Vallenoncello: differenze tra le versioni
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Fu un [[comune autonomo]] ([[codice Belfiore]]: L610) nel [[circondario di Pordenone]] dal 1816 fino al 1930, quando fu aggregato al comune di Pordenone<ref>{{cita news|titolo=Quando Vallenoncello era Comune|pubblicazione=Messaggero Veneto|data=31 maggio 2016|url=http://messaggeroveneto.gelocal.it/pordenone/cronaca/2016/05/31/news/quando-vallenoncello-era-comune-1.13579355}}</ref>. |
Fu un [[comune autonomo]] ([[codice Belfiore]]: L610) nel [[circondario di Pordenone]] dal 1816 fino al 1930, quando fu aggregato al comune di Pordenone<ref>{{cita news|titolo=Quando Vallenoncello era Comune|pubblicazione=Messaggero Veneto|data=31 maggio 2016|url=http://messaggeroveneto.gelocal.it/pordenone/cronaca/2016/05/31/news/quando-vallenoncello-era-comune-1.13579355}}</ref>. |
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==Monumenti e luoghi d'interesse== |
== Monumenti e luoghi d'interesse == |
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===Architetture religiose=== |
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La [[Chiesa di San Ruperto (Vallenoncello)|chiesa parrocchiale di Vallenoncello]] è dedicata a [[Ruperto di Salisburgo|san Ruperto]], [[vescovo]] di [[Arcidiocesi di Salisburgo|Salisburgo]], vissuto al tempo del re dei Franchi [[Childeberto III|Ildeberto]], evangelizzatore della Baviera e dell'Illirico (tra [[VII secolo|VII]] e [[VIII secolo]]). L'edificio risale al XIV secolo ed in esso si conserva una pala del [[Il Pordenone|Pordenone]] e un'opera di [[Giovanni Maria Zaffoni]]. |
La [[Chiesa di San Ruperto (Vallenoncello)|chiesa parrocchiale di Vallenoncello]] è dedicata a [[Ruperto di Salisburgo|san Ruperto]], [[vescovo]] di [[Arcidiocesi di Salisburgo|Salisburgo]], vissuto al tempo del re dei Franchi [[Childeberto III|Ildeberto]], evangelizzatore della Baviera e dell'Illirico (tra [[VII secolo|VII]] e [[VIII secolo]]). L'edificio risale al XIV secolo ed in esso si conserva una pala del [[Il Pordenone|Pordenone]] e un'opera di [[Giovanni Maria Zaffoni]]. |
Versione delle 21:18, 28 gen 2020
Vallenoncello | |
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Stato | Italia |
Regione | Friuli-Venezia Giulia |
Provincia | Pordenone |
Città | Pordenone |
Abitanti | 2 500 ab. |
Patrono | Santi Ruperto e Leonardo |
Vallenoncello (Valenonsel in dialetto pordenonese, Valnuncel in friulano[1]) è un quartiere[2] del comune di Pordenone, nel Friuli-Venezia Giulia.
Fu un comune autonomo (codice Belfiore: L610) nel circondario di Pordenone dal 1816 fino al 1930, quando fu aggregato al comune di Pordenone[3].
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
La chiesa parrocchiale di Vallenoncello è dedicata a san Ruperto, vescovo di Salisburgo, vissuto al tempo del re dei Franchi Ildeberto, evangelizzatore della Baviera e dell'Illirico (tra VII e VIII secolo). L'edificio risale al XIV secolo ed in esso si conserva una pala del Pordenone e un'opera di Giovanni Maria Zaffoni.
La chiesa di San Leonardo in Silvis, risalente al XV secolo, si erge su un breve spiazzo erboso nella valle del Romito.
La chiesetta di Sant'Anna, situata in via Segaluzza, è un modesto edificio settecentesco, unico luogo religioso dedicato al culto della Madre di Maria nella zona. Nel secondo dopoguerra, a seguito del boom economico italiano, la chiesetta è stata fagocitata dai capannoni dell'area industriale della zona.
Architetture civili
All'esterno della chiesa parrocchiale di san Ruperto è visibile il monumento ai caduti, gruppo bronzeo di Pierino Sam dedicato agli alpini, che fu fatto erigere dalla famiglia Tajariol, una delle più antiche del paese. Sempre nel centro storico si può ammirare Villa Barbaro, splendido esempio di villa veneta del XVII secolo, già dimora del patrizio Nicolò Barbaro.
Economia
Nella zona industriale di Vallenoncello sono presenti grandi industrie importanti a livello internazionale, tra cui Zanussi e Sèleco.
Note
- ^ Toponomastica: denominazioni ufficiali in lingua friulana
- ^ Comune di Pordenone - Statuto
- ^ Quando Vallenoncello era Comune, in Messaggero Veneto, 31 maggio 2016.
Bibliografia
- Pietro Angelillo e Marco Angelillo, Comune rustico: quando Vallenoncello (Noncello, Valle, Villanova) era un comune autonomo. Momenti, luoghi, protagonisti, tra storia aneddotica, dalle origini al 20° secolo, Pordenone, Comune di Pordenone, 2015.