Burino: differenze tra le versioni

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Con il termine '''burino''', in [[dialetto romanesco]], viene designato Leandro
Con il termine '''burino''', in [[dialetto romanesco]], viene designato il contadino, il campagnolo e, in senso più esteso e moderno, persona provinciale proveniente da zone o province circostanti la Capitale.


Un'altra [[accezione]], in senso lato, è quella di persona rozza e volgare, che in dialetto romanesco è però definita soprattutto con il termine di [[coatto]].
Un'altra [[accezione]], in senso lato, è quella di persona rozza e volgare, che in dialetto romanesco è però definita soprattutto con il termine di [[coatto]].

Versione delle 07:59, 16 gen 2020

Con il termine burino, in dialetto romanesco, viene designato il contadino, il campagnolo e, in senso più esteso e moderno, persona provinciale proveniente da zone o province circostanti la Capitale.

Un'altra accezione, in senso lato, è quella di persona rozza e volgare, che in dialetto romanesco è però definita soprattutto con il termine di coatto.

Origine del termine

Erroneamente era inteso come termine per indicare i pastori venditori di burro, in romanesco "buro", provenienti da fuori città. Un'etimologia più probabile e documentata attribuirebbe l'origine dal termine latino "Buris,-is", ossia il manico dell'aratro, in riferimento ai braccianti dalla Romagna, all'epoca in cui questa apparteneva al territorio dello Stato Pontificio, ingaggiati come lavoratori stagionali nell'Agro Romano[1].

Sebbene si possa osservare una interessante somiglianza con alcune lingue di ceppo germanico che, a partire da una supposta forma protogermanica *būraz avrebbero sviluppato parole quali boer (olandese), Bauer (tedesco), bower (inglese), l'etimologia più plausibile è quella secondo cui alla base del termine ci sarebbe la parola bura, termine attestato in alcune varietà dialettali per indicare un elemento dell'aratro.

Note

  1. ^ Ravaro 2010, p.153.

Bibliografia

Voci correlate