Gaio Menio Publio: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
ValterVBot (discussione | contributi)
m Sostituzione template reference, replaced: {{references}} → <references/>
Collegamento a: "Lucera"
Riga 44: Riga 44:
Ripreso l'assedio di Pedo, i due consoli sconfissero in una battaglia campale gli abitanti, a cui si erano uniti anche i Tiburtini e Prenestini. Presa Pedo, i due consoli espugnarono ogni singola città latina del Lazio che si era ribellata, ottenendo la definitiva sconfitta dei [[Latini]] e la fine della [[guerra latina]]. Per questa loro impresa, ai due consoli, fu concesso l'onore del [[trionfo romano|trionfo]] e nel foro furono collocate statue che li raffiguravano a cavallo<ref name="ReferenceA"/>.
Ripreso l'assedio di Pedo, i due consoli sconfissero in una battaglia campale gli abitanti, a cui si erano uniti anche i Tiburtini e Prenestini. Presa Pedo, i due consoli espugnarono ogni singola città latina del Lazio che si era ribellata, ottenendo la definitiva sconfitta dei [[Latini]] e la fine della [[guerra latina]]. Per questa loro impresa, ai due consoli, fu concesso l'onore del [[trionfo romano|trionfo]] e nel foro furono collocate statue che li raffiguravano a cavallo<ref name="ReferenceA"/>.


Fu eletto dittatore nel [[314 a.C.]], per il timore di una defezione di [[Capua]], mentre l'esercito romano si trovava in [[Apulia]] per combattere contro i [[Luceria|Luceri]]<ref name="ReferenceB">[[Tito Livio]], ''[[Ab urbe condita libri]]'', IX, 26.</ref>. Capua non defezionò, perché il capo della rivoltà si suicidò alla notizia dell'investitura di un dittatore a Roma, mentre la successiva indagine a Roma, per verificare se qualche Senatore, fosse coinvolto nella congiura, non portò ad alcun risultato<ref name="ReferenceB"/>.
Fu eletto dittatore nel [[314 a.C.]], per il timore di una defezione di [[Capua]], mentre l'esercito romano si trovava in [[Apulia]] per combattere contro i [[Lucera|Luceri]]<ref name="ReferenceB">[[Tito Livio]], ''[[Ab urbe condita libri]]'', IX, 26.</ref>. Capua non defezionò, perché il capo della rivoltà si suicidò alla notizia dell'investitura di un dittatore a Roma, mentre la successiva indagine a Roma, per verificare se qualche Senatore, fosse coinvolto nella congiura, non portò ad alcun risultato<ref name="ReferenceB"/>.


== Note ==
== Note ==

Versione delle 15:22, 22 apr 2020

Gaio Menio Publio
Console e Dittatore della Repubblica romana
Consolato338 a.C.
Dittatura314 a.C.

Gaio Menio Publio (... – ...) è stato un politico e generale romano.

Biografia

Fu eletto console nel 338 a.C. con Lucio Furio Camillo[1].

Ripreso l'assedio di Pedo, i due consoli sconfissero in una battaglia campale gli abitanti, a cui si erano uniti anche i Tiburtini e Prenestini. Presa Pedo, i due consoli espugnarono ogni singola città latina del Lazio che si era ribellata, ottenendo la definitiva sconfitta dei Latini e la fine della guerra latina. Per questa loro impresa, ai due consoli, fu concesso l'onore del trionfo e nel foro furono collocate statue che li raffiguravano a cavallo[1].

Fu eletto dittatore nel 314 a.C., per il timore di una defezione di Capua, mentre l'esercito romano si trovava in Apulia per combattere contro i Luceri[2]. Capua non defezionò, perché il capo della rivoltà si suicidò alla notizia dell'investitura di un dittatore a Roma, mentre la successiva indagine a Roma, per verificare se qualche Senatore, fosse coinvolto nella congiura, non portò ad alcun risultato[2].

Note

Predecessore Fasti consulares Successore
Quinto Publilio Filone
e
Tiberio Emilio Mamercino
(338 a.C.)
con Lucio Furio Camillo
Gaio Sulpicio Longo
e
Publio Elio Peto