Nazionale di calcio dell'Inghilterra: differenze tra le versioni

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[[Gareth Southgate]], allenatore dell'[[Nazionale Under-21 di calcio dell'Inghilterra|Under-21]], assunse le redini della nazionale maggiore, inizialmente in via temporanea<ref name="Gareth Southgate: Interim England manager wants future decided within a month">{{cita news |titolo=Gareth Southgate: Interim England manager wants future decided within a month |url=https://www.bbc.co.uk/sport/football/37969765 |editore=BBC Sport|data=14 novembre 2016 |lingua=en}}</ref> e poi permanente<ref name="Former defender signs four-year deal to lead Three Lions">{{cita web |titolo=Former defender signs four-year deal to lead Three Lions |url=http://www.thefa.com/news/2016/nov/30/gareth-southgate-announcement-301116 |editore=The Football Association |data=30 novembre 2016 |lingua=en}}</ref>. Sotto la sua gestione l'Inghilterra ottenne da imbattuta nel proprio girone la qualificazione al {{WC|2018}}, poi si qualificò per gli ottavi di finale giungendo seconda nel gruppo di prima fase, ottenendo due vittorie contro {{NazNB|CA|TUN}} e {{NazNB|CA|PAN}} e subendo una sconfitta contro il {{NazNB|CA|BEL}}. Agli ottavi eliminò la {{NazNB|CA|COL}} ai tiri di rigore<ref>{{cita news|url=https://www.bbc.com/sport/football/44610244|titolo=World Cup 2018: England beat Colombia 4-3 on penalties|data=3 luglio 2018|editore=BBC Sport|lingua=en}}</ref> e ai quarti di finale la {{NazNB|CA|SWE}} (2-0)<ref>{{cita news|url=http://www.skysports.com/football/sweden-vs-england/report/385228|titolo=Sweden 0-2 England: Harry Maguire and Dele Alli head England into World Cup semis|opera=Sky Sports|data=8 luglio 2018|lingua=en}}</ref>, accedendo così alle semifinali del mondiale dopo 28 anni. In semifinale fu sconfitta per 2-1 dalla {{NazNB|CA|HRV}} dopo i tempi supplementari e perse anche la finale per il terzo posto contro il {{NazNB|CA|BEL}}<ref>{{cita news|url=https://news.sky.com/story/theyve-come-home-englands-world-cup-heroes-arrive-back-in-the-uk-11437999|titolo=They've come home: England return after World Cup heroics|editore=Sky News|data=15 luglio 2018|lingua=en}}</ref>.
[[Gareth Southgate]], allenatore dell'[[Nazionale Under-21 di calcio dell'Inghilterra|Under-21]], assunse le redini della nazionale maggiore, inizialmente in via temporanea<ref name="Gareth Southgate: Interim England manager wants future decided within a month">{{cita news |titolo=Gareth Southgate: Interim England manager wants future decided within a month |url=https://www.bbc.co.uk/sport/football/37969765 |editore=BBC Sport|data=14 novembre 2016 |lingua=en}}</ref> e poi permanente<ref name="Former defender signs four-year deal to lead Three Lions">{{cita web |titolo=Former defender signs four-year deal to lead Three Lions |url=http://www.thefa.com/news/2016/nov/30/gareth-southgate-announcement-301116 |editore=The Football Association |data=30 novembre 2016 |lingua=en}}</ref>. Sotto la sua gestione l'Inghilterra ottenne da imbattuta nel proprio girone la qualificazione al {{WC|2018}}, poi si qualificò per gli ottavi di finale giungendo seconda nel gruppo di prima fase, ottenendo due vittorie contro {{NazNB|CA|TUN}} e {{NazNB|CA|PAN}} e subendo una sconfitta contro il {{NazNB|CA|BEL}}. Agli ottavi eliminò la {{NazNB|CA|COL}} ai tiri di rigore<ref>{{cita news|url=https://www.bbc.com/sport/football/44610244|titolo=World Cup 2018: England beat Colombia 4-3 on penalties|data=3 luglio 2018|editore=BBC Sport|lingua=en}}</ref> e ai quarti di finale la {{NazNB|CA|SWE}} (2-0)<ref>{{cita news|url=http://www.skysports.com/football/sweden-vs-england/report/385228|titolo=Sweden 0-2 England: Harry Maguire and Dele Alli head England into World Cup semis|opera=Sky Sports|data=8 luglio 2018|lingua=en}}</ref>, accedendo così alle semifinali del mondiale dopo 28 anni. In semifinale fu sconfitta per 2-1 dalla {{NazNB|CA|HRV}} dopo i tempi supplementari e perse anche la finale per il terzo posto contro il {{NazNB|CA|BEL}}<ref>{{cita news|url=https://news.sky.com/story/theyve-come-home-englands-world-cup-heroes-arrive-back-in-the-uk-11437999|titolo=They've come home: England return after World Cup heroics|editore=Sky News|data=15 luglio 2018|lingua=en}}</ref>.


Nel settembre 2018 la nazionale inglese esordì nella Lega A della [[UEFA Nations League 2018-2019]] perdendo in casa contro la {{NazNB|CA|ESP}}. Nelle successive tre gare ottenne un pari esterno contro la {{NazNB|CXA|CRO}}, una vittoria esterna contro la Spagna e un altro successo nel decisivo match interno contro i croati, che ha proiettato la squadra dei Tre Leoni al primo posto nel girone, con qualificazione alla ''final four'' della Nations League.
Nel settembre 2018 la nazionale inglese esordì nella Lega A della [[UEFA Nations League 2018-2019]] perdendo in casa contro la {{NazNB|CA|ESP}}. Nelle successive tre gare ottenne un pari esterno contro la {{NazNB|CA|CRO}}, una vittoria esterna contro la Spagna e un altro successo nel decisivo match interno contro i croati, che ha proiettato la squadra dei Tre Leoni al primo posto nel girone, con qualificazione alla ''final four'' della Nations League.


== Impianti di gioco ==
== Impianti di gioco ==

Versione delle 00:58, 19 nov 2018

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Uniformi di gara
Manica sinistra
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Maglietta
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Pantaloncini
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Calzettoni
Casa
Manica sinistra
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Maglietta
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Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Trasferta
Sport Calcio
Federazione
Confederazione UEFA
Selezionatore {{{Selezionatore}}}
Ranking FIFA 5º (25 ottobre 2018)[1]
Sponsor tecnico Nike
Esordio internazionale
{{{Prima partita}}}
Migliore vittoria
{{{Maggiore vittoria}}}
Peggiore sconfitta
{{{Maggiore sconfitta}}}

La nazionale di calcio dell'Inghilterra (in inglese England national football team) è la selezione calcistica rappresentativa dell'Inghilterra ed è posta sotto l'egida della Federazione calcistica inglese. Insieme a quella scozzese, è la nazionale di calcio più antica del mondo.

Ha conquistato un titolo mondiale nell'edizione 1966, giocata in casa; inoltre, ha raggiunto in due occasioni il quarto posto (1990 e 2018). Per quanto riguarda il campionato d'Europa, il miglior piazzamento è la terza posizione raggiunta nel 1968 e 1996 (in quest'ultima edizione a pari merito con la Francia). L'Inghilterra è l'unica nazionale di calcio, tra quelle laureatesi campioni del mondo, a non aver mai conquistato l'alloro continentale.[2]

Il posizionamento più alto raggiunto dall'Inghilterra nella classifica mondiale della FIFA, istituita nell'agosto 1993, è il 3º posto dell'agosto 2012, mentre il più basso è il 27º posto del febbraio 1996; la nazionale occupa attualmente la 6ª posizione.[1]

Storia

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della nazionale di calcio dell'Inghilterra.
L'Inghilterra schierata prima di un match contro la Scozia a Richmond nel 1893.

La nazionale inglese di calcio è la nazionale di calcio più antica. Fu fondata insieme a quella scozzese, con cui disputò cinque partite rappresentative dal 1870 al 1872. Il primo match tra le due compagini, organizzato dalla Football Association, si tenne il 5 marzo 1870 e il primo match di ritorno il 30 novembre 1872.

La gara, giocata all'Hamilton Crescent, in Scozia, è considerata il primo incontro ufficiale tra nazionali di calcio della storia, perché si trattava di due selezioni indipendenti operanti in autonomia e non controllate dalla medesima federazione calcistica[3]. Per i successivi quarant'anni l'Inghilterra giocò esclusivamente contro nazionali di calcio delle nazioni costitutive del Regno Unito, vale a dire Scozia, Galles e Irlanda (IFA) nel Torneo Interbritannico.

Inizialmente l'Inghilterra non disputava i propri incontri di calcio in uno stadio ben definito. Affiliatasi alla FIFA nel 1906, la federazione allargò il novero di avversarie della propria squadra nazionale nel 1908, quando la nazionale inglese intraprese un tour nell'Europa centrale. Nel 1923 fu inaugurato lo Stadio di Wembley, che divenne la sede della nazionale inglese. Nel 1928 la federcalcio inglese uscì dalla FIFA, prima di rientrarvi nel 1946. Di conseguenza non partecipò al campionato mondiale di calcio sino all'edizione di Brasile 1950, dove fu eliminata al primo turno dopo la clamorosa sconfitta per 1-0 contro gli Stati Uniti[4].

La prima sconfitta casalinga dell'Inghilterra risale alla partita persa per 2-0 contro l'Irlanda il 21 settembre 1949 a Goodison Park. La squadra perse poi la sua seconda partita, per 6-3, solo nel 1953, contro l'Ungheria a Wembley. Nella sfida di ritorno a Budapest l'Ungheria vinse di nuovo, con il punteggio di 7-1. Rimane questa la sconfitta con il più largo scarto subita dall'Inghilterra nella sua storia. Al termine del match Syd Owen dichiarò: "È stato come giocare contro dei marziali"[5]. Al campionato del mondo 1954 l'Inghilterra raggiunse per la prima volta nella propria storia i quarti di finale, dove fu sconfitta per 4-2 ed eliminata dall'Uruguay campione del mondo in carica.

La regina Elisabetta II consegna al capitano inglese Bobby Moore la Coppa Rimet 1966, vinta battendo in finale a Wembley la Germania Ovest per 4-2 dopo i tempi supplementari.

Malgrado la nomina del primo selezionatore a tempo pieno, Walter Winterbottom, nel 1946, la squadra fu ancora scelta da un comitato tecnico fino alla nomina di Alf Ramsey, che assunse il ruolo di allenatore nel 1963. Nel campionato del mondo 1966, ospitato dall'Inghilterra, la squadra di Ramsey vinse il suo primo titolo mondiale battendo in finale la Germania Ovest dopo i tempi supplementari, grazie alla tripletta di Geoff Hurst. Al campionato d'Europa 1968, in Italia, la squadra inglese raggiunse per la prima volta nel torneo le semifinali, eliminata dalla Jugoslavia.

Qualificatasi per il campionato del mondo 1970 in Messico, da campione del mondo in carica la selezione inglese fu eliminata ai quarti di finale dalla Germania Ovest. In vantaggio di due gol, subì la rimonta avversaria e perse per 3-2 dopo i tempi supplementari. Le mancate qualificazioni al campionato d'Europa 1972 e al campionato del mondo 1974 portarono alle dimissioni di Ramsey, ma l'Inghilterra fallì anche la qualificazione al campionato d'Europa 1976 e al campionato del mondo 1978. A Spagna 1982 l'Inghilterra allenata da Ron Greenwood, tornata dopo sedici anni a giocare una fase finale di un grande torneo, fu eliminata nella seconda fase a gironi, senza subire alcuna sconfitta.

Allenata da Bobby Robson, la squadra raggiunse i quarti di finale del campionato del mondo 1986, dove fu sconfitta per 2-1 dall'Argentina ed eliminata in una partita resa famosa da due gol di Diego Armando Maradona, di cui il secondo di mano. Al campionato d'Europa 1988, però, l'Inghilterra perse tutte le partite e fu eliminata al primo turno. Al mondiale di Italia 1990 ottenne il suo miglior piazzamento di sempre, il quarto posto, dopo aver perso ai tiri di rigore (4-3 dopo l'1-1 dei tempi supplementari) la semifinale con la Germania Ovest e la finale per il terzo posto contro l'Italia padrona di casa. Il risultato fu salutato con entusiasmo da tutta la nazione.

Passata nelle mani del CT Graham Taylor, a Euro 1992 la squadra pareggiò contro i futuri vincitori della Danimarca e contro la Francia e fu eliminata al primo turno dopo la sconfitta contro i padroni di casa della Svezia.

Gli anni novanta videro avvicendarsi sulla panchina della nazionale inglese quattro allenatori. Taylor, successore di Robson, si dimise dopo la mancata qualificazione al campionato del mondo 1994; Terry Venables guidò la squadra al campionato d'Europa 1996, disputato in casa e concluso con l'eliminazione in semifinale, ancora ai tiri di rigore e ancora contro la Germania[6]. Fu uguagliato così il miglior piazzamento inglese nel torneo europeo, risalente al 1968.

L'Inghilterra quarta classificata al campionato del mondo 1990

Come noto prima dell'Europeo del 1996, Venables lasciò il posto a Glenn Hoddle, che guidò i suoi alla qualificazione al campionato del mondo 1998 vincendo un girone comprendente anche l'Italia. Nella fase finale del torneo l'Inghilterra uscì agli ottavi di finale contro l'Argentina, ancora una volta ai tiri di rigore (dopo il 2-2 dei tempi supplementari). Kevin Keegan condusse dunque l'Inghilterra al campionato d'Europa 2000, dove la squadra fu eliminata nuovamente nella fase a gironi, disfatta che causò le dimissioni del tecnico.

Nel 2001 la conduzione tecnica dell'Inghilterrà passò dunque a Sven-Göran Eriksson, primo allenatore non inglese della squadra. Durante la sua gestione, durata cinque anni, la formazione dei Leoni si fermò sempre ai quarti di finale di mondiali ed europei: al campionato del mondo 2002 (eliminazione contro il Brasile poi vincitore del torneo), al campionato d'Europa 2004 (eliminazione contro il Portogallo, nuovamente ai tiri di rigore) e al campionato del mondo 2006 (ancora contro il Portogallo e ancora ai tiri di rigore). Nonostante le eliminazioni, l'Inghilterra di Eriksson in cinque anni perse solo tre partite nei 90 minuti di gioco (cinque se si considerano i 120 minuti) e si issò al quarto posto della classifica mondiale della FIFA, ragioni che spinsero la federazione a rinnovare il contratto con il tecnico svedese sino al campionato d'Europa 2008. Ciononostante l'allenatore lasciò il proprio ruolo alla fine del mondiale.

La gestione del successore, Steve McClaren, si rivelò fallimentare: nel novembre 2007, dopo aver clamorosamente mancato la qualificazione al campionato d'Europa 2008, egli fu esonerato e sostituito dall'italiano Fabio Capello, in carica dal dicembre 2007.

Dopo aver vinto tutte le partite di qualificazione al campionato del mondo 2010 tranne una, nella fase finale del torneo la squadra inglese pareggiò le prime due partite contro Stati Uniti e Algeria[7], poi vinse contro la Slovenia e superò il primo turno, ma agli ottavi di finale, contro la Germania, perse per 4-1, stabilendo la propria peggiore sconfitta nelle fasi finali di un mondiale.

Nel febbraio 2012 Capello lasciò la nazionale dopo una polemica con la federazione sulla cessione di sottrarre la fascia di capitano a John Terry per accuse di razzismo[8] e fu sostituito da Roy Hodgson, a sole sei settimane dell'inizio del campionato d'Europa 2012[9]. Ancora una volta per gli inglesi furono fatali i rigori: ai quarti di finale fu l'Italia a eliminare i Leoni dopo lo 0-0 dei 120 minuti di gioco[10].

L'Inghilterra quarta classificata al campionato del mondo 2018

Qualificatasi per il campionato del mondo 2014, in Brasile la squadra inglese deluse, uscendo già al primo turno (la fase a gironi), evento che in un mondiale non accadeva da Svezia 1958 e in un grande torneo da Belgio-Paesi Bassi 2000[11]. L'unico punto ottenuto nella fase finale, contro la Costa Rica nell'ultima partita, rappresentò il peggiore risultato di sempre per l'Inghilterra ai mondiali[12]. L'Inghilterra si qualificò poi per il campionato d'Europa 2016 con 10 vittorie in 10 partite del girone eliminatorio[13], ma nella fase finale uscì agli ottavi di finale contro la sorprendente Islanda (2-1)[14]. Hodgson si dimise[15] e gli subentrò Sam Allardyce, che rimase in carica per un solo mese (vittoria in una partita contro la Slovacchia), costretto alle dimissioni allo scoppio di uno scandalo di affari illeciti di calciomercato che lo vedeva coinvolto[16].

Gareth Southgate, allenatore dell'Under-21, assunse le redini della nazionale maggiore, inizialmente in via temporanea[17] e poi permanente[18]. Sotto la sua gestione l'Inghilterra ottenne da imbattuta nel proprio girone la qualificazione al campionato del mondo 2018, poi si qualificò per gli ottavi di finale giungendo seconda nel gruppo di prima fase, ottenendo due vittorie contro Tunisia e Panama e subendo una sconfitta contro il Belgio. Agli ottavi eliminò la Colombia ai tiri di rigore[19] e ai quarti di finale la Svezia (2-0)[20], accedendo così alle semifinali del mondiale dopo 28 anni. In semifinale fu sconfitta per 2-1 dalla Croazia dopo i tempi supplementari e perse anche la finale per il terzo posto contro il Belgio[21].

Nel settembre 2018 la nazionale inglese esordì nella Lega A della UEFA Nations League 2018-2019 perdendo in casa contro la Spagna. Nelle successive tre gare ottenne un pari esterno contro la Croazia, una vittoria esterna contro la Spagna e un altro successo nel decisivo match interno contro i croati, che ha proiettato la squadra dei Tre Leoni al primo posto nel girone, con qualificazione alla final four della Nations League.

Impianti di gioco

Tra i vari stadi che hanno ospitato le gare della Nazionale inglese, particolarmente noto è il Wembley Stadium di Londra.[22] L'impianto originario venne inaugurato nel 1923, risultando teatro di numerose partite: oltre a varie finali di coppe europee, ospitò gli atti conclusivi del Mondiale 1966 e dell'Europeo 1996.[23] Demolito nei primi anni 2000[24][25], venne ricostruito riaprendo nel 2007 con lo stesso nome.[26] L'apertura coincise con una sfida dell'Under-21, che in amichevole pareggiò (3-3) contro i pari età dell'Italia (3-3 il finale).[27] La fama del Wembley rimase legata anche ai risultati, tanto che fino al 1953 nessuna avversaria fu in grado di uscirne vittoriosa.[28]

Altri impianti in cui i Tre Leoni si sono spesso esibiti sono l'Old Trafford di Manchester e l'Highbury, sempre sito nella capitale ed abbattuto nel 2006.[29][30]

Colori e simboli

Il classico abbinamento cromatico inglese, maglia bianca e pantaloncini blu, qui in una delle sue versioni più iconiche, sfoggiata a Euro 1980

La classica divisa casalinga dell'Inghilterra è composta da maglia bianca, pantaloncini blu e calzettoni bianchi; in genere il colore blu è variato spesso, anche se la tonalità notte è quella più tradizionale nonché l'attuale. Dal 1998 la maglia è spesso decorata con ornamenti color rosso, per avvicinarla ai crismi della bandiera nazionale; inoltre, talvolta non è insolito vedere i giocatori inglesi scendere in campo in totale completo bianco.

In trasferta, altrettanto classica è la tenuta rossa con pantaloncini bianchi e calzettoni rossi, la più amata e la più famosa anche perché usata nel Mondiale del 1966 vinto in casa – nonostante nella storia, gli inglesi non ne ebbero bisogno fino a una partita contro una selezione non britannica. In realtà la seconda divisa non è stata sempre rossa: dal 1935[31] al 1959[32] l'Inghilterra scendeva spesso in campo in tenuta blu. Nel 1996 invece, durante l'Europeo tenutosi proprio in patria, l'allora sponsor tecnico propose una muta d'un tenue blu indaco: tale combinazione fu utilizzata contro Bulgaria, Germania e Georgia, ma trovò scarsi consensi sia tra i tifosi, attaccatissimi alla casacca rossa della tradizione, sia tra gli addetti ai lavori, dato che tale tonalità poco contrastava col bianco della prima tenuta;[33] la maglia rossa fu pertanto ripristinata dopo due soli anni, e utilizzata stabilmente fino a giorni nostri salvo che nel biennio 2011-2012, quando si tentò una nuova sperimentazione con una casacca blu navy abbinata a pantaloncini color celeste.[34]

Situazione più unica che rara nel panorama delle compagini nazionali, nel corso della sua storia l'Inghilterra ha più volte sfoggiato anche delle terze maglie. Già nei Mondiali del '70 vestì una divisa celeste contro la Cecoslovacchia.[35] Nel 1973 invece si ricorse a un'uniforme simile a quella del Brasile, composta da una maglia gialla e da pantaloncini blu, utilizzata ancora contro la Cecoslovacchia e in seguito vista pure con Polonia e Italia.[36] Ai Mondiali 1986, l'Inghilterra scese in campo in maglia bianca e pantaloncini celesti contro l'Argentina. Tra il 1986 ed il 1993 ci furono infine varie terze maglie color celeste (tra cui una rimasta famosa tra i collezionisti, coi leoni d'Inghilterra sullo sfondo[37]), ma che furono raramente usate in occasioni ufficiali.

Moore in maglia gialla nel 1973, per un'amichevole in casa dell'Italia

Per oltre vent'anni il fornitore tecnico dell'Inghilterra è stata la Umbro ma, dopo l'annuncio della vendita della società da parte della proprietaria Nike, proprio il colosso americano dello swoosh è subentrato come sponsor tecnico dal 2013. Precedentemente, per brevi periodi le maglie erano state firmate da aziende come Bukta e Admiral.

Per quanto concerne i dettagli, sul petto dei giocatori inglesi è presente lo stemma della propria federazione, uno scudo bianco con bordatura blu scuro, recante all'interno i tre leoni d'Inghilterra e le rose rosse tipiche della dinastia Tudor; il richiamo è fortemente ispirato all'emblema nazionale. L'unica differenza tra il crest sulle maglie e quello della federazione risiede nella dicitura posta sopra di essi, che se nel primo caso è un "ENGLAND" scritto in stampatello maiuscolo, nel secondo è invece un "The FA" in stampatello normale. Sopra lo stemma è inoltre posta una stella che rappresenta la vittoria al Mondiale del '66.

Confronti con le altre Nazionali

Questi sono i saldi dell'Inghilterra nei confronti delle Nazionali con cui sono stati disputati almeno 10 incontri.

  • Nota bene: come previsto dai regolamenti FIFA, le partite terminate ai rigori dopo i tempi supplementari sono considerate pareggi.

Saldo positivo

Nazionale Giocate Vinte Pareggiate Perse Reti fatte Reti subite Differenza reti Ultima vittoria Ultimo pareggio Ultima sconfitta
Bandiera della Scozia Scozia 113 48 24 41 201 172 +29 11 novembre 2016 23 maggio 1987 17 novembre 1999
Bandiera del Galles Galles 102 67 21 14 247 91 +156 16 giugno 2016 20 maggio 1981 2 maggio 1984
Bandiera dell'Irlanda Irlanda 57 46 8 3 230 49 +181 16 novembre 1949 5 novembre 1947 22 ottobre 1927
Bandiera dell'Irlanda del Nord Irlanda del Nord 41 29 8 4 93 32 +61 26 marzo 2005 13 novembre 1985 7 settembre 2005
Bandiera della Francia Francia 30 17 5 8 69 36 +33 17 novembre 2015 11 giugno 2012 17 novembre 2010
Bandiera della Germania Germania 30 13 5 12 51 41 +10 26 marzo 2016 26 giugno 1996 19 novembre 2013
Bandiera della Spagna Spagna 25 12 4 9 41 28 +15 12 novembre 2011 15 novembre 2016 13 novembre 2015
Bandiera della Svezia Svezia 24 8 9 7 38 32 +6 15 giugno 2012 20 giugno 2006 14 novembre 2012
Bandiera della Svizzera Svizzera 24 16 5 3 56 19 +37 8 settembre 2015 4 giugno 2011 30 maggio 1981
Bandiera del Portogallo Portogallo 23 10 10 3 46 25 +21 2 giugno 2016 1º luglio 2006 12 giugno 2000
Bandiera dell'Ungheria Ungheria 22 15 2 5 56 30 +26 11 agosto 2010 28 aprile 1999 31 maggio 1962
Bandiera del Belgio Belgio 23 15 5 3 70 28 +42 2 giugno 2012 29 maggio 1998 14 luglio 2018
Bandiera della Danimarca Danimarca 19 12 4 3 36 19 +17 5 marzo 2014 11 giugno 1992 17 agosto 2005
Bandiera della Polonia Polonia 19 11 7 1 30 11 +19 15 ottobre 2013 17 ottobre 2012 6 giugno 1973
Bandiera dell'Austria Austria 18 10 4 4 58 27 +31 16 novembre 2007 4 settembre 2004 13 giugno 1979
Bandiera dell'Irlanda Irlanda 16 5 8 3 20 14 +6 26 marzo 1985 7 giugno 2015 15 febbraio 1995
Bandiera dell'Argentina Argentina 14 6 6 2 21 15 +6 12 novembre 2005 23 febbraio 2000 22 giugno 1986
Bandiera della Jugoslavia Jugoslavia 14 5 5 4 23 20 +3 13 dicembre 1989 5 giugno 1974 5 giugno 1968
Bandiera della Cecoslovacchia Cecoslovacchia 12 7 3 2 25 15 +10 25 aprile 1990 25 marzo 1992 30 ottobre 1975
Bandiera della Norvegia Norvegia 12 7 3 2 28 7 +21 3 settembre 2014 11 ottobre 1995 2 giugno 1993
Bandiera della Finlandia Finlandia 11 9 2 0 36 7 +29 24 marzo 2001 11 ottobre 2000 -
Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica 11 5 3 3 19 13 +6 21 maggio 1991 6 dicembre 1967 18 giugno 1988
Bandiera della Turchia Turchia 11 9 2 0 33 1 +32 22 maggio 2016 11 ottobre 2003 -
Bandiera della Bulgaria Bulgaria 10 6 4 0 16 2 +14 2 settembre 2011 9 giugno 1999 -
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti 10 7 1 2 36 9 +27 28 maggio 2008 12 giugno 2010 9 giugno 1993

Saldo negativo

Nazionale Giocate Vinte Pareggiate Perse Reti fatte Reti subite Differenza Ultima vittoria Ultimo pari Ultima sconfitta
Bandiera dell'Italia Italia 27 8 9 10 33 31 +2 15 agosto 2012 27 marzo 2018 14 giugno 2014
Bandiera del Brasile Brasile 25 4 10 11 23 34 −11 6 febbraio 2013 2 giugno 2013 14 novembre 2009
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi 20 5 9 6 29 26 +3 18 giugno 1996 12 agosto 2009 29 marzo 2016
Bandiera della Romania Romania 11 2 6 3 10 10 ±0 2 giugno 1970 12 ottobre 1994 20 giugno 2000
Bandiera dell'Uruguay Uruguay 11 3 3 5 11 15 −4 1º marzo 2006 29 marzo 1995 19 giugno 2014

Palmarès

Inghilterra 1966

Partecipazioni ai tornei internazionali

Campionato del mondo
Edizione Risultato
1930 Non partecipante
1934 Non partecipante
1938 Non partecipante
1950 Primo turno
1954 Quarti di finale
1958 Primo turno
1962 Quarti di finale
1966 Campione
1970 Quarti di finale
1974 Non qualificata
1978 Non qualificata
1982 Secondo turno
1986 Quarti di finale
1990 Quarto posto
1994 Non qualificata
1998 Ottavi di finale
2002 Quarti di finale
2006 Quarti di finale
2010 Ottavi di finale
2014 Primo turno
2018 Quarto posto
Campionato europeo
Edizione Risultato
1960 Non partecipante
1964 Non qualificata
1968 Terzo posto
1972 Non qualificata
1976 Non qualificata
1980 Primo turno
1984 Non qualificata
1988 Primo turno
1992 Primo turno
1996 Semifinali
2000 Primo turno
2004 Quarti di finale
2008 Non qualificata
2012 Quarti di finale
2016 Ottavi di finale
Giochi olimpici[38]
Edizione Risultato
Confederations Cup
Edizione Risultato
1992 Non invitata
1995 Non invitata
1997 Non qualificata
1999 Non qualificata
2001 Non qualificata
2003 Non qualificata
2005 Non qualificata
2009 Non qualificata
2013 Non qualificata
2017 Non qualificata


Legenda: Grassetto: Risultato migliore, Corsivo: Mancate partecipazioni


Statistiche dettagliate sui tornei internazionali

Mondiali

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1930 Bandiera dell'Uruguay Uruguay Non partecipante - - - -
1934 Bandiera dell'Italia Italia Non partecipante - - - -
1938 Bandiera della Francia Francia Non partecipante - - - -
1950 Bandiera del Brasile Brasile Primo turno 1 0 2 2:2
1954 Bandiera della Svizzera Svizzera Quarti di finale 1 1 1 8:8
1958 Bandiera della Svezia Svezia Primo turno 0 3 1 4:5
1962 Bandiera del Cile Cile Quarti di finale 1 1 2 5:6
1966 Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Campione 5 1 0 11:3
1970 Bandiera del Messico Messico Quarti di finale 2 0 2 4:4
1974 bandiera Germania Ovest Non qualificata - - - -
1978 Bandiera dell'Argentina Argentina Non qualificata - - - -
1982 Bandiera della Spagna Spagna Secondo turno 3 2 0 6:1
1986 Bandiera del Messico Messico Quarti di finale 2 1 2 7:3
1990 Bandiera dell'Italia Italia Quarto posto 3 3 1 8:6
1994 Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti Non qualificata - - - -
1998 Bandiera della Francia Francia Ottavi di finale 2 1 1 7:4
2002 Bandiera della Corea del Sud Corea del Sud / Bandiera del Giappone Giappone Quarti di finale 2 2 1 6:3
2006 Bandiera della Germania Germania Quarti di finale 3 2 0 6:2
2010 Bandiera del Sudafrica Sudafrica Ottavi di finale 1 2 1 3:5
2014 Bandiera del Brasile Brasile Primo turno 0 1 2 2:4
2018 Bandiera della Russia Russia Quarto posto 3 1 3 12:8

Europei

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1960 Bandiera della Francia Francia Non partecipante - - - -
1964 Bandiera della Spagna Spagna Non qualificata - - - -
1968 Bandiera dell'Italia Italia Terzo posto 1 0 1 2:1
1972 Bandiera del Belgio Belgio Non qualificata - - - -
1976 Bandiera della Jugoslavia Jugoslavia Non qualificata - - - -
1980 Bandiera dell'Italia Italia Primo turno 1 1 1 3:3
1984 Bandiera della Francia Francia Non qualificata - - - -
1988 bandiera Germania Ovest Primo turno 0 0 3 2:7
1992 Bandiera della Svezia Svezia Primo turno 0 2 1 1:2
1996 Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Semifinali 2 3 0 8:3
2000 Bandiera del Belgio Belgio / Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi Primo turno 1 0 2 5:6
2004 Bandiera del Portogallo Portogallo Quarti di finale 2 1 1 10:6
2008 Bandiera dell'Austria Austria / Bandiera della Svizzera Svizzera Non qualificata - - - -
2012 Bandiera della Polonia Polonia / Bandiera dell'Ucraina Ucraina Quarti di finale 2 2 0 5:3
2016 Bandiera della Francia Francia Ottavi di finale 1 2 1 4:4

Tutte le rose

Mondiali

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Europei

Template:Nazionale inglese europei 1968 Template:Nazionale inglese europei 1980 Template:Nazionale inglese europei 1988 Template:Nazionale inglese europei 1992 Template:Nazionale inglese europei 1996 Template:Nazionale inglese europei 2000 Template:Nazionale inglese europei 2004 Template:Nazionale inglese europei 2012 Template:Nazionale inglese europei 2016

Taça das Nações

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Rosa attuale

Lista dei giocatori convocati per l'amichevole contro gli USA e per il match di Nations League 2018-2019 contro la Croazia.[39]

Presenze e reti aggiornate al 16 novembre 2018.

N. Pos. Giocatore Data nascita (età) Pres. Reti Squadra
P Marcus Bettinelli 24 maggio 1992 (31 anni) 0 -0
P Jack Butland 10 marzo 1993 (31 anni) 9 -4
P Alex McCarthy 3 dicembre 1989 (34 anni) 1 -0
P Jordan Pickford 7 marzo 1994 (30 anni) 14 -13
D Trent Alexander-Arnold 7 ottobre 1998 (25 anni) 5 1
D Ben Chilwell 21 dicembre 1996 (27 anni) 4 0
D Fabian Delph 21 novembre 1989 (34 anni) 17 0
D Lewis Dunk 21 novembre 1991 (32 anni) 1 0
D Joe Gomez 23 maggio 1997 (26 anni) 5 0
D Michael Keane 11 gennaio 1993 (31 anni) 5 0
D Luke Shaw 12 luglio 1995 (28 anni) 8 0
D John Stones 28 maggio 1994 (29 anni) 36 2
D Kyle Walker 28 maggio 1990 (33 anni) 43 0
C Eric Dier 15 gennaio 1994 (30 anni) 37 3
C Ross Barkley 5 dicembre 1993 (30 anni) 24 2
C Harry Winks 2 febbraio 1996 (28 anni) 3 0
C Dele Alli 11 aprile 1996 (28 anni) 32 3
C Jesse Lingard 15 dicembre 1992 (31 anni) 21 3
C Ruben Loftus-Cheek 23 gennaio 1996 (28 anni) 10 0
C Jordan Henderson 17 giugno 1990 (33 anni) 48 0
A Harry Kane 28 luglio 1993 (30 anni) 34 19
A Marcus Rashford 31 ottobre 1997 (26 anni) 30 6
A Wayne Rooney 24 ottobre 1985 (38 anni) 120 53
A Jadon Sancho 25 maggio 2000 (23 anni) 2 0
A Raheem Sterling 8 dicembre 1994 (29 anni) 46 4
A Callum Wilson 27 febbraio 1992 (32 anni) 1 1

Record individuali

Lo stesso argomento in dettaglio: Calciatori della Nazionale inglese.

Dati aggiornati al 9 ottobre 2017.

Nota: in grassetto i giocatori tuttora in attività
Record presenze
# Giocatore Periodo Pres. Reti

1

Peter Shilton 1970-1990 125 0

2

Wayne Rooney 2003-2018 120 53

3

David Beckham 1996-2009 115 17

4

Steven Gerrard 2000-2014 114 21

5

Bobby Moore 1962-1973 108 2

6

Ashley Cole 2001-2014 107 0

7

Frank Lampard 1999-2014 106 29

7

Bobby Charlton 1958-1970 106 49

9

Billy Wright 1946-1959 105 3

10

Bryan Robson 1980-1991 90 26
Record reti
# Giocatore Periodo Reti Pres. Reti/pr.

1

Wayne Rooney 2003-2017 53 119 0,45

2

Bobby Charlton 1958-1970 49 106 0,46

3

Gary Lineker 1984-1992 48 80 0,6

4

Jimmy Greaves 1959-1967 44 57 0,77

5

Michael Owen 1998-2008 40 89 0,45

6

Nat Lofthouse 1950-1958 30 33 0,91

6

Alan Shearer 1992-2000 30 63 0,48

6

Tom Finney 1946-1958 30 76 0,39

9

Vivian Woodward 1903-1911 29 23 1,26

9

Frank Lampard 1999-2014 29 106 0,27

Commissari tecnici

Note

  1. ^ a b (EN) Ranking FIFA per Nazionali, su fifa.com, 16 agosto 2018.
  2. ^ L'Inghilterra non vince mai, su ilpost.it, 28 giugno 2016.
  3. ^ (EN) England Match No. 1 – Scotland – 30 November 1872 – Match Summary and Report, su englandfootballonline.com.
  4. ^ (EN) Tim Hart, England v USA: 1950 World Cup win over the Three Lions lives long in the memory, Londra, The Daily Telegraph, 12 giugno 2010.
  5. ^ (EN) John Goodbody, Football's November revolution: Magnificent Magyars storm England's Wembley fortress, The Times (archiviato dall'url originale il 29 aprile 2011).
  6. ^ (EN) England v West Germany at Italia '90 – as it happened, in The Guardian, 27 marzo 2014.
  7. ^ (EN) Owen Gibson, Rifts appear as players grow tired of Capello regime, The Guardian, 21 giugno 2010.
  8. ^ (EN) Fabio Capello quits as England manager after meeting with FA, su bbc.co.uk, BBC, 8 febbraio 2012.
  9. ^ (EN) BBC Sport – Roy Hodgson appointed England manager by FA, su bbc.co.uk, BBC, 1º maggio 2012.
  10. ^ (EN) Phil McNulty, England 0–0 Italy (2–4 on pens), 24 giugno 2012.
  11. ^ (EN) World Cup 2014: England crash out after Costa Rica surprise Italy, The Guardian, 20 giugno 2014.
  12. ^ (EN) England 0 Costa Rica 0: Winless Three Lions bow out of Brazil 2014 with a whimper, The Daily Record, 24 giugno 2014.
  13. ^ Wayne Rooney the record man helps blast England into Euro 2016 finals, su theguardian.com, BBC Sport, 5 settembre 2015.
  14. ^ (EN) FT: England Out of Euro 2016 – BBC Sport, su bbc.co.uk, BBC Sport, 27 giugno 2016.
  15. ^ (EN) Euro 2016: Roy Hodgson resigns after England lose to Iceland, BBC Sport, 28 giugno 2016.
  16. ^ Scandalo Allardyce: non è più il ct dell'Inghilterra, Sport Mediaset, 27 settembre 2016.
  17. ^ (EN) Gareth Southgate: Interim England manager wants future decided within a month, BBC Sport, 14 novembre 2016.
  18. ^ (EN) Former defender signs four-year deal to lead Three Lions, su thefa.com, The Football Association, 30 novembre 2016.
  19. ^ (EN) World Cup 2018: England beat Colombia 4-3 on penalties, BBC Sport, 3 luglio 2018.
  20. ^ (EN) Sweden 0-2 England: Harry Maguire and Dele Alli head England into World Cup semis, in Sky Sports, 8 luglio 2018.
  21. ^ (EN) They've come home: England return after World Cup heroics, Sky News, 15 luglio 2018.
  22. ^ (EN) Sito ufficiale Stadio Wembley, su wembleystadium.com. URL consultato il 23 aprile 2018.
  23. ^ Il nuovo Wembley in bilico sull'atletica, su repubblica.it, 2 dicembre 1999.
  24. ^ Wembley chiude, su www2.raisport.rai.it, 6 ottobre 2000.
  25. ^ Massimo Vincenzi, La leggenda di Wembley all'asta su Internet, su repubblica.it, 31 ottobre 2000.
  26. ^ Paolo De Carolis, Il nuovo Wembley è (quasi) pronto, su corriere.it, 12 marzo 2007.
  27. ^ Maurizio Crosetti, la partita, in la Repubblica, 25 marzo 2007, p. 56.
  28. ^ 25/11/1953: quel giorno l'Inghilterra pianse, su storiedicalcio.altervista.org. URL consultato il 26 novembre 2009.
  29. ^ Emanuele Gamba, Addio mitico Highbury, se ne va un altro stadio storico, in la Repubblica, 28 marzo 2006, p. 64.
  30. ^ Enrico Franceschini, Inghilterra, lo spettacolo non conosce categoria. In 50mila per una finale di quinta divisione, su repubblica.it, 18 maggio 2015.
  31. ^ (EN) England's Change Uniform – December 1935, su englandfootballonline.com.
  32. ^ (EN) England's Away Uniform – May 1959, su englandfootballonline.com.
  33. ^ (EN) England's Away Uniform – March-November 1996, su englandfootballonline.com.
  34. ^ Il pugile David Haye presenta la nuova maglia away dell'Inghilterra, in passionemaglie.it, 2 luglio 2011.
  35. ^ (EN) England's Tournament Uniform – World Cup 1970 (June), su englandfootballonline.com.
  36. ^ (EN) England's Alternate Uniform – May-June 1973, su englandfootballonline.com.
  37. ^ (EN) England's Alternate Uniform – March-September 1992, su englandfootballonline.com.
  38. ^ Come da regolamento FIFA vengono considerate le sole edizioni comprese tra il 1908 ed il 1948 in quanto sono le uniche ad essere state disputate dalle Nazionali maggiori. Per maggiori informazioni si invita a visionare questa pagina.
  39. ^ (EN) The Football Association, England senior squad, su www.thefa.com. URL consultato il 15 novembre 2018.

Bibliografia

  • Giovanni Armillotta. Come Fifa comanda. «I Quaderni speciali di Limes», n. 2 - 2005
  • Antonio Papa, Guido Panico. Storia sociale del calcio in Italia dai club dei pionieri alla nazione sportiva (1887-1945), Il Mulino, Bologna 1993, ISBN 88-15-08764-8.

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