Servizio pubblico: differenze tra le versioni

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Un '''servizio pubblico''' è un tipo di [[servizio]] reso alla collettività, oggettivamente non [[Economia|economico]], ma suscettibile di essere organizzata in forma d'[[impresa]], secondo la disciplina dei vari [[ordinamento giuridico|ordinamenti giuridici]].
Un '''servizio pubblico''' è un tipo di [[servizio]] reso alla collettività, oggettivamente non [[Economia|economico]], ma suscettibile di essere organizzato in forma d'[[impresa]], secondo la disciplina dei vari [[ordinamento giuridico|ordinamenti giuridici]].


== Caratteristiche ==
== Caratteristiche ==

Versione delle 11:57, 29 mag 2019

Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo programma televisivo, vedi Servizio pubblico (programma televisivo).

Un servizio pubblico è un tipo di servizio reso alla collettività, oggettivamente non economico, ma suscettibile di essere organizzato in forma d'impresa, secondo la disciplina dei vari ordinamenti giuridici.

Caratteristiche

Spesso è intrinseca, nella sua natura, il riconoscimento legale risulta tutelabile dall'ordinamento, non solo come semplice bisogno di una qualunque collettività ma come riconoscimento di un bisogno primario che deve esser necessariamente soddisfatto a causa della insufficienza o inesistenza del mercato, non potendosi ricorrere ad esempio a concessionari privati.

Generalmente, può essere gestito dalla pubblica amministrazione, ma anche da soggetti privati concessionari, ove la legge lo consenta, e tale gestione può essere assoggettata a controlli o meno.

Valutazione della pubblicità dell'interesse

La qualificazione di un servizio come pubblico è derivante dalla disciplina normativa statale, che lo qualifica come tale mediante disposizioni normative atte a favorirne la soddisfazione con gestione diretta o indiretta, ma è generalmente una valutazione non assoluta e suscettibile di variazione geografica e socio-economica. Ciò avviene perché il bisogno qualificato varia a seconda che il richiedente possa o meno trovarsi nella condizione di necessarietà, sufficiente a mettere in moto il meccanismo qualificativo.

Le conseguenze della qualificazione come servizio pubblico sono:

  • la doverosità dell'intervento a garanzia dell'esistenza del servizio (ciò non avviene sempre in quanto limitato dalla disponibilità economica dell'ente stesso).
  • la non obbligatorietà a svolgere direttamente quel servizio (è infatti prevista la possibilità di affidare direttamente o indirettamente il soddisfacimento del bisogno riconosciuto dall'ente).

In entrambi i casi rimarrà comunque di pertinenza dell'ente la fissazione di regole per lo svolgimento del servizio oltre alle tariffe e alla vigilanza sull'esatto svolgimento dello stesso.

Tipologia

È possibile distinguere due categorie di servizi pubblici:

  • con rilevanza economica (servizi che permettono, nella gestione degli stessi, una copertura tra costi e ricavi);
  • senza rilevanza economica (servizi che non consentono una copertura dei costi e in caso di gestione indiretta, gli enti devono provvedere a risarcire direttamente il gestore).

Servizio pubblico radiotelevisivo

Lo stesso argomento in dettaglio: Radiodiffusione pubblica.

Il termine servizio pubblico radiotelevisivo (Public Service Broadcasting o PSB) è stato elaborato per la prima volta nel Regno Unito da John Reith, manager della BBC.

Per servizio pubblico radiotelevisivo s'intende un servizio di trasmissioni radiotelevisive, prodotto dallo Stato (attraverso un ente o organizzazione pubblica) o da una impresa concessionaria, che garantisce imparzialità e completezza d'informazione, e la tutela delle varie componenti della società del proprio paese. La radiodiffusione pubblica, inoltre, punta a coltivare la qualità della propria audience attraverso programmi educativi e culturali. Per tale servizio valgono gli stessi principi degli altri servizi pubblici (eguaglianza, continuità e adattamento). Affinché il bacino di utenza sia il più ampio possibile, le trasmissioni di servizio devono essere disponibili su più piattaforme di trasmissione (per esempio digitale terrestre, satellite, cavo o IPTV per la tv; FM, AM o DAB per la radio). Il finanziamento del servizio pubblico radiotelevisivo varia da paese a paese.

Nel mondo

Italia

Una definizione indicativa (in quanto valida solo per la disciplina dello sciopero) dei servizi pubblici essenziali si trova nell'art. 1 della legge 12 giugno 1990 n. 146[1]. Il costo dei servizi pubblici essenziali offerti dallo Stato ai suoi cittadini rientra nella voce del Bilancio dello Stato sotto forma di spesa pubblica. Questo servizio è garantito dalla funzione statale.

Note

  1. ^ Ai fini della legge in questione sono considerati servizi pubblici essenziali, indipendentemente dalla natura giuridica del rapporto di lavoro, anche se svolti in regime di concessione o mediante convenzione, quelli volti a garantire il godimento dei diritti della persona, costituzionalmente tutelati, alla vita, alla salute, alla libertà ed alla sicurezza, alla libertà di circolazione, all'assistenza e previdenza sociale, all'istruzione ed alla libertà di comunicazione

Bibliografia

  • Simona Vitale, Sull'ambiguità del concetto di servizio pubblico radiotelevisivo, Napoli, Università di Napoli, 2006.
  • Graziano Pestoni, Privatizzazioni, Il monopolio del mercato e le sue conseguenze, Lugano (Svizzera), Fondazione Pellegrini Canevascini - Sindacato svizzero dei servizi pubblici, 2013
  • Graziano Pestoni, La privatizzazione della Posta svizzera, origine, ragioni, conseguenze (Svizzera), Fondazione Pellegrini Canevascini - Syndicom, 2018

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàThesaurus BNCF 2684 · LCCN (ENsh85108825 · GND (DE1038114020 · J9U (ENHE987007548554305171 · NDL (ENJA01056255