Pietro Apiano: differenze tra le versioni

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*''Instrumentum primi mobilis'', Nuremberg 1534 (opera di trigonometria che contiene una tavola di seni).
*''Instrumentum primi mobilis'', Nuremberg 1534 (opera di trigonometria che contiene una tavola di seni).
*''Astronomicum Caesareum'', Ingolstadt 1540.
*''Astronomicum Caesareum'', Ingolstadt 1540.

==Note==
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== Bibliografia ==
== Bibliografia ==

Versione delle 06:36, 28 mag 2019

Pietro Apiano

Pietro Apiano (Leisnig, 16 aprile 1495Ingolstadt, 21 aprile 1552) è stato un astronomo, matematico e cartografo tedesco. Era il padre del cartografo Filippo Apiano.

Biografia

Nacque a Leisnig, in Sassonia, da una famiglia di umili origini, figlio di un calzolaio. Entrò all'Università di Lipsia nel 1516 e latinizzò il cognome Bienewitz (= delle api) in Apiano (Biene è il corrispettivo tedesco per l'italiano ape). All'Università di Vienna fu allievo del matematico, astronomo e astrologo Georg Tannstetter, noto come Collimitius (1481-1530), fino al 1523. Dal 1520 pubblicò opere che rinnovarono la cartografia grazie a efficaci metodi di rilevamento. Nel Cosmographicus liber (Landshut, 1524) Apiano usò la balestriglia per misurare le distanze lunari, sulle quali Amerigo Vespucci (1451-1516) e Johann Werner (1468-1528) avevano contato per determinare la longitudine di un luogo. In un'aggiunta all'opera Apiano introdusse alcuni strumenti per misurare il tempo durante la notte, fra cui il compasso lunare e il notturnale. Nel 1527 fu nominato professore all'Università di Ingolstadt. Acquistò in breve grande fama di astronomo e astrologo.

Dopo attente osservazioni della cometa del 1531, Apiano stampò la Practica (Landshut, 1532), dove riferì l'importante scoperta che la coda di una cometa è diretta sempre in direzione opposta al Sole. Compose vari scritti sugli strumenti per il calcolo e l'osservazione astronomica. Perfezionò il torqueto, utile per misurare le coordinate eclittiche, equatoriali e altazimutali di un astro. Nell'Instrumentum primi mobilis (Norimberga, 1534), sul calcolo trigonometrico, presentò invece un dispositivo per trovare i seni degli angoli. Nel 1536 pubblicò una celebre mappa delle 48 costellazioni tolemaiche. Il capolavoro di Apiano è però l'Astronomicum Caesareum (Ingolstadt, 1540), dedicato all'imperatore Carlo V (1500-1558). L'opera presenta una ricca serie di equatoria, o volvelle: strumenti costituiti da dischi di carta sovrapposti, mutuamente rotanti, per calcolare e prevedere, con l'ausilio di fili, le posizioni dei pianeti. Nel 1541 l'Astronomicum valse a Apiano la nomina a matematico imperiale; da allora egli s'incontrò spesso con Carlo V per dargli consigli astrologici.

Opere

Folium populi, 1533
  • Cosmographicus liber, Landshut 1524.[1]
  • Ein newe und wolgegründete underweisung aller Kauffmanns Rechnung in dreyen Büchern, mit schönen Regeln und fragstücken begriffen, Ingolstadt 1527 (un manuale di aritmetica commerciale).
  • Ein kurtzer bericht der Observation unnd urtels des jüngst erschinnen Cometen..., Ingolstadt 1532 (sulle sue osservazioni di comete).
  • Quadrans Apiani astronomicus, Ingolstadt 1532.
  • Horoscopion Apiani..., Ingolstadt 1533 (sulle meridiane).
  • Instrument Buch..., Ingolstadt 1533.
  • Instrumentum primi mobilis, Nuremberg 1534 (opera di trigonometria che contiene una tavola di seni).
  • Astronomicum Caesareum, Ingolstadt 1540.

Note

  1. ^ Gianfranco Gianfranco Crupi, Volvelles of knowledge. Origin and development of an instrument of scientific imagination (13th-17th centuries), in JLIS.it, vol. 10, n. 2, 2019, DOI:10.4403/jlis.it-12534. URL consultato il 28 maggio 2019.

Bibliografia

  • (EN) Kish, George, "Apian, Peter", in Dictionary of Scientific Biography vol. 1, New York, Charles Scribner's Sons, 1970, pp. 178 – 179.
  • (LA) Pietro Apiano, Cosmographicus liber, [Landshut], [Johann Weissenburger : Peter Apianus], 1524. URL consultato il 19 maggio 2015.
  • (LA) Pietro Apiano, Astronomicum Caesareum, [Ingolstadt], [Peter Apianus], 1540. URL consultato il 19 maggio 2015.
  • (LA) Pietro Apiano, Folium populi, [Ingolstadt], [Peter Apianus], [s. d.]. URL consultato il 19 maggio 2015.
  • (LA) Pietro Apiano, Instrumentum primi mobilis, Norimbergae, apud Io. Petreium, 1534. URL consultato il 19 maggio 2015.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

  • Museo Galileo, su catalogo.museogalileo.it.
  • Apiano, Pietro la voce nella Treccani.it L'Enciclopedia Italiana. URL visitato l'11/04/2012
  • Pietro Apiano dal sito dell'Osservatorio astrofisico di Arcetri. URL visitato l'11/04/2012
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