Nazionale di calcio della Grecia: differenze tra le versioni
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La '''nazionale di calcio della Grecia''' ([[Lingua greca|greco]]: Εθνική ομάδα ποδοσφαίρου της Ελλάδας, ''Ethnikì omada podosferou tis Elladas'') è la selezione [[Calcio (sport)|calcistica]] della [[Grecia]] ed è posta sotto l'egida della [[Federazione calcistica della Grecia|federazione ellenica]]. |
La '''nazionale di calcio della Grecia''' ([[Lingua greca|greco]]: Εθνική ομάδα ποδοσφαίρου της Ελλάδας, ''Ethnikì omada podosferou tis Elladas'') è la selezione [[Calcio (sport)|calcistica]] della [[Grecia]] ed è posta sotto l'egida della [[Federazione calcistica della Grecia|federazione ellenica]]. |
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La Grecia esordì nella fase finale di un grande torneo internazionale in occasione del {{EC|1980}}. Laureatasi [[Campionato europeo di calcio|campione d'Europa]] nel [[Campionato europeo di calcio 2004|2004]], conta una partecipazione alla [[FIFA Confederations Cup|Confederations Cup]] (nel [[FIFA Confederations Cup 2005|2005]]) e tre presenze alla fase finale del [[Campionato mondiale di calcio|campionato mondiale]]<ref name=mondiali>{{cita web|url=https://www.ilpost.it/2014/05/24/grecia-mondiali/|titolo=La Grecia ai Mondiali|data=24 maggio 2014}}</ref> ([[campionato mondiale di calcio 1994|1994]], [[campionato mondiale di calcio 2010|2010]] e [[campionato mondiale di calcio 2014|2014]]), in cui il miglior risultato della Grecia sono gli ottavi di finale, raggiunti nel [[campionato mondiale di calcio 2014|2014]]. Anche se fino al 2004 gli ellenici contavano una sola partecipazione |
La Grecia esordì nella fase finale di un grande torneo internazionale in occasione del {{EC|1980}}. Laureatasi [[Campionato europeo di calcio|campione d'Europa]] nel [[Campionato europeo di calcio 2004|2004]], conta una partecipazione alla [[FIFA Confederations Cup|Confederations Cup]] (nel [[FIFA Confederations Cup 2005|2005]]) e tre presenze alla fase finale del [[Campionato mondiale di calcio|campionato mondiale]]<ref name=mondiali>{{cita web|url=https://www.ilpost.it/2014/05/24/grecia-mondiali/|titolo=La Grecia ai Mondiali|data=24 maggio 2014}}</ref> ([[campionato mondiale di calcio 1994|1994]], [[campionato mondiale di calcio 2010|2010]] e [[campionato mondiale di calcio 2014|2014]]), in cui il miglior risultato della Grecia sono gli ottavi di finale, raggiunti nel [[campionato mondiale di calcio 2014|2014]]. Anche se fino al 2004 gli ellenici contavano una sola partecipazione ai Mondiali ed una sola agli Europei, dal 2004 al 2014 si sono qualificati alla fase finale di tutte le competizioni mondiali o continentali, tranne che per il {{WC|2006}}. |
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Il miglior piazzamento della Grecia nella [[classifica mondiale della FIFA]] è l'8º posto, raggiunto nella primavera 2008 e nell'autunno 2011; il peggiore è, invece, il 66º posto, toccato nel settembre 1998. Occupa attualmente la 42ª posizione<ref name=fifa/>. |
Il miglior piazzamento della Grecia nella [[classifica mondiale della FIFA]] è l'8º posto, raggiunto nella primavera 2008 e nell'autunno 2011; il peggiore è, invece, il 66º posto, toccato nel settembre 1998. Occupa attualmente la 42ª posizione<ref name=fifa/>. |
Versione delle 13:25, 9 mag 2019
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Uniformi di gara
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Sport | Calcio | ||
Federazione | |||
Confederazione | UEFA | ||
Selezionatore | {{{Selezionatore}}} | ||
Ranking FIFA | 42º (25 ottobre 2018)[1] | ||
Esordio internazionale | |||
{{{Prima partita}}} | |||
Migliore vittoria | |||
{{{Maggiore vittoria}}} | |||
Peggiore sconfitta | |||
{{{Maggiore sconfitta}}} |
La nazionale di calcio della Grecia (greco: Εθνική ομάδα ποδοσφαίρου της Ελλάδας, Ethnikì omada podosferou tis Elladas) è la selezione calcistica della Grecia ed è posta sotto l'egida della federazione ellenica.
La Grecia esordì nella fase finale di un grande torneo internazionale in occasione del campionato d'Europa 1980. Laureatasi campione d'Europa nel 2004, conta una partecipazione alla Confederations Cup (nel 2005) e tre presenze alla fase finale del campionato mondiale[2] (1994, 2010 e 2014), in cui il miglior risultato della Grecia sono gli ottavi di finale, raggiunti nel 2014. Anche se fino al 2004 gli ellenici contavano una sola partecipazione ai Mondiali ed una sola agli Europei, dal 2004 al 2014 si sono qualificati alla fase finale di tutte le competizioni mondiali o continentali, tranne che per il campionato del mondo 2006.
Il miglior piazzamento della Grecia nella classifica mondiale della FIFA è l'8º posto, raggiunto nella primavera 2008 e nell'autunno 2011; il peggiore è, invece, il 66º posto, toccato nel settembre 1998. Occupa attualmente la 42ª posizione[1].
Storia
Gli esordi e il lungo limbo
La nazionale greca fece il suo esordio nel 1906 ai Giochi olimpici intermedi di Atene. Nel 1919 partecipò ai Giochi Interalleati, organizzati a Parigi dopo la fine della prima guerra mondiale, e poi al torneo olimpico di Anversa 1920, prima edizione riconosciuta come ufficiale dalla FIFA[3]. In questi anni una figura chiave fu quella di Giōrgos Kalafatīs, giocatore e poi allenatore della squadra.
La federazione calcistica della Grecia si affiliò alla FIFA soltanto nel 1926.[3] Nei decenni seguenti la nazionale greca non conseguì alcun risultato di rilievo, anche a causa dei problemi socio-economici del paese prima e dopo la seconda guerra mondiale. Fino agli anni '60 gli ellenici rimasero, infatti, ai margini della scena calcistica, al pari delle vicine squadre cipriota e maltese (con le quali sussiste un'accesa rivalità).[3]
Soltanto l'apertura agli allenatori stranieri diede un impulso al calcio greco, nonostante i risultati rimanessero mediocri.[3] La Grecia andò vicina alla qualificazione al campionato del mondo 1970. La compagine, che annoverava alcuni tra i migliori calciatori greci di ogni epoca quali Dīmītrīs Domazos, Giōrgos Siderīs, Giōrgos Koudas e Mimis Papaioannou, si piazzò seconda nel suo girone di qualificazione, a un solo punto dalla Romania.
Anni 1980 e 1990: Euro '80 e USA '94
Il primo traguardo di rilievo fu la qualificazione al campionato d'Europa 1980, ottenuta davanti all'Unione Sovietica e all'Ungheria[3]. Allenata da Panagoulias, la Grecia si presentò al torneo - ospitato dall'Italia - come la possibile rivelazione, dopo aver vinto il proprio il girone di qualificazione contro avversarie molto quotate, Unione Sovietica e Ungheria.[3] Nella fase finale uscì, però, al primo turno, collezionando due sconfitte (1-0 con Olanda e 3-1 con la Cecoslovacchia) e un pareggio a reti inviolate contro la Germania Ovest, poi vincitrice del titolo.[3]
Dopo tale partecipazione all’europeo si verificò una lunga assenza dal palcoscenico internazionale di rilievo, interrotta con la qualificazione al campionato del mondo 1994 negli Stati Uniti: la Grecia ci arrivò da prima classificata nel proprio girone eliminatorio, battendo e superando all'ultima giornata, il 17 novembre 1993 ad Atene, la Russia (anch'essa qualificata[4]) con gol del ventenne Nikos Machlas e non patendo alcuna sconfitta[5]. Dal 1992 l'allenatore era di nuovo il sopraccitato Alketas Panagoulias[3], già CT della nazionale nei periodi 1973-1976 e 1977-1981.
Anche in questo caso, come nel 1980, il cammino dei greci non andò oltre i gironi.[3] La Grecia perse tutti gli incontri: 4-0 contro l'Argentina e la Bulgaria (con Batistuta e Stoichkov autori di triplette[6][7]) e 2-0 contro la Nigeria.[3] Curiosamente, nel corso del torneo, la compagine ellenica impiegò tutti e tre i portieri disponibili, eventualità piuttosto rara.[2]
1994-2004: un decennio buio
Seguì poi un periodo di anonimato per la Grecia, che mancò la qualificazione ad ogni fase finale di europeo o mondiale.[2][3] Fallite le qualificazioni per il campionato d'Europa 1996 (terza nel girone di qualificazione dietro Russia e Scozia) e per il campionato del mondo 1998 (terza dopo aver pareggiato 0-0 contro la Croazia seconda all'ultimo turno, rimanendo un punto dietro i balcanici), la Grecia fallì anche la qualificazione al campionato d'Europa 2000 (altro terzo posto) e al campionato del mondo 2002 (quarto posto nel girone di qualificazione).
Nel 2001, con le qualificazioni per il mondiale nippocoreano ancora in corso, l'esperto tedesco Otto Rehhagel divenne il selezionatore della nazionale ellenica, sostituendo Vassilis Daniil, in carica dal 1999.[3] Il 6 ottobre 2001 gli ellenici sfiorarono una clamorosa vittoria contro l'Inghilterra: soltanto una punizione di Beckham, ad un minuto dalla fine, salvò gli inglesi, che grazie al 2-2 si qualificarono.[8]
2004: la vittoria del titolo europeo
Sovvertendo ogni pronostico, parso ancor più scontato dopo le due sconfitte iniziali (entrambe per 2-0) con Spagna e Ucraina, la Grecia ottenne sei vittorie consecutive e chiuse al comando il proprio girone di qualificazione al campionato d'Europa 2004, qualificandosi per la fase finale del torneo dopo ventiquattro anni.[2]
Il sorteggio della fase finale mise nuovamente di fronte greci e spagnoli, con Portogallo e Russia a completare il quadro.[9] Le quote degli scommettitori ponevano la Grecia nelle vesti di penultima candidata alla vittoria finale, indicando nella Lettonia il fanalino di coda dell'ipotetica graduatoria.[9] Se la qualificazione da primi del gruppo risultò inattesa, ancor più sorprendente fu l'esordio: gli ellenici stesero per 2-1 i padroni di casa lusitani, andando sul 2-0 e subendo soltanto nel recupero il gol della bandiera (messo a segno dal diciannovenne Cristiano Ronaldo, al primo centro in nazionale).[10] Pareggiata in rimonta (1-1) la partita con la Spagna, nella terza e decisiva partita la Grecia riuscì a segnare un gol (1-2) nella partita persa contro la Russia (già eliminata prima del match). Questa marcatura fu decisiva per qualificare i greci per i quarti di finale a spese degli spagnoli, rimasti clamorosamente fuori a causa di un minor numero di gol segnati rispetto alla squadra di Rehhagel (a parità di differenza reti con gli ellenici)[11]. I tre punti ottenuti contro il Portogallo rappresentarono, inoltre, i primi punti raccolti dalla Grecia nella fase finale di un grande torneo[11].
Nella prima sfida a eliminazione diretta la Grecia compì un'altra impresa sconfiggendo i Campioni d'Europa uscenti della Francia con un gol dell'attaccante Charisteas[12]. Nella semifinale con la Repubblica Ceca fu poi il difensore Dellas a marcare - di testa - il silver goal che ancora una volta sovvertì i pronostici della vigilia, eliminando i favoriti cechi e proiettando gli ellenici verso un'insperata finale.[11] L'atto conclusivo del torneo, disputatosi a Lisbona, ripropose dunque incredibilmente la sfida iniziale della rassegna, quella tra greci e portoghesi. A prevalere furono ancora una volta i greci grazie ad un’altra marcatura, al dodicesimo minuto di gioco della ripresa, di Charisteas, che chiuse il torneo con tre gol all'attivo.[11] La Grecia era Campione d'Europa per la prima volta nella propria storia.
Oltre al trionfo sportivo ci furono importanti successi anche in ambito statistico, con il balzo dal 35º al 14º posto nel ranking mondiale: nessun'altra squadra, nel giro di un mese, ha mai compiuto un tale salto in graduatoria.[11] I bookmaker quotavano la vittoria greca da 80 a 150.[13] Al rientro in patria i calciatori ricevettero medaglie dall'allora presidente Kostis Stephanopoulos e festeggiarono con i tifosi allo stadio Panathinaiko. Comparvero inoltre sui francobolli[14] e furono selezionati per il titolo di Squadra Mondiale dell'Anno ai Laureus World Sports Awards del 2005.
2005-2010: la ripresa
Dopo la vittoria a Euro 2004 la Grecia era data favorita nel gruppo europeo di qualificazione al campionato del mondo 2006. Nel primo incontro di qualificazione al mondiale, giocato nel settembre 2004, i greci furono battuti per 2-1 dalla vicina Albania (altro avversario con cui sussiste un forte dualismo).[15]
Da campione d'Europa in carica la Grecia prese parte, nel giugno 2005, alla Confederations Cup, in Germania. Qui, nella fase a gironi, perse per 0-3 contro il Brasile e per 0-1 contro il Giappone, per poi pareggiare l'ultimo match contro il Messico (0-0), chiudendo quindi all'ultimo posto del gruppo B[16]. In quel torneo Ioannis Amanatidis e Theofanis Gekas erano tra i giocatori agli esordi con la nazionale.
Dopo una dura battaglia con Ucraina, Turchia e Danimarca, la squadra ellenica terminò amaramente il suo percorso di qualificazione al mondiale del 2006 in quarta posizione, non riuscendo così a guadagnarsi un posto tra le trentadue finaliste del torneo.[17]
Complice anche molta sfortuna, come gli infortuni di diversi membri della squadra, che saltarono alcune partite fondamentali, Otto Rehhagel dovette fare i conti con il ritiro di molti giocatori dalla nazionale (su tutti Theodōros Zagorakīs, Fanīs Katergiannakīs, Vasilīs Lakīs, Nikos Dabizas e Stelios Venetidis). Ciò indusse il tecnico a provare nuovi calciatori. Per l'attacco spuntarono nomi nuovi, come quelli di Ioannis Amanatidis, Giōrgos Samaras e Theofanis Gekas, laureatosi capocannoniere della Bundesliga nel 2006-2007 con 20 gol.
Il 3 luglio 2006 la FIFA sospese tutte le associazioni collegate alla Federcalcio ellenica, inclusa la nazionale, dal calcio internazionale con effetto immediato, accusando la federazione greca di non essere sufficientemente indipendente in materia decisionale dal governo greco. Successivamente tale sospensione fu annullata e la nazionale greca intraprese regolarmente il suo cammino per le qualificazioni al campionato d'Europa 2008.
Nel sorteggio delle eliminatorie per l'europeo del 2008 i greci beneficiarono del ranking più alto essendo i campioni continentali: furono pertanto inseriti nell'unico girone che comprendeva formazioni escluse dall'ultima Coppa del mondo.[18] Le avversarie furono Turchia, Norvegia, Bosnia-Erzegovina, Ungheria, Moldova e Malta: si trattava dell'unico girone in cui non figuravano squadre qualificate al mondiale del 2006. La Grecia vinse il girone con 31 punti ottenuti sui 36 disponibili (dieci vittorie, un pareggio e una sconfitta), risultando la migliore selezione europea nella fase di qualificazione. Gli ellenici vennero così proiettati all'ottavo posto del ranking FIFA dell'aprile 2008, tutt'oggi il miglior risultato di sempre della Grecia in questa graduatoria (eguagliato nell'ottobre 2011)[2].
Nella fase finale della rassegna continentale in Austria e Svizzera, tuttavia, la squadra di Rehhagel non ripeté il brillante cammino di quattro anni prima: in tre partite rimediò altrettante sconfitte contro Svezia (0-2), Russia (0-1) e Spagna (1-2) e venne quindi eliminata[19].
La nazionale ellenica si piazzò poi seconda nel proprio girone di qualificazione al campionato del mondo 2010 e ottenne la qualificazione eliminando nei play-off l'Ucraina[20]. Dopo il pareggio a reti bianche del 14 novembre 2009 allo Stadio Olimpico di Atene, nella partita di ritorno a Kiev la Grecia si impose per 1-0 con gol di Dimitris Salpingidis. Il successo consentì ai greci di raggiungere il dodicesimo posto nella classifica mondiale della FIFA. Theofanis Gekas, uno degli attaccanti della nazionale greca, allora in forza al Bayer Leverkusen, fu il capocannoniere delle qualificazioni mondiali delle nazionali europee con 10 reti, una in più dell'inglese Wayne Rooney[21].
Dopo aver ritrovato russi e spagnoli nel girone dell'europeo 2008 a quattro anni di distanza dal successo continentale, la Grecia visse un'ulteriore coincidenza con gli eventi del passato in occasione del mondiale sudafricano: a Sudafrica 2010 la selezione ellenica ritrovò infatti Argentina e Nigeria, già avversarie nel mondiale di Stati Uniti 1994. Sconfitta per 2-0 all'esordio dalla Corea del Sud, la Grecia ottenne contro la Nigeria la sua prima vittoria nella competizione[22], grazie alle marcature di Dimitris Salpingidis (autore del primo gol mondiale nella storia della Grecia) e Vasilīs Torosidīs. La sconfitta contro gli argentini (2-0) nell'ultimo turno impedì, tuttavia, la qualificazione agli ottavi di finale[23].
2010-2014: la conferma internazionale
Dopo il mondiale in Sudafrica, il 23 giugno 2010 Rehhagel, che ad oggi è il secondo tecnico rimasto in carica più a lungo nella storia della nazionale ellenica, lasciò la Grecia[24] al portoghese Fernando Santos[25], già allenatore di AEK Atene, Paok Salonicco, Panathinaikos e Benfica. Nella prima conferenza stampa il nuovo allenatore dichiarò che la sua compagine avrebbe giocato in modo diverso: sarebbe stata una squadra più offensiva rispetto alla Grecia del suo predecessore.
Santos iniziò bene, senza subire sconfitte in 17 gare. Battendo la Georgia nell'ottobre 2011, la Grecia vinse il proprio girone di qualificazione alla fase finale del campionato d'Europa 2012 con 24 punti, frutto di sette vittorie e tre pareggi in dieci gare disputate[26]. Per la seconda volta nella sua storia la nazionale ellenica terminò le qualificazioni a un grande torneo internazionale senza subire sconfitte. Vinse inoltre per la quinta volta un girone di qualificazione. Nel marzo del 2011 accadde un fatto senza precedenti: la FIFA stilò come sua consuetudine il ranking mondiale e la nazionale greca fu proiettata al 10º posto, davanti alla nazionale italiana, ferma all'11º posto, e a quella francese, rimasta al 18º posto. L'attaccante Theofanis Gekas, ritiratosi dalla nazionale nel 2010 dopo tre partite della gestione di Fernando Santos, tornò sui propri passi in vista delle ultime sfide di qualificazione, in tempo per segnare un gol nella penultima sfida del girone, vinta per 2-0 contro la Croazia, e far parte della spedizione greca all'Europeo di Polonia e Ucraina, soffiando il posto ad Angelos Charisteas, eroe di Euro 2004, non convocato dall'allenatore lusitano.
Nel 2012 la nazionale greca partecipò dunque alla fase finale di un europeo per la terza volta consecutiva. Come nel 2004, toccò ai greci sfidare i padroni di casa (la Polonia) nella gara inaugurale che finì 1-1 con rete greca di Salpingidis.[27]. Non andò meglio nella seconda gara contro la Rep. Ceca, che vinse per 2-1: gli ellenici, pur accorciando le distanze con Gekas, non rimontarono i due gol subiti nelle fasi iniziali di gioco. Il 16 giugno 2012 il capitano Giōrgos Karagkounīs si fece perdonare l'errore commesso su calcio di rigore contro la Polonia segnando il gol che consentì alla Grecia (1-0) di battere la favorita Russia e qualificarsi ai quarti di finale[28]. Nella dura sfida contro la Germania ai quarti di finale i greci persero per 2-4 e furono eliminati[29].
Il dignitoso cammino degli ellenici nel torneo ebbe conseguenze anche in termini di ranking, poiché nel settembre 2012 i greci figuravano all'undicesimo posto precedendo il Brasile, dodicesimo, e la Francia, quindicesima[2].
Nel girone di qualificazione per il campionato del mondo 2014 la Grecia fu inserita nel gruppo G, dove incontrò Bosnia-Erzegovina, Slovacchia, Lituania, Lettonia e Liechtenstein. Nel girone giunse seconda, con gli stessi punti della Bosnia, ed ebbe accesso al play-off contro la Romania. All'andata, giocata il 15 novembre 2013, la Grecia sconfisse la Romania per 3-1 allo Stadio Karaiskákis di Atene, con reti di Konstantinos Mitroglou al 14', Dimitris Salpingidis al 21', Bogdan Stancu al 23' e ancora di Mitroglou al 67'. Nel ritorno, giocato il 19 novembre, pareggiò per 1-1. Il risultato complessivo (4-2) premiò i greci, che si qualificarono così alla fase finale del mondiale brasiliano[30][31]. Al termine delle qualificazioni, e prima del sorteggio dei gruppi per la rassegna iridata, la FIFA stilò il consueto ranking internazionale mensile, in cui la nazionale greca raggiunse il dodicesimo posto.
Nella fase finale del mondiale del 2014 la compagine greca superò per la prima volta la fase a gruppi del torneo. Inserita dal sorteggio nel gruppo C, affrontò Colombia, Costa d'Avorio e Giappone. Al termine della fase a gironi la Grecia, sconfitta all'esordio per 3-0 dalla Colombia, giunse seconda in classifica con quattro punti, grazie al pareggio a reti inviolate con i nipponici e alla vittoria contro gli ivoriani per 2-1 con i gol di Andreas Samarīs e, su calcio di rigore, di Giōrgos Samaras a pochi secondi dalla fine del tempo di recupero[32]. Grazie a questa vittoria i greci superarono per la prima volta nella propria storia la fase a gironi di un campionato del mondo, qualificandosi quindi per gli ottavi di finale, dove affrontarono la Costa Rica, che vinse per 5-3 ai tiri di rigore (1-1 dopo i tempi supplementari)[33].
Dal 2014: fase di declino
Dopo il campionato del mondo 2014 la Grecia ingaggiò come commissario tecnico Claudio Ranieri, che diventò così il secondo italiano della storia a sedersi sulla panchina della nazionale ellenica, dopo Rino Martini nel 1959[34]. Il tecnico romano assunse come suo assistente Giorgios Karagounis, bandiera della nazionale e vecchia conoscenza del calcio italiano[35].
L'esperienza di Ranieri sulla panchina della Grecia cominciò nel peggiore dei modi: nelle prime tre partite del girone di qualificazione al campionato d'Europa 2016 la squadra ottenne soltanto un punto, frutto di un pareggio sul campo della Finlandia (1-1) e due sconfitte contro Romania (0-1) e Irlanda del Nord (0-2). Il 15 novembre 2014, in seguito alla clamorosa sconfitta casalinga per 0-1 contro le Isole Fær Øer, Ranieri fu sollevato dal suo incarico[36][37].
Neanche l'avvicendamento tecnico, con l'uruguaiano Sergio Markarián nominato C.T. il 12 febbraio 2015 al posto di Ranieri[38][39], mutò lo scenario: i greci rimasero fuori dall'europeo, totalizzando appena sei punti in classifica e finendo ultimi nel proprio girone[40].
Il 29 ottobre 2015 la federcalcio greca affidò la nazionale al tedesco Michael Skibbe[41], che esordì con una clamorosa sconfitta a Differdange contro il modesto Lussemburgo. Malgrado il brutto inizio, i risultati nei mesi seguenti furono positivi e nell'ottobre 2017 Skibbe riuscì a condurre i suoi al secondo posto, alle spalle del Belgio, nel girone di qualificazione al campionato del mondo 2018, con conseguente accesso ai play-off, dove la Grecia fu però eliminata in malo modo dalla Croazia (4-1 in trasferta e 0-0 in casa)[42][43].
Nelle prime partite della UEFA Nations League 2018-2019 la Grecia collezionò due vittorie e due sconfitte. Nell'ottobre 2018, con la squadra a sei punti dal primo posto del girone a tre squadre, occupato dalla Finlandia, Skibbe fu esonerato e sostituito con Angelos Anastasiadis, primo CT ellenico della Grecia (esclusi gli incarici ad interim) dopo diciassette anni[44].
Palmarès
Partecipazioni ai tornei internazionali
Campionato del mondo | |
---|---|
Edizione | Risultato |
1930 | Non partecipante |
1934 | Non qualificata |
1938 | Non qualificata |
1950 | Non partecipante |
1954 | Non qualificata |
1958 | Non qualificata |
1962 | Non qualificata |
1966 | Non qualificata |
1970 | Non qualificata |
1974 | Non qualificata |
1978 | Non qualificata |
1982 | Non qualificata |
1986 | Non qualificata |
1990 | Non qualificata |
1994 | Primo turno |
1998 | Non qualificata |
2002 | Non qualificata |
2006 | Non qualificata |
2010 | Primo turno |
2014 | Ottavi di finale |
2018 | Non qualificata |
Campionato europeo | |
---|---|
Edizione | Risultato |
1960 | Non qualificata |
1964 | Non partecipante |
1968 | Non qualificata |
1972 | Non qualificata |
1976 | Non qualificata |
1980 | Primo turno |
1984 | Non qualificata |
1988 | Non qualificata |
1992 | Non qualificata |
1996 | Non qualificata |
2000 | Non qualificata |
2004 | Campione |
2008 | Primo turno |
2012 | Quarti di finale |
2016 | Non qualificata |
Giochi olimpici[45] | |
---|---|
Edizione | Risultato |
1920 | Primo turno |
1924 | Non partecipante |
1928 | Non partecipante |
1936 | Non partecipante |
1948 | Non partecipante |
Confederations Cup | |
---|---|
Edizione | Risultato |
1992 | Non invitata |
1995 | Non invitata |
1997 | Non qualificata |
1999 | Non qualificata |
2001 | Non qualificata |
2003 | Non qualificata |
2005 | Primo turno |
2009 | Non qualificata |
2013 | Non qualificata |
2017 | Non qualificata |
Legenda: Grassetto: Risultato migliore, Corsivo: Mancate partecipazioni
Statistiche dettagliate sui tornei internazionali
Mondiali
Anno | Luogo | Piazzamento | V | N | P | Gol |
---|---|---|---|---|---|---|
1930 | Uruguay | Non partecipante | - | - | - | - |
1934 | Italia | Non qualificata | - | - | - | - |
1938 | Francia | Non qualificata | - | - | - | - |
1950 | Brasile | Non partecipante | - | - | - | - |
1954 | Svizzera | Non qualificata | - | - | - | - |
1958 | Svezia | Non qualificata | - | - | - | - |
1962 | Cile | Non qualificata | - | - | - | - |
1966 | Inghilterra | Non qualificata | - | - | - | - |
1970 | Messico | Non qualificata | - | - | - | - |
1974 | Germania Ovest | Non qualificata | - | - | - | - |
1978 | Argentina | Non qualificata | - | - | - | - |
1982 | Spagna | Non qualificata | - | - | - | - |
1986 | Messico | Non qualificata | - | - | - | - |
1990 | Italia | Non qualificata | - | - | - | - |
1994 | Stati Uniti | Primo turno | 0 | 0 | 3 | 0:10 |
1998 | Francia | Non qualificata | - | - | - | - |
2002 | Corea del Sud / Giappone | Non qualificata | - | - | - | - |
2006 | Germania | Non qualificata | - | - | - | - |
2010 | Sudafrica | Primo turno | 1 | 0 | 2 | 2:5 |
2014 | Brasile | Ottavi di finale | 1 | 2 | 1 | 3:5 |
2018 | Russia | Non qualificata | - | - | - | - |
Europei
Anno | Luogo | Piazzamento | V | N | P | Gol |
---|---|---|---|---|---|---|
1960 | Francia | Non qualificata | - | - | - | - |
1964 | Spagna | Non partecipante | - | - | - | - |
1968 | Italia | Non qualificata | - | - | - | - |
1972 | Belgio | Non qualificata | - | - | - | - |
1976 | Jugoslavia | Non qualificata | - | - | - | - |
1980 | Italia | Primo turno | 0 | 1 | 2 | 1:4 |
1984 | Francia | Non qualificata | - | - | - | - |
1988 | Germania Ovest | Non qualificata | - | - | - | - |
1992 | Svezia | Non qualificata | - | - | - | - |
1996 | Inghilterra | Non qualificata | - | - | - | - |
2000 | Belgio / Paesi Bassi | Non qualificata | - | - | - | - |
2004 | Portogallo | Campione | 4 | 1 | 1 | 7:4 |
2008 | Austria / Svizzera | Primo turno | 0 | 0 | 3 | 1:5 |
2012 | Polonia / Ucraina | Quarti di finale | 1 | 1 | 2 | 5:7 |
2016 | Francia | Non qualificata | - | - | - | - |
Confederations Cup
Anno | Luogo | Piazzamento | V | N | P | Gol |
---|---|---|---|---|---|---|
1992 | Arabia Saudita | Non invitata | - | - | - | - |
1995 | Arabia Saudita | Non invitata | - | - | - | - |
1997 | Arabia Saudita | Non qualificata | - | - | - | - |
1999 | Messico | Non qualificata | - | - | - | - |
2001 | Corea del Sud / Giappone | Non qualificata | - | - | - | - |
2003 | Francia | Non qualificata | - | - | - | - |
2005 | Germania | Primo turno | 0 | 1 | 2 | 0:4 |
2009 | Sudafrica | Non qualificata | - | - | - | - |
2013 | Brasile | Non qualificata | - | - | - | - |
2017 | Russia | Non qualificata | - | - | - | - |
Giochi olimpici
Anno | Luogo | Piazzamento | V | N | P | Gol |
---|---|---|---|---|---|---|
1920 | Anversa | Turno preliminare | 0 | 0 | 1 | 0:9 |
1924 | Parigi | Non partecipante | - | - | - | - |
1928 | Amsterdam | Non partecipante | - | - | - | - |
1936 | Berlino | Non partecipante | - | - | - | - |
1948 | Londra | Non partecipante | - | - | - | - |
Tutte le rose
Mondiali
Template:Nazionale greca mondiali 1994 Template:Nazionale greca mondiali 2010 Template:Nazionale greca mondiali 2014
Europei
Template:Nazionale greca europei 1980 Template:Nazionale greca europei 2004 Template:Nazionale greca europei 2008 Template:Nazionale greca europei 2012
Confederations Cup
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Giochi olimpici
Template:Nazionale greca Olimpiadi 1920
NOTA: Per le informazioni sulle rose successive al 1948 visionare la pagina della Nazionale olimpica.
Statistiche della Grecia a Euro 2004
Ecco tutte le partite che hanno portato la Grecia a diventare campione d'Europa.
Primo turno
- Portogallo-Grecia 1-2 (Karagounis, Basinas)
- Grecia-Spagna 1-1 (Charisteas)
- Russia-Grecia 2-1 (Vryzas)
Quarti di finale
- Grecia-Francia 1-0 (Charisteas)
Semifinale
- Grecia-Repubblica Ceca 1-0 dts (Dellas, silver gol)
Finale
- Grecia-Portogallo 1-0 (Charisteas)
Numeri
- Risultati: 4 vittorie, 1 pareggio, 1 sconfitta
- Gol: 7 fatti, 4 subiti
- Massima vittoria: 1-0 (Portogallo, Repubblica Ceca, Francia), 2-1 (Portogallo)
- Massima sconfitta: 2-1 (Russia)
- Miglior marcatore: Charisteas (3)
- Maggior numero di presenze: Nikopolidis, Dellas, Fyssas, Kapsis, Seitaridis, Katsouranis, Zagorakis, Charisteas (6)
- Minuti di imbattibilità: 343' (dal 17' di Russia-Grecia fino alla fine del torneo)
Colori e simboli
Storicamente la Grecia ha giocato in divise completamente blu con bordini o rifiniture bianche. Dal 2004, probabilmente per onorare l'inattesa vittoria agli Europei conseguita in maglia bianca nella finale, la nazionale ha invertito i colori, giocando in casa con maglia bianca e bordi azzurri e in trasferta coi colori ribaltati. Il fornitore tecnico dal 2004 è Adidas, che ha sostituito Le Coq Sportif a sua volta preceduta da Diadora, Puma ed Asics. Sul petto i calciatori non portano lo stemma della federazione calcistica greca, ma una bandiera stilizzata e capovolta verso il basso e con la croce greca non nel cantone ma che prende tutto il "capo". La composizione è inserita in un riquadro azzurro che reca anche la parola ΕΛΛΑΣ ("Hellas" = Grecia), fino alla fine degli anni Novanta il tutto era su uno stemma.
Cronologia delle divise
Euro 1980 (C)
|
Mondiale 1994 (C)
|
Mondiale 1994 (T)
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Euro 2004 (C)
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Euro 2004 (T)
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Euro 2008 (C)
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Euro 2008 (T)
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Mondiale 2010 (C)
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Mondiale 2010 (T)
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Euro 2012 (C)
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Euro 2012 (T)
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Mondiale 2014 (C)
|
Mondiale 2014 (T)
|
Stadio
La Grecia non ha giocato sempre in uno stadio fisso, anche se per gran parte della sua storia le proprie partite casalinghe le ha disputate allo Stadio Karaiskákis del Pireo, impianto locale della squadra Olympiakos. Talvolta è stato sostituito dallo Stadio Kaftanzoglio di Salonicco. L'impianto del Pireo è stato utilizzato sia nelle qualificazioni ai mondiali del 2006 nonché in alcune di Euro 2008: a causa però di violenti scontri avvenuti nello stadio, le restanti partite sono state disputate nello Stadio Pankritio e poi allo Stadio Olimpico di Atene. Per le qualificazioni ad Euro 2004, invece, dato che gli stadi erano in ristrutturazione, si scelse lo Stadio Apostolos Nikolaidis, sede del Panathinaikos.
L'Olimpico di Atene ha già ospitato varie partite della nazionale nell'arco della storia passata della squadra ed ospita anche le partite dell'AEK Atene. L'impianto, da sempre polifunzionale in quanto utilizzato anche per eventi olimpici e riguardanti altri sport, è stato costruito nel 1980 e ristrutturato nel 2004 per la XXVIII Olimpiade affidata proprio alla capitale greca. Lo stadio ha ricevuto il riconoscimento delle 5 stelle UEFA, che viene assegnato agli stadi con elevati livelli di strutture, spaziando dal numero di spettatori alle possibilità che offrono, i quali sono gli unici che possono ospitare le finali di UEFA Champions League: l'impianto ne ha ospitate già ben tre. Lo stadio ha 71.000 posti circa.
Rivalità
La nazionale greca gioca le sue partite più accese contro i vicini anatolici. Grecia e Turchia, già rivali nella corsa al campionato del mondo 2006, furono inserite nello stesso girone di qualificazione ad Euro 2008. Nonostante la Grecia abbia sofferto un pesante 4-1 casalingo, terminò il cammino di qualificazione in testa al girone, seguita proprio dai rivali, che riuscì a battere per 1-0 ad Istanbul (alla fine entrambe le squadre si qualificarono per l’europeo).
Molto sentite sono anche le partite con i limitrofi albanesi e macedoni.
Rosa attuale
Lista dei giocatori convocati dal CT Aggelos Anastasiadīs per le sfide contro Liechtenstein e Bosnia ed Erzegovina, valevoli per le qualificazioni al campionato europeo di calcio 2020.
Presenze, reti e numerazione aggiornate al 26 marzo 2019.
N. | Pos. | Giocatore | Data nascita (età) | Pres. | Reti | Squadra | ||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | P | Odisseas Vlachodimos | 26 aprile 1994 | 3 | -0 | Benfica | ||
12 | P | Alexandros Paschalakīs | 28 luglio 1989 | 0 | -0 | PAOK | ||
13 | P | Vasilios Barkas | 30 maggio 1994 | 7 | -6 | AEK Atene | ||
2 | D | Michalīs Mpakakīs | 18 marzo 1991 | 9 | 0 | AEK Atene | ||
3 | D | Giorgos Valerianos | 13 febbraio 1992 | 0 | 0 | Arīs Salonicco | ||
4 | D | Spyros Risvanīs | 3 gennaio 1994 | 1 | 0 | Atromītos | ||
5 | D | Dīmītrios Siovas | 16 settembre 1988 | 15 | 0 | Leganés | ||
19 | D | Sōkratīs Papastathopoulos | 9 giugno 1988 | 86 | 3 | Arsenal | ||
20 | D | Dīmītrios Kolovetsios | 16 ottobre 1991 | 0 | 0 | Panathīnaïkos | ||
23 | D | Leonardo Koutrīs | 23 luglio 1995 | 3 | 0 | Olympiakos | ||
6 | C | Andreas Mpouchalakīs | 5 aprile 1993 | 5 | 0 | Olympiakos | ||
7 | C | Manōlīs Siōpīs | 14 maggio 1994 | 0 | 0 | Arīs Salonicco | ||
8 | C | Zeca | 31 agosto 1988 | 15 | 1 | Copenaghen | ||
10 | C | Kōstas Fortounīs | 16 ottobre 1992 | 41 | 6 | Olympiakos | ||
17 | C | Dīmītrīs Kolovos | 27 aprile 1993 | 5 | 1 | Omonia | ||
18 | C | Charīs Maurias | 21 febbraio 1994 | 5 | 0 | Omonia | ||
21 | C | Dīmītrios Kourmpelīs | 2 novembre 1993 | 9 | 0 | Panathīnaïkos | ||
22 | C | Andreas Samarīs | 13 giugno 1989 | 35 | 1 | Benfica | ||
9 | A | Euthymios Koulourīs | 6 marzo 1996 | 7 | 0 | Atromītos | ||
11 | A | Fiorin Durmishaj | 14 novembre 1996 | 0 | 0 | Paniōnios | ||
14 | A | Tasos Bakasetas | 28 giugno 1993 | 20 | 0 | AEK Atene | ||
15 | A | Anastasios Donis | 29 agosto 1996 | 9 | 1 | Stoccarda | ||
16 | A | Giōrgos Masouras | 1º gennaio 1994 | 3 | 0 | Olympiakos |
Commissari tecnici
L'allenatore tedesco Otto Rehhagel, in carica dal settembre 2001 al giugno 2010, è il CT che ha raccolto il maggiore successo alla guida della Grecia. Dopo una prestigiosa carriera in Germania, durante la quale aveva vinto tre campionati nazionali (1987-1988, 1992-1993 e 1997-1998), una Coppa delle Coppe (1991-1992) e una Coppa UEFA (1995-1996), fu nominato CT della Grecia per risollevare le sorti di una nazionale rimasta fuori dalla fase finale del campionato del mondo 2002 e raccolse risultati eccezionali, dalla qualificazione alla fase finale del campionato d'Europa 2004 alla clamorosa vittoria finale nel torneo. La Grecia non aveva mai vinto neanche una partita di una fase finale di un grande torneo internazionale. Mancata la qualificazione alla fase finale del campionato del mondo 2006, guidò i greci anche nelle fasi finali del campionato d'Europa 2008 e del campionato del mondo 2010, prima delle dimissioni. In 106 match ottenne 53 vittorie, pari al 50% delle partite.
Dopo Rehhagel l'allenatore più vincente della nazionale greca è Alketas Panagoulias, che qualificò la squadra per la fase finale del campionato d'Europa 1980 (esordio della Grecia in una fase finale) e per la fase finale del campionato del mondo 1994. Allenò la Grecia in tre periodi distinti: dal 1973 al 1976, dal 1977 al 1981 e dal 1992 al 1994. Come allenatore dell'Olympiakos vinse tre campionati greci, nel 1981-1982, nel 1982-1983 e nel 1986-1987. Il suo bilancio come CT è di 74 partite, con 23 vittorie.
Record individuali
Tra i giocatori più emblematici della nazionale greca figurano Theodōros Zagorakīs, Antōnīs Nikopolidīs, Angelos Basinas, Nikos Anastopoulos, Antōnīs Nikopolidīs, Angelos Charisteas, Theofanis Gekas, Kōstas Katsouranīs e Nikolaos Machlas.
Theodoros Zagorakis, capitano della squadra laureatasi campione d'Europa 2004, fu eletto miglior calciatore in quel torneo europeo. Dal 1994 al 2007 collezionò 120 presenze in nazionale, di cui risulta il secondo primatista di partite giocate dopo Giōrgos Karagkounīs, che ottenne 139 presenze dal 1999 al 2014. Zagorakis è il solo calciatore greco ad essersi classificato tra i primi cinque del Pallone d'oro, nel 2004[46].
Antōnīs Nikopolidīs, portiere della squadra vincitrice di Euro 2004 e giocatore tra i più rappresentativi del campionato greco, conta 90 presenze in nazionale dal 1999 al 2008. Angelos Basinas, altro campione d'Europa 2004, vanta 100 presenze in nazionale dal 1999 al 2009.
Il primatista di gol in nazionale è Nikos Anastopoulos, che realizzò 29 gol in 75 presenze dal 1977 al 1988. Fu autore del primo gol della Grecia nella fase finale di un grande torneo internazionale, all'europeo di Italia 1980.
Nikolaos Machlas segnò, nel novembre 1993, la rete decisiva per la prima qualificazione della Grecia alla fase finale della Coppa del mondo. Alla terza presenza in nazionale e all'età di 21 anni, siglò il gol della vittoria contro la Russia nell'ultima giornata delle qualificazioni europee a Stati Uniti 1994. Cresciuto nell'OFI Creta, fu Scarpa d'oro 1997 come miglior goleador dei campionati europei con la maglia del Vitesse e conta 61 presenze e 18 gol in nazionale dal 1993 al 2002.
Dati aggiornati al 26 marzo 2019[47].
I calciatori in grassetto sono ancora in attività in nazionale.
Presenze
# | Nome | Periodo | Presenze | Reti |
---|---|---|---|---|
1 | Giōrgos Karagkounīs | 1999-2014 | 139 | 10 |
2 | Theodōros Zagorakīs | 1994-2007 | 120 | 3 |
3 | Kōstas Katsouranīs | 2003-2015 | 116 | 10 |
4 | Vasilīs Torosidīs | 2007- | 100 | 10 |
5 | Angelos Basinas | 1999-2009 | 100 | 7 |
6 | Stratos Apostolakīs | 1986-1998 | 96 | 5 |
7 | Antōnīs Nikopolidīs | 1999-2008 | 90 | 0 |
8 | Angelos Charisteas | 2001-2011 | 88 | 25 |
9 | Sōkratīs Papastathopoulos | 2008- | 86 | 3 |
10 | Dimitris Salpingidis | 2005-2014 | 82 | 13 |
Reti
# | Nome | Periodo | Reti | Presenze | Media reti a partita |
---|---|---|---|---|---|
1 | Nikos Anastopoulos | 1977-1988 | 29 | 74 | 0,392 |
2 | Angelos Charisteas | 2001-2011 | 25 | 88 | 0,284 |
3 | Theofanis Gekas | 2005-2014 | 24 | 78 | 0,308 |
4 | Dīmītrīs Saravakos | 1982-1994 | 22 | 78 | 0,282 |
5 | Mimis Papaioannou | 1963-1978 | 21 | 61 | 0,328 |
6 | Nikos Machlas | 1993-2002 | 18 | 61 | 0,295 |
7 | Demis Nikolaidis | 1995-2004 | 17 | 54 | 0,315 |
Konstantinos Mitroglou | 2009- | 17 | 65 | 0,269 | |
9 | Panagiōtīs Tsalouchidīs | 1987-1995 | 16 | 76 | 0,211 |
10 | Giōrgos Siderīs | 1958-1970 | 14 | 28 | 0,500 |
Capitani
- 1951-1954 Thanasis Bebis
- 1954-1960 Ilias Rosidis
- 1961-1967 Kostas Polychroniou
- 1968-1970 Giōrgos Siderīs
- 1970-1979 Dīmītrīs Domazos
- 1979-1982 Giōrgos Koudas
- 1982 Anthimos Kapsīs
- 1983-1988 Nikos Anastopoulos
- 1988-1994 Tasos Mītropoulos
- 1994-1998 Stratos Apostolakīs
- 1998-1999 Demis Nikolaidis
- 1999-2001 Marinos Ouzounidīs
- 2001-2007 Theodōros Zagorakīs
- 2007-2009 Angelos Basinas
- 2009-2014 Giōrgos Karagkounīs
- 2014-2015 Kōstas Katsouranīs
- 2015-oggi Vasilīs Torosidīs
Posizioni nel ranking FIFA
Anno | Posizione a dicembre | Pos. più alta dell'anno | Pos. più bassa dell'anno |
---|---|---|---|
1993 | 34 | 32 | 36 |
1994 | 28 | 28 | 37 |
1995 | 34 | 23 | 34 |
1996 | 35 | 30 | 45 |
1997 | 42 | 29 | 46 |
1998 | 53 | 42 | 66 |
1999 | 34 | 30 | 46 |
2000 | 42 | 31 | 42 |
2001 | 57 | 43 | 61 |
2002 | 48 | 46 | 59 |
2003 | 30 | 26 | 48 |
2004 | 18 | 14 | 36 |
2005 | 16 | 12 | 20 |
2006 | 16 | 14 | 32 |
2007 | 11 | 11 | 16 |
2008 | 20 | 8 | 20 |
2009 | 13 | 11 | 20 |
2010 | 11 | 11 | 13 |
2011 | 14 | 8 | 14 |
2012 | 13 | 10 | 15 |
2013 | 12 | 11 | 16 |
2014 | 24 | 10 | 25 |
2015 | 41 | 24 | 44 |
Note
- ^ a b (EN) Ranking FIFA per nazionali - Grecia, su fifa.com.
- ^ a b c d e f La Grecia ai Mondiali, su ilpost.it, 24 maggio 2014.
- ^ a b c d e f g h i j k l Enzo D'Orsi, Storia del calcio greco, su treccani.it, 2002.
- ^ Gianni Mura, In America, ma studiate, in la Repubblica, 18 novembre 1993, p. 27.
- ^ All'ultimo minuto, lacrime francesi, in la Repubblica, 18 novembre 1993, p. 31.
- ^ Gianni Mura, Solo Argentina, tanto Batistuta, in la Repubblica, 22 giugno 1994, p. 3.
- ^ Corrado Sannucci, Troppa grazia, Bulgaria, in la Repubblica, 27 giugno 1994, p. 7.
- ^ Alessandro Tommasi, Che spavento per l'Inghilterra ma Beckham fa il miracolo, in la Repubblica, 7 ottobre 2001, p. 45.
- ^ a b Tutte le altre finaliste, su repubblica.it, 29 novembre 2003.
- ^ Audace colpo della Grecia Gelo sulla festa portoghese, su repubblica.it, 12 giugno 2004.
- ^ a b c d e EURO 2004: Grecia, su storiedicalcio.altervista.org. URL consultato l'11 gennaio 2015.
- ^ Diego Antonelli, Impresa greca, Francia eliminata, su gazzetta.it, 25 giugno 2004.
- ^ Calcio: Euro 2004 - Grecia, scommette e vince 500mila euro, in Adnkronos, 5 luglio 2004.
- ^ Gianni Mura, L'incredibile favola della Grecia, in la Repubblica, 5 luglio 2004, p. 1.
- ^ Andrea Monti, Grecia maltrattata dall'Albania (2-1), in La Gazzetta dello Sport, 5 settembre 2004.
- ^ NAZIONALI: GRECIA-MESSICO 0-0, su inter.it, 23 giugno 2005.
- ^ M.S., Decide Gravgaard di testa La Danimarca spera ancora, in La Gazzetta dello Sport, 9 ottobre 2005.
- ^ Calcio, sorteggi Europei 2008. L'Italia trova Francia e Ucraina, su repubblica.it, 27 gennaio 2006.
- ^ Zyrianov lancia la Russia eliminati i campioni della Grecia, su repubblica.it, 14 giugno 2008.
- ^ Mondiali 2010, Grecia qualificata, su rai.it, 18 novembre 2009.
- ^ L'Hertha punta su Gekas, su it.uefa.com, 17 dicembre 2009.
- ^ Marco Gaetani, Follia Kaita, Nigeria k.o. Grecia, successo storico, su repubblica.it, 17 giugno 2010.
- ^ L'Argentina di Maradona non fa sconti, Grecia bocciata 2-0, su sport.sky.it, 22 giugno 2010.
- ^ Dopo questo annuncio il presidente della federazione ellenica dichiarò: "La nazionale greca e tutto lo sport greco saranno sempre grati e riconoscenti verso Otto Rehhagel, che ha cambiato la mentalità del calcio greco, permettendogli di entrare nella storia".
- ^ Grecia: addio Rehhagel, Santos nuovo ct, su rai.it, 1º luglio 2010.
- ^ Emiliano Pozzoni, Francia, Grecia, Russia e Ibra qualificati Trap, Ronaldo ed Estonia agli spareggi, su gazzetta.it, 11 ottobre 2011.
- ^ Euro 2012 si parte: Polonia-Grecia finisce 1-1, su sport.sky.it, 8 giugno 2012.
- ^ Matteo Montagna, La Grecia fa il colpaccio Karagounis elimina la Russia, su gazzetta.it, 16 giugno 2012.
- ^ La Grecia sogna e poi fa crac. Passa la Germania 4-2, su sport.sky.it, 22 giugno 2012.
- ^ Enrico Sisti, Incubo Francia in Ucraina adesso serve il miracolo magia di Ronaldo, Ibra ko, in la Repubblica, 16 novembre 2013, p. 57.
- ^ (RO) ROMÂNIA - GRECIA, scor 1-1 în returul barajului. "Tricolorii" au ratat calificarea la Cupa Mondială din Brazilia - FOTO, su mediafax.ro, 19 novembre 2013.
- ^ Mondiali, Grecia-Costa d'Avorio 2-1: Samaras gol per gli ottavi, Drogba fuori, su gazzetta.it, 24 giugno 2014.
- ^ Jacopo Gerna, Mondiali, Costa Rica-Grecia 6-4 dopo i rigori: Navas para su Gekas, su gazzetta.it, 29 giugno 2014.
- ^ Ranieri è il nuovo ct della Grecia, su corriere.it, 25 luglio 2014.
- ^ (EL) Ο κ. Ρανιέρι στο τιμόνι της Εθνικής, in epo.gr, 25 luglio 2014. URL consultato il 25 luglio 2014.
- ^ Euro 2016. Grecia, esonerato Ranieri: c'è il Trap? Serbia, Advocaat si dimette, su gazzetta.it, 15 novembre 2014.
- ^ (EL) Δήλωση προέδρου ΕΠΟ, in epo.gr, 15 novembre 2014. URL consultato il 15 novembre 2014.
- ^ Grecia: l'uruguaiano Markarian nuovo Ct, su gazzetta.it, 12 febbraio 2015.
- ^ (EL) Ο Σέρχιο Μαρκαριάν νέος ομοσπονδιακός, in epo.gr, 12 febbraio 2015. URL consultato il 12 febbraio 2015.
- ^ Follia Turchia-Grecia: nel minuto di silenzio grida per Allah, su sportmediaset.mediaset.it, 17 novembre 2015.
- ^ Crisi greca, Skibbe nuovo ct, su gazzettadiparma.it, 29 ottobre 2015.
- ^ Jacopo Gerna, Croazia-Grecia 4-1: gol di Modric, Kalinic, Sokratis, Perisic e Kramaric, su gazzetta.it, 9 novembre 2017.
- ^ Mondiali 2018, Grecia-Croazia 0-0: anche Mandzukic va in Russia, su corrieredellosport.it, 12 novembre 2017.
- ^ (EN) Greece sack coach Michael Skibbe after miserable Nations League campaign and appoint Angelos Anastasiadis as his successor, Daily Mail, 25 ottobre 2018.
- ^ Come da regolamento FIFA vengono considerate le sole edizioni comprese tra il 1908 ed il 1948 in quanto sono le uniche ad essere state disputate dalle Nazionali maggiori. Per maggiori informazioni si invita a visionare questa pagina.
- ^ Ballon d'Or - Yearwise Top-5, RSSSF.
- ^ (EN) Greece - Record International Players, su rsssf.com.
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla nazionale di calcio della Grecia
Collegamenti esterni
- (EL) Federazione calcistica ellenica, su epo.gr.
- (IT, EN) Sito della Grecia Campione a Euro 2004, su greecechampion.com.
- (DE, EN, IT) Nazionale di calcio della Grecia, su Transfermarkt.it, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- Archivio RSSSF dei risultati (dal 1929), su rsssf.com.
- Archivio RSSSF dei giocatori con più presenze e più gol in nazionale, su rsssf.com.
- Archivio RSSSF degli allenatori (dal 1929), su rsssf.com.