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I '''Pangiabi''' (in [[Lingua pangiabi|pangiabi]]: '''پنجابی''' <ref>Scritto in [[alfabeto shahmukhi]], ufficiale nella parte pakistana del Pangiab</ref>; '''ਪੰਜਾਬੀ'''<ref>Scritto in [[alfabeto gurmukhi]], ufficiale nella parte indiana del Pangiab</ref>), anche noti in [[Lingua italiana|italiano]] come '''Punjabi''', '''Panjabi''' o '''Pengiabi''', sono un gruppo [[Etnolinguistica|etnolinguistico]] [[Indoari|indoario]] appartenenti alla regione del [[Pangiab]] nel [[subcontinente indiano]], attualmente divisa fra gli stati del [[Pakistan]] e dell'[[India]].
I '''Pangiabi''' (in [[Lingua pangiabi|pangiabi]]: '''پنجابی''' <ref>Scritto in [[alfabeto shahmukhi]], ufficiale nella parte pakistana del Pangiab</ref>; '''ਪੰਜਾਬੀ'''<ref>Scritto in [[alfabeto gurmukhi]], ufficiale nella parte indiana del Pangiab</ref>), anche noti in [[Lingua italiana|italiano]] come '''Punjabi''', '''Panjabi''' o '''Pengiabi''', sono un gruppo [[Etnolinguistica|etnolinguistico]] [[Indoari|indoario]] appartenenti alla regione del [[Pangiab]] nel [[subcontinente indiano]], attualmente divisa fra gli stati del [[Pakistan]] e dell'[[India]].


Tradizionalmente, l'identità pangiabica è fondata prevalentemente su un caratteri [[Lingua (linguistica)|linguistici]], [[Geografia|geografici]] e [[Cultura|culturali]]. L'appartenenza a questo gruppo etnico, infatti, non è correlata a un'origine storica o a una [[Gruppo etnoreligioso|religione comune]], e può riferirsi a tutti coloro i quali risiedono nel [[Punjab (regione)|Pangiab]] e/o parlano la [[Lingua punjabi|lingua pangiabi]]. L'integrazione e l'assimilazione sono elementi fondanti di questa cultura, poiché l'identità pangiabica non è basata sul [[tribalismo]].






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Pangiabi

Pangiabi
پنجابی
ਪੰਜਾਬੀ
Luogo d'originePangiab (diviso fra Bandiera dell'India India e Bandiera del Pakistan Pakistan)
Popolazione~125.000.000
Linguapangiabi
Religione
Gruppi correlatiIndoari
Distribuzione
Bandiera del Pakistan Pakistan~92.000.000[1][2]
Bandiera dell'India India33.124.726
Bandiera del Regno Unito Regno Unito700.000[3]
Bandiera del Canada Canada668.240[4]
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti253.740
Bandiera dell'Australia Australia132.496
Bandiera della Malaysia Malaysia56.400
Bandiera della Libia Libia54.000
Bandiera della Norvegia Norvegia24.000
Bandiera del Bangladesh Bangladesh23.700
Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda19.753
Bandiera del Nepal Nepal10.000[5]

I Pangiabi (in pangiabi: پنجابی [6]; ਪੰਜਾਬੀ[7]), anche noti in italiano come Punjabi, Panjabi o Pengiabi, sono un gruppo etnolinguistico indoario appartenenti alla regione del Pangiab nel subcontinente indiano, attualmente divisa fra gli stati del Pakistan e dell'India.

Tradizionalmente, l'identità pangiabica è fondata prevalentemente su un caratteri linguistici, geografici e culturali. L'appartenenza a questo gruppo etnico, infatti, non è correlata a un'origine storica o a una religione comune, e può riferirsi a tutti coloro i quali risiedono nel Pangiab e/o parlano la lingua pangiabi. L'integrazione e l'assimilazione sono elementi fondanti di questa cultura, poiché l'identità pangiabica non è basata sul tribalismo.





Liberato (cantante)

LIBERATO
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
GenereTrap
Pop rap
Canzone napoletana
Rhythm and blues
Hip hop
Pop
Periodo di attività musicale2017 – in attività
Strumentovoce
Sito ufficiale

Liberato, reso graficamente come LIBERATO (Napoli, ...), è un cantante e cantautore italiano dall'identità anonima[8][9], attivo a partire dal 13 febbraio 2017.

Sebbene la lingua di composizione dei suoi testi sia principalmente il napoletano, è solito amalgamare anche parole o intere frasi in lingua italiana, inglese, francese e spagnola.

L'anonimato

Proprio per la scelta dell'artista di mantenersi anonimo, la sua vita resta un mistero. In una rarissima intervista, rilasciata tramite posta elettronica al periodico musicale Rolling Stone, egli ha dichiarato esclusivamente di essere nato a Napoli e di chiamarsi Liberato, anche se nessuna di queste notizie è mai stata confermata da fonti terze autorevoli o da documentazione ufficiale.

Il mistero attorno alla sua vera identità è un tratto distintivo della figura di Liberato, al punto da apparire in pubblico esclusivamente incappucciato, accompagnato da sosia[10] o celato da uno schermo[11].

Carriera

2017

La carriera di Liberato comincia il 13 febbraio 2017[12] con la pubblicazione sull'omonimo canale YouTube (creato appena due giorni prima, l'11 febbraio[13]) del suo primo singolo, "NOVE MAGGIO". Il video della canzone, abbastanza criptico, segue una giovane ragazza dedita a cantare la stessa per le vie dei quartieri popolari di Napoli e porta la firma del regista partenopeo Francesco Lettieri, che sarà poi presenza fissa in tutti i videoclip dell'artista. Il giorno successivo il brano viene rilasciato in forma digitale anche sulle piattaforme di streaming, prime fra tutte Spotify e Bandcamp, riscuotendo un discreto successo fra il mondo della critica e il pubblico generale.

Il 9 maggio dello stesso anno[14], il profilo YouTube di Liberato pubblica in forma di video il secondo singolo del cantante, "TU T'E SCURDAT' 'E ME", rilasciato sulle piattaforme digitali il 17 dello stesso mese. All'interno di questa clip viene presentata per la prima volta la storia d'amore di due giovani napoletani, interpretati da Demetra Avincola ed Amdam Jendoubi, che saranno poi anche i protagonisti e il punto di focalizzazione di "INTOSTREET" e "JE TE VOGLIO BENE ASSAJE". Per la prima appare in camera anche la figura di Liberato stesso, che si presenta incappucciato, di spalle e completamente vestito di nero e blu scuro, avendo però come tratto distintivo una felpa recante il suo nome.

Il 2017 si conclude con la pubblicazione, il 19 settembre su YouTube[15] e tre giorni dopo sui servizi di streaming musicale, di "GAIOLA PORTAFORTUNA". La data di pubblicazione del video ha una doppia valenza, corrispondendo sia alla festa di San Gennaro, partono di Napoli, sia all'anniversario della strage di Castel Volturno, quando la camorra uccise 6 immigrati africani. A testimonianza di questa valenza vi è sia il fatto che i protagonisti principali siano tutti neri e che il video stesso sia stato girato proprio a Castel Volturno. Sebbene la figura di Liberato non sia presente all'interno del filmato, alcune scene ritraggono un uomo di spalle con una canottiera rosa e la scritta Liberato 95.

2018

Il 20 gennaio[16] esce su YouTube il video di "ME STAJE APPENNENN' AMÒ", mentre si dovrà attendere il 12 giugno dello stesso anno per il lancio su Spotify. All'interno del filmato viene posto particolare risalto alle tematiche LGBT: partendo, infatti, da un discorso della donna transessuale napoletana Rosa Rubino[17], la telecamera segue poi due giovani omosessuali innamorati, un gruppo di ultrà composto interamente da donne (fra qui anche almeno una coppia lesbica) e una comitiva formata da donne, travestiti e transessuali e impegnata in una notte di eccessi. Anche la figura di Liberato è interpretata da una donna.

2019

Dopo mesi di assenza dalle reti sociali, a pochi minuti dallo scadere del 9 maggio 2019 Liberato rilascia in contemporanea su YouTube e Spotify il suo primo album, omonimamente chiamato "LIBERATO", composto di 11 brani, di cui 5 inediti più "GAIOLA", rielaborazione in versione voce e pianoforte del brano "GAIOLA PORTAFORTUNA". Ad accompagnare gli inediti dell'album vi è una serie di video in 5 episodi diretti sempre da Francesco Lettieri, che prende il nome di "CRV" ("Capri Rendez-Vous") e segue a più riprese, dal 1966 al 2019, lo nascita e lo sviluppo della tormentata storia d'amore fra l'attrice francese Marie (interpretata da Jessica Cressy e da Anna Rupe) e Carmine Vuotto (interpretato da Elvis Esposito), ambientata sullo sfondo dell'isola di Capri.

Concerti

Sebbene fosse stato ufficialmente inserito nella scaletta dell'edizione 2017 del MI AMI Festival, sul palco si presentano invece Calcutta, Izi, Priestess e DJ Shablo, continuando ad alimentare il mistero circa la vera identità dell'artista.[18]

Data Luogo Festival Spettatori
26 maggio 2017 Idroscalo (Milano) MI AMI Festival
9 maggio 2018[19] Rotonda Diaz (Napoli) 15.000/20.000[20]
9 giugno 2018[21] Piazzale Donne Partigiane (Milano)
14 giugno 2018[22] Fira Montjuïc (Barcellona) Sónar
6 luglio 2018[23] Locorotondo VIVA! Festival
22 giugno 2019[24] Ippodromo delle Capannelle (Roma) Rock in Roma

     concerto annunciato ma non svolto


Discografia

Singoli

Titolo Data di pubblicazione Certificazioni FIMI[25] Album di provenienza Formato
NOVE MAGGIO 14 febbraio 2017 Oro Distribuzione digitale
TU T'E SCURDAT' 'E ME 17 maggio 2017 Platino
GAIOLA PORTAFORTUNA 22 settembre 2017
INTOSTREET 4 maggio 2018
ME STAJE APPENNENN' AMÒ 12 giugno 2018
GAIOLA 9 maggio 2019 LIBERATO
GUAGLIÒ
OI MARÌ
NIENTE
NUNN'A VOGLIO 'NCUNTRÀ
TU ME FAJE ASCÌ PAZZ'
JE TE VOGLIO BENE ASSAJE 12 giugno 2019
"—" indica la pubblicazione come singolo

Album

Titolo Data di pubblicazione Numero di brani Certificazioni FIMI
LIBERATO 9 maggio 2019 11



Titoli monarchici derivati da Caesar

La storia dell'uso del termine Cæsar come titolo imperiale è testimoniata dall'ampia varietà di titoli monarchici derivati da questo in varie lingue, spesso col significato di Imperatore e Imperatrice.

Va tenuto in mente che la pronuncia latina originale del termine prevedeva la c dura e la pronuncia come due lettere separate per il dittongo ae:

Lingue germaniche:

Lingue baltiche:

Lingue slave:

  • BielorussoЦар e Царыца (tsar e tsaritsa);
  • BulgaroЦар e Царица (tsar e Taritsa);
  • CecoCísař e Císařovna;
  • CroatoCar e Carica (c è pronunciata ts);
  • MacedoneЦар e Царица (tsar e tsaritsa);
  • PolaccoCesarz e Cesarzowa;
  • Russo: Царь e Царица, Czar e Czaritza (archaic transliteration), tsar e tsaritsa (modern transliteration); however in the Russian Empire (also reflected in some of its other lingue), which aimed to be the "third Rome" as successor to the Byzantine Empire, it was abandoned (not in the foreign language renderings though) as imperial style — in favor of Imperator and Autocrator — and used as a lower, royal style as within the empire in chief of some of its parts, e.g. Georgia and Siberia
  • Serbo: Цар e Царица / Car e Carica (pronounciato tsar e tsaritsa) o Kesar/Кесар
  • SlovaccoCisár e Cisárovná;
  • Sloveno: Cesar e Cesarica oppure Car e Carica;
  • Ucraino: Цар/Царь e Царина (archaic transliteration: czar e czarina), tsar e tsaryna (modern transliteration)

Lingue afro-asiatiche:

  • Arabo: Qays'r قصر;قيصر Qas'r (palace)
  • Ebraico : Kesár‎‎ קיסר (maschile) e Kesarít קיסרית (femminile);

Lingue indoiraniche:

Lingue cartveliche:

Lingue turche:

  • TurcoKayser (storico), Sezar (moderno); "Qaysar-ı Rum": Cesare dei Romei, uno dei vari titoli usati dai sultani ottomani.

Lingue uraliche:

Lingue austronesiane:

Albanese:

Armeno:

  • Armeno: կայսր (Kaysr); inoltre: կայսրություն (Kaysrutiun), col significato di impero;

Greco

  • Greco antico: Καίσαρ (kaisar, raramente usata anche in greco moderno);

Lingue romanze:

Today in age the writing of the name or title "Caesar" is not used, except only to refer to the most common form, Cesar, however this is only based on Hispanic cultures. The writing of Caesar is not taken into account.

In various Romance and other lingue, the imperial title was rather based on the Latin Imperator (in fact a military mandate or a victory title), but Caesar or a derivation is then still used for both the name and the minor ranks (still perceived as Latin)

There have been other cases of a noun proper being turned into a title, such as Charlemagne's Latin name, including the epithet, Carolus (magnus) becoming Slavonic titles rendered as King: Kralj (Serbo-Croat), Král (Czech) and Król (Polish), etc.

However certain lingue, especially Romance lingue, also commonly use a 'modernized' word (e.g. César in French) for the name, both referring to the Roman cognomen and modern use as a first name, and even to render the title Caesar, sometimes again extended to the derived imperial titles above. 

  1. ^ (EN) CIA World Factbook, su cia.gov.
  2. ^ De Agostini Geografia - Scheda paese del Pakistan, su deagostinigeografia.it.
  3. ^ (EN) John McDonnell, Intervento alla Camera dei Comuni britannica, su publications.parliament.uk, 5 dicembre 2006.
    «ENG (originale): "We now estimate the Punjabi community at about 700,000, with Punjabi established as the second language certainly in London and possibly within the United Kingdom."
    ITA (traduzione):"Stimiamo la comunità pangiabica a circa 700.000 [persone], con il pangiabi affermato come seconda lingua sicuramente a Londra e potenzialmente nel [l'intero] Regno Unito"»
  4. ^ (ENFR) Censimento canadese del 2016, su www12.statcan.gc.ca.
  5. ^ (EN) Censimento nepalese del 2011 (PDF), su unstats.un.org, pp. 152;155;158;162;165;168;171;174;178;181;184;188.
  6. ^ Scritto in alfabeto shahmukhi, ufficiale nella parte pakistana del Pangiab
  7. ^ Scritto in alfabeto gurmukhi, ufficiale nella parte indiana del Pangiab
  8. ^ Chi è Liberato?, su agi.it.
  9. ^ Intervista a Liberato del periodico Rolling Stones, su rollingstone.it.
  10. ^ Comcerto a Napoli del maggio 2018, su rockol.it.
  11. ^ Concerto al Rock in Roma del 2019, su rockol.it.
  12. ^ informazioni del video ufficiale di "NOVE MAGGIO", su youtube.com.
  13. ^ profilo youtube di liberato, su youtube.com.
  14. ^ informazioni del video ufficiale di "TU T'E SCURDAT' 'E ME", su youtube.com.
  15. ^ informazioni del video ufficiale di "GAIOLA PORTAFORTUNA", su youtube.com.
  16. ^ Informazioni del video ufficiale del brano, su youtube.com.
  17. ^ intervista a Rosa Rubino su Repubblica, su corrieredelmezzogiorno.corriere.it.
  18. ^ LIBERATO: sul palco del Mi Ami salgono Calcutta, IZI, Priestess e Dj Shablo, su deerwaves.com.
  19. ^ Giovanni Ansaldo, La festa di Liberato sul lungomare di Napoli, su internazionale,it, 10 maggio 2018.
  20. ^ Liberato, guarda il suo concerto di ieri sera a Napoli - VIDEO, su rockol.it.
  21. ^ Futura D'Aprile, Il cantante Liberato suona a Milano il 9 giugno 2018, su tpi.it.
  22. ^ (CAESEN) Lista degli artisti partecipanti all'edizione 2018 di Sonar, su sonar.es.
  23. ^ Scaletta ufficiale degli artisti partecipanti al VIVA! Festival 2018, su clubtoclub.it.
  24. ^ Pagina ufficiale dell'evento "Roma Liberata" all'interno del Rock in Roma, su rockinroma.com.
  25. ^ sito ufficiale FIMI, su fimi.it.