Monastero patriarcale di Peć: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
SenoritaGomez (discussione | contributi)
SenoritaGomez (discussione | contributi)
Riga 36: Riga 36:
[[Categoria:Monasteri ortodossi della Serbia|Peć]]
[[Categoria:Monasteri ortodossi della Serbia|Peć]]
[[Categoria:Patrimoni dell'umanità della Serbia]]
[[Categoria:Patrimoni dell'umanità della Serbia]]
[[Categoria:Monasteri ortodossi|Peć, Monastero di]]
[[Categoria:Peć|Peć, Monastero di]]
[[Categoria:Chiesa serbo-ortodossa in Kosovo]]
[[Categoria:Chiesa serbo-ortodossa in Kosovo]]

Versione delle 11:15, 15 apr 2019

 Bene protetto dall'UNESCO
Monumenti medievali in Kosovo: monastero di Dečani, monastero patriarcale di Peć, monastero di Gračanica e Nostra Signora di Ljeviš
 Patrimonio dell'umanità
TipoCulturali
Criterio(ii) (iii) (iv)
Pericolo2006
Riconosciuto dal2004
Scheda UNESCO(EN) Medieval Monuments in Kosovo: Dečani Monastery, Patriarchal Monastery of Peć, Gračanica Monastery, and Our Lady of Ljeviš
(FR) Scheda

Il monastero patriarcale di Peć (in serbo: Манастир Пећка патријаршија, Manastir Pećka patrijaršija) è un monastero patriarcale (stavropigiale) appartenente alla Chiesa ortodossa serba situato vicino a Peć, in Kosovo. Il complesso di chiese è la sede spirituale e il mausoleo degli arcivescovi e patriarchi serbi.

Il 31 luglio 2006 venne inserito nell'elenco dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO come estensione del monastero di Dečani, già inserito nella lista due anni prima.

Fondazione

La data precisa della fondazione del monastero è sconosciuta. Si pensa che, mentre san Sava era ancora in vita, il sito sia diventato un metoh (ovverosia un terreno posseduto e governato da un monastero) del monastero di Žiča, che allora era la sede dell'Arcivescovato serbo, e Patriarcato serbo (1346-1463 e 1557-1766).

L'arcivescovo Arsenije I costruì la chiesa dei Santi Apostoli, al fine di porre in un luogo più sicuro e più vicino al centro della nazione la sede della chiesa serba. Presto, intorno al 1250, ne ordinò la decorazione. Nel 1320, a nord di essa venne costruita la chiesa di San Demetrio, per ordine dell'arcivescovo Nikodim I. Nel 1330, a sud della prima venne costruita una terza chiesa dall'arcivescovo Danilo II, la chiesa della Santa Vergine Hodegetria, a sud della quale venne poi aggiunta anche la piccola chiesa di San Nicola. Di fronte alle tre grandi chiese Danilo II eresse un monumentale nartece e, di fronte a quest'ultimo, una torre. Ai tempi dell'arcivescovo Joanakije II, intorno al 1345, venne affrescato l'interno della chiesa di San Demetrio.

Durante il XIV secolo vennero apportate piccole modifiche alla chiesa dei Santi Apostoli. Dal XIII al XV e nel XVII secolo i patriarchi serbi, arcivescovi di Peć, vennero sepolti nelle chiese del monastero.

Restauri

Il restauro del complesso iniziò nel giugno del 2006 e venne completato a novembre dello stesso anno. Lo scopo principale era quello di proteggere il monastero dalle inclemenze del tempo, oltre che riparare i muri interni ed esterni. Sulla facciata nord di San Demetrio vennero scoperti due affreschi precedentemente sconosciuti, rappresentanti una regina ed un nobile serbo.

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN247421576 · WorldCat Identities (ENviaf-247421576