When Little Lindy Sang: differenze tra le versioni

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Creo voce su uno dei primi cortometraggi prodotti da donne nel 1916, su un tema di rilevanza sociale come quello del pregiudizio razziale
 
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Negli anni della segregazione ben poche opportunità si offrivano agli attori afroamericani, costretti a ruoli stereotipati ed umilianti.<ref>Donald Bogle, ''Toms, Coons, Mulattoes, Mammies & Bucks: An Interpretive History of Blacks in American Films'', New York: Continuum, 1973 (rev. 2001).</ref> Specialmente per le bambine il modello esclusivo era quello di "Topsy", la piccola schiava de ''[[La capanna dello zio Tom]]'' (1853), personaggio che al di là delle buone intenzioni dell'autore abolizionista [[Harriet Beecher Stowe]] si era trasformato in una pietosa caricatura.<ref>Robin Bernstein, ''Racial Innocence: Performing American Childhood from Slavery to Civil Rights'', New York University Press, 2011.</ref>
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In questo contesto il cortometraggio ''When Little Lindy Sang'' (1916) appare come un'inattesa quanto straordinaria eccezione. Il merito va alla sensibilità di due donne: [[Lule Warrenton]], una delle primissime donne regista del cinema di Hollywood, e [[Olga Printzlau]], autrice della sceneggiatura.<ref>''[https://wfpp.cdrs.columbia.edu/pioneer/ccp-lule-warrenton/ Lule Warrenton]'', in ''Women Film Pioneers Project''.</ref> Il film riprende uno dei temi de ''[[La capanna dello zio Tom]]'' nel legame che si stabilisce tra la ragazzina afroamerica e la sua amichetta bianca, ma si distingue per il suo sofisticato trattamento del pregiudizio razziale in un contesto post-schiavista.
In questo contesto il cortometraggio ''When Little Lindy Sang'' (1916) appare come un'inattesa quanto straordinaria eccezione. Il merito va alla sensibilità di due donne: [[Lule Warrenton]], una delle primissime donne regista del cinema di Hollywood, e [[Olga Printzlau]], autrice della sceneggiatura.<ref>''[https://wfpp.cdrs.columbia.edu/pioneer/ccp-lule-warrenton/ Lule Warrenton]'', in ''Women Film Pioneers Project''.</ref> Il film riprende uno dei temi de ''[[La capanna dello zio Tom]]'' nel legame che si stabilisce tra la ragazzina afroamerica e la sua amichetta bianca, ma si distingue per il suo sofisticato trattamento del pregiudizio razziale in un contesto ora post-schiavista.


Interprete principale della pellicola è la piccola [[Ernestine Jones]], che diventa così la prima bambina afroamericana cui sia stato affidato un ruolo di protagonista nel cinema di Hollywood. Assieme a lei è un'attrice di esperienza come [[Margaret Whistler]] nel ruolo della maestra e un gruppo che comprende alcuni tra i migliori [[attori bambini]] del tempo: [[Nora Dempsey]], [[Clara Horton]], [[Irma Sorter]] e [[Ben Suslow]].
Interprete principale della pellicola è la piccola [[Ernestine Jones]], che diventa così la prima bambina afroamericana cui sia stato affidato un ruolo di protagonista nel cinema di Hollywood. Assieme a lei è un'attrice di esperienza come [[Margaret Whistler]] nel ruolo della maestra e un gruppo che comprende alcuni tra i migliori [[attori bambini]] del tempo: [[Nora Dempsey]], [[Clara Horton]], [[Irma Sorter]] e [[Ben Suslow]].
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[[Categoria:Film sui bambini]]
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Versione delle 08:05, 21 mag 2019

When Little Lindy Sang
Ernestine Jones (a sinistra) con la piccola Nora Dempsey in una scena del film
Titolo originaleWhen Little Lindy Sang
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno
Durata150 metri
Dati tecniciB/N
rapporto: 1.33 : 1
film muto
Generedrammatico
RegiaLule Warrenton
SceneggiaturaOlga Printzlau
ProduttorePat Powers
Interpreti e personaggi

[[Categoria:Cortometraggi statunitensi del 1916]]

When Little Lindy Sang è un cortometraggio muto del 1916 diretto da Lule Warrenton.

Negli anni della segregazione ben poche opportunità si offrivano agli attori afroamericani, costretti a ruoli stereotipati ed umilianti.[1] Specialmente per le bambine il modello esclusivo era quello di "Topsy", la piccola schiava de La capanna dello zio Tom (1853), personaggio che al di là delle buone intenzioni dell'autore abolizionista Harriet Beecher Stowe si era trasformato in una pietosa caricatura.[2]

In questo contesto il cortometraggio When Little Lindy Sang (1916) appare come un'inattesa quanto straordinaria eccezione. Il merito va alla sensibilità di due donne: Lule Warrenton, una delle primissime donne regista del cinema di Hollywood, e Olga Printzlau, autrice della sceneggiatura.[3] Il film riprende uno dei temi de La capanna dello zio Tom nel legame che si stabilisce tra la ragazzina afroamerica e la sua amichetta bianca, ma si distingue per il suo sofisticato trattamento del pregiudizio razziale in un contesto ora post-schiavista.

Interprete principale della pellicola è la piccola Ernestine Jones, che diventa così la prima bambina afroamericana cui sia stato affidato un ruolo di protagonista nel cinema di Hollywood. Assieme a lei è un'attrice di esperienza come Margaret Whistler nel ruolo della maestra e un gruppo che comprende alcuni tra i migliori attori bambini del tempo: Nora Dempsey, Clara Horton, Irma Sorter e Ben Suslow.

Trama

"Little Lindy" è l'unica bambina afroamericana in una classe di studenti bianchi. Lindy, che solo nella piccola Nora Damsey ha una sincera amica, è emarginata dagli altri studenti per il colore della sua pelle e al tempo stesso invidiata per la sua bella voce. La bambina è sottoposto ad ogni umiliazione: in una scena uno studente bianco cerca di "lavare" il nero dalla faccia di Lindy nella fontana come se fosse sporca. Ogni pregiudizio però viene a cadere quando Lindy con la sua voce tonante salva i suoi compagni avvertendoli dello scoppio di un incendio a scuola. L'insegnante (Margaret Whistler) salva quindi Lindy, che era rimasta intrappolata nell'edificio in fiamme.

Produzione

Il film fu prodotto negli Stati Uniti dalla Powers Picture Plays.

Distribuzione

Distribuito dalla Universal Film Manufacturing Company, il film uscì nelle sale cinematografiche statunitensi il 15 ottobre 1916.

Note

  1. ^ Donald Bogle, Toms, Coons, Mulattoes, Mammies & Bucks: An Interpretive History of Blacks in American Films, New York: Continuum, 1973 (rev. 2001).
  2. ^ Robin Bernstein, Racial Innocence: Performing American Childhood from Slavery to Civil Rights, New York University Press, 2011.
  3. ^ Lule Warrenton, in Women Film Pioneers Project.

Bibliografia

  • Denise Lowe, An Encyclopedic Dictionary of Women in Early American Films: 1895-1930, London: Routledge, 2014.

Voci correlate

Collegamenti esterni

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