Copiapite: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→‎Località di ritrovamento: Fix link Bisbee (Arizona)
aggiornamento classe
Riga 3: Riga 3:
|nomeminerale = Copiapite
|nomeminerale = Copiapite
|immagine = Mineraly.sk - copiapit.jpg
|immagine = Mineraly.sk - copiapit.jpg
|classificazione = VI/D.10-50
|classificazione = 7.DB.35
|formula = Fe<sup>+2</sup>Fe<sup>+3</sup>4(SO<sub>4</sub>)<sub>6</sub>(OH)<sub>2</sub>·20(H<sub>2</sub>O)
|formula = Fe<sup>+2</sup>Fe<sup>+3</sup>4(SO<sub>4</sub>)<sub>6</sub>(OH)<sub>2</sub>·20(H<sub>2</sub>O)
|gruppo = trimetrico
|gruppo = trimetrico

Versione delle 11:42, 21 ott 2018

Copiapite
Classificazione Strunz7.DB.35
Formula chimicaFe+2Fe+34(SO4)6(OH)2·20(H2O)
Proprietà cristallografiche
Gruppo cristallinotrimetrico
Sistema cristallinotriclino
Classe di simmetriapinacoidale
Parametri di cellaa = 7.227, b = 18.76, c = 7.379
Gruppo puntuale1
Gruppo spazialeP1
Proprietà fisiche
Densità2,08 g/cm³
Durezza (Mohs)2,5-3
Sfaldaturaperfetta secondo {010}
Coloregiallo, giallo verdastro, giallo arancio
Lucentezzamadreperlacea
Opacitàda trasparente a traslucida
Strisciopiù chiaro del colore rispettivo
Diffusioneassai rara
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale

La copiapite è un minerale, un solfato basico e idrato di ferro trivalente, magnesio e ferro bivalente, appartenente al gruppo omonimo.

Il nome deriva dalla località di Copiapó, nel Cile.

Descritta per la prima volta da Wilhelm Karl von Haidinger (1795 - 1871), geologo e mineralogista austriaco, nel 1905.

Abito cristallino

I cristalli sono tabulari.

Origine e giacitura

La genesi è secondaria, prevalentemente per ossidazione nei giacimenti di pirite delle zone aride. La paragenesi è con alotrichite, pirite, pickeringite e marcasite.

Forma in cui si presenta in natura

Si presenta in aggregati scagliosi, in masse polverulente, in aggregati sugherosi o in incrostazioni, raramente in piccoli cristalli.

Caratteri fisico-chimici

Facilmente solubile in acqua, va conservato in contenitori stagni o sotto plastica.

Località di ritrovamento

A Dubník, nella Slovacchia; a Copiapó, a Chuquicamata e ad Alcaparosa, nel Cile; a Goslar e a Rammelsberg, nella Germania; a Bisbee, in Arizona e a Falun, in Svezia,

In Italia se ne trovano croste nella miniera del Nibbio, nel comune di Mergozzo, in provincia di Novara; nella miniera di Libiola, nel comune di Sestri Levante, in Liguria; a Vigneria e a Capo d'Arco, nel comune di Rio, e nel comune di Capoliveri, tutti e due sull'isola d'Elba.

Bibliografia

  • Mineralogia - Cornelis Klein - Zanichelli (2004)
  • Minerali e Rocce - De Agostini Novara (1962)
  • Guida al riconoscimento dei minerali - Borelli e Cipriani - Mondadori (1987)
  • I minerali d'Italia - SAGDOS - 1978
  • Minerali e Rocce - Corsini e Turi - Enciclopedie Pratiche Sansoni (1965)

Altri progetti

Collegamenti esterni

  • (EN) Webmin, su webmineral.com.
  Portale Mineralogia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di mineralogia