Idem est non esse et non probari: differenze tra le versioni
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L'espressione vuole intendere, soprattutto in alcuni ragionamenti di carattere [[filosofia|filosofico]], che l'esistenza non può dirsi compiuta e fattiva se non è dimostrato (nel senso di di-mostrare, ovvero di presentarsi) che queste stesse cose siano realmente accadute. |
L'espressione vuole intendere, soprattutto in alcuni ragionamenti di carattere [[filosofia|filosofico]], che l'esistenza non può dirsi compiuta e fattiva se non è dimostrato (nel senso di di-mostrare, ovvero di presentarsi) che queste stesse cose siano realmente accadute. |
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Nel [[diritto]], la frase viene utilizzata per indicare che "non essere e non essere dimostrato è la stessa cosa", cioè che in un processo la prova ha un'importanza essenziale. |
Nel [[diritto]], la frase viene utilizzata per indicare che "non essere e non essere dimostrato è la stessa cosa", cioè che in un [[Processo (diritto)|processo]] la [[Prova (diritto)|prova]] ha un'importanza essenziale. |
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Versione delle 09:01, 1 mag 2019
Idem est non esse et non probari è una locuzione latina che significa letteralmente è la stessa cosa non essere e non mostrarsi.
L'espressione vuole intendere, soprattutto in alcuni ragionamenti di carattere filosofico, che l'esistenza non può dirsi compiuta e fattiva se non è dimostrato (nel senso di di-mostrare, ovvero di presentarsi) che queste stesse cose siano realmente accadute.
Nel diritto, la frase viene utilizzata per indicare che "non essere e non essere dimostrato è la stessa cosa", cioè che in un processo la prova ha un'importanza essenziale.