Sadismo: differenze tra le versioni

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{{Disturbi mentali e del comportamento}}
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Versione delle 14:17, 27 nov 2018

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Il sadismo è una parafilia consistente nel trarre piacere dall'infliggere dolore fisico o umiliazioni psicologiche ad altri soggetti. Nel DSM-5 è nominato come sadismo sessuale.

Origine del termine

Il termine fu introdotto dallo psichiatra Richard von Kraff-Ebing e deriva da Donatien Alphonse François de Sade, meglio conosciuto come Marchese de Sade (1740 - 1814), aristocratico francese autore di diversi libri erotici e di alcuni saggi filosofici, in cui è evidenziata la figura del sadico come individuo capace di compiere, con scientifica razionalità, ogni sorta di azione volta al male (o meglio all'immoralità, dato che il soggetto non riconosce solitamente bene e male ma solo il tornaconto personale), rifiutando ogni limitazione imposta dalla morale comune e riconoscendo come unica legge il perseguimento e l'accrescimento del proprio personale piacere.

Descrizione

Tradizionalmente combinato con il masochismo è chiamato, complessivamente, sadomasochismo (SM). In realtà, secondo alcuni studi, fra cui quelli del filosofo francese Gilles Deleuze,[1] la relazione fra sadico e masochista è impossibile, essendo il primo coinvolto in una sorta di operazione destrutturante del potere nella relazione (quindi facendo saltare ogni possibile accordo), laddove il secondo è piuttosto attratto dalle forme di istituzionalizzazione della relazione all'interno di una cornice contrattuale.

Pertanto il sadico, tendenzialmente, al di fuori di una cornice minima regolamentare come quella detta del SSC (sano sicuro e consensuale, tipica delle relazioni BDSM) può spingere la sua azione fino a soprassedere o rinunciare al consenso esplicito della "vittima" dei suoi gesti, o addirittura, nei casi di sadismo patologico, fino a oltrepassare i limiti della legalità rendendosi responsabile di atti lesivi dell'integrità psicofisica o addirittura della vita di colui o colei su cui agisce.

Studi e classificazione psichiatrica attuale

Molto cospicui sono gli studi sulla correlazione fra sadismo, masochismo e devianza, traumi, autolesionismo, attaccamento e abusi.[2][3]

Dalla letteratura psicologica e psichiatrica si evince come, al di là dei complessi profili psicologici degli interessati e delle motivazioni profonde che li possono condurre alla perversione, queste pratiche sono più spesso frequenti in soggetti di tipo borderline.[4][5][6] Il disturbo sadico della personalità (comprendente anche il sadismo non sessuale) è stato escluso dal novero dei disturbi della personalità dal DSM-IV e DSM-5, in quanto tali caratteristiche si possono riscontrare in molti altri disturbi, come narcisistico, antisociale, borderline, psicosi, psicopatia, ipersessualità, ecc.

Note

  1. ^ Gilles Deleuze, Il freddo e il crudele, Milano, ES, 1991. ISBN 8885357024; ISBN 9788885357020.
  2. ^ Sara Ciabatti (a cura di), Attaccamento e devianza sociale. URL consultato il 28-2-2010.
  3. ^ Roberto Fini, Vivere Borderline in classe. URL consultato il 28-2-2010.
  4. ^ Francesco Bruno, Antonella Ferrera, Borderlife. Storie celebri di follia, devianze e tragici destini, Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2006. ISBN 8884908086; ISBN 9788884908087.
  5. ^ Giacomo Balzano, I nuovi mali dell'anima. Il disturbo borderline e narcisistico negli adolescenti, Milano, Franco Angeli, 2007. ISBN 8846483308; ISBN 9788846483300.
  6. ^ Chiara Simonelli, Filippo Petruccelli, Veronica Vizzari, Le perversioni sessuali. Aspetti clinici e giuridici del comportamento sessuale deviante, 5ª ristampa 2009, 4ª ed. 2002. ISBN 8846423305; ISBN 9788846423306.

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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