Cattolica (Italia): differenze tra le versioni

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=== Lingue e dialetti ===
=== Lingue e dialetti ===
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A Cattolica è parlata una variante locale del [[Lingua romagnola|dialetto romagnolo]] (sottotipo riminese). Pur trovandosi adiacente alle [[Marche]], il comune non costituisce zona di margine linguistico poiché il dialetto parlato oltreconfine (detto [[Dialetto gallo-piceno|gallo-piceno]] o marchigiano settentrionale) è classificato dai [[Linguistica storica|glottologi]] fra gli idiomi appartenenti al ''continuum'' emiliano-romagnolo<ref>{{Cita libro|autore=Francesco D'Ovidio|autore2=Wilhelm Meyer-Lübke|titolo=Grammatica storica delle lingue e dei dialetti italiani|anno=2000|editore=Hoepli}}</ref>.
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Cattolica
comune
Cattolica – Veduta
Cattolica – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Rimini
Amministrazione
SindacoMariano Gennari (M5S) dal 20-6-2016
Data di istituzione1896
Territorio
Coordinate43°57′30.4″N 12°44′19″E / 43.958444°N 12.738611°E43.958444; 12.738611 (Cattolica)
Altitudine11 m s.l.m.
Superficie5,97 km²
Abitanti17 228[1] (30-6-2017)
Densità2 885,76 ab./km²
FrazioniNessuna
Comuni confinantiGabicce Mare (PU), Gradara (PU), Misano Adriatico, San Giovanni in Marignano
Altre informazioni
Cod. postale47841
Prefisso0541
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT099002
Cod. catastaleC357
TargaRN
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Nome abitanticattolichini
PatronoSan Pio V
Giorno festivo30 aprile
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Cattolica
Cattolica
Cattolica – Mappa
Cattolica – Mappa
Posizione del comune di Cattolica all'interno della provincia di Rimini
Sito istituzionale

Cattolica AFI:[kat'tɔlika] (Catòlga in dialetto romagnolo[3]) è un comune italiano di 17.228 abitanti della provincia di Rimini, in Emilia-Romagna. Affacciata sul mare Adriatico, la città è un importante centro di turismo balneare della Riviera romagnola ed è sede di industrie e attività marinare. Dai primi anni del Novecento viene soprannominata la "Regina dell'Adriatico". Fa parte della cosiddetta metropoli costiera (o balneare), un'area densamente popolata parallela al mare che dalla Provincia di Ravenna arriva fino al confine meridionale di Cattolica.

Geografia fisica

Piazza del Tramonto
La panoramica Piazza del Tramonto

Cattolica confina a sud con Gabicce Mare (PU), da cui è separata dal torrente Tavollo, a sud-ovest con Gradara (PU), a nord-ovest con Misano Adriatico (dal quale è separata dal fiume Conca) e ad ovest con San Giovanni in Marignano. È bagnata a nord-est dal Mare Adriatico, dove la linea costiera che nel resto della Romagna risulta regolare qui s'incurva gradatamente verso est e verso nord-est per un brevissimo tratto adiacente alla darsena (dove si trova oggi l'omonima Piazza del Tramonto) formando così una piccola insenatura poco accentuata. Tagliata dal torrente Ventena (che dà anche il nome ad un quartiere cittadino), nella parte interna di Cattolica si innalzano i primi rilievi collinari che anticipano l’Appennino tosco-romagnolo. Il clima è simile a quello della pianura (temperato subcontinentale) con influenze marine e collinari. È il comune più orientale dell'Emilia-Romagna e costituisce l'ultima estrema propaggine meridionale della Pianura Padana.

Origine del nome

Palazzo Mancini, sede del Comune

L'origine del nome Cattolica non è documentabile con certezza. Una delle ipotesi etimologiche è che si tratti di un idronimo, ovvero una denominazione derivata dal piccolo corso d'acqua che attraversa il paese, indicato nel XIV secolo come Rivus Catholicae. Un’ulteriore congettura lo fa derivare dagli antichi termini greci “katholikós” o “katholiká”: il primo (in uso nei secoli VI e VII) denominava il comandante militare posto ad amministrare ciascuna delle circoscrizioni in cui era divisa la Pentapoli marittima all'interno dell'Esarcato bizantino, mentre il secondo indicava il deposito generale per le derrate alimentari istituito allora in ogni territorio. Risulta del tutto leggendaria l’origine, così come descritta sulla lapide murata nel 1637 sul fronte della chiesa di S. Apollinare, che fa risalire il toponimo ad un debito di riconoscenza verso il luogo che ospitò dei vescovi cattolici in fuga da un gruppo di eretici ariani durante l'anno 359.

Storia

Ritrovamenti archeologici mostrano l'esistenza di insediamenti in loco a partire dall'età del bronzo. Lungo la Via Flaminia i reperti rinvenuti sono di età romana e bizantina, a testimonianza dell'antica origine di un abitato. Il primo riferimento scritto (VIII secolo) descrive la cessione alla Chiesa, da parte di Pipino il Breve, dei territori della Pentapoli; nell'elenco delle città compare anche castrum Conchae. Documenti successivi parlano dell'abitato di Conca, dotato di un castello (ruderi di una sua torre si trovano tuttora sul colle di Monte Vici, oggi all'interno della città di Cattolica). Questa area decadde intorno al Mille, venendo poi totalmente abbandonata, probabilmente a causa di una catastrofica esondazione o inondazione[4] dei fiumi limitrofi (nei secoli successivi diversi scritti e mappe contengono la citazione Conca città profondata, senza tuttavia spiegarne il significato)[5].

La fondazione, sulla via Flaminia, di un castrum in località Catholica è testimoniata da un atto del 1271 nel quale si riporta che alcuni abitanti dei paesi posti sulle colline marchigiane circostanti decidono di insediarsi in quelle terre, appartenenti all'Arcivescovado di Ravenna, ponendosi così sotto la tutela di Rimini. Nel 1313 viene menzionata la chiesa di Sant'Apollinare, e un censimento del 1376 rileva nel piccolo borgo 25 focularia (famiglie)[6].

L'abitato di Cattolica è citato, pochi anni dopo, nella Divina Commedia di Dante:

«E fa saper a' due miglior di Fano
a messer Guido e anco ad Angiolello,
che, se l'antiveder qui non è vano,
gittati saran fuor di lor vasello
e mazzerati presso a la Cattolica
per tradimento d'un tiranno fello

Nel XV secolo il borgo si consolida come luogo di sosta per chi viaggia fra Rimini e Pesaro, offrendo taverne e locande per ospitare i viaggiatori, oltre che stazioni per il cambio dei cavalli, e maniscalchi. Successivamente i Malatesta di Rimini vi costruiscono la rocca (iniziata nel 1490 e terminata intorno al 1590), un bastione turrito per la difesa da eserciti invasori e l'avvistamento tempestivo di incursioni di pirati saraceni. La Cattolica del 1573 conta 150 abitanti, ma negli anni successivi si ha un'espansione, e al di fuori del piccolo borgo medievale nascono diversi edifici isolati lungo l'asse della via Flaminia. Gli abitanti svolgono essenzialmente i mestieri di osti e pescatori. Nel 1576 la chiesa di Sant'Apollinare viene elevata a parrocchia, viene costruito un nuovo edificio per l'Ospedale dei Pellegrini (istituzione già presente dalla fine del sec. XIII), poi l'annesso Oratorio e infine un nuovo ponte sul fiume Tavollo più a valle del precedente[7][8].

Nel XVIII secolo il controllo da parte di Rimini si affievolisce e la Restaurazione seguita al periodo napoleonico vede l'abitato di Cattolica e i suoi dintorni inglobati nella vicina San Giovanni in Marignano. Nell'Ottocento si ha un consistente sviluppo demografico e urbanistico. Nel 1836 si realizza la "strada nuova", una breve deviazione della via Flaminia in una zona più bassa per evitare la salita del tratto interno all'abitato, resasi difficoltosa per i trasporti di carichi pesanti. Nuovi edifici nascono quindi lungo il nuovo tratto stradale ("Cattolica nuova"), mentre nella "Cattolica vecchia" viene demolita Porta Gregoriana (Porta Rimini era stata abbattuta alcuni decenni prima). La foce del Tavollo viene adattata a porto canale, la pesca e le attività connesse ricevono un grande impulso e nelle immediate vicinanze nasce un nuovo quartiere di tipiche case basse della gente di mare. Il 10 novembre 1861 con la realizzazione della linea Rimini-Pesaro si inaugura, a monte dell'abitato, la nuova stazione ferroviaria.[9] Nel corso del secolo dai 972 abitanti del 1814 la popolazione passa ai 3619 del 1901. Si arriva così, nel 1896, alla separazione amministrativa da San Giovanni in Marignano e Cattolica diventa comune autonomo[10].

Il mercato a Cattolica alla fine dell'Ottocento

Nella seconda metà dell'Ottocento è partito, contemporaneamente ad altre città rivierasche romagnole (Cervia, Cesenatico, Rimini), il turismo balneare. I frequentatori sono inizialmente famiglie dell'aristocrazia nobiliare o borghese e la cittadina si espande verso la spiaggia con eleganti ville e ampi giardini. Fra le grandi personalità frequentanti la località in questi anni abbiamo Guglielmo Marconi, che vi erige una sua villa, e Vasilij Kandinskij, che vi soggiorna nel 1930. Alle famiglie altolocate si uniscono poi quelle della piccola borghesia, che risiedono in stanze affittate da abitanti del posto.

Dopo la realizzazione dell'imponente edificio che ospita municipio e scuole (Palazzo Mancini, 1914), vengono inaugurate ampie vie che portano alle spiagge, mentre i terreni adiacenti diventano lotti per la costruzione di villini e pensioni.[11] La città vede quindi un imponente sviluppo urbanistico negli anni '20.

Negli anni Trenta si sviluppa il turismo delle colonie. Enti con finalità salutistiche o assistenziali edificano o affittano strutture destinate ad accogliere un gran numero di bambini provenienti da zone interne lontane dal mare, anche con intenti politici durante il regime fascista. Realizzazione particolarmente imponente è il complesso originariamente denominato Colonia XXVIII Ottobre e successivamente Le Navi.[12]

La seconda guerra mondiale, nel 1944, vede Cattolica molto vicina alla Linea Gotica, che passa fra la città e Pesaro, ma i bombardamenti sull'abitato sono sporadici, con vittime e distruzioni assai limitate. I mesi successivi all'8 settembre 1943 vedono il formarsi di un distaccamento GAP di 24 membri attivi comandati dal futuro deputato Giuseppe Ricci collegati l'8ª Brigata romagnola e la 5ª Brigata Garibaldi pesarese, che conduce attività di intelligence e sabotaggio contro gli occupanti nazifascisti. Nel dicembre 1943 un gruppo di alti ufficiali alleati in fuga, con un'ardita operazione gestita dai partigiani, vengono imbarcati su un motopeschereccio raggiungendo Sud Italia in mano alleata. L'episodio più significativo della guerra di liberazione in città è la fucilazione dei militari Domenico Rasi e Vanzio Spinelli, studenti cesenati arruolati nell forze della RSI di stanza a Cattolica e Gabicce accusati di intesa con i partigiani e fucilati il 24 giugno 1944 nel cimitero comunale, ai quali è stato intitolato il lungomare della città. Altri martiri della Resistenza legati a Cattolica sono Egidio Renzi, antifascista trasferitosi a Roma trucidato alle Fosse Ardeatine, e Augusto Cecchetti, salito in montagna per unirsi ai partigiani, catturato in un rastrellamento e successivamente ucciso[13].

La spiaggia di Cattolica

Gli anni Cinquanta, in una trasformazione simile a quella dei principali centri della Riviera Romagnola, vedono il più forte incremento demografico mai rilevato (la popolazione raddoppia in vent'anni) e un vasto processo edificatorio, con la realizzazione di un gran numero di alberghi e pensioni, assieme a bar, ristoranti e sale da ballo. Parallelamente anche l'attività marinara si estende e si evolve. Nel 1924 le imbarcazioni risultano 224 con 700 addetti e nel 1934 il porto canale, insufficiente, viene affiancato da una nuova darsena. Nascono aziende per l'inscatolamento delle sardine e si estende anche la pesca delle vongole. Nel 1930 viene istituita la Casa del Pescatore. Anche la cantieristica di piccola e media entità, già presente dai secoli precedenti, nel XX secolo si amplia modernizzandosi. Dalla costruzione di trabaccoli (dei quali Cattolica era nota nell'Ottocento), barchetti, lance e lancioni, si passa alla realizzazione di motopescherecci moderni e scafi per la nautica da diporto, fino a yacht di notevoli dimensioni[14].

Il comune ha fatto parte della Provincia di Forlì fino al 1992, quando è stato inserito nella nuova Provincia di Rimini.

Monumenti e luoghi d'interesse

Ospitale dei Pellegrini e Museo della Regina

Costruito nel 1584 per ospitare viandanti e pellegrini e poi trasformato in caserma nell'Ottocento, dopo diverse modifiche strutturali venne restaurato nel 2000 per ospitare il Museo della Regina.[15] Oggi come museo riunisce le principali raccolte di reperti del territorio: i ritrovamenti dell’era antica provenienti da due principali zone di scavo (Piazza del Mercato e Casa Filippini), modelli di imbarcazioni tradizionali, attrezzi della marineria e della cantieristica a cui si aggiungono immagini che documentano l’evoluzione della zona portuale e dei suoi impianti[14].

Oratorio di Santa Croce

La chiesa fu edificata a fianco dell'Ospitale dei Pellegrini fra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo. Ad essa era collegata la Confraternita del SS. Crocifisso, operante sino alla seconda metà del XIX secolo. Sconsacrata nell'Ottocento, subì radicali trasformazioni all'inizio del Novecento. Nel 1980, per iniziativa del Comune, fu restaurata sotto la direzione dell'architetto Luigi Filippini. Presenta una pregevole facciata[15].

Torre Malatestiana

Stando a quanto riporta l'Adimari, la rocca fu costruita alla fine del '400 come protezione degli abitanti in caso di attacchi e postazione di avvistamento verso le incursioni piratesche. Nel 1795, su progetto dell'architetto Giuseppe Fossati, venne sopraelevata con la creazione di un'altana. Si rese infatti necessaria una sopraelevazione che mantenesse il controllo visivo proprio di questo monumento e fu così che nel 1796 venne completata l'opera. Nell'Ottocento fu acquisita dal conte Saladino Saladini Sallustri di Cesena, che la modificò pesantemente per adattarla ai villino per la villeggiatura. Rimase poi di proprietà privata.[15]

Chiesa di Sant'Apollinare

Citata per la prima volta nel 1313, a partire dal Cinquecento venne concessa in successione a diversi ordini monastici (Benedettini, Serviti, Carmelitani) fino alla fine del XVIII secolo. Subì importanti restauri nel 1578 e nel 1782 ad opera dell’architetto riminese Gaetano Cupioli e nel 1795 fu eretto il campanile, recentemente restaurato. La chiesa conserva una tela con Gesù Crocifisso, insigne esempio del barocco nella Valconca, presumibilmente facente parte in origine degli arredi sacri dell’oratorio di Santa Croce. Il dipinto, databile intorno al 1660, è stato attribuito dal critico P.G. Pasini a Giovan Battista Langetti.[15]

Grotte e architetture sotterranee

Interessanti spazi sotterranei si sviluppano sotto alcuni edifici e strade del centro storico. Le grotte, realizzate fra XVI e XIX secolo, scavate nell'argilla e rivestite con laterizio e volte a botte o a crociera, si trovano talvolta in ramificazioni complesse. Esistono dieci distinte strutture, di cui la cosiddetta "grotta Paparoni" è la più interessante: si tratta di una realizzazione complessa di raffinata fattura, con volte a vela e a crociera, comprendente una sala ottagonale con pilastro centrale e sette nicchie.

Chiesa di San Pio V

Fu costruita su progetto degli architetti Antonio Tondini, verucchiese, e Filippo Morolli, riminese, fra il 1858 e il 1869. Venne intitolata a papa Pio V, patrono di Cattolica, che compare nel grande quadro originariamente collocato nell'abside. Strutturata in tre navate, ha uno sviluppo semplice ed austero. L'interno fu dipinto nel 1928, e ancora negli anni '40, da Fortunato Teodorani. La facciata subi pesanti modifiche negli anni '50, mentre nel 2000 un rigoroso restauro la riportò all'aspetto originario.[15]

Palazzo Mancini

Inaugurato nel 1914 come municipio, funzione che tuttora svolge, è un imponente edificio in stile neo-rinascimentale su progetto Marcovigi con modifiche di Pasquale Pienza.[16]

Mercato coperto

Mercato coperto e piazza del Mercato
Mercato coperto e Piazza del Mercato

La decisione di costruire uno spazio coperto per ospitare il mercato risale all'inizio degli anni Venti e la struttura venne inaugurata nel 1925. L'edificio fu collocato lungo il principale asse viario che dal centro della città (palazzo Mancini) conduce al mare. Molto curato architettonicamente, mostra uno stile in armonia con le tendenze in voga agli inizi del Novecento. È stato ristrutturato nel 1997, aumentandone la funzionalità e ricavando anche due sale per attività culturali. Ancora oggi, oltre che aggregare numerosi esercizi per la vendita di prodotti (soprattutto alimentari), costituisce un importante luogo d'incontro per i cittadini. L'adiacente Piazza del Mercato Coperto è utilizzata per eventi di carattere socio-culturale ed assemblee pubbliche.

Sirene di Piazza Primo Maggio

Piazza 1º Maggio (Piazza delle Sirene)

L’ampia piazza prospiciente al mare è, dalla fine dell’Ottocento, il centro della zona turistica. Vi si affacciava il Kursaal municipale poi sostituito dal Grande Albergo progettato dall'architetto Melchiorre Bega (l’autarchia linguistica proibiva di denominarlo "Grand Hotel"), oggi anch'esso demolito e sostituito da una struttura turistica. Rimodellata negli anni Ottanta, con la sua struttura circolare rappresenta il centro del passeggio e dell’incontro. Al centro campeggia una fontana recante una pregevole fattura con sculture che rappresentano tre sirene, realizzata dal forlivese Giuseppe Casalini nel 1928.[14]

Centro Culturale Polivalente

Edificato tra il 1979 e il 1983 in piazza della Repubblica, è stato progettato dal noto architetto e urbanista Pier Luigi Cervellati come struttura polifunzionale per la cultura. L'interno è un grande “laboratorio” semicircolare retto da capriate in metallo, cemento armato, con impianti a vista. Si affaccia su piazza della Repubblica, un amplissimo spazio circolare, oggi grande arena (Arena della Regina) per gli spettacoli estivi e concerti. Il Centro offre molteplici servizi: fruizione del patrimonio librario, di archivi e raccolte fotografiche, conferenze e pubbliche letture.[17]

Teatro della Regina

Inaugurato il 14 gennaio 1996 con la presenza del soprano Katia Ricciarelli, è contiguo al Centro Culturale Polivalente e s'affaccia anch'esso su piazza della Repubblica. Con oltre 700 posti la costruzione, progettata anch'essa dall'architetto Cervellati, è una rilettura in chiave moderna del tipico teatro all'italiana. Dotato di due ordini di palchi e un loggione, possiede anche un ridotto con 200 posti.[15]

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[18]

Etnie e minoranze straniere

Secondo i dati ISTAT al 1 gennaio 2019 la popolazione straniera residente nel comune era di 1991 persone, corrispondenti al 11,6% del totale dei residenti. Le nazionalità maggiormente rappresentate, in assoluto e in percentuale sull'intera popolazione straniera, risultano:

Lingue e dialetti

Lo stesso argomento in dettaglio: Dialetto romagnolo.

A Cattolica è parlata una variante locale del dialetto romagnolo (sottotipo riminese). Pur trovandosi adiacente alle Marche, il comune non costituisce zona di margine linguistico poiché il dialetto parlato oltreconfine (detto gallo-piceno o marchigiano settentrionale) è classificato dai glottologi fra gli idiomi appartenenti al continuum emiliano-romagnolo[19].

Cultura

Letteratura

Lungomare Rasi - Spinelli
Lungomare Rasi-Spinelli

Il concorso letterario Bref, organizzato a partire dal 2018, seleziona ogni anno, in estate, i migliori racconti brevi inviati dai partecipanti. È organizzato dalla locale rivista Cubìa. Dal 1973 si svolge a fine giugno il MystFest, festival internazionale del giallo e del mistero, durante il quale si assegna il Premio Gran Giallo Città di Cattolica, nato dall'idea di Enzo Tortora, Alberto Tedeschi (storico direttore de Il Giallo Mondadori già partner del concorso) e Oreste del Buono; da allora, molti giallisti si sono cimentati nel concorso e alcuni hanno raggiunto la notorietà. Alcuni esempi sono: Loriano Macchiavelli, Bruno Gambarotta, Corrado Augias, Eraldo Baldini, Andrea G. Pinketts, Carlo Lucarelli. Il festival propone appuntamenti, spettacoli, performance, letture, proiezioni e talk che mettono in mostra, in piazza 1º Maggio e in altri spazi, le mille sfumature del giallo.

Teatro

Il Teatro della Regina offre ogni anno una densa stagione di rappresentazioni spaziando fra tutti i generi.[20] Spettacoli di teatro e performance artistiche si tengono anche presso il cinema Snaporaz.

Cinema

La sala Snaporaz, gestita dall'associazione culturale Toby Dammit, offre regolari proiezioni di film di qualità lungo tutto il corso dell'anno compresa l'estate in cui utilizza uno spazio all'aperto.[21] Costituitasi intorno al 2000 l'associazione è attiva per offrire alternative al cinema puramente commerciale. Fa parte della Federazione italiana dei circoli dei cinema, organismo di coordinamento per la salvaguardia del patrimonio culturale cinematografico e per la libera circolazione e la conoscenza critica della produzione filmica, sostenendo in particolare il cinema italiano. Oltre a gestire il cinematografo locale Snaporaz e a organizzare iniziative culturali produce corto-mediometraggi.[22] Realizzato interamente dall'associazione, ha ottenuto alcuni riconoscimenti internazionali il film Tutti morimmo a stento. Uscito nel 2015, scritto da Lorenzo Scappini e Alessandro Nunziata e diretto da quest'ultimo, racconta la vicenda dei martiri della Resistenza Domenico Rasi e Vanzio Spinelli.[23]

Musica

Tramonto sul mare

Alcuni eventi musicali rientrano nelle stagioni del Teatro. Ad ogni estate gll spazi dell'Arena della Regina ospitano grandi concerti, soprattutto nei generi pop e rock. Il Coro Lirico della Regina è attivo dal 1996. Pur non essendo composto da cantanti professionisti, il suo livello di preparazione è notevole. Ha tenuto centinaia di concerti e si è affermato in diversi concorsi coristici. Ha anche preso parte ad eventi assieme all’Orchestra dei Cameristi Del Montefeltro, all’Orchestra Rossini di Pesaro (diretta dal Maestro Giorgio Leardini) e ai i Percussionisti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.[24]

Filosofia

Nel 1979, su iniziativa dell'assessorato alla cultura, fu avviata un'iniziativa di grande prestigio: con il titolo Cosa fanno oggi i filosofi? vennero chiamati a Cattolica i maggiori filosofi del tempo per tenere conferenze, dibattiti e dialoghi col pubblico. Il successo fu immediato, i diversi pensatori accettarono gli inviti e la presenza e l'interesse del pubblico superarono le aspettative. I cicli di incontri seguitarono negli anni, di volta in volta con temi diversi (Sulla natura delle cose, Estetica, il vero e il falso, Della felicità, L'arte di vivere...) coinvolgendo non solo filosofi ma i più diversi esponenti del pensiero: sociologi, psicologi, giuristi, economisti, scienziati. Fra le personalità intervenute: Baudrillard, Gadamer, Eco, Viroli. L'iniziativa continua tutt'oggi.[25]

Cucina

Miacetto, dolce tradizionale di Cattolica
Miacetto, dolce tradizionale di Cattolica

La cucina è caratterizzata da una marcata presenza di piatti di mare. Inoltre, la sua qualità risente dell'attività che ha caratterizzato da secoli, ancor più della marineria, la vita cittadina: la conduzione di osterie e taverne. Si è avuto, in particolare, un certo arricchimento e raffinamento (ma senza distaccarsi dalla tradizione) iniziato negli anni '50, quando tante famiglie gestivano piccole pensioni, e una simile evoluzione si ritrova anche negli altri centri della riviera romagnola. Con le pensioni a conduzione famigliare non si aveva separazione fra il far da mangiare per turisti e farlo per la casa: per gli ospiti si cucinava a partire dalla gastronomia locale, si cercava di evolverla in meglio e si riportavano novità nei gusti di casa, finché diventavano arricchimenti della cucina casalinga di tutti i residenti.

Due sono le specialità gastronomiche tradizionali esclusive di Cattolica: miacetto e bizulà.

Il miacetto è un dolce natalizio a base di frutta secca, scorze di agrumi, miele, zucchero e cruschello (rumgiòl), senza lievito, cotto in forno. Conosciuto da secoli, è tuttora molto vivo nella tradizione della città. La sua ricetta è abbastanza definita, anche se ogni famiglia si tramanda la propria piccola variante. Viene prodotto principalmente in casa e regalato a parenti e amici come gesto d'augurio e per rinsaldare i legami con le persone care, ma nel periodo natalizio è anche in vendita nelle panetterie e pasticcerie cittadine.

Il bizulà, presente anche a Pesaro, era l'antico alimento di sostentamento dei pescatori locali quando uscivano in mare (da non confondersi con specialità emiliane e venete chiamate bussolà, del tutto diverse essendo ricche di zucchero e uova, pur accomunate dalla forma a ciambella). Si tratta di una sorta di pane biscottato a forma di ciambella, portato in barca tenendolo appeso ad un filo (per evitare che un'ondata, portando acqua nel fondo dello scafo, lo inzuppasse) come riserva di cibo in mare, potendo conservarsi buono per diversi giorni. Non essendovi più quest'uso per necessità oggi è molto raro e rimane una curiosità.[26]

Eventi

La Fontana della Nave in notturna
  • Festa di Stella Maris: i pescherecci e le vongolaie portano in mezzo al mare la statua della Madonna "Stella Maris" dopo una processione religiosa.
  • Cattolica in fiore: mostra-mercato di fiori, piante ornamentali e vivaismo. Dagli anni Cinquanta si tiene a metà primavera, occupa diverse piazze e vie del centro, prevede diversi eventi in tema e si protrae per più giorni.
  • Notte rosa: viene festeggiata nelle località lungo la costa romagnola, si svolge a giugno-luglio ed è di origine recente. Per l'occasione i negozi, bar e ristoranti addobbano i locali di rosa. Si anima con balli in spiaggia e il caratteristico tuffo di mezzanotte in mare.

Infrastrutture e trasporti

Un importante ampliamento delle strutture portuali è stato realizzato nel 2008, costruendo sul perimetro nord del comune una nuova darsena adiacente a quella degli anni '30 e una darsena minore circondata da servizi e negozi lungo il torrente Tavollo. Sono state realizzate inoltre anche una rilevante architettura di Paolo Portoghesi e una zona artigianale-portuale sull'area dell'antico squero. Il porto è comunicante con la confinante Gabicce tramite un ponte mobile. La città è collegata a livello regionale e nazionale tramite l'autostrada Adriatica A14 (casello "Cattolica-S.Giovanni-Gabicce") e la SS16. È attraversata dalla ferrovia Bologna-Ancona ed è servita dall'omonima stazione. È collegata inoltre alle città vicine da diverse linee di autobus interurbani del bacino provinciale di Rimini gestite dalla società Start Romagna.

Amministrazione

Dal secondo dopoguerra Cattolica ha avuto amministrazioni e sindaci appartenenti all'area politica di sinistra e centro-sinistra. Il 20 giugno 2016 è entrata in carica una giunta appartenente al Movimento 5 Stelle, primo ed unico caso in tutta la provincia di Rimini. Di seguito è riportata la tabella cronologica delle amministrazioni comunali[27]:

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1946 Giuseppe Ricci PCI Sindaco
1951 Guerrino Renzi PCI Sindaco
1956 Primo Bartoli PCI Sindaco
1960 Ottavio Lazzari PCI Sindaco
1965 Mario Castelvetro PCI Sindaco
1970 Sergio Grossi PCI Sindaco
1975 Sergio Grossi PCI Sindaco
1980 Franco Mazzocchi PCI Sindaco
1985 Franco Mazzocchi PCI Sindaco
24 aprile 1995 12 giugno 1999 Gianfranco Micucci Centro-sinistra Sindaco
13 giugno 1999 12 giugno 2004 Gianfranco Micucci Centro-sinistra Sindaco
13 giugno 2004 6 giugno 2009 Pietro Pazzaglini Centro-sinistra Sindaco
7 giugno 2009 17 novembre 2010[28] Marco Tamanti PD Sindaco
18 novembre 2010 14 maggio 2011 Nazzareno De Franco Commissario Prefettizio
15 maggio 2011 19 giugno 2016 Piero Cecchini Centro-sinistra Sindaco
20 giugno 2016 in carica Mariano Gennari M5S Sindaco

Gemellaggi

Sport

Calcio

La squadra principale della città è l'A.C. Cattolica, che milita nel Campionato di Serie D ed è riuscita a raggiungere la serie C2. Altre squadre della città sono: l'A.C.D. Torconca Cattolica, che milita in Promozione “Girone D”, e l'U.S. Superga '63.

Ciclismo

Per tre volte Cattolica è stata sede di arrivo di una tappa del Giro d'Italia, la prima nel 1957, l'ultima nel 1978:

Curiosità

Il gruppo synth pop trentino "Pop X" cita l'acquario della città nella canzone "Cattolica RemiXXX 2017".

In alcune puntate della serie televisiva Io e la mamma, trasmessa da Canale 5 negli anni 1996-98 e interpretata da Delia Scala e Gerry Scotti, il protagonista Gigi, esasperato dalle contrarietà della vita quotidiana, vagheggia di mollare tutto e trasferirsi a Cattolica per ritrovare serenità e voglia di vivere.

Note

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 giugno 2017.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ AA.VV. Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, 2006, Torino, UTET, p. 213.
  4. ^ Antonio Veggiani, Clima, uomo e ambiente nelle ultime vicende geologiche del territorio di Cattolica, Centro culturale polivalente - Cattolica, 1993.
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Bibliografia

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  • Maria Lucia de Nicolò, La Cattolica del Cinquecento: appunti e ricerche per una storia di Cattolica, AGE, 1979 - SBN RER0005306
  • Maria Lucia de Nicolò, Cattolica di Romagna, Amministrazione Comunale di Cattolica, 1996
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