Pandemia di COVID-19: differenze tra le versioni

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=== Trasmissione e serbatoio biologico ===
=== Trasmissione e serbatoio biologico ===
[[File:2019-nCoV-CDC-23312 whitout background.png|thumb|left|Illustrazione del [[Coronavirus 2019-nCoV]]]]
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Sebbene non siano ancora del tutto chiare le modalità di trasmissione del virus è stato confermato che è in grado di passare da uomo a uomo. Un funzionario della sanità pubblica nello [[stato di Washington]] negli [[Stati Uniti]] ha osservato che i coronavirus vengono trasmessi principalmente "attraverso uno stretto contatto con un altro individuo, in particolare tossendo e starnutendo su qualcun altro che si trova entro un raggio tra circa 1-2 metri da quella persona".<ref>Erika Edwards, [https://www.nbcnews.com/health/health-news/how-does-new-coronavirus-spread-n1121856 How does coronavirus spread?].</ref>
Sebbene non siano ancora del tutto chiare le modalità di trasmissione del virus è stato confermato che è in grado di passare da uomo a uomo. Un funzionario della sanità pubblica nello [[stato di Washington]] negli [[Stati Uniti]] ha osservato che i coronavirus vengono trasmessi principalmente "attraverso uno stretto contatto con un altro individuo, in particolare tossendo e starnutendo su qualcun altro che si trova entro un raggio tra circa 1-2 metri da quella persona".<ref>Erika Edwards, [https://www.nbcnews.com/health/health-news/how-does-new-coronavirus-spread-n1121856 How does coronavirus spread?].</ref>

Versione delle 17:33, 31 gen 2020

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Epidemia di polmonite da Coronavirus del 2019-2020
epidemia
Diffusione al Diffusione dei casi al 30 gennaio 2020

     Luogo di origine

     Casi confermati

     Casi sospetti

PatologiaCOVID-19 e COVID-19
Nazioni coinvolteCina, Giappone, Corea del Sud, Vietnam, Singapore, Australia, Malaysia, Thailandia, Nepal, Stati Uniti d'America, Canada, Francia, Cambogia, Sri Lanka, Germania, Finlandia, Emirati Arabi Uniti, India, Italia, Filippine, Regno Unito, Russia, Taiwan, Svezia, Spagna, Belgio, Egitto, Iran, Libano, Israele, Macao, Svizzera, Guatemala, Austria, Croazia, Afghanistan, Kuwait, Iraq, Algeria, Pakistan, Macedonia del Nord, Grecia, Georgia, Brasile, Corea del Nord, Bielorussia, San Marino, Lituania, Paesi Bassi, Estonia, Romania, Nigeria, Repubblica Ceca, Norvegia, Messico, Indonesia, Portogallo, Danimarca, Marocco, Lettonia, Bahrein, Senegal, Sudafrica, Islanda, Ungheria, Irlanda, Arabia Saudita, Cile, Città del Vaticano, Oman, Ecuador, Qatar, Slovenia, Azerbaigian, Polonia, Nuova Zelanda, Palestina, Argentina, Bosnia ed Erzegovina, Lussemburgo, Andorra, Armenia, Bhutan, Camerun, Colombia, Costa Rica, Repubblica Dominicana, Giordania, Liechtenstein, Monaco, Perù, Serbia, Slovacchia, Togo, Tunisia, Ucraina, Brunei, Albania, Turchia, Panama, Bolivia, Bulgaria, Moldavia, Cipro, Malta, Bangladesh, Cuba, Honduras, Giamaica, Kazakistan, Paraguay, Venezuela, Kosovo, Guinea, Uruguay, Suriname, Guyana, Sudan, Maldive, Ruanda, Mauritania, Mongolia, Saint Lucia, Trinidad e Tobago, Saint Vincent e Grenadine, Eswatini, Curaçao, Aruba, Antigua e Barbuda, Kenya, Timor Est, El Salvador e Nicaragua
Periodo1º dicembre 2019 -
in corso
Dati statistici globali[1]
Numero di casi7 818[2] (30 gennaio 2020)
Numero di morti170[2] (30 gennaio 2020)


L'epidemia di 2019-nCoV del 2019-2020, nota anche come polmonite di Wuhan[3][4], è un'epidemia identificata inizialmente intorno alla fine di dicembre 2019 nella città di Wuhan, capoluogo della provincia cinese dell'Hubei, in un gruppo di persone che hanno accusato la comparsa di una polmonite di causa sconosciuta. I primi casi hanno coinvolto principalmente lavoratori del mercato del pesce cittadino, nel quale erano in vendita anche animali vivi. Nelle prime settimane di gennaio 2020 gli scienziati hanno isolato in questi soggetti un nuovo coronavirus, designato 2019-nCoV (Nuovo Coronavirus 2019), risultato essere simile almeno al 70% della sua sequenza genica a quella del SARS-CoV.[5][6][7][8] Alla fine del gennaio 2020 non erano ancora state ben determinate le caratteristiche del virus, sebbene sia stato accertata la capacità di trasmettersi da uomo a uomo, e permanevano incertezze sulle esatte modalità di trasmissione e sulla patogenicità (la capacità di creare danno).[9]

La prima segnalazione attribuibili al nuovo virus è avvenuta il 31 dicembre 2019,[10] ma già l'8 dicembre sono comparsi i primi pazienti con malattia sintomatica.[11] Il 1° gennaio 2020 le autorità hanno disposto la chiusura del mercato e l'isolamento di coloro che presentavano segni e sintomi dell'infezione.[10] Il primo decesso confermato risale al 9 gennaio 2020.[12] Al 28 gennaio 2020 si registravano più di 4 600 casi di contagio confermati in molti paesi del mondo e 106 decessi. A partire dal 23 gennaio 2020, Wuhan è stata messa in quarantena con la sospensione di tutti i trasporti pubblici in entrata e in uscita dalla città,[13] misure che il giorno seguente sono state estese alle città limitrofe di Huanggang, Ezhou, Chibi, Jingzhou e Zhijiang.[14] Ulteriori limitazioni e controlli sono stati adottati in molte zone del mondo.

I pazienti accusano sintomi simili all'influenza come febbre, tosse secca, stanchezza, difficoltà di respiro. Nei casi più gravi, spesso riscontrati in soggetti già gravati da precedenti patologie, si sviluppa polmonite, insufficienza renale acuta, fino ad arrivare anche al decesso. I pazienti presentano anche leucopenia e linfocitopenia. Sebbene dalla metà di gennaio 2020 sia disponibile un test per effettuare la diagnosi di infezione da 2019-nCov, a gennaio 2020 non esiste ancore nessun trattamento o vaccino specifici: le guarigioni sono spontanee e gli unici trattamenti sono volti a gestire i sintomi e a supportare le funzioni vitali. La patologia presenta un periodo di incubazione prima dell'insorgenza dei sintomi che è stato stimato essere tra i due e i dieci giorni; non è ancora chiaro se durante questo periodo il paziente possa essere contagioso.[15]

Contesto

Ciclo di replicazione del coronavirus

Wuhan è la capitale della provincia di Hubei ed è la settima città più grande della Cina, con una popolazione di oltre 11 milioni di persone. È un importante snodo dei trasporti del paese, nota da tempo come "La via delle nove province".[16] Si trova a circa 1 100 km a sud di Pechino, a 800 km a ovest di Shanghai e 970 km a nord di Hong Kong. Oggi è considerata il centro politico, economico, finanziario, commerciale, culturale ed educativo della Cina centrale. I voli diretti da Wuhan si collegano anche con l'Europa e il Nord America.[17]

Intorno a metà dicembre 2019, le autorità sanitarie cittadine, riscontrarono i primi casi di pazienti che mostravano i sintomi di una "polmonite di causa sconosciuta"; questo primo gruppo di malati era in qualche modo collegato al locale mercato all'ingrosso dei frutti di mare, il quale aveva circa un migliaio di bancarelle su cui si vendevano pesce, polli, fagiani, pipistrelli, marmotte, serpenti, cervi macchiati e organi di conigli oltre ad altri animali selvatici. Fin da subito venne ipotizzato che si trattasse di un nuovo coronavirus proveniente da una fonte animale (una zoonosi).[6][18][19][20]

Cittadini di Wuhan in coda per acquistare mascherine durante l'epidemia

Principalmente, i coronavirus, circolano tra gli animali, ma in passato hanno saputo evolversi tanto da infettare gli esseri umani. L'infezione da coronavirus negli uomini solitamente si presenta con sintomi respiratori lievi, come il raffreddore comune, ma in passato sono capitate epidemie di ceppi di coronavirus più aggressivi, in grado di comporatre in taluni casi esiti anche letali, come è avvenuto con la sindrome respiratoria acuta grave (SARS) del 2002 (che partì anch'esso dalla Cina per diffondersi causando oltre 700 morti in tutto il mondo) o con al sindrome respiratoria mediorientale (MERS) scoppiata nel 2012 e responsabile (a giugno 2019) di oltre 850 decessi in 27 paesi.[21] L'associazione dell'epidemia di Wuhan con un grande mercato di frutti di mare e animali, ha portato a sospettare che la malattia avesse una fonte animale.[22]

Il ceppo responsabile dell'epidemia di Wuhan è stato identificato nei primi giorni di gennaio 2020 e designato 2019-nCoV o "Nuovo Coronavirus di Wuhan" mentre il suo genoma è stato pubblicato il 10 gennaio.[23]

Il virus

Lo stesso argomento in dettaglio: Coronavirus e Coronavirus 2019-nCoV.

Nei primi giorni di gennaio 2020, le autorità sanitarie hanno identificato il virus responsabile dell'epidemia scoppiata a Wuhan designandolo come Coronavirus 2019-nCoV. Si tratta di un betacoronavirus facente parte della famiglia dei coronavirus. Prima di tale scoperta, si conoscevano solo sei coronavirus in grado di infettare gli esseri umani, in quanto solitamente colpiscono gli animali, e più precisamente: HCoV-229E, HCoV-OC43, HCoV-NL63, HCoV-HKU1 (responsabili di una considerevole percentuale di casi di raffreddore comune e quindi associabili ad una lieve sintomatologia), SARS-CoV e MERS-CoV quest'ultimi due correlati a una presentazione clinica ben più grave con, talvolta, esiti letali. Il Coronavirus 2019-nCoV è quindi il settimo virus della stessa famiglia conosciuto per coinvolgere l'uomo. Al 31 gennaio 2020 non sono ancora ben chiare molte caratteristiche del virus e, sebbene sia stato accertata la sua capacità di trasmettersi da uomo a uomo, permangono ancora delle incertezze sulle esatte modalità di trasmissione e sulla sua patogenicità (la capacità di creare danno).[9]

Genoma

Organizzazione del genoma del Coronavirus 2019-nCoV

Il 22 gennaio 2020, il Journal of Medical Virology ha pubblicato un rapporto con analisi genomica che riflette che i serpenti nell'area di Wuhan sono "il più probabile serbatoio di animali selvatici" per il virus, ma sono necessarie ulteriori ricerche.[24]

Tuttavia, il modo in cui il virus potrebbe adattarsi sia agli ospiti a sangue freddo che a quelli a sangue caldo rimane un mistero.[25] Un evento di ricombinazione omologa può aver mescolato un virus "clade A" (virus simili a SARS Bat CoVZC45 e CoVZXC21) con la proteina legante del recettore di un Beta-CoV ancora sconosciuto.[26][27]

Infatti, le sequenze del betacoronavirus di Wuhan mostrano somiglianze con i betacoronavirus trovati nei pipistrelli; tuttavia, il virus è geneticamente distinto da altri coronavirus come quello correlato alla sindrome respiratoria acuta grave (SARS) e il coronavirus correlato alla sindrome respiratoria mediorientale da Coronavirus (MERS).[28]

Gli istituti di ricerca e per il controllo delle malattie cinesi hanno isolato cinque genomi del nuovo coronavirus, tra cui BetaCoV/Wuhan/IVDC-HB-01/2019, BetaCoV/Wuhan/IVDC-HB-04/2020, BetaCoV/Wuhan/IVDC-HB-05/2019, BetaCoV/Wuhan/WIV04/2019 e BetaCoV/Wuhan/IPBCAMS-WH-01/2019.[28][29][30] La sua sequenza di RNA ha una lunghezza di circa 30 kbp (coppie di basi).[28]

Trasmissione e serbatoio biologico

Illustrazione del Coronavirus 2019-nCoV

Sebbene non siano ancora del tutto chiare le modalità di trasmissione del virus è stato confermato che è in grado di passare da uomo a uomo. Un funzionario della sanità pubblica nello stato di Washington negli Stati Uniti ha osservato che i coronavirus vengono trasmessi principalmente "attraverso uno stretto contatto con un altro individuo, in particolare tossendo e starnutendo su qualcun altro che si trova entro un raggio tra circa 1-2 metri da quella persona".[31]

Si stima che il tasso netto di riproduzione della trasmissione del virus da uomo a uomo sia tra il 1,4 e il 3,8. Tale valore indica il numero di altre persone a cui un paziente appena infetto possa trasmettere la malattia. Secondo quanto riferito, il nuovo coronavirus è stato finora in grado di trasmettersi in catena fino ad un massimo di quattro persone.[32]

Il 22 gennaio 2020, alcuni scienziati avevano pubblicato un articolo che, dopo aver esaminato "umani, pipistrelli, galline, ricci, pangolini e due specie di serpenti", concludeva che il "2019-nCoV sembra essere un virus ricombinante tra il coronavirus del pipistrello e un coronavirus di origine sconosciuta" ... e ... "tra gli animali selvatici il serpente è il serbatoio più probabile per il 2019-nCoV" da cui poi viene trasmesso agli umani.[33][34] Ulteriori studi hanno inoltre suggerito che il 2019-nCoV sia originato a seguito della "combinazione di virus da pipistrelli e serpenti".[33][34][35] Tuttavia, parte della comunità scientifica ha contestato tali conclusioni sostenendo che il pipistrello doveva essere il serbatoi naturale, mentre l'ospite intermedio, un uccello o un mammifero e non gli stessi serpenti.[35][36]

Al 25 gennaio 2020 non è ancora stato confermato quale possa essere il serbatoio naturale del 2019-nCoV nella fauna selvatica e l'ospite intermedio che lo ha trasmesso agli esseri umani. E' stato invece confermato che il 2019-nCoV riesca ad entrare nella cellula umana attraverso il recettore ACE 2, come il virus SARS.[37]

Epidemiologia

Secondo Daniel Lucey della Georgetown University, le prime infezioni umane devono essere avvenute nel novembre 2019 e forse anche prima.[38] I primi 59 casi sospetti riscontrati tra la fine di dicembre 2019 e l'inizio di gennaio dell'anno successivo, sono stati ricoverati presso l'ospedale di Jinyintan. La presenza di infezione da 2019-nCoV è stata confermata in 41 e tra quest'ultimi vi era un gruppo di membri di una famiglia, 30 (73%) erano uomini e l'età media era di 49 anni. Quasi un terzo (32%) presentava una patologia di base pregressa, tra cui otto con diabete, sei con ipertensione e sei con malattie cardiache. Due terzi di questo primo gruppo erano stati esposto al mercato all'ingrosso di frutti di mare di Huanan. I sintomi riportati tra loro sono stati: 40 (98%) con febbre, 31 (76%) con tosse e 18 (44%) con dolori muscolari e stanchezza. Sintomi meno frequenti includevano tosse con espettorato o emottisi, mal di testa e diarrea. Circa la metà del gruppo presentava carenza di respiro e per 13 è stato necessario il ricovero in terapia intensiva. L'esame tramite tomografia computerizzata effettuato su tutte le 41 persone contagiate ha rivelato la presenza di polmonite. Le complicanze includevano 12 pazienti con sindrome da distress respiratorio acuto, cinque con danno cardiaco acuto e quattro con infezione secondaria.[39]

A gennaio 2020, il tasso di letalità di 2019-nCoV è risultato inferiore al 5%, rispetto al 9,5% dell'epidemia di SARS del 2003/2004 e di quello del 34,5% della MERS del 2012.[40]

Cronologia degli eventi

Casi confermati a livello globale

Dicembre 2019

  • 8 dicembre: è il giorno designato come primo probabile del range temporale in cui il virus è arrivato al mercato del pesce di Wuhan, probabilmente attraverso un animale vivo, e ha infettato il primo gruppo di persone[41]

Gennaio 2020

Un medico indossa una speciale tuta protettiva mentre visita un paziente in un ospedale di Wuhan
22 gennaio 2020: cittadini di Wuhan prendono l'ultimo treno prima della sospensione del trasporto pubblico
Grafico che mostra l'andamento temporale delle diagnosi di nuovi casi e dei decessi
Cittadini di Wuhan il 23 gennaio
26 gennaio 2020: controlli sanitari presso l'aeroporto internazionale di Changchun Longjia in Cina
  • 1: le autorità hanno disposto la chiusura del mercato di Wuhan e l'isolamento di coloro che presentavano segni e sintomi dell'infezione.
  • 7: le autorità cinesi hanno confermato di aver identificato un nuovo virus. Il nuovo virus è un coronavirus, che è una famiglia di virus che include il raffreddore comune, influenza e virus come SARS e MERS. Questo nuovo virus è stato temporaneamente chiamato "2019-nCoV".
  • 9: viene documentato il primo caso di decesso a causa del 2019-nCoV[43]. Da parte dell'OMS viene confermata l'epidemia avente origine da un coronavirus finora sconosciuto.[44]
  • 20:in Cina è cresciuto di molto il numero dei casi con quasi 140 nuovi pazienti.[47]
  • 21: Viene registrato il primo caso negli USA[48]. Globalmente vi sono 312 casi confermati e 6 decessi.[49][50]
  • 22: il governo cinese mette in quarantena la città di Wuhan (con una popolazione di 11 milioni di persone) successivamente espandendola a quasi tutta la provincia di Hubei, raggiungendo le 60 milioni di persone in quarantena, nel tentativo di contenere l'epidemia virale, attualmente è la più grande quarantena mai disposta nella storia umana[51][52]. Le autorità cinesi hanno sospeso aerei, treni, autobus e traghetti dentro e fuori Wuhan, successivamente estendendo il divieto anche ai veicoli privati. Per aiutare a limitare la diffusione del virus, l'autorità sanitaria di Wuhan ha reso obbligatorio indossare maschere facciali nei luoghi pubblici. Nonostante queste misure cautelari, visto che il virus è risultato essere asintomatico ma infettivo durante l’incubazione, le autorità hanno reputato necessario sbarrare le strade per evitare fughe dalla zona[53].
  • 23: le autorità di Wuhan decidono di mettere in quarantena la megalopoli chiudendo l'aeroporto e fermando tutti i mezzi di trasporto pubblico invitando la popolazione a non spostarsi dalla città per evitare che il virus possa propagarsi ancora[54],Pechino ha annullato i festeggiamenti per il Capodanno cinese, stessa decisione è stata presa da Macao.[55][56]. In tale giorno, vengono poste le basi per la costruzione di un nuovo ospedale per curare i pazienti affetti da tali patologie. L'ospedale sarà denominato Ospedale Huoshenshan e sarà completato entro il 3 febbraio 2020.
  • 24: le misure di quarantena vengono estese alle città di Huanggang, Ezhou e Xianning, tutte adiacenti a Wuhan.[57][58]. Le autorità hanno disposto la costruzione di un ospedale, con 1 000 posti letto, il cui completamento è previsto il 3 Febbraio, per curare i malati. A Shanghai il parco di Disneyland è stato momentaneamente chiuso, così come parte della Grande muraglia cinese. Il governo francese conferma 2 casi in Francia[59], si tratta dei primi casi in Europa. Primo caso confermato a Singapore[60].
  • 25: il Presidente della Repubblica popolare cinese Xi Jinping in un comunicato ufficiale ha dichiarato che la situazione che la Cina sta affrontando è grave data l’accelerazione dell'espansione del virus.[61] Hong Kong dichiara il massimo stato di allerta limitando le rotte commerciali, e gli spostamenti verso la Cina[62][63] come misura cautelare. Iniziano le proteste, anche violente, in merito al comportamento del Governo Cinese nella regione[64].
  • 26: l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) rettifica il proprio documento in merito al virus e, alla luce delle nuove notizie, alza il livello di pericolosità della Cina a ‘Molto Alto’ e al resto del mondo a ‘Alto’[65]
  • 27: La Mongolia chiude i confini con la Cina nel tentativo di arginare la diffusione del virus. In aggiunta le scuole rimarranno chiuse fino al 2 marzo e tutti i raduni pubblici cancellati[66]. L'Organizzazione mondiale della sanità ha definito "elevato" il rischio a livello globale, correggendo la precedente analisi che lo aveva definito "moderato".[67] Il Canada affronta il suo primo caso confermato di contagio nell'Ontario.[68] Primo caso di contagio confermato anche in Germania, in Baviera.[69]
  • 28: la Thailandia, giunta a 14 casi, inizia a controllare tutti i viaggiatori provenienti dalla Cina con effetto immediato.[70] Vengono confermati due nuovi casi in Giappone, tra cui il contagio di un autista di pullman giapponese mai stato a Wuhan, ma che aveva trasportato turisti cinesi della città.[71] Gli stati iniziano ad evacuare i propri concittadini tramite voli charter: i primi saranno gli Stati Uniti d’America[72]. La città di Shangai e di Tangshan sospendono i servizi di trasporto pubblico[73]. Altri 3 casi in Germania, tutti correlati a una persona che aveva fatto ritorno dalla zona di Wuhan[74][75].
  • 29: salgono a più di 130 i decessi totali. Primo caso negli Emirati Arabi Uniti e in Finlandia, nella Lapponia[76]. Governi di varie nazioni, tra cui quello italiano, preparano un piano di evacuazione per i connazionali a Wuhan. Le compagnie aeree British Airways e Lufthansa interrompono tutti i voli per la Cina, successivamente si aggiungeranno United Airlines[77], American Airlines[78], Air France, Cathay Pacific e tutte le compagnie del gruppo Lion Air.[79][80][81][82]. Come effetto delle condizioni di salute poco promettenti e del blocco di un’importante zona industriale cinese per la quarantena, alcune aziende fermano la produzione in Cina, come nel caso della Toyota[83]. Anche il colosso tecnologico Google chiude i suoi uffici nella zona a rischio come misura cautelare.[84] Il governo cinese prolunga le festività fino al 9 febbraio (13 per la provincia di Hubei) nel tentativo di evitare spostamenti che possano diffondere il virus[85]. Il Governo Federale della Russia dispone la chiusura del confine terrestre con la Cina a veicoli e pedoni e limita le tratte ferroviarie, dal 31 gennaio, alla sola Mosca-Pechino[86], ma dopo alcune ore decide di chiudere tutti i collegamenti, e quindi il confine, con la Cina[87].
  • 30: L'OMS, in una conferenza straordinaria di aggiornamento sullo stato della sanità globale in merito al 2019-nCoV, dichiara ufficialmente tale virus un rischio per la salute pubblica mondiale, fornendo direttive alle nazioni sulla corretta gestione del problema[88].Vengono accertati per la prima volta in Italia due casi di persone infette, si tratta di due turisti cinesi in vacanza a Roma.[89][90]

Clinica

Segni e sintomi

Sintomi del coronavirus 2019-nCoV

I pazienti accusano sintomi simili all'influenza: nel 90% dei casi vi è la febbre,[5] nell'80% un senso di affaticamento e tosse secca,[5][91] una mancanza di respiro nel 20% accompagnata da difficoltà respiratoria nel 15%.[92][18][91] Nei casi più gravi, spesso riscontrati in soggetti già gravati da precedenti patologie, si sviluppa polmonite, insufficienza renale acuta, fino ad arrivare anche al decesso.

Le radiografie del torace rivelano segni in entrambi i polmoni.[92][18]

Nella maggioranza dei casi, al momento del ricovero in ospedale, i segni vitali appaiono generalmente stabili[92][18][91] mentre gli esami del sangue mostrano comunemente un basso numero di globuli bianchi (leucopenia e linfopenia).[5]

Diagnosi

Il 15 gennaio 2020, l'Organizzazione Mondiale per la Sanità ha pubblicato un protocollo riguardante il test diagnostico per nCoV-2019, sviluppato da una squadra di virologi dell'Ospedale universitario della Charité in Germania.[45] All'imaging biomedico (radiografia o tomografia computerizzata del torace) si riscontrano segni riconducibili alla polmonite. Successivamente, l'Organizzazione Mondiale per la Sanità ha pubblicato diversi ulteriori protocolli diagnostici.[93]

Prognosi

Il tasso di letalità apparente, secondo i dati al 29 gennaio 2020, è di circa il 3%[94]. Tale dato (come anche quello del 14,6% riferito allo studio di un campione di 41 pazienti) "va preso con grande cautela, in quanto non tutti i pazienti hanno concluso la loro malattia (guariti o morti)" [95].

Per contro, alla data del 28 gennaio 2020, si riportano infatti 132 decessi a fronte di 100 guarigioni[96] (circa il 57% dei decessi sul totale delle malattie "concluse" registrate); a mero titolo di confronto, i casi di infezione totali accertati 8 giorni prima, cioè al 20 gennaio 2019, erano pari secondo la stessa fonte a 278.

Prevenzione e trattamento

Controlli presso un aeroporto al fine di prevenire la diffusione dell'epidemia

A gennaio 2020 non esiste nessun trattamento o vaccino disponibile per la polmonite da 2019-nCoV.[97][98] Tra i vari sintomi dell'infezione vi è febbre, difficoltà respiratorie e tosse[99] che sono stati descritti come "simil-influenzali".[100] A scopo preventivo l'Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di "lavarsi le mani regolarmente, coprendo bocca e naso quando si tossisce e starnutisce ed evitare uno stretto contatto con chiunque mostri sintomi di malattie respiratorie (come tosse e starnuti)".[28] Anche se non esistono in generale trattamenti specifici per i coronavirus umani, i Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie (CDC) statunitensi hanno consigliato di alleviare i sintomi assumendo regolarmente farmaci antinfluenzali, bevendo liquidi e riposando.[101] Nei casi più gravi si potrebbe rendere necessario un trattamento finalizzato al sostegno delle funzioni vitali. Nel corso dell'epidemia, alcuni paesi hanno richiesto alle persone di segnalare sintomi simil-influenzali al proprio medico, soprattutto se hanno visitato la Cina continentale.[102]

Note

  1. ^ Numero complessivo di casi confermati e sospetti.
  2. ^ a b Novel Coronavirus (2019-nCoV) situation reports, su who.int.
  3. ^ Epidemia misteriosa in Cina, la causa della polmonite è un nuovo coronavirus, in Corriere della Sera, 9 gennaio 2020. URL consultato il 30 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 30 gennaio 2020).
  4. ^ (EN) Mary Hui, What we know about China’s coronavirus outbreak, in Quartz, 20 gennaio 2020. URL consultato il 30 gennaio 2020 (archiviato il 21 gennaio 2020).
  5. ^ a b c d David S. Hui, Esam EI Azhar, Tariq A. Madani, Francine Ntoumi, Richard Kock, Osman Dar, Giuseppe Ippolito, Timothy D. Mchugh, Ziad A. Memish, Christian Drosten e Alimuddin Zumla, The continuing epidemic threat of novel coronaviruses to global health – the latest novel coronavirus outbreak in Wuhan, China, in International Journal of Infectious Diseases, vol. 91, 14 gennaio 2020, pp. 264–266, DOI:10.1016/j.ijid.2020.01.009, ISSN 1201-9712 (WC · ACNP).
  6. ^ a b Undiagnosed pneumonia – China (HU) (01): wildlife sales, market closed, RFI Archive Number: 20200102.6866757, su Pro-MED-mail, International Society for Infectious Diseases. URL consultato il 13 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2020).
  7. ^ Jon Cohen e Dennis Normile, New SARS-like virus in China triggers alarm, in Science, vol. 367, n. 6475, 17 gennaio 2020, pp. 234–235, DOI:10.1126/science.367.6475.234, ISSN 0036-8075 (WC · ACNP), PMID 31949058. URL consultato il 17 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 17 gennaio 2020).
  8. ^ Jane Parry, China coronavirus: cases surge as official admits human to human transmission, in British Medical Journal, vol. 368, 20 gennaio 2020, DOI:10.1136/bmj.m236, ISSN 1756-1833 (WC · ACNP).
  9. ^ a b Epicentro, Focolaio di infezione da un nuovo coronavirus (2019-nCoV), su epicentro.iss.it. URL consultato il 31 gennaio 2020.
  10. ^ a b Pneumonia of unknown cause – China. Disease outbreak news, su who.int, World Health Organization, 5 gennaio 2020. URL consultato il 6 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 7 gennaio 2020).
  11. ^ (EN) Lisa Schnirring, Report: Thailand's coronavirus patient didn't visit outbreak market, su CIDRAP, 14 gennaio 2020. URL consultato il 15 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2020).
  12. ^ (EN) Amy Qin e Javier C. Hernández, China Reports First Death From New Virus, in NYTimes, 10 gennaio 2020, ISSN 0362-4331 (WC · ACNP). URL consultato l'11 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2020).
  13. ^ Jane Li, Mary Hui, China has locked down Wuhan, the epicenter of the coronavirus outbreak, su Quartz. URL consultato il 23 gennaio 2020.
  14. ^ Wuhan virus: China locks down Huanggang, shuts down railway station in Ezhou after Wuhan lockdown, su The Straits Times, 23 gennaio 2020. URL consultato il 23 gennaio 2020.
  15. ^ Novel Coronavirus(2019-nCoV) (PDF), su who.int, World Health Organization.
  16. ^ Erxun Zhao, Draft History of Qing, vol. 388, Shenyang, 1928.
  17. ^ Update: Cluster of pneumonia cases associated with novel coronavirus – Wuhan, China – 2019, su European Centre for Disease Prevention and Control, 14 gennaio 2020. URL consultato il 18 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 20 gennaio 2020).
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