Lubrificante: differenze tra le versioni

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Un lubrificante è una sostanza, in genere liquida, che interposta tra due superfici ne riduce l'attrito e l'usura. Esso crea un sottilissimo strato che consente la separazione fra le due superfici a contatto.

Uso

Il lubrificante è un elemento essenziale nella meccanica moderna. Ogni meccanismo, dal più modesto e semplice al più complesso, che abbia parti in movimento, necessita di essere lubrificato. Uno degli usi più noto a tutti è quello della lubrificazione dei motori delle nostre automobili. L'olio è indispensabile per evitare che i segmenti elastici del pistone vengano a contatto con la camicia[1] dei cilindri.

Oltre che nei trasporti e nell'industria, i lubrificanti vengono impiegati per usi personali e di natura bio-medica nella lubrificazione delle giunture[2] di protesi artificiali e nella fabbricazione dei profilattici.

Classificazione

Gli oli lubrificanti possono essere classificati in più modi e possono avere più classificazioni impresse sopra la loro confezione, quali:[3]

  • Impiego - l'olio viene classificato in base al tipo d'applicazione e quindi al suo campo d'applicazione ideale, per motore, per trasmissione meccaniche o idrauliche, ecc.
  • Viscosità - viene specificata la viscosità dell'olio e quindi la sua specifica fisica, generalmente in SAE o centiStokes/Stokes
  • Basate sulle prove d'omologazione viene specificato quale test l'olio ha superato e il grado delle sue performance, come le API, JASO, MIL, ecc.

Funzione

Curva di Stribeck: in ascissa la velocità e in ordinata l'attrito
1: Attrito radente dinamico
2: Attrito misto/inizio lubrificazione
3: Attrito viscoso.

La sua funzione è quella di lubrificare, creando una pellicola tra le superfici solide in movimento, in modo da ridurre attrito ed usura dipendenti dalle proprietà specifiche delle superfici. Questi lubrificanti sono chiamati materiali intermedi. Il termine lubrificante è molto generico; esso può presentarsi in qualsiasi stato fisico: liquido, solido, gassoso e anche semi-solido o viscoso.

Caratteristiche

Normalmente il lubrificante contiene il 90% di olio base[4] (molto spesso di origine minerale) ed il 10% di additivi[5].

Negli ultimi anni, con il progredire della tecnica e con l'aumento delle potenze specifiche dei motori, altre sostanze chimiche sono state aggiunte o sostituite agli oli base minerali. Fra queste si ricordano basi idrogenate, poliolefine, esteri, silicone e molte altre sostanze di sintesi.

Gli additivi hanno il compito di potenziare le caratteristiche degli oli base aumentandone la viscosità, l'indice di viscosità, la resistenza alla corrosione, alla ossidazione e dare una caratteristica antischiuma, diminuendo l'attrito e aumentando il potere disperdente[6] degli stessi.

Fra i lubrificanti non liquidi si possono ricordare i grassi, le polveri (grafite), il teflon ed altri ancora. In alcune applicazioni, anche l'aria compressa può fungere da lubrificante.

Meato

Il meato è lo spessore del lubrificante. Per garantire la sua funzione lubrificante e quindi ricadere nella condizione 3 della curva di Stribeck, deve rispettare un valore minimo, che varia in base all'applicazione e all'olio. Generalmente per i cuscinetti a sfera il meato va da 0,1 a 0,7 µm, mentre per i cuscinetti a strisciamento va da 0,5 a 125 µm.[7]

Note

  1. ^ Rivestimento interno del cilindro in cui scorre il pistone.
  2. ^ Articolazioni di arti artificiali ma anche protesi impiantate nei tessuti umani.
  3. ^ Resistenze
  4. ^ Olio di origine minerale estratto dal petrolio greggio a mezzo di un processo di distillazione.
  5. ^ Sostanze chimiche che aggiungono o incrementano le doti chimico-fisiche e meccaniche degli oli lubrificanti.
  6. ^ La capacità di incorporare scorie quali particelle metalliche o morchie dovute alla combustione.
  7. ^ Pocket book (pagina 10)

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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