Bagnomaria: differenze tra le versioni

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Per preparare un bagnomaria, si prepara anzitutto il composto da sottoporre al trattamento all'interno di una vaschetta. Quindi si riempie di liquido, in genere [[acqua]], un altro recipiente di forma e dimensioni adatte a contenere il primo recipiente in modo agevole e sicuro. Si mette il primo dentro il secondo e quest'ultimo sul fuoco o direttamente in [[forno]]<ref>[http://cucina.corriere.it/scuola-di-cucina/cucina-al-vapore/145/cottura-bagnomaria_338ddad2-1b09-11df-af4a-00144f02aabe.shtml Cottura a bagnomaria - Corriere della Sera<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
Per preparare un bagnomaria, si prepara anzitutto il composto da sottoporre al trattamento all'interno di una vaschetta. Quindi si riempie di liquido, in genere [[acqua]], un altro recipiente di forma e dimensioni adatte a contenere il primo recipiente in modo agevole e sicuro. Si mette il primo dentro il secondo e quest'ultimo sul fuoco o direttamente in [[forno]]<ref>[http://cucina.corriere.it/scuola-di-cucina/cucina-al-vapore/145/cottura-bagnomaria_338ddad2-1b09-11df-af4a-00144f02aabe.shtml Cottura a bagnomaria - Corriere della Sera<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.


In ogni caso,il [[calore]] mantiene calda l'acqua e a partire da questa il calore si trasferisce lentamente al composto, in modo delicato e ben controllabile. La tecnica richiede tempi lunghi, ma è molto usata in pasticceria. Consente,infatti, di avere un maggior controllo sul grado di cottura di alcuni composti che altrimenti patirebbero degli sbalzi di calore violenti, come alcuni a base di uova, miele, zucchero. Tra le preparazioni più note ricordiamo il [[pan di Spagna]], il [[torrone]], i [[Budino|budini]] della famiglia delle ''crème caramel'', in alcuni casi il [[Caramello|caramello biondo]], e alcune ricette di [[marmellata]].
In ogni caso, il [[calore]] mantiene calda l'acqua e a partire da questa il calore si trasferisce lentamente al composto, in modo delicato e ben controllabile. La tecnica richiede tempi lunghi, ma è molto usata in pasticceria. Consente,infatti, di avere un maggior controllo sul grado di cottura di alcuni composti che altrimenti patirebbero degli sbalzi di calore violenti, come alcuni a base di uova, miele, zucchero. Tra le preparazioni più note ricordiamo il [[pan di Spagna]], il [[torrone]], i [[Budino|budini]] della famiglia delle ''crème caramel'', in alcuni casi il [[Caramello|caramello biondo]], e alcune ricette di [[marmellata]].
Il bagnomaria è usato anche per rendere nuovamente fluido il miele cristallizzato.
Il bagnomaria è usato anche per rendere nuovamente fluido il miele cristallizzato.



Versione delle 14:33, 18 feb 2019

Disambiguazione – Se stai cercando il film di Giorgio Panariello, vedi Bagnomaria (film).
Utilizzo del bagnomaria per fondere del cioccolato.

Il bagnomaria è un sistema per riscaldare, cuocere o distillare indirettamente. Lo scopo è quello di avere un maggior controllo sui risultati quando si trattano ingredienti particolarmente delicati[1].

Descrizione

Per preparare un bagnomaria, si prepara anzitutto il composto da sottoporre al trattamento all'interno di una vaschetta. Quindi si riempie di liquido, in genere acqua, un altro recipiente di forma e dimensioni adatte a contenere il primo recipiente in modo agevole e sicuro. Si mette il primo dentro il secondo e quest'ultimo sul fuoco o direttamente in forno[2].

In ogni caso, il calore mantiene calda l'acqua e a partire da questa il calore si trasferisce lentamente al composto, in modo delicato e ben controllabile. La tecnica richiede tempi lunghi, ma è molto usata in pasticceria. Consente,infatti, di avere un maggior controllo sul grado di cottura di alcuni composti che altrimenti patirebbero degli sbalzi di calore violenti, come alcuni a base di uova, miele, zucchero. Tra le preparazioni più note ricordiamo il pan di Spagna, il torrone, i budini della famiglia delle crème caramel, in alcuni casi il caramello biondo, e alcune ricette di marmellata. Il bagnomaria è usato anche per rendere nuovamente fluido il miele cristallizzato.

Cenni storici

Sull'invenzione, leggendaria, del bagnomaria ci sono versioni discordanti: alcuni la attribuiscono a un'alchimista dell'antichità, Miriam, sorella di Mosè e Aronne[3], altri a un'alchimista dell'alto Medioevo, Maria la Giudea, sull'esistenza della quale non c'è accordo. La prima menzione di quest'ultima versione è di Zosimo di Panopoli, autore nel IV secolo dei più antichi testi conosciuti sull'alchimia. Si dice che Maria la Giudea abbia sperimentato il metodo del bagno in acqua (Balneum Mariae in latino medievale) per imitare le condizioni naturali e riscaldare lentamente miscele di varie sostanze (elisir) e produrre in questo modo oro o altri metalli preziosi.

Note

Voci correlate

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