Lingua romena: differenze tra le versioni

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=== Verbo ===
=== Verbo ===


Il romeno ha otto modi verbali : Indicativo, Congiuntivo, Imperativo, Condizionale, Gerundio, Participio, Supino e Infinitivo. I verbi sono divisati in quattro congiugazioni: a, ea, e, ed i.
Il romeno ha otto modi verbali : Indicativo, Congiuntivo, Imperativo, Condizionale, Gerundio, Participio, Supino e Infinitivo. I verbi sono divisi in quattro conniugazioni: ''a'', ''ea'', ''e'', ed ''i''.


L'infinitivo del verbo si con la particola a, messa prima del verbo:
L'infinitivo del verbo si forma con la particella ''a'', messa prima del verbo:


'''a''' arunc'''a''' (gettare)
'''a''' arunc'''a''' (gettare)

Versione delle 13:19, 7 ott 2011

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Rumeno/Romeno

Română
Parlato inRomania, Moldavia, Voivodina, Russia, Ucraina, Israele, Serbia, Ungheria, Balcani, Italia, Spagna, Canada, USA.
Locutori
Totale26 milioni
Classifica40
Altre informazioni
TipoSVO + OSV sillabica
Tassonomia
FilogenesiLingue indoeuropee
 Romanze
Statuto ufficiale
Ufficiale inBandiera dell'Europa Europa

Bandiera della Romania Romania
Bandiera della Moldavia Moldavia
Vojvodina (Serbia)
Monte Athos (Grecia)
Regolato daAcademia Română
Codici di classificazione
ISO 639-1ro/mo
ISO 639-2(B)rum/mol, (T)ron/mol
ISO 639-3ron (EN)
Glottologroma1327 (EN)
Linguasphere51-AAD-c
Estratto in lingua
Dichiarazione universale dei diritti umani, art. 1
Toate fiinţele umane se nasc libere şi egale în demnitate şi în drepturi. Ele sunt înzestrate cu raţiune şi conştiinţă şi trebuie să se comporte unele faţă de altele în spiritul fraternităţii.

Distribuzione geografica del romeno
Dialetti principali del dacorumeno
Distribuzione dei madrelingua rumeni per luogo di nascita

La lingua rumena o romena[1] o dacorumeno è una lingua romanza o neo-latina appartenente al gruppo indoeuropeo. La lingua rumena è una delle lingue romanze balcaniche e viene parlata come lingua madre da più di ventisei milioni di persone in Romania, Moldavia ed in diverse parti della Serbia, Bulgaria, Macedonia, Albania, Grecia, Ucraina ed Ungheria. È inoltre parlata dalle comunità dell'emigrazione romena all'estero, in particolar modo presenti in Italia[2], Spagna[3], Stati Uniti[4] e Canada[5].

In Moldavia la lingua ufficiale è rumeno, ma nel parlato si usa il "dialetto" - moldavo.

Varietà

Con la denominazione di "lingua rumena" tout court si intende generalmente solo una delle quattro varietà che compongono in realtà la famiglia linguistica rumena, unica sopravvissuta delle due (l'altra è il dalmatico) che costituivano il balcanoromanzo: il dacorumeno.

Le lingue appartenenti al gruppo rumeno sono quattro: dacorumeno (o rumeno), arumeno (o macedorumeno), meglenorumeno (o meglenitico) ed istrorumeno.

Il dacorumeno (dal nome della provincia romana della Dacia, corrispondente ad una buona parte dell'attuale Romania) è lingua ufficiale di due stati, la Romania e la Repubblica di Moldavia. Le altre tre lingue, anche note per la loro posizione come lingue rumene sub-danubiane, sono parlate come lingue minoritarie (più o meno riconosciute e tutelate) in varie aree dei Balcani: Grecia (meglenorumeno e arumeno), Albania (arumeno), Macedonia (meglenorumeno ed arumeno), Bulgaria (meglenorumeno ed arumeno) ed Istria (istrorumeno); in Romania, in particolare in Dobrogea, sul Mar Nero, esistono importanti colonie arumene e meglenorumene.

L'arumeno è l'unica lingua rumena sub-danubiana relativamente alla quale si possa parlare di una forte coscienza linguistica, per la quale esistano tentativi seri di normativizzazione e che possa vantare una certa tradizione letteraria; per questo e per la notevole differenza strutturale di questo idioma rispetto al "fratello maggiore" dacorumeno, alcuni linguisti sono inclini a considerare l'arumeno come una lingua romanza a sé, separata ed allo stesso livello della famiglia rumena e del dalmatico.

Il moldavo è considerato dalla maggior parte degli standard (Ethnologue-15) soltanto una variante del nome del romeno usato in Moldavia[6].

Origini e struttura

Il primo documento scritto in romeno sopravvissuto fino alla nostra epoca è una lettera del 1521, chiamata Lettera di Neacşu. Si tratta di un messaggio inviato da Neacşu Lupu, mercante di Câmpulung, a Johannes Benkner, principe di Braşov, contenente un avvertimento circa un'imminente invasione turca della Transilvania e della Valacchia. Nella lettera risultano immediatamente evidenti i prestiti slavi, dato i molti secoli di stretti contatti con questi popoli, sebbene chiara sia la radice latina della lingua usata nella lettera. Chiaro, conciso, fluente, l'espressività della lingua romena nella lettera di Neacşu è dovuta agli elementi latini. Le parole di origine latina secondo alcuni linguisti rappresenterebbero il 92,31%, con una frequenza assoluta dell'89,47%.[senza fonte] Tra le 112 unità di testo, 67 parole di origine latina possono anche essere trovate in altre 7 lingue neolatine.[7]

Secondo un'altra fonte, oggi il lessico romeno conterrebbe il 75 - 80% di elementi latini ed elementi di altre lingue secondo il seguente schema:[8] Fino all'inizio dell'Ottocento, maggiore era la presenza di termini non latini nel rumeno (termini slavi,ungherese,tedeschi.greci, turchi etc.).Con la rinascita del nazionalismo rumeno, anche nel campo della letteratura si è attuata una pulizia lessicale e la sostituzione di termini"barbari"con parole italiane,francesi e latine., portando il lessico romanzo da un 50%-60%, alla quasi totalità, come avviene con il rumeno contemporaneo.

Fra tutte le lingue romanze, il romeno presenta un'evoluzione maggiormente naturale; ha infatti un carattere piuttosto popolare poiché non è stata interrotta nel suo sviluppo da una letteratura classica in senso stretto; questo spiega, fra l'altro, il fatto che questa lingua possieda una quantità importante di vocaboli e forme latine che nelle altre lingue romanze non esistono più.[senza fonte]

Il romeno ha la particolarità di prevedere - come in altre lingue d'origine balcanica, ossia l'albanese e il bulgaro - l'uso dell'articolo determinativo dopo il nome.

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della lingua romena.

Sottodialetti

Il rumena ha più sottodialetti o parlate. Nessuna di queste è identica alla lingua ufficiale.

La parlata di Muntenia

Questa è la parlata che somiglia di più alla lingua ufficiale. La differenza principale è la scomparsa della lettera l, nell'articolo. Si parla nelle regioni storiche di Muntenia e Dobrogea.

La parlata di Oltenia

Questa parlata si parla nella regione storica di Oltenia. La cosa che la separa della parlata di Muntenia è l'uso del Passato Remoto al posto del Passato Prossimo. A questo tempo verbale, in Oltenia c`è una forma speciale per il verbo a fi (essere)

fusăi

fusăşi

fuse

fusărăm

fusărăţi

fusără

La parlata di Banat

Questa si parla nella regione storica di Banat. La caratteristica principale è la diventata della ţ in c (come in cielo).

La parlata di Ardeal

Questa si parla nelle storiche di Ardeal e Crişana (queste due insieme al Maramureş e al Banat formano la Transilvania). Le caratteristiche della parlata:

-la parola "no", che rappresenta un`addressata diretta.

-l` "a" che a volte diventa "o".

ex: A fost->O fost (è stato)

La parlata di Moldavia

È la parlata maggiormente differente dalla lingua ufficiale. Si parla nella regione storica di Moldavia. Le sue caratteristiche sono:

-la letta del gruppo ci come şi (o ş alla fine della parola)

ce faci -> şi faş (che fai)


-l` "e" diventa "i" (specialmente alla fine della parola)

bine -> bini

-il gruppo pi diventa chi

spinare -> schinari (spalla)

Caratteristiche evolutive

Il qu latino diventa p : aqua => apặ (acqua)

Il l latino a volte diventa r : celum => cer (cielo)

Il d latino all`inizio di una parola diventa z : deus => zeu (dio)

Lingue affini

Fra le diverse lingue affini e dialetti interni alla lingua romena sono da segnalare la lingua aromena (o macedoromeno), la lingua Meglenoromena (o meglenitico), parlata in Grecia nell'area di Salonicco ed in Macedonia, e la lingua istroromena (o istroromeno), parlata nella penisola istriana e oggi in via di estinzione. Il moldavo invece, da alcuni standard (Ethnologue-15, ma non ISO639-3), non è considerato una lingua a sé stante, ma solo una variante nel nome del romeno usato in Moldavia.

Fonologia

Vocali

La lingua romena ha sette fonemi vocalici:

Anteriori Centrali Posteriori
Chiuse i ɨ u
Medie e ə o
Aperte a

Semivocali

Nella lingua romena esistono quattro semivocali /e̯/, /i̯/, /o̯/, /u̯/:

  • /e̯/ ad esempio in seară ("sera")
  • /i̯/ ad esempio in miere ("miele")
  • /o̯/ ad esempio in moarte ("morte")
  • /u̯/ ad esempio in ziua ("il giorno)

Le semivocali /e̯/ ed /o̯/ precedono sempre la vocale del dittongo, mentre /i̯/ e /u̯/ la possono precedere o seguire, costituendo dunque dittonghi ascendenti e discendenti.

Consonanti

Il sistema consonantico romeno
Bilabiali Labiodentali Dentali Postalveolari Velari Glottali
Nasali m n
Occlusive p   b t   d k   ɡ
Affricate ts         
Fricative f   v s   z ʃ   ʒ h     
Vibranti r
Approssimanti l

L`alfabeto

L`afabeto rumeno contiene 31 lettere

Lettera nell`alfabeto rumeno Lettera nell`alfabeto fonetico Correspondenza in italiano
a a a
ă ɘ (non esiste in italiano) come e nell`inglese brother
â ɨ (non esiste in italiano) come î nel russo yazîk
b b b
c k, ʧ prima di a, o, u, od una consonante è c di come. prima di e od i, come c di cielo
d d d
e e e
f f f
g g, ʤ prima di a, o, u, od una consonante è g di gatto. prima di e od i, come g di gellato
h h (non esiste in italiano) come nell`inglese hat
i i, j i di bambini, o il primo i di ieri.
î ɨ si legge come l'â, però si scrive così all'inizio o alla fine della parola
j ʒ (non esiste in italiano) come nel francese je
k (solamente in parole preste da lingue straniere) k k
l l l
m m, ɱ m
n n, ŋ n
o o o
p p p
q (solamente in parole preste da lingue straniere) k q
r r r
s s s
ş ʃ sc di scivolare
t t t
ţ ʦ z di democrazia, però mai come quello di zanzara
u u, ɯ u
v v v
w (solamente in parole preste da lingue straniere) v v
x ks x
y (solamente in parole preste da lingue straniere) i i
z z s di cosa

Grammatica

Sostantivo

Il romeno ha una grammatica particolare e un po' diversa da quelle altre lingua romanze (romanze occidentali). L'articolo determinativo si mette alla fine della parola da articolare: Maschile singulario:

-ul : bărbatul (l'uomo)

-l : boul (il bue)


Maschile plurale:

-i : bărbaţii (gli uomini) ; boii (i buoi)

Femminile singulario

-a : fata (la ragazza)

Femminile plurale

-le : fetele (le ragazze)


In romeno esistono declinazioni per i casi Dativo, Genitivo e Vocativo, diverse dalle forme per il Nominativo e l'Accusativo

N bărbat

Ac bărbat

D bărbatului

G bărbatului

V bărbate / bărbatule


N bărbaţi

Ac bărbaţi

D bărbaţilor

G bărbaţilor

V bărbaţilor


N fată

Ac fată

D fetei

G feteei

V fato


N fete

Ac fete

D fetelor

G fetelor

V fetelor

Verbo

Il romeno ha otto modi verbali : Indicativo, Congiuntivo, Imperativo, Condizionale, Gerundio, Participio, Supino e Infinitivo. I verbi sono divisi in quattro conniugazioni: a, ea, e, ed i.

L'infinitivo del verbo si forma con la particella a, messa prima del verbo:

a arunca (gettare)

Eu Tu El/Ea Noi Voi Ei/Ele
Presente (Prezent) arunc arunci aruncă aruncăm aruncaţi aruncă
Futuro (Viitor) voi arunca vei arunca va arunca vom arunca veţi arunca vor arunca
Futuro anteriore (Viitor anterior) voi fi aruncat vei fi aruncat va fi aruncat vom fi aruncat veţi fi aruncat vor fi aruncat
Passato Remoto (Perfect Simplu) aruncai aruncaşi aruncă aruncarăm aruncarăţi aruncară
Passato Prossimo (Perfect Compus am aruncat ai aruncat a aruncat am aruncat aţi aruncat au aruncat
Imperfetto (Imperfect) aruncam aruncai arunca aruncam aruncaţi aruncau
Trapassato (Mai mult ca perfect) aruncasem aruncasei aruncaserăm aruncaserăţi aruncaseră

Note

  1. ^ in italiano i due termini sono equivalenti
  2. ^ Rapporto Istat - La popolazione straniera residente in Italia al 1º gennaio 2010
  3. ^ Instituto Nacional de Estadística: Avance del Padrón Municipal a 1 de enero de 2010. Datos provisionales.
  4. ^ US census Bureau
  5. ^ target audience - Demographic Information - Sarmis ROMEDIA
  6. ^ Per la problematica lingua rumena/moldava cf in francese Republica Moldova, un Etat en quête de nation, Paris : Non Lieu, 2010, pp. 169-213
  7. ^ Ion Rotaru, Literatura română veche, Bucureşti, 1981, p. 62 - 65.
  8. ^ Marius Sala, ed altri, Vocabularul reprezentativ al limbilor romanice, Editura Ştiinţifică şi Enciclopedică, Bucureşti, 1988, p.19-79

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