Crauti: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Aggiunta espressione dialettale mancante
Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Riga 23: Riga 23:
Il risultato è un alimento ricco di [[vitamine]] e [[sali minerali]]. I crauti favoriscono la [[digestione]], poiché rinforzano la [[flora intestinale]], allontanando così batteri e virus patogeni. Questo risultato lo abbiamo solo se mangiati crudi. Infatti nella cottura tutti i fermenti vivi e le vitamine [[Termolabilità|termolabili]], così importanti per la nostra flora intestinale e non solo, vengono compromessi.{{Citazione necessaria}}
Il risultato è un alimento ricco di [[vitamine]] e [[sali minerali]]. I crauti favoriscono la [[digestione]], poiché rinforzano la [[flora intestinale]], allontanando così batteri e virus patogeni. Questo risultato lo abbiamo solo se mangiati crudi. Infatti nella cottura tutti i fermenti vivi e le vitamine [[Termolabilità|termolabili]], così importanti per la nostra flora intestinale e non solo, vengono compromessi.{{Citazione necessaria}}


I crauti appartengono alla tradizione gastronomica non solo di aree di [[lingua tedesca]] come [[Austria]], [[Germania]], alcuni cantoni [[Svizzera|svizzeri]] e [[Trentino-Alto Adige]], ma anche di paesi come [[Slovenia]] ("kislo zelje"), [[Ungheria]], [[Croazia]], [[Polonia]] (''kapusta kiszona''), [[Russia]] (Квашеная капуста, ''kvašenaja kapusta''), [[Ucraina]], [[Bielorussia]], [[Repubblica Ceca]] (''kysané zelí''), [[Bosnia ed Erzegovina]] e [[Serbia]] (''kiseli kupus''). I crauti vengono usati nei piatti tradizionali anche in [[Romania]], chiamati in lingua romena ''varză murată''. In Italia sono diffusi nei territori ex-asburgici come il [[Lombardo-Veneto]] (in alcune varianti della ''[[cassoeula]]'') ed il [[Friuli-Venezia Giulia]] (con il nome di "capuzi"), oltre che nell'Emilia occidentale (con il nome di ''sacrao'').
I crauti appartengono alla tradizione gastronomica non solo di aree di [[lingua tedesca]] come [[Austria]], [[Germania]], alcuni cantoni [[Svizzera|svizzeri]] e [[Trentino-Alto Adige]], ma anche di paesi come [[Slovenia]] ("kislo zelje"), [[Ungheria]], [[Croazia]], [[Polonia]] (''kapusta kiszona''), [[Russia]] (Квашеная капуста, ''kvašenaja kapusta''), [[Ucraina]], [[Bielorussia]], [[Repubblica Ceca]] (''kysané zelí''), [[Bosnia ed Erzegovina]] e [[Serbia]] (''kiseli kupus''). I crauti vengono usati nei piatti tradizionali anche in [[Romania]], chiamati in lingua romena ''varză murată''. In Italia sono diffusi nei territori ex-asburgici come il [[Lombardo-Veneto]] (in alcune varianti della ''[[cassoeula]]'') ed il [[Friuli-Venezia Giulia]] (con il nome di "capuzi"), oltre che nell'Emilia occidentale (con il nome di "sacrao").


== Note ==
== Note ==

Versione delle 19:14, 14 feb 2020

Crauti
Crauti che accompagnano un Bratwurst insieme alle patate
Origini
Luoghi d'origineBandiera della Germania Germania
Bandiera dell'Italia Italia
RegioneTrentino-Alto Adige
Zona di produzionetutto il territorio
Dettagli
Categoriacontorno
RiconoscimentoP.A.T.
Settoreprodotti vegetali allo stato naturale o trasformati

I crauti (in tedesco Sauerkraut, letteralmente "erba acida" o "verdura acida") sono un contorno tipico della cucina tedesca, ottenuto dal cavolo, tagliato finemente e sottoposto a fermentazione lattica.[1]

Sono detti anche salcrauti o sarcrauti (come adattamento dell'origine tedesco), oppure cavoli acidi o anche, in Venezia Giulia, cappucci acidi[2], a Trieste si chiamano capuzi.

Caratteristiche

I crauti sono uno dei prodotti più frequenti nella dieta germanica, al punto da formare all'estero, insieme a patate e salsicce, il cliché nutrizionale generalmente attribuito ai tedeschi.

La preparazione è a base di cavolo cappuccio, le cui foglie sono tagliate a piccole strisce e sottoposte a fermentazione lattica naturale controllata, per circa due mesi, con aggiunte di sale da cucina, pepe e aromi.[2] Il procedimento, usato principalmente come metodo di conservazione, modifica il profilo organolettico del vegetale e conferisce ai crauti il tipico sapore deciso e leggermente aspro.

Il risultato è un alimento ricco di vitamine e sali minerali. I crauti favoriscono la digestione, poiché rinforzano la flora intestinale, allontanando così batteri e virus patogeni. Questo risultato lo abbiamo solo se mangiati crudi. Infatti nella cottura tutti i fermenti vivi e le vitamine termolabili, così importanti per la nostra flora intestinale e non solo, vengono compromessi.[senza fonte]

I crauti appartengono alla tradizione gastronomica non solo di aree di lingua tedesca come Austria, Germania, alcuni cantoni svizzeri e Trentino-Alto Adige, ma anche di paesi come Slovenia ("kislo zelje"), Ungheria, Croazia, Polonia (kapusta kiszona), Russia (Квашеная капуста, kvašenaja kapusta), Ucraina, Bielorussia, Repubblica Ceca (kysané zelí), Bosnia ed Erzegovina e Serbia (kiseli kupus). I crauti vengono usati nei piatti tradizionali anche in Romania, chiamati in lingua romena varză murată. In Italia sono diffusi nei territori ex-asburgici come il Lombardo-Veneto (in alcune varianti della cassoeula) ed il Friuli-Venezia Giulia (con il nome di "capuzi"), oltre che nell'Emilia occidentale (con il nome di "sacrao").

Note

  1. ^ cràuti, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 3 febbraio 2018.
  2. ^ a b Achille Morricone; Vincenzo Pedicino, Dizionario dietetico degli alimenti, Milano, A. Vallardi, 1986, p. 263.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàGND (DE4051799-8 · BNF (FRcb12455040m (data)