Discussione:Latium adiectum: differenze tra le versioni

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C'è molta confusione riguardo la perimetrazione del Latium Adiectum nell'articolo che trovo: in particolare si cita Plinio impropriamente, attribuendo ad egli un'inclusione dell'agro pontino e monti lepini nel Latium Adiectum. Plinio non afferma niente del genere: nel libro terzo della Naturalis Historia, Plinio fa semplicemente un'elenco delle città e colonie a sud di ROMA (non al latium vetus) in quell'epoca storica, includendo quindi tutte quelle aggiunte e dedotte al momento, e cita quindi correttamente tutte le colonie dedotte anche in territori del latium vetus (come l'agro pontino e monti circostanti) che in precedenza non esistevano o non erano sotto il controllo romano, ma che si trovavano in un territorio che è già definito "Latium Vetus" dalla tradizione e che era già stato in precedenza conteso ai Volsci e, ancor prima, da questi ai Latini.
C'è molta confusione riguardo la perimetrazione del Latium Adiectum nell'articolo che trovo: in particolare si cita Plinio impropriamente, attribuendo ad egli un'inclusione dell'agro pontino e monti lepini nel Latium Adiectum. Plinio non afferma niente del genere: nel libro terzo della Naturalis Historia, Plinio fa semplicemente un'elenco delle città e colonie a sud di ROMA (non al latium vetus) in quell'epoca storica, includendo quindi tutte quelle aggiunte e dedotte al momento, e cita quindi correttamente tutte le colonie dedotte anche in territori del latium vetus (come l'agro pontino e monti circostanti) che in precedenza non esistevano o non erano sotto il controllo romano, ma che si trovavano in un territorio che è già definito "Latium Vetus" dalla tradizione e che era già stato in precedenza conteso ai Volsci e, ancor prima, da questi ai Latini.


Sia Plinio (in altro passaggio) che Strabone affermano chiaramente che queste aree appartenessero al Latium Vetus, senza ombra di dubbio, e proprio lo stesso Pilinio afferma chiaramente che il Latium Vetus andasse "A tiberi circeios".
Sia Plinio (in altro passaggio) che Strabone affermano chiaramente che queste aree appartenessero al Latium Vetus, senza ombra di dubbio, e proprio lo stesso Pilinio afferma chiaramente che il Latium Vetus andasse "A tiberi circeios", quindi non solo includendo il Circeo ma suggerendo anche di includervi tutto l'agro pontino e, ragionevolmente, tutti gli insediamenti dei monti lepini e della conca Privernate che nell'agro avevano i propri territori e le proprie vie commerciali e militari.


Tornando a Plinio, conclude la sua lista di colonie aggiune con SUESSA (Sessa Aurunca) che è l'unica località che attribuisce sicuramente al latium adiectum, dicendo che ne è il limite meridionale.
Plinio poi conclude la sua lista di colonie aggiune con SUESSA (Sessa Aurunca) che è l'unica località che attribuisce sicuramente al latium adiectum, dicendo che ne è il limite meridionale.
In nessun passaggio esplicita invece quale sia il limite settentrionale del latium adiectum, ma abbiamo già detto che invece fissa il limite meridionale del Latium Vetus sulla costa al Circeo.
In nessun passaggio esplicita invece quale sia il limite settentrionale del latium adiectum, ma abbiamo già detto che invece fissa il limite meridionale del Latium Vetus sulla costa al Circeo.


Quindi almeno il CIRCEO va incluso nel VETUS ed escluso dall'Adiectum, e simile argomentazione si deve poter fare per gli altri centri pontini che comunque subirono analoghe contese tra latini e volsci prima, e tra volsci e romani poi.
Quindi almeno il CIRCEO va incluso nel VETUS ed escluso dall'Adiectum, e simile argomentazione si deve poter fare per gli altri centri pontini che comunque subirono analoghe contese tra latini e volsci prima, e tra volsci e romani poi.
L'unico dubbio ed ambiguità può essere su Terracina, che però viene inclusa (per analogia e legami socio politici) solitamente nel Vetus.
L'unico dubbio ed ambiguità può essere su Terracina, che però viene inclusa (per analogia e legami socio politici) solitamente nel Vetus.
In questo senso il comune "destino" legato alla conquista romana di molte (ma non tutte!) le località elencate da Plinio a meridione di Roma, non può in nessun modo far dedurre che quello sia l'elenco delle sole località del latium adiectum.
In questo senso il comune "destino" legato alla conquista romana di molte (ma non tutte!) le località elencate da Plinio a meridione di Roma, non può in nessun modo far dedurre che quello sia l'elenco delle sole località del latium adiectum. Basti pensare che negli stessi passaggi Plinio accenna anche a 24 misteriose antiche città latine "entro il circeo" scomparse prima della conquista romana, dimostrando di non fare riferimento ad un particolare periodo storico nella sua descrizione, e di non star usando quindi la "conquista romana" come criterio descrittivo delle regioni in questione.


Correggo cancellando le parti che contengono questa ambiguità.
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C'è molta confusione riguardo la perimetrazione del Latium Adiectum nell'articolo che trovo: in particolare si cita Plinio impropriamente, attribuendo ad egli un'inclusione dell'agro pontino e monti lepini nel Latium Adiectum. Plinio non afferma niente del genere: nel libro terzo della Naturalis Historia, Plinio fa semplicemente un'elenco delle città e colonie a sud di ROMA (non al latium vetus) in quell'epoca storica, includendo quindi tutte quelle aggiunte e dedotte al momento, e cita quindi correttamente tutte le colonie dedotte anche in territori del latium vetus (come l'agro pontino e monti circostanti) che in precedenza non esistevano o non erano sotto il controllo romano, ma che si trovavano in un territorio che è già definito "Latium Vetus" dalla tradizione e che era già stato in precedenza conteso ai Volsci e, ancor prima, da questi ai Latini.

Sia Plinio (in altro passaggio) che Strabone affermano chiaramente che queste aree appartenessero al Latium Vetus, senza ombra di dubbio, e proprio lo stesso Pilinio afferma chiaramente che il Latium Vetus andasse "A tiberi circeios", quindi non solo includendo il Circeo ma suggerendo anche di includervi tutto l'agro pontino e, ragionevolmente, tutti gli insediamenti dei monti lepini e della conca Privernate che nell'agro avevano i propri territori e le proprie vie commerciali e militari.

Plinio poi conclude la sua lista di colonie aggiune con SUESSA (Sessa Aurunca) che è l'unica località che attribuisce sicuramente al latium adiectum, dicendo che ne è il limite meridionale. In nessun passaggio esplicita invece quale sia il limite settentrionale del latium adiectum, ma abbiamo già detto che invece fissa il limite meridionale del Latium Vetus sulla costa al Circeo.

Quindi almeno il CIRCEO va incluso nel VETUS ed escluso dall'Adiectum, e simile argomentazione si deve poter fare per gli altri centri pontini che comunque subirono analoghe contese tra latini e volsci prima, e tra volsci e romani poi. L'unico dubbio ed ambiguità può essere su Terracina, che però viene inclusa (per analogia e legami socio politici) solitamente nel Vetus. In questo senso il comune "destino" legato alla conquista romana di molte (ma non tutte!) le località elencate da Plinio a meridione di Roma, non può in nessun modo far dedurre che quello sia l'elenco delle sole località del latium adiectum. Basti pensare che negli stessi passaggi Plinio accenna anche a 24 misteriose antiche città latine "entro il circeo" scomparse prima della conquista romana, dimostrando di non fare riferimento ad un particolare periodo storico nella sua descrizione, e di non star usando quindi la "conquista romana" come criterio descrittivo delle regioni in questione.

Correggo cancellando le parti che contengono questa ambiguità. Nulla osta dal mio punto di vista che l'autore le riscriva descrivendo il processo di (ri)conquista romana, ma senza includere le colonie del pontino vero e proprio nell'adiectum, che può trovarsi solo a sud del Circeo e non certo a nord. Lo avrei fatto io, ma non ho compreso appieno il senso dell'intero paragrafo peraltro privo di fonti a supporto, sopratutto alla luce dell'adeguamento pliniano, e quindi ho preferito a malincuore cancellare piuttosto che scrivere qualcosa di "diplomatico" nei confronti dell'originale contributore, ma comunque non chiaro.

--Luciano.comelli (msg) 14:00, 13 mar 2019 (CET)[rispondi]