europa che ci guardi 1915-2015, Roma, Cooper, 2015
  • Primula Campomaggiore, un'artista della Tuscia felice, Vetralla (Vt), Davide Ghaleb, 2019

In video

  • Giuseppe Ungaretti. Vita d'un uomo (Rai Educational-Einaudi, 2000)
  • Eugenio Montale (Rai Educational-Einaudi, 2000)
  • Pier Paolo Pasolini poeta (Rai Educational-Einaudi, 2001)
  • Umberto Saba. Il Canzoniere (Rai Educational)
  • Giorgio Caproni. Il seme del piangere (Rai Educational)
  • Sandro Penna. Croce e delizia (Rai Educational)

Collegamenti esterni

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