Leonardo Gallitelli: differenze tra le versioni

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Il 31 maggio 2016 viene nominato Cancelliere dell'[[Ordine al merito della Repubblica italiana|Ordine “Al merito della Repubblica italiana”]]<ref>{{Cita web|url=http://www.governo.it/articolo/comunicato-stampa-del-consiglio-dei-ministri-n-118/4851|titolo=Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 118|sito=www.governo.it|data=2016-05-31|accesso=2016-06-10}}</ref>.
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È inoltre membro del Consiglio di Amministrazione e del Comitato d'indirizzo dell'Istituto Toniolo (Ente Fondatore dell'[[Università Cattolica del Sacro Cuore|Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano]]).
È inoltre membro del Consiglio di Amministrazione e del Comitato d'indirizzo dell'Istituto Toniolo (Ente Fondatore dell'[[Università Cattolica del Sacro Cuore|Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano]])<ref>{{Cita web|url=https://www.istitutotoniolo.it/natura-e-finalita/istituto/organi/|titolo=Organi|lingua=it-IT|accesso=2020-02-05}}</ref>.


== Onorificenze ==
== Onorificenze ==

Versione delle 01:30, 6 feb 2020

Leonardo Gallitelli
Leonardo Gallitelli (al centro) ricevuto al Quirinale dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, con il generale Gianfranco Siazzu
NascitaTaranto, 9 giugno 1948
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataArma dei Carabinieri
Anni di servizio1967 - 2015
GradoGenerale di Corpo d'Armata
Comandante diComando provinciale di Torino, Comando Provinciale di Roma, Scuola Ufficiali Carabinieri, Regione Carabinieri Campania, Capo di Stato maggiore Comando generale
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Leonardo Gallitelli (Taranto, 9 giugno 1948) è un generale italiano, Comandante generale dell'Arma dei Carabinieri dal giugno 2009 al 15 gennaio 2015.

Biografia

Trascorre la sua gioventù a Bernalda, cittadina lucana in provincia di Matera. Intraprende la carriera militare il 22 ottobre 1967 frequentando i corsi dell'Accademia Militare di Modena e della Scuola di Applicazione Carabinieri di Roma e si laurea in Giurisprudenza. Supera i corsi di Stato Maggiore presso la Scuola di Guerra. È stato direttore editoriale de Il Carabiniere, la rivista mensile pubblicata dall'Arma dei Carabinieri. È sposato e ha due figli.

Carriera militare

L'alto ufficiale è stato Comandante delle Compagnie di Viggiano, Aosta e Genova Portoria, ha operato al Nucleo Investigativo di Torino "con rilevanti impegni per il contrasto al terrorismo e ai sequestri di persona"[1].

Leonardo Gallitelli lavora nello Stato Maggiore del Comando Generale, da Ufficiale superiore regge il Comando provinciale di Torino, l'Ufficio Operazioni del Comando Generale dell'Arma. Consegue il grado di colonnello e diviene il vice comandante della Regione Carabinieri Piemonte e Valle d'Aosta agli ordini del Generale Francesco Delfino sino al 1993, successivamente regge il Comando Provinciale di Roma per cinque anni. È poi Capo del II Reparto del Comando Generale, cui sono devoluti il coordinamento e la direzione dell'attività nel contrasto a tutte le manifestazioni delinquenziali che interessano il Paese, anche nei risvolti ultranazionali. Dal 2000 al 2002 è Sottocapo di stato maggiore del Comando Generale e, poi Comandante della Scuola Ufficiali Carabinieri. Dal 7 ottobre 2003 al 4 settembre 2006, dirige la Regione Carabinieri Campania.

Gallitelli dal 5 settembre 2006 all'11 giugno 2009, è Capo di Stato Maggiore del Comando Generale dell'Arma. Il ruolo è quello di "principale consulente e collaboratore del Comandante Generale: riceve le direttive per l'attività ed impartisce le conseguenti disposizioni; è responsabile delle attività dello Stato Maggiore, coordina lo svolgimento ed esamina i risultati; traduce le decisioni del Comandante Generale in ordini e piani; rappresenta il Comandante ed emana ordini in suo nome quando autorizzato; ha alle dirette dipendenze le Direzioni di Sanità e di Amministrazione, il Reparto Autonomo ed il Capo Servizio Assistenza Spirituale"[2].

Comandante dell'Arma

Il 12 giugno 2009 Leonardo Gallitelli è nominato Comandante generale dell'Arma dal Consiglio dei ministri. Prende il posto del Generale Gianfrancesco Siazzu dal 22 luglio[3].

Tra le reazioni alla sua nomina si segnala quella dell'allora Ministro della difesa, Ignazio La Russa, ha detto: "È stata una scelta molto difficile perché erano più d'uno i generali allo stesso livello di grado e di capacità ed è stato duro scegliere. È stata una scelta ponderata, su mia proposta, accolta con soddisfazione da tutto il Consiglio dei Ministri, che ha espresso grande apprezzamento verso il nuovo comandante generale dell'Arma Leonardo Gallitelli"[4]. I responsabili Difesa e Sicurezza del Partito Democratico, Roberta Pinotti e Marco Minniti esprimono "Grande apprezzamento per la nomina a comandante generale dei Carabinieri, una scelta eccellente per competenza ed esperienza. Siamo certi che il generale Gallitelli saprà svolgere al meglio il delicato compito al quale è stato chiamato".

Termina il suo servizio attivo il 16 gennaio 2015 quando passa le consegne da Comandante Generale al suo successore, il generale Tullio Del Sette[5].

Incarichi successivi

Il 15 settembre 2015 Leonardo Gallitelli è nominato Responsabile dell'Ufficio Antidoping. Ad annunciarlo il presidente del CONI Giovanni Malagò al termine della riunione di giunta svoltasi a Torino. "Si tratta di una persona di grande credibilità, referenza e curriculum", ha sottolineato Malagò aggiungendo che la nomina è stata condivisa dal premier Matteo Renzi e dal ministro della Salute Lorenzin. Il Nado-Italia è l'organo nato in seguito all'accordo quadro tra CONI e NAS dei Carabinieri sottoscritto a febbraio 2015 e attivo da maggio 2015.

Il 31 maggio 2016 viene nominato Cancelliere dell'Ordine “Al merito della Repubblica italiana”[6].

È inoltre membro del Consiglio di Amministrazione e del Comitato d'indirizzo dell'Istituto Toniolo (Ente Fondatore dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano)[7].

Onorificenze

Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— 21 luglio 2009[8][9]
Croce d'oro al merito dell'Arma dei carabinieri - nastrino per uniforme ordinaria
«Ufficiale Generale di preclare qualità umane e professionali, evidenziando non comune abnegazione, impareggiabile capacità e lungimirante azione di comando, ha sempre costituito limpido esempio e sprone per il personale dipendente, assicurando soluzioni organizzative brillanti e di rara efficacia. Nel corso di oltre quarantasette anni di prestigiosa carriera militare, ha ricoperto incarichi di assoluto rilievo, tra i quali spiccano quello di Comandante della Scuola Ufficiali Carabinieri e della Regione Carabinieri Campania, nonché quello di Capo del II Reparto e Capo di Stato Maggiore del Comando Generale, concludendo il luminoso percorso di affermazione professionale con il prestigiosissimo incarico di Comandante Generale. Ha voluto e perseguito, con acuta perspicacia, i programmi di ammodernamento e razionalizzazione dell’Istituzione, imprimendo grande impulso, tra l’altro, alla costituzione del Centro Nazionale Amministrativo e dell’Istituto Superiore Tecniche Investigative. Con la sua guida ferma, intelligente e determinata e con la sua infaticabile e preziosa opera di comando e di pensiero, ha consentito all’Arma dei Carabinieri di conseguire straordinari risultati nell’assolvimento delle missioni istituzionali in Italia e all’Estero, esaltandone spiccatamente il lustro e il prestigio nell’ambito delle Forze Armate, delle Forze di Polizia e della Nazione. Territorio nazionale, 22 ottobre 1967 – 15 gennaio 2015.»
— 30 aprile 2015[10]
Medaglia Mauriziana al merito di 10 lustri di carriera militare - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia militare al merito di lungo comando (20 anni) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia militare al merito di lungo comando (20 anni)
Croce d'oro per anzianità di servizio (ufficiali e sottufficiali, 40 anni) - nastrino per uniforme ordinaria
Croce d'oro per anzianità di servizio (ufficiali e sottufficiali, 40 anni)

Note

  1. ^ notizia su adnkronos.com
  2. ^ da carabinieri.it
  3. ^ notizia su carabinieri.it
  4. ^ notizia su carabinieri.it
  5. ^ DPR 29/12/2014.
  6. ^ Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 118, su www.governo.it, 31 maggio 2016. URL consultato il 10 giugno 2016.
  7. ^ Organi, su istitutotoniolo.it. URL consultato il 5 febbraio 2020.
  8. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
  9. ^ In precedenza Commendatore il 2 giugno1993, Grand'Ufficiale il 2 giugno 2008.
  10. ^ Medaglie e/o croci al Merito dell’Arma dei Carabinieri, in ildirittomilitare.it. URL consultato il 1º novembre 2018.

Voci correlate

Altri progetti

Predecessore Comandante generale dell'Arma dei Carabinieri Successore
Gianfranco Siazzu 23 luglio 2009 - 15 gennaio 2015 Tullio Del Sette
Controllo di autoritàVIAF (EN23978663 · ISNI (EN0000 0000 3782 9227 · LCCN (ENn2003091914 · WorldCat Identities (ENlccn-n2003091914