Julianne Moore: differenze tra le versioni

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== Doppiatrici italiane ==
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* [[Roberta Greganti]] in ''Psycho'', ''Un marito ideale'', ''Magnolia'', ''Next'', ''Blindness - Cecità'', ''La vita segreta della signora Lee'', ''Crazy, Stupid, Love'', ''Game Change'', ''Quel che sapeva Maisie'', ''Lo sguardo di Satana - Carrie'', ''Il settimo figlio'', ''Il piano di Maggie - A cosa servono gli uomini'', ''La stanza delle meraviglie'', ''Kingsman - Il cerchio d'oro'', ''Sotto sequestro''
* [[Franca D'Amato]] ne ''La fortuna di Cookie'', ''The Shipping News - Ombre dal profondo'', ''The Hours'', ''Lontano dal paradiso'', ''Io non sono qui'', ''Uomini & donne'', ''A Single Man'', ''I ragazzi stanno bene'', ''Shelter - Identità paranormali'', ''The English Teacher'', ''Non-Stop'', ''Maps to the Stars'', ''Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte 1'', ''Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte 2, Dopo il matrimonio''
* [[Franca D'Amato]] ne ''La fortuna di Cookie'', ''The Shipping News - Ombre dal profondo'', ''The Hours'', ''Lontano dal paradiso'', ''Io non sono qui'', ''Uomini & donne'', ''A Single Man'', ''I ragazzi stanno bene'', ''Shelter - Identità paranormali'', ''The English Teacher'', ''Non-Stop'', ''Maps to the Stars'', ''Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte 1'', ''Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte 2, Dopo il matrimonio''
* [[Roberta Greganti]] in ''Psycho'', ''Un marito ideale'', ''Magnolia'', ''Next'', ''Blindness - Cecità'', ''La vita segreta della signora Lee'', ''Crazy, Stupid, Love'', ''Game Change'', ''Quel che sapeva Maisie'', ''Lo sguardo di Satana - Carrie'', ''Il settimo figlio'', ''Il piano di Maggie - A cosa servono gli uomini'', ''La stanza delle meraviglie'', ''Kingsman - Il cerchio d'oro'', ''Sotto sequestro''
* [[Cristina Boraschi]] in ''Evolution'', ''Fine di una storia'', ''Boogie Nights - L'altra Hollywood'', ''Surviving Picasso'', ''The Forgotten'', ''Il colore del crimine'', ''Chloe - Tra seduzione e inganno'', ''Being Flynn''
* [[Cristina Boraschi]] in ''Evolution'', ''Fine di una storia'', ''Boogie Nights - L'altra Hollywood'', ''Surviving Picasso'', ''The Forgotten'', ''Il colore del crimine'', ''Chloe - Tra seduzione e inganno'', ''Being Flynn''
* [[Roberta Pellini]] in ''Savage Grace'', ''30 Rock'', ''Don Jon'', ''Still Alice'', ''Freeheld - Amore, giustizia, uguaglianza'', ''Suburbicon'', ''Gloria Bell''
* [[Roberta Pellini]] in ''Savage Grace'', ''30 Rock'', ''Don Jon'', ''Still Alice'', ''Freeheld - Amore, giustizia, uguaglianza'', ''Suburbicon'', ''Gloria Bell''

Versione delle 15:54, 22 feb 2020

Julianne Moore al Festival di Cannes 2018
Statuetta dell'Oscar Oscar alla miglior attrice 2015

Julianne Moore, nata Julie Anne Moore Smith (Fort Bragg, 3 dicembre 1960), è un'attrice statunitense.

Dopo aver conseguito una laurea in Teatro presso l'Università di Boston, inizia la propria carriera ricoprendo ruoli in alcune serie televisive, tra cui la soap opera Così gira il mondo. Il suo debutto cinematografico avviene nel 1990 con il film I delitti del gatto nero, mentre ha ottenuto successo a livello internazionale con Nine Months - Imprevisti d'amore (1995) e Il mondo perduto - Jurassic Park (1997).

A partire da fine anni novanta, viene acclamata dalla critica per il lavoro svolto in diverse pellicole cinematografiche. Ottiene le sue prime due candidature al Premio Oscar grazie alle interpretazioni in Boogie Nights - L'altra Hollywood (1997) e Fine di una storia (1999), mentre viene candidata ai Premi Oscar 2003 sia come migliore attrice che come migliore attrice non protagonista rispettivamente per Lontano dal paradiso e The Hours. Nel 2012 veste i panni della politica Sarah Palin nel film per la televisione prodotto da HBO Game Change, per cui vince il suo primo Golden Globe e il secondo Premio Emmy.

Per la sua magistrale interpretazione di Alice Howland in Still Alice (2014), si aggiudica il Golden Globe per la migliore attrice in un film drammatico, il BAFTA alla migliore attrice protagonista, lo Screen Actors Guild Award e soprattutto il Premio Oscar alla migliore attrice alla sua quinta nomination.[1] L'attrice è stata, inoltre, insignita di un Orso d'argento al Festival di Berlino, un Prix al Festival di Cannes e due Coppe Volpi alla Mostra del cinema di Venezia.

Biografia

Nata in Carolina del Nord, è figlia di Anne Love, assistente sociale psichiatrica scozzese trapiantata negli Stati Uniti, e Peter Moore Smith, avvocato militare, giudice, pilota d'elicottero e colonnello dell'esercito di ascendenze albanesi. Per via degli incarichi di suo padre crebbe tra Stati Uniti ed Europa, diplomandosi nel 1979 presso la Frankfurt American High School di Francoforte sul Meno, in Germania Ovest, e laureandosi successivamente in Teatro presso l'Università di Boston.

Carriera

Nel 1983, all'età di 23 anni, si trasferisce a New York, dove lavora per qualche tempo come cameriera e appare in produzioni teatrali off-Broadway. Il successo ottenuto con la piéce Serious Money la mette in luce agli occhi di alcuni produttori televisivi, che la ingaggiano per interpretare un doppio ruolo nella soap opera Così gira il mondo, per cui vince un Emmy Award nel 1988. La scelta del suo nome d'arte è stata un po' complessa, infatti presso il Screen Actors Guild erano già registrate attrici con il nome di Julia Smith e Julie Moore, ed infine la scelta definitiva è caduta su Julianne Moore.

Julianne Moore al Tribeca Film Festival 2008

Inizia una lunga gavetta televisiva e cinematografica, con ruoli marginali in film come La mano sulla culla, Body of Evidence - Il corpo del reato e Benny & Joon. Inizia ad ottenere i primi riconoscimenti, venendo candidata all'Independent Spirit Awards 1994 come miglior attrice non protagonista per America oggi di Robert Altman, due anni più tardi viene candidata nuovamente al premio come miglior attrice protagonista per Safe di Todd Haynes, con cui inizia una proficua collaborazione che la porta ad apparire in quasi tutti i suoi film, diventando sua attrice feticcio. Grazie ai molti riconoscimenti ricevuti inizia ad ottenere parti in film di stampo hollywoodiano, come Nine Months - Imprevisti d'amore e il block buster Il mondo perduto - Jurassic Park; entrambi i film ottengono ottimi incassi al botteghino[2][3].

Nel 1998 ottiene la sua prima candidatura all'Oscar come miglior attrice non protagonista per Boogie Nights - L'altra Hollywood di Paul Thomas Anderson, due anni dopo viene candidata nuovamente all'Oscar come miglior attrice per Fine di una storia. Recita quindi in La fortuna di Cookie, Un marito ideale e Magnolia, dove torna ad esser diretta da Anderson. Negli anni seguenti si alterna tra produzioni commerciali e film indipendenti, nel 2001 accetta di recitare in Hannibal, ereditando il ruolo dell'agente dell'FBI Clarice Starling che fu di Jodie Foster ne Il silenzio degli innocenti.

Nel 2003 ottiene una doppia candidatura all'Oscar, come miglior attrice per Lontano dal paradiso ancora sotto la regia di Haynes, per la cui interpretazione però riceve la Coppa Volpi al Festival di Venezia, e come non protagonista per The Hours, ma anche questa volta non le viene assegnata l'ambita statuetta. La Moore risulta una delle poche attrici ad aver ottenuto la doppia candidatura e una delle tre a non aver vinto per nessuna delle due statuette a cui era candidata, unitamente a Sigourney Weaver nel 1989, Emma Thompson nel 1994 e Cate Blanchett nel 2008.

Julianne Moore al Festival di Cannes 2014

Negli anni seguenti partecipa a svariate pellicole più o meno di successo come Il colore del crimine, The Forgotten, I figli degli uomini e Next. Nel 2007 è protagonista del controverso ed incestuoso film di Tom Kalin Savage Grace, nello stesso anno viene di nuovo diretta da Todd Haynes, che le riserva una piccola parte nel pluripremiato Io non sono qui.

Nel 2008 partecipa al film di Fernando Meirelles Blindness - Cecità, presentato al Festival di Cannes 2008 e al Toronto Film Festival, successivamente prende parte all'esordio alla regia dello stilista Tom Ford con A Single Man.

Nel 2010 recita con Annette Bening nella commedia I ragazzi stanno bene di Lisa Cholodenko. Sempre nel 2010 partecipa al famoso calendario Pirelli, l'edizione 2011 è firmata Karl Lagerfeld e ha come tema la mitologia, la Moore veste i panni di Era.[4] Nel 2011 ha recitato nel film Crazy, Stupid, Love. Nel 2012 la sua interpretazione di Sarah Palin nel pluripremiato film TV Game Change le regala un Premio Golden Globe, un Premio Emmy, un Critics' Choice Television Award ed uno Screen Actors Guild Award.

A settembre 2013 entra ufficialmente nel cast del terzo capitolo del film Hunger Games, tratto dal romanzo Il canto della rivolta, nei panni della Presidentessa Alma Coin[5], mentre nel mese di ottobre dello stesso anno riceve la stella numero 2507 sulla Hollywood Walk of Fame[6].

Nel 2015 riceve un Golden Globe come miglior attrice in un film drammatico per la sua interpretazione in Still Alice.[7] Nello stesso anno, sempre per la sua interpretazione in Still Alice, vince anche il Premio Oscar come Miglior attrice protagonista. Nel 2017 è nel cast del film La stanza delle meraviglie, diretto da Todd Haynes e presentato al Festival di Cannes.[8] Nel mese di settembre torna protagonista, accanto a Matt Damon, della pellicola Suburbicon, dove affronta il problema del razzismo negli anni 50'.[9] Il film è stato presentato in concorso alla 74ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.

Vita privata

Dal 1986 al 1995 è stata sposata con l'attore e regista John Gould Rubin. Dal 2003 è sposata con il regista Bart Freundlich, conosciuto nel 1996 sul set de I segreti del cuore. La coppia ha avuto due figli: Caleb e Liv, nati rispettivamente il 4 dicembre 1997 e l'11 aprile 2002. Sostenitrice del Partito Democratico statunitense,[10] durante le elezioni presidenziali statunitensi del 2004 ha sostenuto John Kerry nella sua campagna presidenziale. Dal 2002 è collaboratrice del ST Alliance, associazione che si prodiga nel creare consapevolezza nei confronti della sclerosi tuberosa.[11] Nello stesso anno, in un'intervista concessa alla trasmissione televisiva Inside the Actor's Studio, si è dichiarata atea.[12]

Filmografia

Attrice

Cinema

Televisione

Doppiatrice

Produttrice

Teatro

  • Plenty, di David Hare, regia di Edward Gilbert. Boston University Theatre di Boston (1983)
  • The Bug, di Richard Strand, regia di Jules Aron. Actors Theatre di Louisville (1989)
  • Bone-the-Fish, di Arthur Kopit, regia di James "Jim" Simpson. Actors Theatre di Louisville (1989)
  • The Vertical Hour, di David Hare, regia di Sam Mendes. Magic Box Theatre di Broadway (2006)

Riconoscimenti

Nel corso della sua carriera Julianne Moore è stata candidata cinque volte agli Oscar, nove ai Golden Globe, quattro ai BAFTA, otto ai Satellite Award, dieci agli Screen Actors Guild Awards e due agli Emmy Awards.[13]

1980-1989

1990-1999

2000-2009

2010-presente

Doppiatrici italiane

Nelle versioni in italiano dei suoi lavori, Julianne Moore è stata doppiata da:

  • Franca D'Amato ne La fortuna di Cookie, The Shipping News - Ombre dal profondo, The Hours, Lontano dal paradiso, Io non sono qui, Uomini & donne, A Single Man, I ragazzi stanno bene, Shelter - Identità paranormali, The English Teacher, Non-Stop, Maps to the Stars, Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte 1, Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte 2, Dopo il matrimonio
  • Roberta Greganti in Psycho, Un marito ideale, Magnolia, Next, Blindness - Cecità, La vita segreta della signora Lee, Crazy, Stupid, Love, Game Change, Quel che sapeva Maisie, Lo sguardo di Satana - Carrie, Il settimo figlio, Il piano di Maggie - A cosa servono gli uomini, La stanza delle meraviglie, Kingsman - Il cerchio d'oro, Sotto sequestro
  • Cristina Boraschi in Evolution, Fine di una storia, Boogie Nights - L'altra Hollywood, Surviving Picasso, The Forgotten, Il colore del crimine, Chloe - Tra seduzione e inganno, Being Flynn
  • Roberta Pellini in Savage Grace, 30 Rock, Don Jon, Still Alice, Freeheld - Amore, giustizia, uguaglianza, Suburbicon, Gloria Bell
  • Pinella Dragani in Benny & Joon, Il mondo perduto - Jurassic Park, I figli degli uomini
  • Eleonora De Angelis ne Il fuggitivo, Assassins, Un adorabile testardo
  • Rossella Izzo in Vanya sulla 42esima strada, Matrimonio in appello
  • Alessandra Korompay in Safe, Nine Months - Imprevisti d'amore
  • Francesca Fiorentini ne La mappa del mondo
  • Georgia Lepore in Così gira il mondo
  • Stefanella Marrama in Hannibal[14]
  • Elisa Galletta ne Il grande Lebowski
  • Paola Valentini ne La pistola nella borsetta
  • Barbara Berengo Gardin ne I segreti del cuore
  • Loredana Nicosia in America oggi
  • Ludovica Modugno ne La mano sulla culla
  • Anna Cesareni in Body of Evidence - Il corpo del reato
  • Dania Cericola in Omicidi e incantesimi
  • Margherita Sestito in Marie & Bruce

Da doppiatrice è stata sostituita da:

Note

  1. ^ (EN) Benjamin Lee, Julianne Moore wins best actress Oscar for Still Alice role, in The Guardian, 23 febbraio 2015. URL consultato il 13 maggio 2016.
  2. ^ Nine Months (1995)
  3. ^ The Lost World Jurassic Park
  4. ^ Un dio per ogni occasione, su corriere.it, Corriere della Sera. URL consultato il 30 novembre 2010.
  5. ^ Hunger Games: Il canto della rivolta - Julianne Moore sarà Alma Coin - è ufficiale
  6. ^ Julianne Moore ha una stella sulla Walk of Fame 4 ottobre 2013
  7. ^ Golden Globes 2015: ecco tutti i vincitori, su comingsoon.it. URL consultato il 12 gennaio 2015.
  8. ^ Intervista a Julianne Moore, a Cannes con Wonderstruck, su marieclaire.it, 17 maggio 2017. URL consultato il 19 maggio 2017.
  9. ^ George Clooney: "L'America non è mai stata così arrabbiata", su repubblica.it, 2 settembre 2017. URL consultato il 3 settembre 2017.
  10. ^ Julianne Moore's Federal Campaign Contribution Report, su newsmeat.com. URL consultato il 7 marzo 2010 (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2010).
  11. ^ PSAs and Videos, su tsalliance.org, TS Alliance. URL consultato il 7 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 21 aprile 2013).
  12. ^ Photos: Famous atheists and their beliefs, CNN, 25 maggio 2013
  13. ^ Awards for Julianne Moore, su imdb.com, imdb.org. URL consultato il 24 settembre 2012.
  14. ^ Stefanella Marrama presta la voce a Julianne Moore anche nella versione ridoppiata per Netflix nel 2017

Altri progetti

Collegamenti esterni

Predecessore Oscar alla migliore attrice Successore
Cate Blanchett
per Blue Jasmine
2015
per Still Alice
Brie Larson
per Room
Controllo di autoritàVIAF (EN117361625 · ISNI (EN0000 0001 0938 9014 · LCCN (ENno97011133 · GND (DE133541495 · BNE (ESXX1271314 (data) · BNF (FRcb14027878z (data) · J9U (ENHE987007449886805171 · WorldCat Identities (ENlccn-no97011133