Ermanno Olmi: differenze tra le versioni
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Sposato con Loredana Detto, che fu la protagonista femminile de ''[[Il posto]]'', il suo secondo film, Ermanno Olmi è morto, all'età di 86 anni, il 7 maggio [[2018]] all'ospedale di [[Asiago]], dove si trovava ricoverato da qualche giorno. <ref name=sal /><ref name="G">{{cita web|url=https://www.theguardian.com/film/2018/may/07/ermanno-olmi-obituary|titolo=Ermanno Olmi obituary |data=7 maggio 2018|accesso=7 maggio 2018|editore=theguardian.com}}</ref><ref name=":0" /><ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2018/05/07/news/e_morto_ermanno_olmi-195723310/|titolo=Lutto nel cinema, è morto Ermanno Olmi|data=7 maggio 2018|accesso=7 maggio 2018|editore=repubblica.it}}</ref><ref>{{Cita news|nome=Maurizio|cognome=Porro|url=https://www.hollywoodreporter.com/news/ermanno-olmi-dead-palme-dor-winning-director-tree-wooden-clogs-dies-at-86-1109071|titolo=Ermanno Olmi, Palme d'Or-Winning Director of 'The Tree of Wooden Clogs,' Dies at 86|pubblicazione=The Hollywood Reporter|data=7 maggio 2018|accesso=2018-05-07}}</ref> Era affetto dalla [[sindrome di Guillain-Barré]], diagnosticatagli a cinquant'anni, malattia che l'avrebbe poi tenuto spesso lontano dai riflettori. |
Sposato con Loredana Detto, che fu la protagonista femminile de ''[[Il posto]]'', il suo secondo film, Ermanno Olmi è morto, all'età di 86 anni, il 7 maggio [[2018]] all'ospedale di [[Asiago]], dove si trovava ricoverato da qualche giorno. <ref name=sal /><ref name="G">{{cita web|url=https://www.theguardian.com/film/2018/may/07/ermanno-olmi-obituary|titolo=Ermanno Olmi obituary |data=7 maggio 2018|accesso=7 maggio 2018|editore=theguardian.com}}</ref><ref name=":0" /><ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2018/05/07/news/e_morto_ermanno_olmi-195723310/|titolo=Lutto nel cinema, è morto Ermanno Olmi|data=7 maggio 2018|accesso=7 maggio 2018|editore=repubblica.it}}</ref><ref>{{Cita news|nome=Maurizio|cognome=Porro|url=https://www.hollywoodreporter.com/news/ermanno-olmi-dead-palme-dor-winning-director-tree-wooden-clogs-dies-at-86-1109071|titolo=Ermanno Olmi, Palme d'Or-Winning Director of 'The Tree of Wooden Clogs,' Dies at 86|pubblicazione=The Hollywood Reporter|data=7 maggio 2018|accesso=2018-05-07}}</ref> Era affetto dalla [[sindrome di Guillain-Barré]], diagnosticatagli a cinquant'anni, malattia che l'avrebbe poi tenuto spesso lontano dai riflettori. |
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Il figlio [[Fabio Olmi]] opera anch'egli nel mondo del [[cinema]] come direttore della [[fotografia (cinema)|fotografia]] (ha lavorato con il padre in diversi film come ''[[Lungo il fiume (film 1992)|Lungo il fiume]]'', ''[[Il mestiere delle armi]]'', ''[[Cantando dietro i paraventi]]'', ''[[Tickets]]'', ''[[Centochiodi]]'' e ''[[Torneranno i prati]]''). |
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== Riconoscimenti == |
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Versione delle 15:44, 1 ago 2019
Ermanno Olmi (Bergamo, 24 luglio 1931[3] – Asiago, 7 maggio 2018[1][2]) è stato un regista, sceneggiatore e scrittore italiano.
Biografia
Le origini e i documentari
Ermanno Olmi nacque a Bergamo, ma la famiglia, padre ferroviere e madre operaia, si trasferì a Treviglio[3] quando lui era ancora piccolo, ed è lì che il futuro regista è cresciuto.[4] Il suo luogo di nascita è stato spesso riportato erroneamente come Treviglio da più fonti, ma Olmi stesso ha fatto chiarezza su questo punto in un'intervista rilasciata a Charlie Owens, autore di una monografia dedicata al regista: Owens: «Alcuni scrivono che tu sei nato a Bergamo, altri scrivono Treviglio. Dove sei nato esattamente?». Olmi: «A Bergamo, in un quartiere chiamato Malpensata. Io spero che quando sono venuto al mondo mia madre l'abbia pensata in modo diverso, ovvero che sia stata una bella pensata l'avermi messo al mondo!»[5] Di famiglia profondamente cattolica, Olmi rimane da giovane orfano di padre, morto durante la seconda guerra mondiale; frequenta prima il liceo scientifico e poi il liceo artistico, ma non porta a termine gli studi.
Si trasferisce a Milano per seguire i corsi di recitazione dell'Accademia di Arte Drammatica; contemporaneamente, allo scopo di mantenersi, trova anche un lavoro da fattorino presso la Edison-Volta[3], dove già lavorava la madre, che gli affida l'organizzazione delle attività ricreative per i dipendenti, in particolare quelle relative al servizio cinematografico, e gli viene richiesto di documentare le produzioni industriali attraverso filmati. Olmi sfrutta l'occasione per dimostrare la sua intraprendenza e il suo talento con la macchina da presa; pur non avendo praticamente nessuna esperienza alle spalle, tra il 1953 e il 1961 realizza decine di documentari, tra i quali La diga sul ghiacciaio, Tre fili fino a Milano (1958) e Un metro è lungo cinque. In tutti gli oltre quaranta documentari realizzati negli otto anni di lavoro si nota l'attenzione alla condizione degli uomini che lavorano nelle strutture aziendali, un modello interpretativo della realtà che anticipa le caratteristiche peculiari delle future pellicole di Olmi.
Il debutto e i primi lavori
Finalmente nel 1959 Olmi debutta sul grande schermo con il lungometraggio Il tempo si è fermato, storia imperniata sull'amicizia fra uno studente e il guardiano di una diga e ambientato nell'isolamento e nella solitudine dell'alta montagna. Già in questo esordio si evidenziano i temi tipici della sua attività cinematografica e dispiegati nella fase del regista maturo, fedele alla propria cifra stilistica. Profondamente legato alle proprie origini rurali e modeste, privilegia i sentimenti delle persone semplici, il rapporto con la natura, e spesso offre uno sguardo sulla solitudine e sulle sue conseguenze, da qui la scelta di lavorare con attori non professionisti.
Due anni dopo grazie a Il posto (prodotto dalla casa di produzione 22 dicembre, fondata dallo stesso Olmi con un gruppo di amici) ottiene ottime recensioni da parte della critica. Il film ruota intorno alle aspirazioni di due giovani alle prese con il loro primo impiego. La pellicola si aggiudica il premio della critica alla Mostra del cinema di Venezia del 1961. Nel successivo film, I fidanzati (1963) si ritrovano ancora l'attenzione al quotidiano, alle cose semplici della vita, alle vicende del mondo operaio; il tutto intessuto da una vena intimista. Gira in seguito E venne un uomo (1965); un'attenta e partecipe biografia di papa Giovanni XXIII, nella quale non si lascia trascinare da scontati agiografismi.
Il grande successo
Dopo un periodo contrassegnato da lavori non del tutto riusciti come Un certo giorno (1968), I recuperanti (1969), Durante l'estate (1971) e La circostanza (1974), nel 1977 Olmi ritrova l'ispirazione e dà alla luce quello che molti considerano il suo capolavoro assoluto, L'albero degli zoccoli (1978), che si aggiudica la Palma d'oro al Festival di Cannes e il Premio César per il miglior film straniero. Il film getta uno sguardo poetico, ma allo stesso tempo realistico, privo di sentimentalismi, al mondo contadino, l'ambiente nel quale Olmi è nato e cresciuto e al quale è sempre rimasto legato. Si trasferisce da Milano ad Asiago, dove da quel momento risiederà. Nel 1982 a Bassano del Grappa fonda la scuola di cinema Ipotesi Cinema. Sempre nel 1982 dirige Camminacammina, allegoria sulla favola dei Re Magi. Torna a girare documentari per la Rai, oltre ad alcuni spot televisivi.
Il ritorno dopo la malattia
Nel 1987 Olmi torna a dirigere una pellicola con il claustrofobico Lunga vita alla signora!, premiato al Festival di Venezia con il Leone d'argento. L'anno seguente si aggiudica, invece, il Leone d'oro grazie a La leggenda del santo bevitore, basata sull'omonimo racconto scritto da Joseph Roth adattato da Tullio Kezich e dal regista stesso. A differenza delle altre, si tratta di una pellicola per il mercato internazionale, girata in inglese e interpretata dall'olandese Rutger Hauer; l'ambientazione, poi, è a Parigi. Oltre al premio della rassegna lagunare, il film vince quattro David di Donatello.
Cinque anni dopo, nel 1993, trae Il segreto del bosco vecchio dall'omonimo romanzo di Dino Buzzati; la pellicola vede come protagonista Paolo Villaggio, un evento piuttosto raro per Olmi, che privilegia attori non professionisti. Nel 1994 dirige un episodio del vasto progetto internazionale Le storie della Bibbia, a cui partecipa anche la Rai, Genesi: La creazione e il diluvio. Nel 2001 dirige Il mestiere delle armi, film storico in costume presentato con successo al Festival di Cannes 2001 e acclamato a livello internazionale. Il film si aggiudica 9 David di Donatello 2002: "miglior film", "miglior regista", "migliore sceneggiatura", "miglior produttore", "miglior fotografia", "miglior montaggio", "miglior musica", "migliori costumi" e "migliore scenografia"[6].
Nel 2003 approda in una Cina senza tempo per raccontare epiche vicende di pirati e di arrembaggi in Cantando dietro i paraventi, anch'esso acclamato dalla critica, che vede Bud Spencer come unico attore occidentale, insieme a Camillo Grassi, in un cast interamente orientale. Nel 2005 collabora con altri due grandi registi, Abbas Kiarostami e Ken Loach, nel film Tickets. Nel 2007 esce Centochiodi, che Olmi annuncia come il suo ultimo film di finzione, avendo deciso d'ora in poi di tornare a dirigere solo documentari. Nel 2008 riceve il Leone d'oro alla carriera alla Mostra del cinema di Venezia. Nel 2013 l'Università di Padova gli conferisce la laurea honoris causa in Scienze Umane e Pedagogiche per "la sua azione di valorizzazione delle radici culturali, della memoria, delle tradizioni, della grande storia e dell'esperienza quotidiana e delle piccole cose."[7]
Vita personale e morte
Sposato con Loredana Detto, che fu la protagonista femminile de Il posto, il suo secondo film, Ermanno Olmi è morto, all'età di 86 anni, il 7 maggio 2018 all'ospedale di Asiago, dove si trovava ricoverato da qualche giorno. [1][2][3][8][9] Era affetto dalla sindrome di Guillain-Barré, diagnosticatagli a cinquant'anni, malattia che l'avrebbe poi tenuto spesso lontano dai riflettori.
Il figlio Fabio Olmi opera anch'egli nel mondo del cinema come direttore della fotografia (ha lavorato con il padre in diversi film come Lungo il fiume, Il mestiere delle armi, Cantando dietro i paraventi, Tickets, Centochiodi e Torneranno i prati).
Riconoscimenti
Premi cinematografici
- 2008: Leone d'oro alla carriera[10]
- 2007: Premio Federico Fellini
- 2004: Pardo d'onore al Festival internazionale del film di Locarno
- 2002: David di Donatello per Il mestiere delle armi
- 2001: Flaiano d'Oro per Il mestiere delle armi
- 2001: Grolla d'oro per Il mestiere delle armi
- 2001: Globo d'oro per Il mestiere delle armi
- 1989: Nastro d'argento per La leggenda del santo bevitore
- 1989: David di Donatello per La leggenda del santo bevitore
- 1989: Leone d'oro per La leggenda del santo bevitore
- 1987: Leone d'argento per Lunga vita alla signora!
- 1979: Premio César per L'albero degli zoccoli
- 1979: Nastro d'argento per L'albero degli zoccoli
- 1978: Palma d'oro per L'albero degli zoccoli[11]
- 1961: Premio della Critica alla Mostra del cinema di Venezia per Il posto
Onorificenze
- Nel 2013 riceve il Premio Letterario Chiara alla carriera[16].
- Nel 2018 il Comune di Milano ha deciso che il suo nome venga iscritto nel Famedio, all'interno del Cimitero Monumentale[17].
Curiosità
- Ermanno Olmi era spesso accostato dalla critica a Pier Paolo Pasolini non solo per la sua attenzione all'universo degli umili e per il recupero delle dimensioni tradizionali e territoriali, ma anche perché come quest'ultimo spesso era anche operatore e montatore dei suoi film, oltre che regista.
Filmografia
Regista
- Il tempo si è fermato (1958)
- Il posto (1961)
- I fidanzati (1963)
- E venne un uomo (1965)
- La cotta (1967) (TV)
- Racconti di giovani amori (1967) (TV)
- Un certo giorno (1969)
- I recuperanti (1969) (TV)
- Durante l'estate (1971)
- La circostanza (1974)
- Alcide De Gasperi (1974)
- L'albero degli zoccoli (1978)
- Camminacammina (1982)
- Lunga vita alla signora! (1987)
- La leggenda del santo bevitore (1988)
- Il segreto del bosco vecchio (1993)
- Genesi: La creazione e il diluvio (1994) (TV)
- Il mestiere delle armi (2001)
- Cantando dietro i paraventi (2003)
- Tickets (2005) - co-regia con Abbas Kiarostami e Ken Loach
- Centochiodi (2007)
- Il villaggio di cartone (2011)
- Torneranno i prati (2014)
Produttore
- La duchessa di Langeais, regia di Jacques Rivette (2007)
Documentari e cortometraggi
- Piccoli calabresi a Suna sul Lago Maggiore (1953) - Corto
- Sabbioni - Una diga a quota 2500 (1953) - Corto
- II raduno sciistico sociale all'Alpe Devero (1953) - Corto
- El Frayle (1953) - Corto
- La pattuglia di Passo San Giacomo (1954) - Corto
- Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggiere (1954) - Corto
- La diga sul ghiacciaio (1955) - Corto
- Società Ovesticino - Dinamo (1955) - Corto
- L'onda (1955) - Corto
- L'energia elettrica nell'agricoltura (1955) - Corto
- La mia valle (1955) - Corto
- Il racconto della stura (1955) - Corto
- Il pensionato (1955) - Corto
- Cantiere d'inverno (1955) - Corto
- Buongiorno natura (1955) - Corto
- Michelino 1A B (1956) - Corto
- Manon: Finestra 2 (1956) - Corto
- Costruzioni mecchaniche riva (1956) - Corto
- Fibre en civiltà (1957) - Corto
- Campi sperimentali (1957) - Corto
- Venezia città minore (1958) - Corto
- Tre fili fino a Milano (1958) - Corto
- Il frumento (1958) - Corto
- Grigio (1958) - Corto
- Giochi in colonia (1958) - Corto
- Colonie Sicedison (1958) - Corto
- Vacanze a Marina di Massa. Colonia Ettore Motta del Gruppo Edison - Corto[18]
- Natura e chimica (1959) - Corto
- Fertilizzanti prodotti dalla società del Gruppo Edison (1959) - Corto
- Cavo ad olio fluido a 220.000 volt (1959) - Corto
- Po: forza 50.000 (1960) - Corto
- Il grande paese d'acciaio (1960) - Corto
- Un metro lungo cinque (1961) - Corto
- Sacco in plypac (1961) - Corto
- Pomodoro (1961) - Corto
- Le grand barrage (1961) - Corto
- Fertilizzanti complessi (1961) - Corto
- 700 anni fa (1963) - TV
- Dopo secoli (1964) - Corto
- Nino il fioraio (1967) - Corto
- Dal diario scolastico di Cesare Cornoldi (1967) - Corto
- Beata gioventù (1967) - TV
- Ritorno al paese (1967) - Corto
- La borsa (1968) - TV
- La fatica di leggere (1970) - Corto
- In nome del popolo italiano (1971) - TV
- Le radici della libertà (1972) - TV
- Nascita di una formazione partigiana (1973) - TV
- Apocalypsis cum figuris (1979) - TV
- Personaggi fortemente sospettabili (1983) - Corto
- Milano '83 (1983)
- Artigiani veneti (1986) - Corto
- Così è andata. Gente di montagna (1987) - TV
- Milano, episodio di 12 registi per 12 città (1989)
- Lungo il fiume (1992)
- Mille anni (1995)
- Il denaro non esiste (1999) - TV
- Atto unico di Jannis Kounellis (2007) - Corto
- Terra Madre (2009)
- Rupi del vino (2009)
- Il premio (2009)
- Il pianeta che ci ospita (2015)
- Vedete, sono uno di voi (2017)
Libri (come autore)
- Ragazzo della Bovisa, Camunia, Milano, 1986.
- Il sentimento della realtà (con Daniela Padoan), Editrice San Raffaele, Milano, 2008.
- L'apocalisse è un lieto fine - Storia della mia vita e del nostro futuro, Rizzoli, 2013
- Lettera a una Chiesa che ha dimenticato Gesù, Piemme, 2013, riedito come La mia lettera alla chiesa, Piemme, 2018
Note
- ^ a b Il saluto di Asiago a Ermanno Olmi, su ecodibergamo.it. URL consultato il 23 maggio 2018.
- ^ a b Ermanno Olmi obituary, su theguardian.com, 7 maggio 2018. URL consultato il 7 maggio 2018.
- ^ a b c d Maurizio Porro, Cinema: è morto il regista Ermanno Olmi, aveva 86 anni, in Corriere della Sera, 7 maggio 2018. URL consultato il 7 maggio 2018.
- ^ Personaggi di Bergamo - Ermanno Olmi, su ecodibergamo.it, L'Eco di Bergamo. URL consultato il 23 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2010).
- ^ Owens, 2001, p.9 - Anteprima su Google Libri.
- ^ repubblica.it, Ermanno Olmi. Biografia e filmografia, in trovacinema.repubblica.it. URL consultato il 7 aprile 2017.
- ^ Padova, laurea ad honorem a Ermanno Olmi, su corriere.it, 19 giugno 2013. URL consultato il 21 giugno 2013.
- ^ Lutto nel cinema, è morto Ermanno Olmi, su repubblica.it, 7 maggio 2018. URL consultato il 7 maggio 2018.
- ^ Maurizio Porro, Ermanno Olmi, Palme d'Or-Winning Director of 'The Tree of Wooden Clogs,' Dies at 86, in The Hollywood Reporter, 7 maggio 2018. URL consultato il 7 maggio 2018.
- ^ Ermanno Olmi, Leone d’oro alla carriera. URL consultato il 7 aprile 2017.
- ^ “L’albero degli zoccoli” visto da Ermanno Olmi -, in Rai Teche, 24 luglio 2015. URL consultato il 7 aprile 2017 (archiviato dall'url originale l'8 aprile 2017).
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
- ^ Albo d'oro Premio Chiara alla carriera, su premiochiara.it. URL consultato il 4 maggio 2019.
- ^ Sono 14 i nuovi Benemeriti iscritti al Famedio, su comune.milano.it, 2 novembre 2018. URL consultato il 10 novembre 2018.
- ^ Filmato, su enelikon.enel.it.
Bibliografia
- Charlie Owens, Ermanno Olmi, Gremese Editore, 2001, ISBN 88-8440-062-7.
- Tullio Kezich, Ermanno Olmi. Il mestiere delle immagini, Edizioni Falsopiano, 2004, ISBN 978-88-87011-81-4.
- Daniela Padoan, Il sentimento della realtà, Editrice San Raffaele, Milano, 2008, ISBN 978-88-86270-58-8.
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Ermanno Olmi
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ermanno Olmi
Collegamenti esterni
- Ólmi, Ermanno, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- OLMI, Ermanno, in Enciclopedia Italiana, IV Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1979.
- (EN) Ermanno Olmi, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Opere di Ermanno Olmi, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Ermanno Olmi, su Open Library, Internet Archive.
- Registrazioni di Ermanno Olmi, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.
- Ermanno Olmi, in Archivio storico Ricordi, Ricordi & C..
- Registrazioni audiovisive di Ermanno Olmi, su Rai Teche, Rai.
- Ermanno Olmi, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- (EN) Ermanno Olmi, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Ermanno Olmi, su AllMovie, All Media Network.
- (DE, EN) Ermanno Olmi, su filmportal.de.
- ipotesicinema.com, http://www.ipotesicinema.com .
- Ermanno Olmi. Intrecci di tempo, su fatamorganaweb.unical.it
- Ermanno Olmi su ScriverediCinema, su gransito.com. URL consultato il 18 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 18 dicembre 2007).
- Ermanno Olmi su Italica.Rai.it, su italica.rai.it. URL consultato il 21 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 10 marzo 2009).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 118415314 · ISNI (EN) 0000 0001 1455 9110 · SBN CFIV049024 · LCCN (EN) n79112311 · GND (DE) 119070383 · BNE (ES) XX1262137 (data) · BNF (FR) cb12146901q (data) · J9U (EN, HE) 987007449554805171 · NSK (HR) 000297054 · WorldCat Identities (EN) lccn-n79112311 |
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