Nazionale di calcio della Tunisia: differenze tra le versioni

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La '''nazionale di calcio della Tunisia''', i cui giocatori sono soprannominati ''Aquile di Cartagine'', è la selezione maggiore maschile [[Calcio (sport)|calcistica]] nazionale della [[Tunisia]] ed è posta sotto l'egida della [[Federazione calcistica tunisina|Fédération Tunisienne de Football]].
La '''nazionale di calcio della Tunisia''', i cui giocatori sono soprannominati ''Aquile di Cartagine'', è la selezione maggiore maschile [[Calcio (sport)|calcistica]] nazionale della [[Tunisia]] ed è posta sotto l'egida della [[Federazione calcistica tunisina|Fédération Tunisienne de Football]].


È una delle [[nazionale di calcio|nazionali di calcio]] [[Conféderation Africaine de Football|africane]] più quotate. Nella sua bacheca figurano la [[Coppa d'Africa 2004]], il [[Campionato delle Nazioni Africane 2011]] e la [[Coppa delle Nazioni Arabe 1963]]. La squadra si è qualificata per cinque volte alla fase finale di un [[Campionato mondiale di calcio|mondiale]] ([[Campionato mondiale di calcio 1978|1978]], [[Campionato mondiale di calcio 1998|1998]], [[Campionato mondiale di calcio 2002|2002]], [[Campionato mondiale di calcio 2006|2006]] e [[Campionato mondiale di calcio 2018|2018]]), chiudendo sempre con un'eliminazione al primo turno.
È una delle [[nazionale di calcio|nazionali di calcio]] [[Confédération Africaine de Football|africane]] più quotate. Nella sua bacheca figurano la [[Coppa d'Africa 2004]], il [[Campionato delle Nazioni Africane 2011]] e la [[Coppa delle Nazioni Arabe 1963]]. La squadra si è qualificata per cinque volte alla fase finale di un [[Campionato mondiale di calcio|mondiale]] ([[Campionato mondiale di calcio 1978|1978]], [[Campionato mondiale di calcio 1998|1998]], [[Campionato mondiale di calcio 2002|2002]], [[Campionato mondiale di calcio 2006|2006]] e [[Campionato mondiale di calcio 2018|2018]]), chiudendo sempre con un'eliminazione al primo turno.


Nella [[Classifica mondiale della FIFA|graduatoria mondiale della FIFA]] in vigore da agosto 1993 il miglior posizionamento della Tunisia è stato il 13º posto del aprile 2018, mentre il peggiore è stato il 65º posto di luglio 2010. Attualmente occupa il 22° posto<ref name="Ranking FIFA" />.
Nella [[Classifica mondiale della FIFA|graduatoria mondiale della FIFA]] in vigore da agosto 1993 il miglior posizionamento della Tunisia è stato il 13º posto del aprile 2018, mentre il peggiore è stato il 65º posto di luglio 2010. Attualmente occupa il 22° posto<ref name="Ranking FIFA" />.

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Uniformi di gara
Manica sinistra
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Maglietta
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Trasferta
Sport Calcio
Federazione
Confederazione CAF
Selezionatore {{{Selezionatore}}}
Ranking FIFA 22° (25 ottobre 2018) [1]
Sponsor tecnico Kappa
Esordio internazionale
{{{Prima partita}}}
Migliore vittoria
{{{Maggiore vittoria}}}
Peggiore sconfitta
{{{Maggiore sconfitta}}}

La nazionale di calcio della Tunisia, i cui giocatori sono soprannominati Aquile di Cartagine, è la selezione maggiore maschile calcistica nazionale della Tunisia ed è posta sotto l'egida della Fédération Tunisienne de Football.

È una delle nazionali di calcio africane più quotate. Nella sua bacheca figurano la Coppa d'Africa 2004, il Campionato delle Nazioni Africane 2011 e la Coppa delle Nazioni Arabe 1963. La squadra si è qualificata per cinque volte alla fase finale di un mondiale (1978, 1998, 2002, 2006 e 2018), chiudendo sempre con un'eliminazione al primo turno.

Nella graduatoria mondiale della FIFA in vigore da agosto 1993 il miglior posizionamento della Tunisia è stato il 13º posto del aprile 2018, mentre il peggiore è stato il 65º posto di luglio 2010. Attualmente occupa il 22° posto[1].

Storia

Albori (1928-1956)

La selezione tunisina nel 1939

Prima dell'indipendenza del paese, nel 1928 fu costituita una selezione che raggruppava i migliori giocatori tunisini militanti nel campionato locale. Affrontò la Francia B, che vinse per 3-2. Il 23 marzo 1930 la Tunisia affrontò nuovamente la Francia B e perse per 5-0. Un nuovo incontro tra le due squadre si giocò il 26 marzo 1933 e si concluse con il successo della Francia B per 6-1.

Nel 1939 la Tunisia colse la sua prima vittoria (4-1) contro una selezione amatoriale parigina.

Tra i calciatori più presenti nella selezione tunisina di quel periodo vi erano Gustave Ducousso (Union sportive béjaoise) con 22 presenze, Gaetano Chiarenza (Club Sportif de Hammam Lif) con 21, Azzopardi (Union sportive béjaoise) con 19 e Larbi Ben Hassine, alias Larbi Bardo (Espérance Sportive de Tunis), e Rachid Sehili (Étoile Sportive du Sahel) con 16.

Primi anni della nazionale (1956-1962)

La Tunisia ottenne l'indipendenza dalla Francia il 20 marzo 1956. La federcalcio tunisina fu fondata il 29 marzo 1957 e si affiliò alla FIFA e alla CAF nel 1960.

La nazionale tunisina esordì contro l'Algeria il 1º giugno 1957, in piena guerra d'Algeria. Prevalsero gli algerini per 2-1. Tre anni dopo, il 24 luglio 1960, la Tunisia andò incontro alla sconfitta più larga della propria storia, contro l'Ungheria (10-1). Il 18 agosto 1960 la Tunisia affrontò Taiwan e vinse per 8-1.

Epoca d'oro (1962-1978)

La Tunisia fece il proprio debutto nelle eliminatorie della Coppa d'Africa in vista dell'edizione del 1962, dove si classificò terza. Tre anni dopo organizzò la Coppa d'Africa 1965, dove arrivò a disputare la finale contro il Ghana. I ghanesi passarono in vantaggio con Frank Odoi, cui rispose per i tunisini Abdelmajid Chetali. Tahar Chaïbi portò poi in vantaggio i tunisini, ma al 79º minuto di gioco i ghanesi riequilibrarono il punteggio con Osei Kofi. Con un gol segnato da Odoi al 6° dei supplementari il Ghana si aggiudicò la vittoria e il trofeo.

Habib Bourguiba, Presidente della Repubblica, tra i giocatori che vinsero la Coppa di Palestina 1973

La Tunisia non prese parte alle qualificazioni per la Coppa d'Africa 1970, 1972 e 1974.

Nel 1973 vinse la Coppa di Palestina trascinata da Mohieddine Habita, soprannominato "il Pelé arabo" (6 gol nel torneo), da Mohamed Ali Akid (6 gol) ed Ezzedine Chakroun (5 gol). La squadra ottenne 6 vittorie in 6 partite, realizzando 19 gol e subendone solo 3.

Nel 1975, dopo aver eliminato nel turno preliminare la Libia e l'Algeria nel primo turno, fu eliminata nel secondo e ultimo turno delle qualificazioni alla Coppa d'Africa 1976 dal Sudan per la regola dei gol fuori casa.

Nel 1977, guidata dal commissario tecnico Abdelmajid Chetali, la Tunisia si qualificò per la Coppa d'Africa 1978 e per la prima volta per la coppa del mondo eliminando Egitto e Nigeria.

Nel primo turno della Coppa d'Africa 1978 eliminò i detentori del titolo del Marocco e si fermò in semifinale di fronte al Ghana, sua "bestia nera". Nella finale per il terzo posto si portò in vantaggio contro la Nigeria grazie ad un gol di Mohamed Ali Akid, ma fu raggiunta sul pareggio al 42º minuto. I tunisini contestarono la decisione dell'arbitro di convalidare il gol avversario e abbandonarono per protesta il terreno di gioco, rimediando una sconfitta per 2-0 a tavolino.

Ad Argentina 1978 la nazionale tunisina, sconfiggendo all'esordio il Messico per 3-1, entrò nella storia come la prima nazionale africana a vincere una partita di un mondiale. Sempre in quel torneo i tunisini, guidati dalla stella Tarak Dhiab, imposero alla Germania Ovest campione in carica un pareggio senza reti, anche se questo non bastò per superare la prima fase, vista la sconfitta (1-0) nella gara successiva contro la Polonia.

Ci vollero altri vent'anni prima che la squadra si qualificasse per tre mondiali consecutivi (1998, 2002 e 2006).

La nazionale tunisina nel 1978

Crisi (1978-1994)

Dopo l'esordio in coppa del mondo la Tunisia conobbe un quindicennio di magri risultati, non riuscendo a qualificarsi per la Coppa d'Africa 1980, 1984, 1986, 1988, 1990 e 1992 e mancando la qualificazione alla fase finale della coppa del mondo dal 1978 al 1998.

Nel 1994 la Tunisia ospitò la Coppa d'Africa. Perse all'esordio contro il Mali e pareggiò il secondo incontro che la oppose allo Zaire. Terminò il girone all'ultimo posto e fu dunque eliminata.

Ripresa (1996-2002)

Dopo il torneo arrivò sulla panchina delle Aquile di Cartagine il polacco Henryk Kasperczak, che qualificò la squadra per la Coppa d'Africa 1996. Grazie ad una nuova generazione di talenti, la nazionale tunisina si classificò seconda nel girone della fase finale ed ebbe accesso ai quarti di finale, dove eliminò il Gabon. In semifinale batté lo Zambia e in finale trovò i padroni di casa del Sudafrica. Per i tunisini la prima finale disputata dopo 31 anni si concluse con una sconfitta per 2-0.

Kasperczak rimase in sella e guidò i tunisini alla qualificazione alla Coppa d'Africa 1998, dove i tunisini furono eliminati ai quarti di finale dal Burkina Faso, paese organizzatore, e alla qualificazione al campionato del mondo 1998 in Francia, dove la Tunisia uscì al primo turno dopo due sconfitte (2-0 contro l'Inghilterra e 1-0 contro la Colombia e un pareggio (1-1 contro la Romania).

Nella Coppa d'Africa 2000 la Tunisia tornò su ottimi livelli, uscendo di scena in semifinale, eliminata dal forte Camerun.

Qualificatasi anche per la Coppa d'Africa 2002, la Tunisia di Henri Michel fu estromessa al primo turno.

Guidata dal CT Ammar Souayah, si qualificò per il campionato del mondo 2002, dove fu eliminata al primo turno dopo due sconfitte (2-0 contro la Russia e 2-0 contro il Giappone padrone di casa) inframmezzate da un pareggio (1-1 contro il Belgio).

L'era Lemerre e il trionfo continentale (2002-2008)

Dopo il campionato del mondo 2002 Roger Lemerre, che aveva portato la Francia alla vittoria del campionato d'Europa 2000, fu nominato CT della Tunisia. Il nuovo CT ottenne in amichevole due ottimi pareggi (entrambi per 1-1) contro Francia e Portogallo e una vittoria (2-1) contro la Svezia.

Alla Coppa d'Africa 2004 la Tunisia, paese ospitante, si presentò con l'obiettivo dichiarato di portare a casa il trofeo. Dopo aver pareggiato all'esordio contro la Guinea (1-1), vinse contro Ruanda (2-1) e RD del Congo (3-0). Ai quarti di finale ebbe la meglio sul Senegal (1-0) e in semifinale batté ai tiri di rigore la Nigeria (1-1 dopo i tempi supplementari). Il derby del Maghreb contro il Marocco, valido per la finale, arrise ai tunisini, che vinsero per 2-1 con i gol di Francileudo Santos e Ziad Jaziri. Lemerre divenne il primo commissario tecnico a laurearsi campione d'Europa e campione d'Africa. Dopo la vittoria la federcalcio cambiò il proprio logo, adottando un'aquila, in onore delle Aquile di Cartagine.

Tifosi tunisini seguono il match tra Tunisia e Ucraina a Germania 2006

La nazionale tunisina partecipò poi alla Confederations Cup 2005, ma senza andare oltre il primo turno (fu battuta dall'Argentina e dalla Germania e sconfisse l'Australia).

Alla Coppa d'Africa 2006 la Tunisia fu eliminata ai quarti di finale dalla Nigeria.

Qualificatasi per i mondiali di Germania 2006, la Tunisia fu inserita nel girone con Spagna, Ucraina e Arabia Saudita. Ottenne un pareggio e due sconfitte per un totale di un punto, risultato che non le permise di qualificarsi agli ottavi di finale.

Alla Coppa d'Africa 2008 giunse un'altra eliminazione ai quarti di finale, stavolta contro il Camerun (3-2), dopo aver vinto il girone D con Angola, Senegal e Sudafrica.

Il 30 giugno 2008 Roger Lemerre lasciò la panchina della Tunisia.

Insuccessi (2008-2010)

Al posto di Lemerre fu nominato CT il portoghese Humberto Coelho.

A sorpresa la Tunisia non si qualificò per i mondiali sudafricani del 2010, in seguito alla sconfitta nell'ultima gara contro il Mozambico e alla contemporanea vittoria della Nigeria, che era sotto di due punti rispetto alle Aquile di Cartagine.

Anni 2010

Il 14 novembre 2009 Coelho fu esonerato e rimpiazzato ad interim da Faouzi Benzarti in vista dell'imminente Coppa d'Africa 2010, dove la Tunisia raccolse tre pareggi contro Zambia, Gabon e Camerun e fu eliminata al primo turno.

Nel giugno 2010 assunse il ruolo di CT Bertrand Marchand, che firmò un contratto biennale.

La Tunisia si qualificò poi per la Coppa d'Africa 2012. Durante le qualificazioni, il 15 dicembre 2010, Marchand fu esonerato e sostituito da Sami Trabelsi, sotto la cui guida la squadra tunisina vinse il campionato africano delle nazioni 2011 battendo in finale l'Angola per 3-0. Anche la Coppa d'Africa 2012 per la Tunisia terminò ai quarti di finale, contro il Ghana (2-1 dopo i tempi supplementari).

Nella Coppa d'Africa 2013 la Tunisia uscì al primo turno. Vinta la prima partita contro l'Algeria grazie ad un gol nel finale di partita (1-0), perse per 3-0 contro la Costa d'Avorio e pareggiò (1-1) contro il Togo in un match dall'arbitraggio fortemente contestato dai tunisini.

Nel febbraio 2013 a Sami Trabelsi subentrò Nabil Maâloul.

Il 7 settembre 2013, a causa della sconfitta interna (0-2) contro Capo Verde, la Tunisia fallì la qualificazione al campionato del mondo 2014 e Maâloul si dimise. Il 12 settembre il giudice sportivo sovvertì il risultato del campo estromettendo Capo Verde per aver schierato in campo un giocatore squalificato e ammettendo la Tunisia al play-off contro il Camerun[2]. La Tunisia perse il play-off e mancò l'accesso al mondiale brasiliano (0-0 in Tunisia e 4-1 in Camerun) e il nuovo CT Ruud Krol, rimasto in carica solo per le due partite contro i camerunensi, si dimise.

Nella Coppa d'Africa 2015 la Tunisia di Georges Leekens vinse il proprio girone e fu eliminata ai quarti di finale dalla Guinea Equatoriale padrona di casa (2-1 dopo i tempi supplementari) al termine di un match controverso dal punto di vista delle decisioni arbitrali.

Nel luglio 2015 sulla panchina della nazionale tunisina arrivò Henryk Kasperczak.

La nazionale tunisina al Mondiale 2018

Si concluse ai quarti di finale anche il cammino nella Coppa d'Africa 2017, disputata nel mese di gennaio in Gabon. La Tunisia di perse all'esordio contro il Senegal (2-0), poi batté Algeria (2-1) e Zimbabwe (4-2) e si qualificò come seconda nel proprio girone, prima di capitolare contro il Burkina Faso (2-0). Kasperczak fu esonerato tre mesi più tardi.

Nel novembre 2017 il rientrante CT Nabil Maâloul guidò la Tunisia alla sua quinta qualificazione ad un mondiale con una giornata di anticipo, grazie al primo posto del girone di qualificazione a Russia 2018[3]. In Russia la compagine tunisina si ritrova in un difficile girone comprendente anche Belgio, Inghilterra e Panama. Esce di scena al primo turno, dopo due sconfitte contro Inghilterra (0-1) e Belgio (2-5), ma nell'ultima partita ottiene una vittoria (2-1 in rimonta contro Panama) in un mondiale che mancava da Argentina 1978.

Colori e simboli

Divise storiche

Mondiali 1978
Casa Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
adidas
Mondiali 1998
Casa Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Lotto
Mondiali 2002
Casa Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Puma
Mondiali 2006
Casa Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Puma


Coppa d'Africa 2012-2013
Casa Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Burrda
Coppa d'Africa 2015
Casa Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Burrda

Commissari tecnici

Lista dei commissari tecnici

Confronti con le altre Nazionali

Nota: come previsto dai regolamenti FIFA, le partite terminate ai rigori dopo i tempi supplementari sono considerate pareggi.

Nazionale Giocate Vinte Pareggiate Perse Reti fatte Reti subite Differenza
Bandiera dell'Algeria Algeria 37 11 12 14 32 38 −6
Bandiera dell'Angola Angola 3 1 2 0 5 2 +3
Bandiera dell'Argentina Argentina 1 0 0 1 1 2 −1
Bandiera dell'Australia Australia 1 1 0 0 2 0 +2
Bandiera dell'Austria Austria 1 0 1 0 0 0 0
Bandiera della Bielorussia Bielorussia 1 1 0 0 3 0 +3
Bandiera del Belgio Belgio 1 0 1 0 1 1 0
Bandiera del Benin Benin 2 2 0 0 4 1 +3
Bandiera del Botswana Botswana 4 2 0 2 7 4 +3
Bandiera del Burkina Faso Burkina Faso 2 0 1 1 1 2 −1
Bandiera del Burundi Burundi 2 2 0 0 3 1 +2
Bandiera del Camerun Camerun 3 1 0 2 3 4 −1
Bandiera della Rep. del Congo Rep. del Congo 2 2 0 0 8 1 +7
Bandiera della RD del Congo RD del Congo 4 3 1 0 14 2 +12
Bandiera della Costa d'Avorio Costa d'Avorio 5 2 2 1 6 5 +1
Bandiera della Danimarca Danimarca 1 0 0 1 1 2 −1
Bandiera dell'Egitto Egitto 3 1 1 1 2 2 0
Bandiera della Francia Francia 2 0 1 1 2 4 −2
Bandiera del Gabon Gabon 2 1 1 0 5 3 +2
Bandiera della Germania Germania 1 0 0 1 0 3 −3
Bandiera del Ghana Ghana 3 1 2 0 4 2 +2
Bandiera della Guinea Guinea 6 1 3 2 5 7 −2
Bandiera dell'Italia Italia 1 0 0 1 0 4 −4
Bandiera del Giappone Giappone 2 0 0 2 0 3 −3
Bandiera del Kenya Kenya 6 5 1 0 10 2 +8
Bandiera della Corea del Sud Corea del Sud 1 0 1 0 0 0 0
Bandiera della Liberia Liberia 1 1 0 0 7 2 +5
Bandiera della Libia Libia 2 2 0 0 3 0 +3
Bandiera del Madagascar Madagascar 2 2 0 0 3 0 +3
Bandiera del Malawi Malawi 2 1 1 0 9 2 +7
Bandiera del Mali Mali 3 2 0 1 5 3 +2
Bandiera di Mauritius Mauritius 2 1 1 0 2 0 +2
Bandiera del Marocco Marocco 7 1 4 2 6 8 −2
Bandiera del Mozambico Mozambico 2 1 0 1 2 1 +1
Bandiera della Namibia Namibia 1 1 0 0 2 0 +2
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi 1 0 1 0 1 1 0
Bandiera della Nigeria Nigeria 4 0 4 0 4 4 0
Bandiera della Norvegia Norvegia 1 0 1 0 0 0 0
Bandiera del Portogallo Portogallo 1 0 1 0 1 1 0
Bandiera della Romania Romania 1 0 1 0 1 1 0
Bandiera della Russia Russia 1 0 0 1 0 2 −2
Bandiera del Ruanda Ruanda 1 1 0 0 2 1 +1
Bandiera dell'Arabia Saudita Arabia Saudita 2 0 1 1 2 3 −1
Bandiera del Senegal Senegal 4 2 2 0 4 2 +2
Bandiera della Serbia Serbia 1 0 0 1 0 1 −1
Bandiera delle Seychelles Seychelles 4 4 0 0 14 0 +14
Bandiera della Slovenia Slovenia 1 0 0 1 0 1 −1
Bandiera del Sudafrica Sudafrica 4 3 0 1 7 3 +4
Bandiera della Spagna Spagna 1 0 0 1 1 3 −2
Bandiera del Sudan Sudan 3 2 0 1 7 3 +4
Bandiera della Svezia Svezia 1 1 0 0 1 0 +1
Bandiera della Svizzera Svizzera 1 0 1 0 1 1 0
Bandiera del Togo Togo 1 0 0 1 1 0 +1
Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Emirati Arabi Uniti 1 1 0 0 1 0 +1
Bandiera dell'Ucraina Ucraina 1 0 0 1 0 1 −1
Bandiera dell'Uruguay Uruguay 1 0 1 0 0 0 0
Bandiera dello Zambia Zambia 4 2 1 1 6 3 +3

Palmarès

Tunisia 2004
Sudan 2011
Libano 1963

Partecipazioni ai tornei internazionali

Mondiali
  • 1930 - Non partecipante
  • 1934 - Non partecipante
  • 1938 - Non partecipante
  • 1950 - Non partecipante
  • 1954 - Non partecipante
  • 1958 - Non partecipante
  • 1962 - Non qualificata
  • 1966 - Ritirata
  • 1970 - Non qualificata
  • 1974 - Non qualificata
  • 1978 - Primo turno
  • 1982 - Non qualificata
  • 1986 - Non qualificata
  • 1990 - Non qualificata
  • 1994 - Non qualificata
  • 1998 - Primo turno
  • 2002 - Primo turno
  • 2006 - Primo turno
  • 2010 - Non qualificata
  • 2014 - Non qualificata
  • 2018 - Primo turno
Coppa d'Africa
  • 1957: Non partecipante
  • 1959: Non partecipante
  • 1962: Terzo posto
  • 1963: Primo turno
  • 1965: Secondo posto
  • 1968: Non partecipante
  • 1970: Non partecipante
  • 1972: Non qualificata
  • 1974: Non qualificata
  • 1976: Non qualificata
  • 1978: Quarto posto
  • 1980: Non qualificata
  • 1982: Primo turno
  • 1984: Non qualificata
  • 1986: Non qualificata
  • 1988: Non qualificata
  • 1990: Non qualificata
  • 1992: Non qualificata
  • 1994: Primo turno
  • 1996: Secondo posto
  • 1998: Quarti di finale
  • 2000: Quarto posto
  • 2002: Primo turno
  • 2004: Campione
  • 2006: Quarti di finale
  • 2008: Quarti di finale
  • 2010: Primo turno
  • 2012: Quarti di finale
  • 2013: Primo turno
  • 2015: Quarti di finale
  • 2017: Quarti di finale
Confederations Cup
  • 1992: Non qualificata
  • 1995: Non qualificata
  • 1997: Non qualificata
  • 1999: Non qualificata
  • 2001: Non qualificata
  • 2003: Non qualificata
  • 2005: Primo turno[4]
  • 2009: Non qualificata
  • 2013: Non qualificata
  • 2017: Non qualificata

Legenda: Grassetto: Risultato migliore, Corsivo: Mancate partecipazioni

Statistiche dettagliate sui tornei internazionali

Mondiali

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1930 Bandiera dell'Uruguay Uruguay Non partecipante - - - -
1934 Bandiera dell'Italia Italia Non partecipante - - - -
1938 Bandiera della Francia Francia Non partecipante - - - -
1950 Bandiera del Brasile Brasile Non partecipante - - - -
1954 Bandiera della Svizzera Svizzera Non partecipante - - - -
1958 Bandiera della Svezia Svezia Non partecipante - - - -
1962 Bandiera del Cile Cile Non qualificata - - - -
1966 Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Ritirata - - - -
1970 Bandiera del Messico Messico Non qualificata - - - -
1974 bandiera Germania Ovest Non qualificata - - - -
1978 Bandiera dell'Argentina Argentina Primo turno 1 1 1 3:2
1982 Bandiera della Spagna Spagna Non qualificata - - - -
1986 Bandiera del Messico Messico Non qualificata - - - -
1990 Bandiera dell'Italia Italia Non qualificata - - - -
1994 Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti Non qualificata - - - -
1998 Bandiera della Francia Francia Primo turno 0 1 2 1:4
2002 Bandiera della Corea del Sud Corea del Sud / Bandiera del Giappone Giappone Primo turno 0 1 2 1:5
2006 Bandiera della Germania Germania Primo turno 0 1 2 3:6
2010 Bandiera del Sudafrica Sudafrica Non qualificata - - - -
2014 Bandiera del Brasile Brasile Non qualificata - - - -
2018 Bandiera della Russia Russia Primo turno 1 0 2 5:8

Coppa d'Africa

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1957 Bandiera del Sudan Sudan Non partecipante - - - -
1959 Bandiera della Rep. Araba Unita Rep. Araba Unita Non partecipante - - - -
1962 Bandiera dell'Etiopia Impero d'Etiopia Terzo posto 1 0 1 5:4
1963 Bandiera del Ghana Ghana Primo turno 0 1 1 3:5
1965 Bandiera della Tunisia Tunisia Secondo posto 1 1 1 6:3
1968 Bandiera dell'Etiopia Impero d'Etiopia Non partecipante - - - -
1970 Bandiera del Sudan Sudan Non partecipante - - - -
1972 Bandiera del Camerun Camerun Non qualificata - - - -
1974 Bandiera dell'Egitto Egitto Non qualificata - - - -
1976 Bandiera dell'Etiopia Etiopia Non qualificata - - - -
1978 Bandiera del Ghana Ghana Quarto posto 1 2 2 4:5
1980 Bandiera della Nigeria Nigeria Non qualificata - - - -
1982 Bandiera della Libia Libia Primo turno 0 1 2 1:4
1984 Bandiera della Costa d'Avorio Costa d'Avorio Non qualificata - - - -
1986 Bandiera dell'Egitto Egitto Non qualificata - - - -
1988 Bandiera del Marocco Marocco Non qualificata - - - -
1990 Bandiera dell'Algeria Algeria Non qualificata - - - -
1992 Bandiera del Senegal Senegal Non qualificata - - - -
1994 Bandiera della Tunisia Tunisia Primo turno 0 1 1 1:3
1996 Bandiera del Sudafrica Sudafrica Secondo posto 2 2 2 10:9
1998 Bandiera del Burkina Faso Burkina Faso Quarti di finale 2 1 1 6:5
2000 Bandiera del Ghana Ghana / Bandiera della Nigeria Nigeria Quarto posto 2 2 2 9:7
2002 Bandiera del Mali Mali Primo turno 0 2 1 0:1
2004 Bandiera della Tunisia Tunisia Campione 4 2 0 10:4
2006 Bandiera dell'Egitto Egitto Quarti di finale 2 1 1 7:5
2008 Bandiera del Ghana Ghana Quarti di finale 1 2 1 7:6
2010 Bandiera dell'Angola Angola Primo turno 0 3 0 3:3
2012 Bandiera del Gabon Gabon / Bandiera della Guinea Equatoriale Guinea Equatoriale Quarti di finale 2 0 2 5:5
2013 Bandiera del Sudafrica Sudafrica Primo turno 1 1 1 2:4
2015 Bandiera della Guinea Equatoriale Guinea Equatoriale Quarti di finale 1 2 1 5:5
2017 Bandiera del Gabon Gabon Quarti di finale 2 0 2 6:7

Confederations Cup

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1992 Bandiera dell'Arabia Saudita Arabia Saudita Non qualificata - - - -
1995 Bandiera dell'Arabia Saudita Arabia Saudita Non qualificata - - - -
1997 Bandiera dell'Arabia Saudita Arabia Saudita Non qualificata - - - -
1999 Bandiera del Messico Messico Non qualificata - - - -
2001 Bandiera della Corea del Sud Corea del Sud / Bandiera del Giappone Giappone Non qualificata - - - -
2003 Bandiera della Francia Francia Non qualificata - - - -
2005 Bandiera della Germania Germania Primo turno 1 0 2 3:5
2009 Bandiera del Sudafrica Sudafrica Non qualificata - - - -
2013 Bandiera del Brasile Brasile Non qualificata - - - -
2017 Bandiera della Russia Russia Non qualificata - - - -

Tutte le rose

Mondiali

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Coppa d'Africa

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Confederations Cup

Template:Nazionale tunisina confederations cup 2005

Giochi olimpici

NOTA: per le informazioni sulle rose successive al 1948 visionare la pagina della Nazionale olimpica.

Rosa attuale

Lista dei 23 giocatori convocati per la Coppa d'Africa 2017.[5] Presenze e reti aggiornate al 15 gennaio 2017 dopo il match con il Senegal[5].

N. Pos. Giocatore Data nascita (età) Pres. Reti Squadra
P Aymen Mathlouthi 14 settembre 1984 (39 anni) 62 0 Bandiera della Tunisia Étoile du Sahel (capitano)
P Moez Ben Cherifia 24 giugno 1991 (32 anni) 17 0 Bandiera della Tunisia Espérance de Tunis
P Rami Jridi 25 aprile 1985 (38 anni) 15 0 Bandiera della Tunisia CS Sfaxien
D Aymen Abdennour 6 agosto 1989 (34 anni) 52 2 Bandiera della Spagna Valencia
D Ali Maâloul 1º gennaio 1990 (34 anni) 34 0 Bandiera dell'Egitto Al Ahly
C Syam Ben Youssef 31 dicembre 1989 (34 anni) 30 1 Bandiera della Francia Caen
D Hamza Mathlouthi 25 maggio 1992 (31 anni) 24 0 Bandiera della Tunisia CS Sfaxien
D Mohamed Ali Yacoubi 5 ottobre 1990 (33 anni) 13 1 Bandiera della Turchia Çaykur Rizespor
D Chamseddine Dhaouadi 16 gennaio 1987 (37 anni) 10 0 Bandiera della Tunisia Espérance de Tunis
D Hamdi Nagguez 28 ottobre 1992 (31 anni) 8 0 Bandiera della Tunisia Étoile du Sahel
D Zied Boughattas 21 luglio 1987 (36 anni) 7 0 Bandiera della Tunisia Étoile du Sahel
D Sliman Kchouk 7 maggio 1994 (29 anni) 1 0 Bandiera della Tunisia CA Bizertin
C Youssef Msakni 28 ottobre 1990 (33 anni) 39 5 Bandiera del Qatar Lekhwiya
C Wahbi Khazri 8 febbraio 1991 (33 anni) 29 10 Bandiera dell'Inghilterra Sunderland
C Ferjani Sassi 18 marzo 1992 (32 anni) 28 2 Bandiera della Tunisia Espérance de Tunis
C Mohamed Amine Ben Amor 1º gennaio 1992 (32 anni) 13 1 Bandiera della Tunisia Étoile du Sahel
C Hamza Lahmar 28 maggio 1990 (33 anni) 10 2 Bandiera della Tunisia Étoile du Sahel
C Naïm Sliti 27 luglio 1992 (31 anni) 6 1 Bandiera della Francia Lilla
C Larry Azouni 23 marzo 1994 (30 anni) 6 0 Bandiera della Francia Nîmes
C Ahmed Khlil 21 dicembre 1994 (29 anni) 2 0 Bandiera della Tunisia Club Africain
A Saber Khalifa 14 ottobre 1986 (37 anni) 39 7 Bandiera della Tunisia Club Africain
A Ahmed Akaïchi 23 febbraio 1989 (35 anni) 23 9 Bandiera dell'Arabia Saudita Ittihad
A Taha Yassine Khenissi 6 gennaio 1992 (32 anni) 14 3 Bandiera della Tunisia Espérance de Tunis

Note

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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