Douglas C-47 Dakota/Skytrain: differenze tra le versioni

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Modificato il periodo di costruzione, se il primo volo è stato nel dicembre 1941, non è stato costruito negli anni '30.
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=== Lo Skytrain in Italia ===
=== Lo Skytrain in Italia ===
Naturalmente, vista l'abbondanza di residuati bellici Alleati del dopoguerra, il DC-3 fu presente anche in Italia, andando a equipaggiare una galassia di compagnie aeree sia "storiche" sia create da zero, come la [[Società Italiana Servizi Aerei]], la [[Lai linee aeree italiane|LAI]], l'[[Itavia]], o le [[Avio Linee Italiane]].<br />
Naturalmente, vista l'abbondanza di residuati bellici Alleati del dopoguerra, il DC-3 fu presente anche in Italia, andando a equipaggiare una galassia di compagnie aeree sia "storiche" sia create da zero, come la [[Società Italiana Servizi Aerei]], la [[Lai linee aeree italiane|LAI]], l'[[Itavia]], o le [[Avio Linee Italiane]].<br />
A differenza di quanto avveniva in altre forze armate, il C-47 non fu utilizzato in Italia per lanci di [[paracadutisti]] visto che gli vennero preferiti altri aerei come il [[Savoia-Marchetti S.M.82]], il [[C-119 Flying Boxcar]] e infine il [[C-130 Hercules]]. Tuttavia ebbe ugualmente impiego militare in ben 40 esemplari<ref>[http://www.aeronautica.difesa.it/museoVdV/collezione_aeromobili/hangarBadoni/Pagine/C47-DC3Dakota.aspx Home Page dell'Aeronautica Militare].</ref> come trasporto [[Very Important Person|VIP]] per ufficiali di [[Stato Maggiore]]<ref>Malizia, Nicola, ''Fiat G.59''. Istituto Bibliografico Napoleone 2005, pag. 88.</ref>, come velivolo per addestramento ai plurimotori e come piattaforma per [[contromisure elettroniche]]. Proprio in quest'ultima veste l'Aeronautica Militare italiana ne fece largo uso (71º Gruppo GE). Era un C-47 anche il velivolo [[Argo 16]] in uso al SID che precipitò a [[Marghera]] il 23 novembre [[1973]] a causa di una bomba a bordo.<br />
A differenza di quanto avveniva in altre forze armate, il C-47 non fu utilizzato in Italia per lanci di [[paracadutisti]] visto che gli vennero preferiti altri aerei come il [[Savoia-Marchetti S.M.82]], il [[C-119 Flying Boxcar]] e infine il [[C-130 Hercules]]. Tuttavia ebbe ugualmente impiego militare in ben 40 esemplari<ref>[http://www.aeronautica.difesa.it/museoVdV/collezione_aeromobili/hangarBadoni/Pagine/C47-DC3Dakota.aspx Home Page dell'Aeronautica Militare].</ref> come trasporto [[Very Important Person|VIP]] per ufficiali di [[Stato Maggiore]]<ref>Malizia, Nicola, ''Fiat G.59''. Istituto Bibliografico Napoleone 2005, pag. 88.</ref>, come velivolo per addestramento ai plurimotori e come piattaforma per [[contromisure elettroniche]]. Proprio in quest'ultima veste l'Aeronautica Militare italiana ne fece largo uso (71º Gruppo GE). Era un C-47 anche il velivolo [[Argo 16]] in uso al SID che precipitò a [[Marghera]] il 23 novembre [[1973]]. <br />
Questo aeroplano rimase in servizio con l'[[Aeronautica Militare Italiana]] almeno fino alla metà degli anni ottanta.<ref>[http://www.flickr.com/photos/chrischenn76/6488827935/ Foto di un C-47 italiano ripreso a Fairford nel 1985].</ref>
Questo aeroplano rimase in servizio con l'[[Aeronautica Militare Italiana]] almeno fino alla metà degli anni ottanta.<ref>[http://www.flickr.com/photos/chrischenn76/6488827935/ Foto di un C-47 italiano ripreso a Fairford nel 1985].</ref>



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Douglas C-47 Dakota/Skytrain
Un C-47 Dakota in livrea RAF (foto del 2004)
Descrizione
Tipoaereo da trasporto tattico
aereo da trasporto
aereo di linea
Equipaggio4
CostruttoreBandiera degli Stati Uniti Douglas
Data primo volo23 dicembre 1941
Utilizzatore principaleBandiera degli Stati Uniti USAAF
Altri utilizzatoriBandiera del Regno Unito RAF
Bandiera degli Stati Uniti US Navy
Bandiera del Canada RCAF
Esemplarioltre 13 000
Sviluppato dalDouglas DC-3
Altre variantiDouglas XCG-17
Douglas AC-47 Spooky
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza19,43 m (63 ft 9 in)
Apertura alare29,41 m (95 ft 6 in)
Altezza5,18 m (17 ft 0 in)
Superficie alare91,69 (987 ft²)
Peso a vuoto8 226 kg (18 135 lb)
Peso carico11 793 kg (26 000 lb)
Peso max al decollo14 061 kg (31 000 lb)
Capacità28 soldati o 2 700 kg (6 000 lb) di carico
Propulsione
Motore2 Pratt & Whitney R-1830-90C Twin Wasp
radiali 14 cilindri doppia stella raffreddati ad aria
Potenza1 200 hp (895 kW) ciascuno
Prestazioni
Velocità max360 km/h (224 mph, 195 kt) a 3 048 m (10 000 ft)
Velocità di crociera257 km/h (160 mph, 139 kt)
Velocità di salitaa 3 048 m (10 000 ft) in 9 min 30 s
Autonomia5 795 km (3 600 mi, 3 130 nmi)
Raggio di azione2 574 km (1 600 mi, 1 391 nmi)
Tangenza8 045 m (26 400 ft)
Notedati relativi alla versione C-47B-DK

dati estratti da McDonnell Douglas Aircraft since 1920[1]

voci di aerei militari presenti su Wikipedia

Il Douglas C-47, designato Skytrain negli esemplari destinati agli Stati Uniti d'America e Dakota a quelli destinati al Regno Unito, è un bimotore da trasporto tattico a uso militare prodotto dall'azienda statunitense Douglas negli anni quaranta.

Derivato dal DC-3 civile, venne largamente utilizzato dall'USAAF e dalla RAF nella seconda guerra mondiale e rimase in linea con i reparti operativi fino agli anni cinquanta, con alcuni esemplari tuttora in servizio.[2]

Storia del progetto

Nel corso della seconda guerra mondiale, le forze armate alleate utilizzarono i C-47 e DC-3 modificati per il trasporto di truppe, materiali e feriti. Vennero prodotti più di 10 000 esemplari negli stabilimenti Douglas di Long Beach e Santa Monica e nello stabilimento di Oklahoma City. In quest'ultimo, vennero prodotti 5 354 di questi velivoli nel periodo tra marzo 1943 e agosto 1945.

Impiego operativo

Seconda guerra mondiale

C-47
Lawson Field, Ft. Benning (Georgia).
C-47s allineati mentre scaricano merci all'aeroporto di Berlino-Tempelhof durante il ponte aereo per Berlino.
Lancio di paracadutisti da tre C-47.
Il generale di brigata Anthony C. McAuliffe, comandante della artiglieria della 101st Airborne Division, parla con i paracadutisti il giorno D-Day meno 1. Sullo sfondo sono visibili un aliante Waco CG-4 e alcuni C-47.

Il C-47 fu il principale aereo da trasporto alleato e il suo impiego nella versione trasporto truppe denominata C-53 Skytrooper fu determinante, ad esempio, durante l'Operazione Overlord in Normandia, dove trasportò ogni tipo di materiali, di rifornimenti e lanciò truppe aviotrasportate. Venne anche impiegato come velivolo traino per i pesanti alianti cargo CG-4 Waco (utilizzati anche nel operazione Overlord), e per il traino di particolari versioni di C-47 prive di propulsione. Grazie alla sua "pulizia" aerodinamica infatti, il C-47 aveva anche buone caratteristiche nel volo planato; fu quindi sviluppata una versione "aliantistica" chiamata XCG-17: per il decollo era trainato in quota da un normale C-47, e rimaneva al traino per tutta la durata del volo fino all'atterraggio, che era invece autonomo; dato che si trattava di un normale C-47, con gondole motori e motori ma con carenature al posto delle eliche, in caso di necessita poteva essere velocemente riconvertito alla normale versione a decollo autonomo. C-47 furono utilizzati per l'approvvigionamento delle forze americane durante l'assedio di Bastogne, con lanci di materiale.

L'aereo è stato senza dubbio di vitale importanza per il successo di molte campagne alleate, in particolare a Guadalcanal e nelle giungle della Nuova Guinea, ma anche in Birmania dove solo il C-47 (e la sua versione navale, la R4D) ha reso possibile per le truppe alleate contrastare la mobilità delle truppe dell'esercito giapponese. Nel Pacifico, i C-47 sono stati anche utilizzati per trasferire i soldati in servizio al fronte fino alle retrovie e al rientro negli Stati Uniti.

Viene attribuita al generale Dwight Eisenhower l'affermazione secondo la quale i veicoli fondamentali per la vittoria degli alleati erano stati, insieme con le Jeep e i mezzi da sbarco, proprio i C-47. Incidenti: Lago Carbonè, sulle cui rive poco dopo la fine dell’ultima guerra mondiale, precisamente il 28 novembre 1947, si era schiantato Dakota C47, aereo militare americano, procurando numerose vittime fra i militari a bordo. Il 24 ottobre 1954, sul monte Carbonè se ne schiantò un altro, sempre americano, con 21 vittime.

Secondo dopoguerra

Il C-47 è stato utilizzato dagli americani nelle fasi iniziali del ponte aereo di Berlino, ed è stato successivamente sostituito dal C-54. La Royal Canadian Air Force ha inoltre adottato il C-47 per le operazioni di ricerca e salvataggio fino a tutti gli anni '50.

Alcuni C-47 erano utilizzati dall'Aeronautica Jugoslava. Un relitto è "parcheggiato" nella base abbandonata di Željava, vicino ai Laghi di Plitvice.

Impieghi civili

La produzione raggiunse il numero di 10.000 esemplari nei soli USA. Quindi alla fine del conflitto era presente un gran numero di C-47 in varie versioni. Grazie alle sue grandi caratteristiche, il C-47 seppe rendersi utile anche in ambiti di pace; è ancora oggi uno degli aerei più utilizzati in molti paesi per le tratte a corto raggio, sia per il trasporto passeggeri sia merci. La versione con motori turboprop denominata C-47TP è un esempio di come il C-47 ha saputo adattarsi ai più disparati ruoli. Ne fu costruita anche una versione idrovolante, ma in un numero limitatissimo di esemplari. In alcuni casi fu anche dotato di pattini per poter operare in climi estremi.

Lo Skytrain in Italia

Naturalmente, vista l'abbondanza di residuati bellici Alleati del dopoguerra, il DC-3 fu presente anche in Italia, andando a equipaggiare una galassia di compagnie aeree sia "storiche" sia create da zero, come la Società Italiana Servizi Aerei, la LAI, l'Itavia, o le Avio Linee Italiane.
A differenza di quanto avveniva in altre forze armate, il C-47 non fu utilizzato in Italia per lanci di paracadutisti visto che gli vennero preferiti altri aerei come il Savoia-Marchetti S.M.82, il C-119 Flying Boxcar e infine il C-130 Hercules. Tuttavia ebbe ugualmente impiego militare in ben 40 esemplari[3] come trasporto VIP per ufficiali di Stato Maggiore[4], come velivolo per addestramento ai plurimotori e come piattaforma per contromisure elettroniche. Proprio in quest'ultima veste l'Aeronautica Militare italiana ne fece largo uso (71º Gruppo GE). Era un C-47 anche il velivolo Argo 16 in uso al SID che precipitò a Marghera il 23 novembre 1973.
Questo aeroplano rimase in servizio con l'Aeronautica Militare Italiana almeno fino alla metà degli anni ottanta.[5]

Uno dei C-47 impiegati dall'AMI è oggi in mostra nell'hangar "Badoni" del Museo Storico dell'Aeronautica Militare, a Vigna di Valle. Altri sono in attesa di restauro al Parco Tematico dell'Aviazione di Rimini, che ospita già un DC-3 (ex R4D) appartenuto tra l'altro a Clark Gable[6]. Di recente, il DC-3 N8383 è stato rimesso a nuovo e collocato all'ingresso dell'aeroporto di Torino-Caselle come gate guardian, con i colori della LAI e matricola I-LEON[7]. Un altro è stato acquisito nella primavera 2012 dal parco Volandia.[8]

Denominazioni ufficiali e soprannomi

I C-47 in servizio nella RAF hanno preso il nome Dakota, dall'acronimo "DACOTA" di Douglas Aircraft Company, ma il C-47 ha anche guadagnato il soprannome "Gooney Bird" nel teatro delle operazioni in Europa. Per l'USAF Strategic Air Command invece si chiamava "Skytrain" e rimase in servizio (ufficialmente) fino al 1967. Durante il ponte aereo di Berlino i civili tedeschi gli attribuirono il soprannome di Rosinenbomber (Rosinen significa "uva passa"). La US Air Force ha continuato a usare il C-47 per i vari ruoli, tra cui l'AC-47 (nome in codice "Puff the Magic Dragon", o più semplicemente "Spooky"), solitamente armato con delle Minigun e impiegato come "cannoniera volante" durante la guerra del Vietnam. Oltre 2.000 esemplari vennero prodotti in URSS con il nome Lisunov Li-2 (nome in codice NATO Cab), copiando DC-3 regolarmente acquistati dagli USA dopo averne riconvertito le misure dalle standard units al sistema metrico decimale, e aggiungendo un compartimento bombe e una mitragliatrice in torretta dorsale.
Anche i giapponesi crearono una propria versione, lo Showa/Nakajima L2D (nome in codice alleato Tabby), che durante la seconda guerra mondiale volò con le insegne della Marina imperiale giapponese a fianco di una ventina di DC-3 ex-civili.[9] Purtroppo, a causa delle enormi perdite subite dai giapponesi nel conflitto, nessun esemplare è sopravvissuto.

Versioni

Vista degli interni di un Douglas C-47 ripreso all'aeroporto di Hendon in Inghilterra.
C-47B Skytrain immatricolato 43-49942.
Dakota IV nella livrea del RAF Transport Command, proprietà della Air Atlantique Classic Flight britannica.
C-47A della Força Aérea Portuguesa.
Tp 79 (C-47A) della Svenska Flygvapnet.
Un Dakota della Royal Air Force con il portellone per il lancio di paracadutisti aperto, ripreso a Duxford in Inghilterra nel 2008.
C-47 on livrea USAAF e le strisce di invasione, Rotterdam 1985.
C-53D Skytrooper fotografato a un airshow.
Un Douglas R4D-8.
Un Douglas R4D-6.
Un Douglas R4D-5L.
C-47
prima versione derivata dal DC-3 con 27 posti a sedere per le truppe; costruiti in 965 esemplari, 12 vennero destinati alla US navy come R4D-1
C-47A
C-47 designati come R4D-5.
RC-47A

C-47A, attrezzati per la ricognizione fotografica e missioni ELINT.

SC-47A

C-47A attrezzati per la ricerca e salvataggio aereo (SAR), redisegnati come HC-47A nel 1962.

VC-47A

C-47A, attrezzate per il trasporto VIP

C-47B C-47 ter

con motori sovralimentati e capacità extra di carburante per coprire le rotte in Cina - Birmania - India, costruito in 3364 esemplari

VC-47B VC-47 ter

C-47 ter, attrezzati per il trasporto VIP

XC-47C

versione idrovolante con galleggianti

C-47D

versione derivata dal C-47 ter

AC-47D

versione cannoniera dodata di tre mitragliatrici Minigun da 7,62 millimetri

EC-47D CE-47D

derivato dal C-47D con attrezzature per il ruolo Early Warning (allarme avanzato); nel 1962 è stato designato AC-47D.

RC-47D

C-47D attrezzato per la ricognizione fotografica e missioni ELINT.

SC-47D

C-47D attrezzato per la ricerca e salvataggio aereo; ridesignato HC-47D nel 1962.

VC-47D

C-47D, attrezzato per il trasporto VIP

C-47E

versione cargo: poteva, se adattata, portare fino a 27-28 passeggeri

C-47F

YC-129 riprogettati; prototipi derivati dai precedenti modelli civili DC-3 per la valutazione da parte dell'USAF successivamente passarono alla US Navy come XR4D-8

C-47L/M

C-47H/Js attrezzati per particolari tipologie di missioni: ALUSNA e MAAG

EC-47N/P/Q

C e D-47A modificati per missioni ELINT / ARDF

C-47R

Un solo esemplare derivato da C-47 per l'impiego ad alta quota, in particolare per le missioni in Ecuador.

C-47T
C-48

derivato da un DC-3A della United Air Lines

C-48A

Tre velivoli derivati da DC-3AS con 18 posti

C-48B

Sedici velivoli derivati da DST-16 della United Air Lines; erano versioni aereo-ambulanza

C-48C quater

Sedici velivoli derivati da DC-3AS con 21 posti

C-49, C-49A, C-49B, C-49C, C-49D, C-49E, C-49F, C-49G, C-49H, C-49J, C-49K C-49, C-49A, C-49B, 49C-C, C-49D C-49E, 49F-C, C-49g, C-49H, C-49J, C-49K

Vari derivati da DC-3

C-50, C-50A, C-50B, C-50C, C-50D C-50, C-50A, C-50B, 50C-C, C-50D

Vari modelli derivati da DC-3

C-51

aeromobili canadesi di Colonial Airlines con modifiche al portello

C-52, C-52A, C-52B, C-52C, C-52D C-52, C-52A, C-52B, 52C-C, C-52D

DC-3A aeromobili con motori R-1830

C-53 Skytrooper

versione del C-47 per il trasporto truppe

XC-53A Skytrooper

un velivolo con modofiche all'aerodinamica

C-53B Skytrooper

versione del C-53 costruito in 8 esemplari, con maggiore autonomia e particolari strumenti di navigazione

C-53C Skytrooper

C-53 con portello di dimensioni maggiori, costruito in 17 esemplari

C-53D Skytrooper

C-53C con modifiche al sistema elettrico, costruito in 159 esemplari

C-68

Due esemplari derivati da DC-3AS, con 21 posti

C-117A Skytrooper

16 esemplari derivati da C-47B, per uso executive

VC-117A

Tre C-117s redesignati a trasporto VIP

SC-117A

Un C-117 quater, convertito per il salvataggio in mare

C-117B/VC-117B

variante per il volo in alta quota

C-117D

R4D-8 redesignati

LC-117D

USN R4D-8L redesignati

TC-117D

USN R4D-8T redesignati

VC-117D

USN R4D-8Z redesignati

YC-129

derivati da DC-3

XCG-17

versione aliante del C-47 con 40 posti

R4D-1 Skytrain

versione del C-47 per la US Navy

R4D-2

Due DC-3s della Eastern Air Lines designati R4D-2F e poi R4D-2Z per la US Navy

R4D-3

Venti C-53Cs per la US Navy

R4D-4

Dieci velivoli derivati da DC-3s

R4D-4R

Sette velivoli derivati da DC-3s per servizi executive

R4D-4Q

versione derivata da R4D-4 per il trasporto e l'impiego di contromisure Radar

R4D-5

variante C-47A con modifiche nell'impianto elettrico, redisegnati C-47H nel 1962, 238 vennero trasferiti all'USAF

R4D-5L

R4D-5 per l'uso in Antartide, redisegnati LC-47H nel 1962

R4D-5Q

R4D-5 per uso speciale come addestratori ECM, redisegnati CE-47H nel 1962

R4D-5R

R4D-5 per l'uso executive ed il trasporto di 21 passeggeri, anche utilizzato come velivolo scuola, redisegnati TC-47H nel 1962

R4D-5S

R4D-5 per l'uso speciale come addestratore ASW, redesignati SC-47H nel 1962

R4D-5Z

R4D-5 per il trasporto VIP, redesignati VC-47H nel 1962

R4D-6

157 esemplari C-47Bs trasferiti al US Navy, redesignati C-47J nel 1962

R4D-6L, Q, R, S, e Z

Varianti della serie R4D-5, redesignati respettivamente LC-47J, CE-47J, TC-47J, SC-47J, e VC-47J nel 1962

R4D-7

44 esemplari TC-47Bs trasferiti al USAF per l'uso come un addestratori per la navigazione, redesignati TC-47K nel 1962

R4D-8

R4D-5 e R4D-6 modificati nelle ali e nelle superfici mobili, redesignati C-117D nel 1962

R4D-8L

R4D-8 convertito per l'uso in Antartide, redesignati LC-117D nel 1962

R4D-8T

R4D-8 convertito come addestratore di equipaggi, redesignati TC-117D nel 1962

R4D-8Z

R4D-8 convertito come trasporto del personale, redesignati VC-117D nel 1962

Dakota

così soprannominati dalla RAF i modelli C-47 e R4D-1

Dakota II

soprannome dato dalla RAF ai DC-3s

Dakota III

soprannome dato dalla RAF ai C-47A

Dakota IV

soprannome dato dalla RAF ai C-47B

C-47TP Turbo Dakota

versione con moderni motori turboelica per impiego SAAF

Utilizzatori

Nella cultura di massa

Note

  1. ^ Francillon 1979, p. 261.
  2. ^ Parker 2013, pp. 13, 35, 37, 39, 45-47.
  3. ^ Home Page dell'Aeronautica Militare.
  4. ^ Malizia, Nicola, Fiat G.59. Istituto Bibliografico Napoleone 2005, pag. 88.
  5. ^ Foto di un C-47 italiano ripreso a Fairford nel 1985.
  6. ^ Museo dell'Aviazione di Rimini[collegamento interrotto].
  7. ^ Aeroporto di Torino-Caselle.
  8. ^ La storia sulle ali del DC-3 Douglas da oggi in mostra al parco Volandia. Corriere della Sera, 5 maggio 2012.
  9. ^ Francillon 1970, pp. 499-503.
  10. ^ LuftArchiv.de - Das Archiv der Deutschen Luftwaffe

Bibliografia

  • (EN) David Donald (ed.), The Encyclopedia of World Aircraft, New York, Barnes & Noble, 1997, ISBN 0-7607-0592-5.
  • (EN) Jennifer M. Gradidge, The Douglas DC-1, DC-2, DC-3 - The First Seventy Years, Tonbridge, UK, Air-Britain, 2006, ISBN 0-85130-332-3.
  • (EN) V. Flintham, Air Wars and Aircraft: A Detailed Record of Air Combat, 1945 to the Present, Facts on File, 1990, ISBN 0-8160-2356-5.
  • (EN) René J. Francillon, Japanese Aircraft of the Pacific War, London, Putnam, 1970, ISBN 0-370-00033-1.
  • (EN) René J. Francillion, McDonnell Douglas Aircraft since 1920, London, Putnam & Company Ltd., 1979, ISBN 0-370-00050-1.
  • (EN) ARAeS Arthur Jr. Pearcy, Douglas R4D variants (US Navy's DC-3/C-47), in Aircraft in Profile, Volume 14, Windsor, Berkshire, UK, Profile Publications Ltd., 1974, pp. 49-73, ISBN 0-85383-023-1.
  • (EN) Bill Yenne, McDonnell Douglas: A Tale of Two Giants, Greenwich, Connecticut, Bison Books, 1985, ISBN 0-517-44287-6.
  • Parker, Dana T. Building Victory: Aircraft Manufacturing in the Los Angeles Area in World War II. Cypress, California: Dana Parker Enterprises, 2013. ISBN 978-0-9897906-0-4.

Voci correlate

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