Festival di Berlino 1981: differenze tra le versioni

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[[File:Jack Lemmon 1988 ArM.jpg|upright=0.9|thumb|right|Jack Lemmon, uno dei due vincitori dell'Orso d'argento per il miglior attore.]]
La '''31ª edizione del [[Festival internazionale del cinema di Berlino]]''' si è svolta a [[Berlino]] dal 13 al 24 febbraio [[1981]].<ref name="berlinale">{{Cita web|url=https://www.berlinale.de/en/archiv/jahresarchive/1981/01_jahresblatt_1981/01_Jahresblatt_1981.html|titolo=31st Berlin International Film Festival - February 13 - 24, 1981|editore=www.berlinale.de|accesso=16 febbraio 2018}}</ref>
La '''31ª edizione del [[Festival internazionale del cinema di Berlino]]''' si è svolta a [[Berlino]] dal 13 al 24 febbraio [[1981]], con lo [[Zoo Palast]] come sede principale.<ref name="berlinale.1981">{{Cita web|url=https://www.berlinale.de/en/archiv/jahresarchive/1981/01_jahresblatt_1981/01_Jahresblatt_1981.html|titolo=31st Berlin International Film Festival - February 13 - 24, 1981|editore=www.berlinale.de|accesso=28 febbraio 2019}}</ref> Direttore del festival è stato per il secondo anno [[Moritz de Hadeln]].


L'[[Orso d'oro]] è stato assegnato al film spagnolo ''[[In fretta in fretta]]'' di [[Carlos Saura]].
L'[[Orso d'oro]] è stato assegnato al film spagnolo ''[[In fretta in fretta]]'' di [[Carlos Saura]].


Il festival è stato aperto dal film ''[[Toro scatenato]]'' di [[Martin Scorsese]], proiettato fuori concorso.<ref name="lastampa.11f">{{Cita news|lingua=it|autore=|titolo=''Toro scatenato'' apre a Berlino Festival Cinema|pubblicazione=La Stampa|data=11 febbraio 1981}}</ref>
La retrospettiva di questa edizione è stata dedicata al produttore britannico [[Michael Balcon]].<ref name="retrospective">{{Cita web|url=https://www.berlinale.de/en/das_festival/sektionen_sonderveranstaltungen/retrospektive/index.html#|titolo=Retrospectives Since 1977|editore=www.berlinale.de|accesso=16 febbraio 2018}}</ref>


La retrospettiva di questa edizione è stata dedicata al produttore britannico [[Michael Balcon]],<ref name="retrospective">{{Cita web|url=https://www.berlinale.de/en/das_festival/sektionen_sonderveranstaltungen/retrospektive__hommage___berlinale_classics/index.html|titolo=Retrospectives Since 1977|editore=www.berlinale.de|accesso=28 febbraio 2019}}</ref> mentre la sezione Homage ha visto un programma dedicato al documentarista tedesco [[Peter Pewas]].<ref name="homage">{{Cita web|url=https://www.berlinale.de/en/das_festival/sektionen_sonderveranstaltungen/retrospektive__hommage___berlinale_classics/index.html|titolo=The Guests of the Homage Since 1977|editore=www.berlinale.de|accesso=2 febbraio 2019}}</ref>
== Giurie ==

=== Giuria internazionale ===
== Storia ==
* [[Peter Bichsel]], giornalista e scrittore (Svizzera) - Presidente di giuria
{{Citazione|Non avevate tempo o luogo per discuterne in anticipo? Per chiarire le contraddizioni o almeno formularle? Sto solo facendo delle domande. Perché in questo caso ci sarebbe stato effettivamente qualcosa di cui parlare. Ora tutto ciò che abbiamo è la politica dilettantesca di organizzazioni che agiscono come se fossero state insultate, che parlano dei loro sentimenti senza essere in grado di proporre un'idea che valga la pena discutere.|''[[Frankfurter Rundschau]]'' 23 febbraio 1981, Wolfram Schütte si rivolge ai cineasti tedeschi che minacciano di boicottare il festival.<ref name=Jacobsen.285>{{Cita|Jacobsen (2000)|p. 285}}</ref>}}
* [[Jutta Brückner]], regista, sceneggiatrice e produttrice (Germania Ovest)

* [[Astrid Henning-Jensen]], regista e sceneggiatrice (Danimarca)
Al suo secondo anno, [[Moritz de Hadeln]] fu accolto da una forte opposizione da parte dei cineasti tedeschi che lo accusarono di non essere riuscito a conferire al festival una nuova immagine.<ref name=Jacobsen.283>{{Cita|Jacobsen (2000)|p. 283}}</ref> Avendo diretto il [[Festival di Locarno]] fino al 1977, de Hadeln conosceva poco la scena nazionale e quando incluse solo un film della [[Germania Ovest]] nella competizione, ''[[Der Neger Erwin]]'' di [[Herbert Achternbusch]], il conflitto latente esplose. Il direttore giustificò la sua scelta con la scarsa qualità dei film presentati e parlò di una "crisi del cinema tedesco", ma la maggior parte dei registi dichiarò di non avere fiducia nella sua gestione e [[Alexander Kluge]] parlò di "incapacità di stabilire contatti", aggiungendo che de Hadeln si era preoccupato soprattutto dei desideri delle ''[[Maggiori studi di produzione cinematografica|major]]'' americane.<ref name=Jacobsen.284>{{Cita|Jacobsen (2000)|p. 284}}</ref> Le associazioni dei produttori e dei registi lo accusarono di dilettantismo e incapacità comunicativa, chiesero le sue dimissioni e annunciarono il boicottaggio futuro «se non fossero stati presi provvedimenti decisivi per garantire lo svolgimento di un festival rappresentativo».<ref name="berlinale.1981"/><ref name="Jacobsen.283"/>

[[File:Alexander Kluge 02.jpg|upright=0.8|thumb|left|Il regista tedesco Alexander Kluge, uno dei più critici verso il direttore Moritz de Hadeln.]]
Nel 1981 la questione relativa alla qualità dei film sembrò essere un problema tutto tedesco e non solo i film della [[Germania Ovest|Repubblica Federale]] furono considerati non all'altezza dei criteri di selezione. Nella competizione non venne inclusa nessuna produzione della [[Germania Est]] che per protesta ritirò i suoi film dalle altre sezioni e rifiutò l'offerta di mostrare quattro film [[Deutsche Film AG|DEFA]] nell'Info-Schau, la sezione informativa in cui furono proiettati anche ''[[Il pap'occhio]]'' di [[Renzo Arbore]] e una retrospettiva del regista turco [[Yilmaz Güney]].<ref name="lastampa.11f"/><ref name=Jacobsen.286>{{Cita|Jacobsen (2000)|p. 286}}</ref><ref name=Jacobsen.290>{{Cita|Jacobsen (2000)|p. 290}}</ref>

Le polemiche attirarono l'attenzione di osservatori e critici, molti dei quali ritennero le accuse a de Hadeln premature dopo solo un anno alla guida del festival. Inoltre, i registi non erano riusciti a rendere più specifiche le loro rivendicazioni (ad esempio cosa intendessero per "festival rappresentativo")<ref name="Jacobsen.284"/> e il fronte anti-de Hadeln si rivelò meno unito di quanto la retorica aveva fatto sembrare.<ref name="berlinale.1981"/> Alcuni registi e produttori fecero dichiarazioni a favore della nuova gestione, che da parte sua espresse la speranza di una maggiore apertura al dialogo da entrambe le parti. «A volte desideriamo per il nostro Paese il tipo di solidarietà che è un dato di fatto in altri Paesi», scrissero in una dichiarazione congiunta de Hadeln e [[Ulrich Gregor]], direttore del Forum internazionale del giovane cinema, «una solidarietà tra istituzioni che lavorano per gli stessi obiettivi».<ref name="berlinale.1981"/> Ciò nonostante il risultato fu una direzione indebolita e un certo grado di impotenza nel trovare una soluzione alla crisi.

Solo gradualmente il pragmatismo arrivò ad avere il sopravvento. de Hadeln rafforzò l'autorità di Heinz Badewitz, già fondatore del Festival internazionale di [[Hof (Baviera)|Hof]] e responsabile per la serie del [[Nuovo cinema tedesco]] della ''Berlinale'', trasformandolo nell'uomo di contatto tra il festival e i registi della Germania Ovest di cui godeva la fiducia.<ref name="Jacobsen.285"/> Con la nomina di Gaby Sikorski a direttrice del Kinderfilmfest fu data anche una risposta alle richieste di rendere indipendente la sezione dedicata ai più giovani, nella quale furono aggiunte proiezioni separate per la stampa. In un programma particolarmente internazionale, uno dei film preferiti del pubblico risultò ''[[Der rote Strumpf]]'' di [[Wolfgang Tumler]]. «I bambini e gli anziani hanno molto in comune», disse la protagonista [[Inge Meysel]] dopo la prima proiezione, «parlano una lingua simile e credono ancora nei miracoli, o ci credono di nuovo».<ref name="berlinale.1981"/>

Sul ''[[Frankfurter Rundschau]]'' il critico [[Wolfram Schütte]] intitolò il suo rapporto conclusivo "La ricerca della storia sepolta", sottolineando l'orientamento tematico di molti dei film presenti. Alcuni esempi furono ''[[La febbre (film)|La febbre]]'' di [[Agnieszka Holland]], ''[[La barca è piena]]'' di [[Markus Imhoof]] (uno dei numerosi film svizzeri di quest'anno) e il documentario iraniano ''[[Jostoju]]'' di [[Amir Naderi]], a proposito del quale scrisse: «Il suo film, con il suo trattamento altamente artistico di immagine e suono, documentazione e immaginazione, è un requiem e un incantesimo, un epitaffio e un invito allo stesso tempo».<ref name="berlinale.1981"/> Insieme a ''[[Stalker (film 1979)|Stalker]]'' di [[Andrej Tarkovskij]] e ''[[Si salvi chi può (la vita)]]'' di [[Jean-Luc Godard]] fu il film meglio accolto del Forum che quest'anno si svolse nel Delphi Filmpalast di [[Charlottenburg]], una vecchia sala in pessime condizioni che garantì un maggior numero di spettatori ma molti problemi durante le proiezioni.<ref name=Jacobsen.289>{{Cita|Jacobsen (2000)|p. 289}}</ref>

Nonostante le polemiche, la 31ª ''Berlinale'' riuscì a registrare un nuovo record con circa il 15% di visitatori in più rispetto all'edizione precedente e alla fine l'organizzazione fu elogiata da tutti i partecipanti. Inoltre le principali case cinematografiche statunitensi tornarono dopo essere state assenti negli anni precedenti e la continua internazionalizzazione del festival fu evidenziata da una maggiore partecipazione dei Paesi del [[Sud-est asiatico]].<ref name=Jacobsen.287>{{Cita|Jacobsen (2000)|p. 287}}</ref>

== Giuria internazionale ==
* [[Jutta Brückner]], regista, sceneggiatrice e produttrice (Germania Ovest) - Presidente di giuria
* [[Denis Héroux]], regista e produttore (Francia)
* [[Denis Héroux]], regista e produttore (Francia)
* [[Antonio Isasi-Isasmendi]], regista, sceneggiatore, montatore e produttore (Spagna)
* [[Astrid Henning-Jensen]], regista e sceneggiatrice (Danimarca)
* [[Irina Kupchenko]], attrice (Unione Sovietica)
* [[Irina Kupchenko]], attrice (Unione Sovietica)
* [[Peter Bichsel]], giornalista e scrittore (Svizzera)
* [[Antonio Isasi-Isasmendi]], regista, sceneggiatore, montatore e produttore (Spagna)
* [[Chatrichalerm Yukol]], regista (Thailandia)
* [[Jerzy Płażewski]], critico cinematografico, scrittore e storico del cinema (Polonia)
* [[Jerzy Płażewski]], critico cinematografico, scrittore e storico del cinema (Polonia)
* [[Chatrichalerm Yukol]], regista, sceneggiatore e produttore (Thailandia)
* [[Italo Zingarelli]], produttore (Italia)
* [[Italo Zingarelli]], produttore (Italia)


== Selezione ufficiale ==
== Selezione ufficiale ==
=== In concorso ===
* ''[[26 giorni della vita di Dostoevskij]]'' (''Dvadcat' šest' dnej iz žizni Dostoevskogo''), regia di [[Aleksandr Zarkhi]] (Unione Sovietica)
* ''[[26 giorni della vita di Dostoevskij]]'' (''Dvadcat' šest' dnej iz žizni Dostoevskogo''), regia di [[Aleksandr Zarkhi]] (Unione Sovietica)
* ''[[Aziza]]'', regia di [[Abdellatif Ben Ammar]] (Tunisia, Algeria)
* ''[[La barca è piena]]'' (''Das Boot ist voll''), regia di [[Markus Imhoof]] (Svizzera, Germania Ovest, Austria)
* ''[[La barca è piena]]'' (''Das Boot ist voll''), regia di [[Markus Imhoof]] (Svizzera, Germania Ovest, Austria)
* ''[[Barnens ö]]'', regia di [[Kay Pollak]] (Svezia)
* ''[[Barnens ö]]'', regia di [[Kay Pollak]] (Svezia)
* ''[[Dialogue with a Woman Departed]]'', regia di [[Leo Hurwitz]] (USA)
* ''[[Der Erfinder]]'', regia di [[Kurt Gloor]] (Svizzera, Germania Ovest)
* ''[[Der Erfinder]]'', regia di [[Kurt Gloor]] (Germania Ovest, Svizzera)
* ''[[La febbre (film)|La febbre]]'' (''Goraczka (Dzieje jednego pocisku)''), regia di [[Agnieszka Holland]] (Polonia)
* ''[[La febbre (film)|La febbre]]'' (''Goraczka (Dzieje jednego pocisku)''), regia di [[Agnieszka Holland]] (Polonia)
* ''[[Le grand paysage d'Alexis Droeven]]'', regia di [[Jean-Jacques Andrien]] (Belgio)
* ''[[Le grand paysage d'Alexis Droeven]]'', regia di [[Jean-Jacques Andrien]] (Belgio)
* ''[[Head On - a testa in giù]]'' (''Head On''), regia di [[Michael Grant (produttore cinematografico)|Michael Grant]] (Canada)
* ''[[Head On - A testa in giù]]'' (''Head On''), regia di [[Michael Grant (produttore cinematografico)|Michael Grant]] (Canada)
* ''[[History of the World in Three Minutes Flat]]'', regia di [[Michael Mills]] (Canada)
* ''[[History of the World in Three Minutes Flat]]'', regia di [[Michael Mills]] (Canada)
* ''[[In cerca della carestia]]'' (''Akaler Sandhane''), regia di [[Mrinal Sen]] (India)
* ''[[In cerca della carestia]]'' (''Akaler Sandhane''), regia di [[Mrinal Sen]] (India)
* ''[[In fretta in fretta]]'' (''Deprisa, deprisa''), regia di [[Carlos Saura]] (Spagna, Francia)
* ''[[In fretta in fretta]]'' (''Deprisa, deprisa''), regia di [[Carlos Saura]] (Spagna, Francia)
* ''[[Kamionat]]'', regia di [[Christo Christov]] (Bulgaria)
* ''[[Kamionat]]'', regia di [[Christo Christov]] (Bulgaria)
* ''[[Killer of Sheep]]'', regia di [[Charles Burnett]] (USA)
* ''[[Köszönöm, megvagyunk]]'', regia di [[László Lugossy]] (Ungheria)
* ''[[Köszönöm, megvagyunk]]'', regia di [[László Lugossy]] (Ungheria)
* ''[[Kudrat]]'', regia di [[Chetan Anand (regista)|Chetan Anand]] (India)
* ''[[Kudrat]]'', regia di [[Chetan Anand (regista)|Chetan Anand]] (India)
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* ''[[Vrijdag]]'', regia di [[Hugo Claus]] (Belgio, Paesi Bassi)
* ''[[Vrijdag]]'', regia di [[Hugo Claus]] (Belgio, Paesi Bassi)
* ''[[Yen gui lai]]'', regia di [[Jinggong Fu]] (Cina)
* ''[[Yen gui lai]]'', regia di [[Jinggong Fu]] (Cina)

=== Fuori concorso ===
* ''[[Gente comune (film)|Gente comune]]'' (''Ordinary People''), regia di [[Robert Redford]] (USA)
* ''[[Toro scatenato]]'' (''Raging Bull''), regia di [[Martin Scorsese]] (USA)

=== Forum internazionale del giovane cinema ===
* ''[[A.A.A. Offresi]]'', regia di [[Maria Grazia Belmonti]], [[Anna Carini]], [[Roni Daupoulo]], [[Paola De Martiis]], [[Annabella Miscuglio]] e [[Loredana Rotondo]] (Italia)
* ''[[Acto dos Feitos da Guiné]]'', regia di [[Fernando Matos Silva]] (Portogallo)
* ''[[L'Age Door]]'', regia di [[George Griffin]] (USA)
* ''[[Alle tage wieder]]'', regia di [[Margaret Raspé]] (Germania Ovest)
* ''[[AMY!]]'', regia di [[Laura Mulvey]] e [[Peter Wollen]] (Regno Unito)
* ''[[Aziza (film)|Aziza]]'', regia di [[Abdellatif Ben Ammar]] (Tunisia, Algeria)
* ''[[Die Beleidigung Americas im Winter]]'', regia di [[Jutta Sartory]] e [[Ingo Kratisch]] (Germania Ovest)
* ''[[Bored (film)|Bored]]'', regia di [[Karin Luner]] (Germania Ovest, USA)
* ''[[Boston Fire]]'', regia di [[Peter B. Hutton]] (USA)
* ''[[Carolyn II]]'', regia di [[Martíne Rousset]] e [[Viviane Ostrovsky]] (Francia)
* ''[[Catfilm for Katie and Cynnie]]'', regia di [[Standish Lawder]] (USA)
* ''[[Cinématon|Cinématon nº 7]]'', regia di [[Gérard Courant]] (Francia)
* ''[[Color Film]]'', regia di Standish Lawder (USA)
* ''[[Continuing the Adventures of Adriaen Block]]'', regia di [[John Knecht]] (USA)
* ''[[Cristo (film)|Cristo]]'', regia di [[Teo Hernandez]] (Francia)
* ''[[Divine Horsemen: The Living Gods of Haiti]]'', regia di [[Maya Deren]], [[Cherel Ito]] e [[Teiji Ito]] (USA)
* ''[[Dress Rehearsal]]'', regia di [[Christine Noll-Brinckmann]] (Germania Ovest)
* ''[[Dwightiana]]'', regia di [[Marie Menken]] (USA)
* ''[[En tierra de sandino]]'', regia di [[Jésus Diaz]] (Cuba)
* ''[[Es ist kalt in Brandenburg (Hitler töten)]]'', regia di [[Villi Hermann]], [[Roger Jendly]], [[Niklaus Meienberg]], [[Hans Stürm]] (Svizzera)
* ''[[Fat Feet]]'', regia di [[Red Grooms]] (USA)
* ''[[Gulls and Buoys]]'', regia di [[Robert Breer]] (USA)
* ''[[Hohes Türkisches Volk]]'', regia di [[Sigi Yönet]] e [[Sonra Darbe]] (Germania Ovest)
* ''[[Horse Over Tea Kettle]]'', regia di Robert Breer (USA)
* ''[[In der Dämmerstunde - Berlin]]'', regia di [[Annik Leroy]] (Belgio)
* ''[[Jefferson Circus Songs]]'', regia di [[Suzan Pitt]] (USA)
* ''[[Jigsaw (film 1980)|Jigsaw]]'', regia di [[Robina Rose]] (Regno Unito)
* ''[[Jostoju]]'', regia di [[Amir Naderi]] (Iran)
* ''[[Karola 2]]'', regia di Christine Noll-Brinckmann (Germania Ovest)
* ''[[Ke xana pros ti doxa trava]]'', regia di [[George Stamboulopoulos]] (Grecia)
* ''[[Killer of Sheep]]'', regia di [[Charles Burnett]] (USA)
* ''[[Klarem Himmel und lachendem Herrn ist nicht zu trauen]]'', regia di [[Maximiliane Mainka]] e [[Peter Schubert]] (Germania Ovest)
* ''[[Last of the Persimmons]]'', regia di [[Pat O'Neill]] (USA)
* ''[[Limite (film)|Limite]]'', regia di [[Mario Peixoto]] (Brasile)
* ''[[Little Red Riding Hood (film 1979)|Little Red Riding Hood]]'', regia di Red Grooms (USA)
* ''[[Les Maîtres fous]]'', regia di [[Jean Rouch]] (Francia)
* ''[[My Name Is Oona]]'', regia di [[Gunvor Nelson]] (USA)
* ''[[Navajo Rain Chant]]'', regia di [[Susan Dyal]] (USA)
* ''[[The New Anti Life Force]]'', regia di [[Tabea Blumenschein]] (Germania Ovest)
* ''[[New Old]]'', regia di [[Pierre Clémenti]] (Francia)
* ''[[La notte e il giorno]]'', regia di [[Gianni Castagnoli]] (Italia)
* ''[[Nrº 2]]'', regia di [[Otto Scharf]] (Germania Ovest)
* ''[[Number 11: Mirror Animations]]'', regia di [[Harry Smith (regista)|Harry Smith]] (USA)
* ''[[Orb (film)|Orb]]'', regia di [[Larry Jordan]] (USA)
* ''[[Postcards from America]]'', regia di [[Ulrich Stein (regista)|Ulrich Stein]] (Germania Ovest)
* ''[[Presente Angolano - Tempo Mumuila]]'', regia di [[Ruy Duarte de Carvalho]] (Angola)
* ''[[Rakem 49]]'', regia di [[Rachid Benhadj]] (Algeria)
* ''[[Samba Lento]]'', regia di [[Bruno Moll]] (Svizzera)
* ''[[Shamans of the Blind Country]]'', regia di [[Michael Oppitz]] (Germania Ovest, Nepal)
* ''[[Sich bewegen ausser sich bewegen - Zehn Bewegung ausser sich]]'', regia di [[Thomas Kiesel]] (Germania Ovest)
* ''[[Sigmund Freud's Dora: A Case of Mistaken Identity]]'', regia di [[Anthony McCall]], [[Claire Pajaczkowska]], [[Andrew Tyndall]] e [[Jane Weinstock]] (USA)
* ''[[Si salvi chi può (la vita)]]'' (''Sauve qui peut (la vie)''), regia di [[Jean-Luc Godard]] (Francia, Svizzera, Germania Ovest, Austria)
* ''[[Skinoussa, paysage avec la chute d'Icare]]'', regia di [[Jean Baronnet]] (Canada, Francia)
* ''[[Spanish Fly]]'', regia di [[Frieder Butzmann]] (Germania Ovest)
* ''[[Splits]]'', regia di [[Leandro Katz]] (USA)
* ''[[Stalker (film 1979)|Stalker]]'' (''Сталкер''), regia di [[Andrej Tarkovskij]] (Unione Sovietica)
* ''[[Susan Through Corn]]'', regia di [[Kathleen Laughlin]] (USA)
* ''[[Sweet Dreams (film 1970)|Sweet Dreams]]'', regia di [[Freude]] (USA)
* ''[[Symphonie]]'', regia di [[Boris Lehman]] (Belgio)
* ''[[La tranquillità]]'' (''Spokój''), regia di [[Krzysztof Kieślowski]] (Polonia)
* ''[[Trikfilm]]'', regia di George Griffin (USA)
* ''[[Triptikh]]'', regia di [[Ali Chamraev]] (Unione Sovietica)
* ''[[The Visit (Foreign Particles)]]'', regia di Leandro Katz (USA)
* ''[[Die von der Straße]]'', regia di [[Micky Kwella]] (Germania Ovest)
* ''[[Weiße Reise]]'', regia di [[Werner Schroeter]] (Svizzera)
* ''[[West Indies]]'', regia di [[Med Hondo]] (Francia, Algeria, Mauritania)
* ''[[Züri brännt]]'', regia di [[Patrizia Loggia]] (Svizzera)
* ''[[Zwischen Betonfahrten]]'', regia di [[Pius Morger]] (Svizzera)
* ''[[Yoyo Tricks]]'', regia di [[P. White]] (USA)

'''Retrospettiva di Manoel de Oliveira'''
* ''[[Amore di perdizione]]'' (''Amor de Perdição''), regia di [[Manoel de Oliveira]] (Portogallo)
* ''[[Aniki Bóbó]]'', regia di Manoel de Oliveira (Portogallo)
* ''[[Atto di primavera]]'' (''Acto da Primavera''), regia di Manoel de Oliveira (Portogallo)
* ''[[Benilde o la Vergine Madre]]'' (''Benilde ou a Virgem Mãe''), regia di Manoel de Oliveira (Portogallo)
* ''[[La caccia (film 1963)|La caccia]]'' (''A Caça''), regia di Manoel de Oliveira (Portogallo)
* ''[[I dipinti di mio fratello Julio]]'' (''As Pinturas do Meu Irmão Júlio''), regia di Manoel de Oliveira (Portogallo)
* ''[[Douro, lavoro fluviale]]'' (''Douro, Faina Fluvial''), regia di Manoel de Oliveira (Portogallo)
* ''[[Il pane]]'' (''O Pão''), regia di Manoel de Oliveira (Portogallo)
* ''[[Il passato e il presente]]'' (''O Passado e o Presente''), regia di Manoel de Oliveira (Portogallo)
* ''[[Il pittore e la città]]'' (''O Pintor e a Cidade''), regia di Manoel de Oliveira (Portogallo)

'''I film di Kenneth Anger'''
* ''[[Kustom Kar Kommandos]]'', regia di [[Kenneth Anger]] (USA)
* ''[[Lucifer Rising]]'', regia di Kenneth Anger (USA)
* ''[[Puce Moment]]'', regia di Kenneth Anger (USA)
* ''[[Rabbit's Moon]]'', regia di Kenneth Anger (USA)

'''Omaggio a Oumarou Ganda'''
* ''[[Satana (film 1973)|Satana]]'' (''Saitane''), regia di [[Oumarou Ganda]] (Niger, Francia)
* ''[[Il wazzou poligamo]]'' (''Le wazzou polygame''), regia di Oumarou Ganda (Niger, Francia)

'''Film Super 8 da New York'''
* ''[[El Dorado 77]]'', regia di [[Charlie Ahearn]] (USA)
* ''[[Letters to Dad]]'', regia di [[Beth B]] e [[Scott B]] (USA)
* ''[[Liberty's Booty]]'', regia di [[Vivienne Dick]] (USA)
* ''[[Someone Else's Clothes]]'', regia di [[Karyn Kay]] (USA)

'''I film di Bruce Baillie'''
* ''[[Castro Street]]'', regia di [[Bruce Baillie]] (USA)
* ''[[Mass for the Dakota Sioux]]'', regia di Bruce Baillie (USA)
* ''[[Roslyn Romance]]'', regia di Bruce Baillie (USA)
* ''[[Valentin de las Sierras]]'', regia di Bruce Baillie (USA)

'''I film di Stan Brakhage'''
* ''[[Bird (film 1978)|Bird]]'', regia di [[Stan Brakhage]] (USA)
* ''[[Eye Myth]]'', regia di Stan Brakhage (USA)
* ''[[Films by Stan Brakhage: An Avant-Garde Home Movie]]'', regia di Stan Brakhage (USA)
* ''[[Mothlight]]'', regia di Stan Brakhage (USA)

'''I primi film di Joris Ivens'''
* ''[[Études de mouvements]]'', regia di [[Joris Ivens]] (Paesi Bassi)
* ''[[Philips Radio]]'', regia di Joris Ivens (Paesi Bassi)
* ''[[Pioggia (film 1929)|Pioggia]]'' (''Regen''), regia di [[Mannus Franken]] e Joris Ivens (Paesi Bassi)
* ''[[Il ponte (film 1928)|Il ponte]]'' (''De brug''), regia di Joris Ivens (Paesi Bassi)
* ''[[De wigwam]]'', regia di Joris Ivens (Paesi Bassi)

'''I film di Klaus Wyborny'''
* ''[[Das szenische Opfer]]'', regia di [[Klaus Wyborny]] (Germania Ovest)
* ''[[Thorium 232]]'', regia di Klaus Wyborny (Germania Ovest)

'''I film di Leo Hurwitz'''
* ''[[Dialogue with a Woman Departed]]'', regia di [[Leo Hurwitz]] (USA)
* ''[[Heart of Spain]]'', regia di Leo Hurwitz e [[Paul Strand]] (USA)
* ''[[Terra natale]]'' (''Native Land''), regia di Leo Hurwitz e Paul Strand (USA)


== Premi ==
== Premi ==
=== Premi della giuria internazionale ===
=== Premi della giuria internazionale ===
* [[Orso d'oro]] per il miglior film: '''''[[In fretta in fretta]]''''' di [[Carlos Saura]]
* [[Orso d'oro]]: '''''[[In fretta in fretta]]''''' di [[Carlos Saura]]
* Menzione d'onore: '''''[[Le grand paysage d'Alexis Droeven]]''''' di [[Jean-Jacques Andrien]] e '''''[[Tsigoineruwaizen]]''''' di [[Seijun Suzuki]]
* [[Orso d'argento, gran premio della giuria]]: '''''[[In cerca della carestia]]''''' di [[Mrinal Sen]]
* [[Orso d'argento, gran premio della giuria]]: '''''[[In cerca della carestia]]''''' di [[Mrinal Sen]]
:Orso d'argento, menzione d'onore: '''''[[Le grand paysage d'Alexis Droeven]]''''' di [[Jean-Jacques Andrien]]
:Orso d'argento, menzione d'onore: '''''[[Tsigoineruwaizen]]''''' di [[Seijun Suzuki]]
* [[Orso d'argento per il miglior regista]]: non assegnato
* [[Orso d'argento per il miglior regista]]: non assegnato
* [[Orso d'argento per la migliore attrice]]: '''[[Barbara Grabowska]]''' per ''[[La febbre (film)|La febbre]]''
* [[Orso d'argento per la migliore attrice]]: '''[[Barbara Grabowska]]''', per ''[[La febbre (film)|La febbre]]'' di [[Agnieszka Holland]]
* [[Orso d'argento per il miglior attore]]: ex aequo
* [[Orso d'argento per il miglior attore]]: ex aequo '''[[Anatolij Solonicyn]]''', per ''[[26 giorni della vita di Dostoevskij]]'' di [[Aleksandr Zarkhi]] e '''[[Jack Lemmon]]''', per ''[[Tribute - Serata d'onore]]'' di [[Bob Clark]]
:'''[[Anatolij Solonicyn]]''' per ''[[26 giorni della vita di Dostoevskij]]''
* Menzione d'onore: '''[[Rajesh Khanna]]''', per ''[[Kudrat]]'' di [[Chetan Anand (regista)|Chetan Anand]]
* [[Orso d'argento per il miglior contributo singolo]]: '''[[Markus Imhoof]]''', per la sceneggiatura di ''[[La barca è piena]]'' e per la direzione del cast
:'''[[Jack Lemmon]]''' per ''[[Tribute - Serata d'onore]]''
* [[Orso d'argento per il miglior contributo singolo]]: '''[[Markus Imhoof]]''', per la sceneggiatura e la direzione del cast di ''[[La barca è piena]]''
* [[Orso d'oro per il miglior cortometraggio]]: '''''[[History of the World in Three Minutes Flat]]''''' di [[Michael Mills]]
* [[Orso d'oro per il miglior cortometraggio]]: '''''[[History of the World in Three Minutes Flat]]''''' di [[Michael Mills]]
* [[Orso d'argento, premio della giuria (cortometraggi)]]: '''''[[Ter land, ter zee en in de lucht]]''''' di [[Paul Driessen]]
* [[Orso d'argento, premio della giuria (cortometraggi)]]: '''''[[Ter land, ter zee en in de lucht]]''''' di [[Paul Driessen]]


=== Premi delle giurie indipendenti ===
=== Premi delle giurie indipendenti ===
* [[Premio FIPRESCI]]: ex aequo '''''La barca è piena''''' di Markus Imhoof e '''''[[Köszönöm, megvagyunk]]''''' di [[László Lugossy]]<br />Raccomandazione speciale: '''[[Yilmaz Güney]]''' per l'insieme della sua opera<br />Premio FIPRESCI (Forum): ex aequo '''''[[Dialogue with a Woman Departed]]''''' di [[Leo Hurwitz]] e '''''[[Killer of Sheep]]''''' di [[Charles Burnett]]
* [[Premio FIPRESCI]] (Forum): ex aequo
* Premio OCIC: '''''La barca è piena''''' di Markus Imhoof<br />Raccomandazione speciale: '''''In cerca della carestia''''' di Mrinal Sen<br />Menzione d'onore: '''''Kudrat''''' di Chetan Anand
:'''''[[Dialogue with a Woman Departed]]''''' di [[Leo Hurwitz]]
* Premio INTERFILM "Otto Dibelius": ex aequo '''''In cerca della carestia''''' di Mrinal Sen e '''''History of the World in Three Minutes Flat''''' di Michael Mills<br />Raccomandazione speciale: '''''La barca è piena''''' di Markus Imhoof<br />Premio speciale: '''[[Manoel de Oliveira]]''' per l'insieme della sua opera<br />Premio INTERFILM "Otto Dibelius" (Forum): '''''[[Aziza (film)|Aziza]]''''' di [[Abdellatif Ben Ammar]]
:'''''[[Killer of Sheep]]''''' di [[Charles Burnett]]
* Premio FIPRESCI, menzione d'onore: '''''La barca è piena''''' di Markus Imhoof e '''''[[Köszönöm, megvagyunk]]''''' di [[László Lugossy]]
* Premio FIPRESCI, raccomandazione speciale: '''[[Yilmaz Güney]]''', per le sue opere
* Premio OCIC (Competizione): '''''La barca è piena''''' di Markus Imhoof
* Premio OCIC, menzione d'onore: '''''[[Kudrat]]''''' di [[Chetan Anand (regista)|Chetan Anand]]
* Premio OCIC, raccomandazione speciale: '''''In cerca della carestia''''' di Mrinal Sen
* Premio Interfilm "Otto Dibelius" (Competizione): '''''In cerca della carestia''''' di Mrinal Sen
* Premio Interfilm "Otto Dibelius" (Forum): '''''History of the World in Three Minutes Flat''''' di Michael Mills e '''''[[Aziza]]''''' di [[Abdellatif Ben Ammar]]
* Premio Interfilm, raccomandazione speciale: '''''La barca è piena''''' di Markus Imhoof
* Premio Interfilm, premio speciale: '''[[Manoel de Oliveira]]''', per le sue opere
* Premio CIDALC: '''''La barca è piena''''' di Markus Imhoof
* Premio CIDALC: '''''La barca è piena''''' di Markus Imhoof
* Premio dei lettori della ''[[Berliner Morgenpost]]'': '''''[[La provinciale (film 1981)|La provinciale]]''''' di [[Claude Goretta]]

=== Premi dei lettori ===
* Premio dei lettori del ''Berliner Morgenpost'': '''''[[La provinciale (film 1981)|La provinciale]]''''' di [[Claude Goretta]]


== Note ==
== Note ==
<references/>
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== Bibliografia ==
* {{cita libro|titolo=50 Years Berlinale - Internationale Filmfestspiele Berlin|autore=Wolfgang Jacobsen|anno=2000|editore=Filmmuseum Berlin - Deutsche Kinemathek|ISBN=9783875849066|url=https://books.google.it/books/about/50_Years_Berlinale.html?id=jd5kAAAAMAAJ&redir_esc=y|lingua=en}}


== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.berlinale.de/en/HomePage.html|Sito ufficiale|lingua=en, de}}
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* {{cita web|https://www.imdb.com/event/ev0000091/1981|Berlin International Film Festival: 1981|lingua=en}}
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Versione delle 17:03, 16 giu 2019

Jack Lemmon, uno dei due vincitori dell'Orso d'argento per il miglior attore.

La 31ª edizione del Festival internazionale del cinema di Berlino si è svolta a Berlino dal 13 al 24 febbraio 1981, con lo Zoo Palast come sede principale.[1] Direttore del festival è stato per il secondo anno Moritz de Hadeln.

L'Orso d'oro è stato assegnato al film spagnolo In fretta in fretta di Carlos Saura.

Il festival è stato aperto dal film Toro scatenato di Martin Scorsese, proiettato fuori concorso.[2]

La retrospettiva di questa edizione è stata dedicata al produttore britannico Michael Balcon,[3] mentre la sezione Homage ha visto un programma dedicato al documentarista tedesco Peter Pewas.[4]

Storia

«Non avevate tempo o luogo per discuterne in anticipo? Per chiarire le contraddizioni o almeno formularle? Sto solo facendo delle domande. Perché in questo caso ci sarebbe stato effettivamente qualcosa di cui parlare. Ora tutto ciò che abbiamo è la politica dilettantesca di organizzazioni che agiscono come se fossero state insultate, che parlano dei loro sentimenti senza essere in grado di proporre un'idea che valga la pena discutere.»

Al suo secondo anno, Moritz de Hadeln fu accolto da una forte opposizione da parte dei cineasti tedeschi che lo accusarono di non essere riuscito a conferire al festival una nuova immagine.[6] Avendo diretto il Festival di Locarno fino al 1977, de Hadeln conosceva poco la scena nazionale e quando incluse solo un film della Germania Ovest nella competizione, Der Neger Erwin di Herbert Achternbusch, il conflitto latente esplose. Il direttore giustificò la sua scelta con la scarsa qualità dei film presentati e parlò di una "crisi del cinema tedesco", ma la maggior parte dei registi dichiarò di non avere fiducia nella sua gestione e Alexander Kluge parlò di "incapacità di stabilire contatti", aggiungendo che de Hadeln si era preoccupato soprattutto dei desideri delle major americane.[7] Le associazioni dei produttori e dei registi lo accusarono di dilettantismo e incapacità comunicativa, chiesero le sue dimissioni e annunciarono il boicottaggio futuro «se non fossero stati presi provvedimenti decisivi per garantire lo svolgimento di un festival rappresentativo».[1][6]

Il regista tedesco Alexander Kluge, uno dei più critici verso il direttore Moritz de Hadeln.

Nel 1981 la questione relativa alla qualità dei film sembrò essere un problema tutto tedesco e non solo i film della Repubblica Federale furono considerati non all'altezza dei criteri di selezione. Nella competizione non venne inclusa nessuna produzione della Germania Est che per protesta ritirò i suoi film dalle altre sezioni e rifiutò l'offerta di mostrare quattro film DEFA nell'Info-Schau, la sezione informativa in cui furono proiettati anche Il pap'occhio di Renzo Arbore e una retrospettiva del regista turco Yilmaz Güney.[2][8][9]

Le polemiche attirarono l'attenzione di osservatori e critici, molti dei quali ritennero le accuse a de Hadeln premature dopo solo un anno alla guida del festival. Inoltre, i registi non erano riusciti a rendere più specifiche le loro rivendicazioni (ad esempio cosa intendessero per "festival rappresentativo")[7] e il fronte anti-de Hadeln si rivelò meno unito di quanto la retorica aveva fatto sembrare.[1] Alcuni registi e produttori fecero dichiarazioni a favore della nuova gestione, che da parte sua espresse la speranza di una maggiore apertura al dialogo da entrambe le parti. «A volte desideriamo per il nostro Paese il tipo di solidarietà che è un dato di fatto in altri Paesi», scrissero in una dichiarazione congiunta de Hadeln e Ulrich Gregor, direttore del Forum internazionale del giovane cinema, «una solidarietà tra istituzioni che lavorano per gli stessi obiettivi».[1] Ciò nonostante il risultato fu una direzione indebolita e un certo grado di impotenza nel trovare una soluzione alla crisi.

Solo gradualmente il pragmatismo arrivò ad avere il sopravvento. de Hadeln rafforzò l'autorità di Heinz Badewitz, già fondatore del Festival internazionale di Hof e responsabile per la serie del Nuovo cinema tedesco della Berlinale, trasformandolo nell'uomo di contatto tra il festival e i registi della Germania Ovest di cui godeva la fiducia.[5] Con la nomina di Gaby Sikorski a direttrice del Kinderfilmfest fu data anche una risposta alle richieste di rendere indipendente la sezione dedicata ai più giovani, nella quale furono aggiunte proiezioni separate per la stampa. In un programma particolarmente internazionale, uno dei film preferiti del pubblico risultò Der rote Strumpf di Wolfgang Tumler. «I bambini e gli anziani hanno molto in comune», disse la protagonista Inge Meysel dopo la prima proiezione, «parlano una lingua simile e credono ancora nei miracoli, o ci credono di nuovo».[1]

Sul Frankfurter Rundschau il critico Wolfram Schütte intitolò il suo rapporto conclusivo "La ricerca della storia sepolta", sottolineando l'orientamento tematico di molti dei film presenti. Alcuni esempi furono La febbre di Agnieszka Holland, La barca è piena di Markus Imhoof (uno dei numerosi film svizzeri di quest'anno) e il documentario iraniano Jostoju di Amir Naderi, a proposito del quale scrisse: «Il suo film, con il suo trattamento altamente artistico di immagine e suono, documentazione e immaginazione, è un requiem e un incantesimo, un epitaffio e un invito allo stesso tempo».[1] Insieme a Stalker di Andrej Tarkovskij e Si salvi chi può (la vita) di Jean-Luc Godard fu il film meglio accolto del Forum che quest'anno si svolse nel Delphi Filmpalast di Charlottenburg, una vecchia sala in pessime condizioni che garantì un maggior numero di spettatori ma molti problemi durante le proiezioni.[10]

Nonostante le polemiche, la 31ª Berlinale riuscì a registrare un nuovo record con circa il 15% di visitatori in più rispetto all'edizione precedente e alla fine l'organizzazione fu elogiata da tutti i partecipanti. Inoltre le principali case cinematografiche statunitensi tornarono dopo essere state assenti negli anni precedenti e la continua internazionalizzazione del festival fu evidenziata da una maggiore partecipazione dei Paesi del Sud-est asiatico.[11]

Giuria internazionale

Selezione ufficiale

In concorso

Fuori concorso

Forum internazionale del giovane cinema

Retrospettiva di Manoel de Oliveira

I film di Kenneth Anger

Omaggio a Oumarou Ganda

Film Super 8 da New York

I film di Bruce Baillie

I film di Stan Brakhage

I primi film di Joris Ivens

I film di Klaus Wyborny

I film di Leo Hurwitz

Premi

Premi della giuria internazionale

Premi delle giurie indipendenti

Note

  1. ^ a b c d e f 31st Berlin International Film Festival - February 13 - 24, 1981, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 28 febbraio 2019.
  2. ^ a b Toro scatenato apre a Berlino Festival Cinema, in La Stampa, 11 febbraio 1981.
  3. ^ Retrospectives Since 1977, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 28 febbraio 2019.
  4. ^ The Guests of the Homage Since 1977, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 2 febbraio 2019.
  5. ^ a b Jacobsen (2000), p. 285
  6. ^ a b Jacobsen (2000), p. 283
  7. ^ a b Jacobsen (2000), p. 284
  8. ^ Jacobsen (2000), p. 286
  9. ^ Jacobsen (2000), p. 290
  10. ^ Jacobsen (2000), p. 289
  11. ^ Jacobsen (2000), p. 287

Bibliografia

Collegamenti esterni

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