Malta: differenze tra le versioni

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== Etimologia ==
== Etimologia ==
I Greci la chiamarono ''Μελίτη'' (Melitē) e gli [[Arabi]] ''Malita''. Venne così chiamata dai Greci probabilmente per l'abbondanza di [[Apis|api]] autoctone che producevano in abbondanza [[miele]] (''μέλι'' è il termine greco per ''miele'')<ref>{{Cita web|url=https://www.guidememalta.com/en/sweet-as-honey-the-story-of-malta-s-liquid-gold|titolo=Sweet as honey: the story of Malta's liquid gold|autore=A. Bishop|accesso=2020-06-05|lingua=EN}}</ref>. Secondo un'altra ipotesi, la parola "Malta" potrebbe invece derivare dall'antica parola della [[lingua fenicia]] "malit", che letteralmente significa "montagna". Altri sono dell'opinione invece che l'isola venne così chiamata in onore della [[Ninfa (mitologia)|ninfa]] [[Melite]], una delle [[Naiadi]], figlia di [[Nereo (mitologia)|Nereo]] e di [[Doride (mitologia)|Doride]]<ref>{{Cita web|url=https://www.italiamalta.net/it/it/index.php?option=com_content&view=article&id=1205&Itemid=795&lang=it#:~:text=Non%20si%20hanno%20notizie%20certe,nome%20dell'isola%20di%20Malta.&text=I%20Greci%20la%20chiamarono%20Melita,melitte%20in%20greco%20significa%20ape.|titolo=ORIGINE DEL NOME|accesso=2020-06-05}}</ref>, anche se non se ne ravvede il nesso logico.
I Greci la chiamarono ''Μελίτη'' (Melitē) e gli [[Arabi]] ''Malita''. Venne così chiamata dai Greci probabilmente per l'abbondanza di [[Apis|api]] autoctone che producevano in abbondanza [[miele]] (''μέλι'' è il termine greco per ''miele'')<ref>{{Cita web|url=https://www.guidememalta.com/en/sweet-as-honey-the-story-of-malta-s-liquid-gold|titolo=Sweet as honey: the story of Malta's liquid gold|autore=A. Bishop|accesso=2020-06-05|lingua=EN}}</ref>. Secondo un'altra ipotesi, la parola "Malta" potrebbe invece derivare dall'antica parola della [[lingua fenicia]] "malit", che letteralmente significa "montagna". Altri sono dell'opinione invece che l'isola venne così chiamata in onore della [[Ninfa (mitologia)|ninfa]] [[Melite]], una delle [[Naiadi]], figlia di [[Nereo (mitologia)|Nereo]] e di [[Doride (mitologia)|Doride]]<ref>{{Cita web|url=https://www.italiamalta.net/it/it/index.php?option=com_content&view=article&id=1205&Itemid=795&lang=it|titolo=ORIGINE DEL NOME|accesso=2020-06-05}}</ref>, anche se non se ne ravvede il nesso logico.


Non manca infine chi sostiene che il [[toponimo]] possa derivare dall'[[Lingua ebraica|ebraico]] ''Malet'' o dal [[Lingua fenicia|fenicio]] ''Maleth'', il cui significato è in entrambi i casi ''rifugio'', ''ricovero'', ''asilo''<ref>{{Cita web|url=http://www.maltamigration.com/about/malta.shtml|titolo=Brief History of the islands of Malta and Gozo|autore=J. Borg|accesso=2020-06-05|lingua=EN}}</ref>, cosa possibile, vista la posizione geografica dell'isola,<ref>Vedi [http://books.google.com/books? id=Bs0NAAAAQAAJ&printsec=titlepage&hl=it Notizie storiche sull'etimologia dei nomi appropriati a varie località dell'isola di Malta], Achille Ferris, 1862</ref> ma - al di là del sospetto che ci si trovi di fronte a una pura e semplice [[paraetimologia]], mancando qualsiasi documento in proposito che suffraghi l'ipotesi - non è poco significativo il fatto che gli [[antichi Romani]] assunsero il nome greco per riferirsi all'isola, chiamandola anch'essi ''Melita''<ref>{{Cita web|url=https://localgovernment.gov.mt/en/lc/Mdina/Pages/Locality/History.aspx|titolo=General History|accesso=2020-06-05|lingua=EN}}</ref>.
Non manca infine chi sostiene che il [[toponimo]] possa derivare dall'[[Lingua ebraica|ebraico]] ''Malet'' o dal [[Lingua fenicia|fenicio]] ''Maleth'', il cui significato è in entrambi i casi ''rifugio'', ''ricovero'', ''asilo''<ref>{{Cita web|url=http://www.maltamigration.com/about/malta.shtml|titolo=Brief History of the islands of Malta and Gozo|autore=J. Borg|accesso=2020-06-05|lingua=EN}}</ref>, cosa possibile, vista la posizione geografica dell'isola,<ref>Vedi [http://books.google.com/books? id=Bs0NAAAAQAAJ&printsec=titlepage&hl=it Notizie storiche sull'etimologia dei nomi appropriati a varie località dell'isola di Malta], Achille Ferris, 1862</ref> ma - al di là del sospetto che ci si trovi di fronte a una pura e semplice [[paraetimologia]], mancando qualsiasi documento in proposito che suffraghi l'ipotesi - non è poco significativo il fatto che gli [[antichi Romani]] assunsero il nome greco per riferirsi all'isola, chiamandola anch'essi ''Melita''<ref>{{Cita web|url=https://localgovernment.gov.mt/en/lc/Mdina/Pages/Locality/History.aspx|titolo=General History|accesso=2020-06-05|lingua=EN}}</ref>.

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Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Malta (disambigua).
Malta
Malta - Localizzazione
Malta - Localizzazione
Malta (verde scuro) nell'Unione europea (verde chiaro)
Dati amministrativi
Nome completoRepubblica di Malta
Nome ufficiale(MT) Repubblika ta' Malta
(EN) Republic of Malta
Lingue ufficialimaltese e inglese
Altre lingueitaliano
Capitale La Valletta  (5 827 ab. / 2019)
Politica
Forma di governoRepubblica parlamentare
PresidenteGeorge William Vella
Primo ministroRobert Abela
Indipendenza21 settembre 1964
dal Regno Unito
Ingresso nell'ONU1º dicembre 1964
Ingresso nell'UE1º maggio 2004
Superficie
Totale316[1] km² (186º)
% delle acque0,001%
Popolazione
Totale493.559 ab. (2019)
Densità1.376 ab./km²
Tasso di crescita0,359% (2012)[2]
Nome degli abitantiMaltesi
Geografia
ContinenteEuropa
ConfiniNessuno
Fuso orarioUTC+1
UTC+2 in ora legale
Economia
Valutaeuro
PIL (nominale)17,754[3] milioni di $ (2017) (130º)
PIL pro capite (nominale)30,608[4] $ (2018) (34º)
PIL (PPA)19,577[3] milioni di $ (2017) (139º)
PIL pro capite (PPA)38,658[3] $ (2017) (29º)
ISU (2018)0,885 (molto alto)[5] (28º)
Fecondità1,32 (2017)[6]
Varie
Codici ISO 3166MT, MLT, 470
TLD.mt, .eu
Prefisso tel.+356
Sigla autom.M
Lato di guidaSinistra (↑↓)
Inno nazionaleL-Innu Malti
Festa nazionale21 settembre
Malta - Mappa
Malta - Mappa
Evoluzione storica
Stato precedenteBandiera di Malta Stato di Malta
 
Coordinate: 35°53′N 14°30′E / 35.883333°N 14.5°E35.883333; 14.5

Malta, ufficialmente Repubblica di Malta (in maltese Repubblika ta' Malta, in inglese Republic of Malta), è uno stato insulare dell'Europa meridionale, nonché lo Stato membro più piccolo dell'Unione europea.

È un arcipelago situato nel Mediterraneo, nel canale di Malta, a 80 km dalla Sicilia, a 284 km dalla Tunisia e a 333 km dalla Libia, compreso nella regione geografica italiana. Con un'estensione di 315,6 km² è uno degli stati più piccoli e densamente popolati al mondo. La sua capitale è La Valletta e la città più abitata è San Pawl il-Bahar (Baia di San Paolo)[7]. L'isola principale è caratterizzata da un grande numero di cittadini che, insieme con la capitale, formano una conurbazione di 368 250 abitanti.

Il Paese ha due lingue ufficiali, il maltese e l'inglese. L'italiano, lingua ufficiale fino al 1934, è piuttosto diffuso, conosciuto correttamente dal 41,34% dei maltesi[8]. Altre stime pongono la percentuale al 66% dei maltesi[9]. Durante il corso della storia, la posizione geografica di Malta ha dato grande importanza all'arcipelago, che ha subito l'avvicendarsi in sequenza di Fenici, Greci, Cartaginesi, Romani, Arabi, Normanni, Aragonesi, Cavalieri di Malta, Francesi e Inglesi.

Malta è internazionalmente conosciuta come località turistica, per lo svago e soprattutto per la cultura, dato che nel Paese si trovano ben tre siti dichiarati dall'UNESCO patrimonio dell'umanità: la capitale La Valletta, l'Ipogeo di Ħal-Saflieni e i templi megalitici. L'ingresso nell'Unione europea è avvenuto il 1º maggio 2004 e dal 1º gennaio 2008 è entrata a far parte dell'Eurozona. Malta è, inoltre, membro del Commonwealth.

Etimologia

I Greci la chiamarono Μελίτη (Melitē) e gli Arabi Malita. Venne così chiamata dai Greci probabilmente per l'abbondanza di api autoctone che producevano in abbondanza miele (μέλι è il termine greco per miele)[10]. Secondo un'altra ipotesi, la parola "Malta" potrebbe invece derivare dall'antica parola della lingua fenicia "malit", che letteralmente significa "montagna". Altri sono dell'opinione invece che l'isola venne così chiamata in onore della ninfa Melite, una delle Naiadi, figlia di Nereo e di Doride[11], anche se non se ne ravvede il nesso logico.

Non manca infine chi sostiene che il toponimo possa derivare dall'ebraico Malet o dal fenicio Maleth, il cui significato è in entrambi i casi rifugio, ricovero, asilo[12], cosa possibile, vista la posizione geografica dell'isola,[13] ma - al di là del sospetto che ci si trovi di fronte a una pura e semplice paraetimologia, mancando qualsiasi documento in proposito che suffraghi l'ipotesi - non è poco significativo il fatto che gli antichi Romani assunsero il nome greco per riferirsi all'isola, chiamandola anch'essi Melita[14].

Storia

Età antica

Templi megalitici di Menaidra.
L'Italia e sue regioni al tempo dell'Impero Romano nel I secolo a.C.

Il primo approdo degli esseri umani sull'isola risale, probabilmente, al momento immediatamente successivo all'estinzione degli ippopotami nani e degli elefanti nani[15]. Tracce di insediamenti del neolitico antico (6000-4000 a.C.), sono state rinvenute sia in aree aperte sia all'interno di grotte, come Għar Dalam; questi primi stanziamenti erano costituiti da coloni provenienti dalla Sicilia, per le analogie del materiale ceramico ivi ritrovato (ceramica impressa Ghar Dalam) con quello coevo di Stentinello, villaggio presso Siracusa. I coloni conservarono i rapporti con la Sicilia, continuando a fabbricare ceramica impressa dello stile di Stentinello e incominciando, solo al termine di questa fase (4500 a.C.), un modesto sviluppo tipologico locale.[16]

Anche la ceramica di Skorba (4500-4100 a.C.), villaggio presso Mġarr, somiglia molto a quella ritrovata in Sicilia e comprova quanto siano stati continui i rapporti tra Malta e la sorella maggiore. Questa fase è caratterizzata dalle prime evidenze di attività rituali, di cui, il piccolo tempio di Skorba, può considerarsi il precursore delle costruzioni megalitiche successive.[17]

A partire dal 3500 a.C. si assiste a un fiorire di templi megalitici, primo fra tutti a Gigantia (Ggantija), sull'isoletta di Gozo;[18] altre imponenti strutture sono presenti a Hagar Qim, Mnajdra, Ta Hagrat ("le pietre"), Tarxien.[19][20][21] A questo periodo temporale (3600-2500 a.C.) si lega un'interessante caratteristica archeologica, rinvenuta in diverse località dell'isola e consistente in scanalature uniformi ed equidistanti tra di loro soprannominate cart ruts o cart racks: la più notevole è quella conosciuta col nome Clapham Junction. Probabilmente, i solchi potrebbero essere stati causati dal continuo passaggio delle ruote dei carrelli adibiti al trasporto della pietra, che, a lungo andare, finirono per intaccare il tenero calcare di cui è costituita l'isola.[22][23] Il "popolo dei templi" scomparve intorno al 2500 a.C., per cause ancora sconosciute (sono state avanzate diverse teorie, dall'aumento della conflittualità interna all'insorgere di una grave epidemia ma nessuna ha ancora trovato consenso fra gli studiosi)[24][25].

Le isole maltesi rimasero così spopolate per qualche centinaio di anni, fino a quando l'arrivo di un nuovo flusso migratorio introdusse nell'isola una nuova cultura: quella dei "costruttori dei dolmen".[26] Nella maggior parte dei casi si tratta di piccole camere con la copertura costituita da una grande lastra posta sopra delle pietre verticali, riconducibili a una popolazione del bronzo antico (2150 a.C.) diversa da quella che aveva edificato i precedenti templi megalitici. Ancora una volta si sarà trattato di gente proveniente dalla Sicilia, per la somiglianza dei dolmen maltesi con analoghe strutture da poco ritrovate anche nell'isola più grande del Mediterraneo.[27]

I Fenici colonizzarono Malta solo intorno al 1000 a.C., usandola come avamposto per la loro espansione e i loro commerci nel Mar Mediterraneo[28]; alcuni resti risalenti a quel periodo sono ancora rinvenibili sull'isola[29]. In seguito, nel 736 a.C. venne occupata dai Greci che la chiamarono Melita[30].

Fra il 480 e il 400 a.C. l'isola finì sotto il controllo di Cartagine[31][32], e poi, nell'ambito dello scontro fra le due potenze mediterranee durante la Seconda guerra punica, sotto il dominio Romano (fu conquistata nel 218 a.C. dalle forze guidate dal console Tiberio Sempronio Longo)[33]. In epoca romana, l'isola venne assurta a Municipium, e il capoluogo Melita (l'odierna Mdina) raggiunse la sua massima espansione[34]. Nell'anno 60 d.C. l'isola fu visitata da San Paolo (il nome di Malta è citato negli Atti degli Apostoli, dove è presente la descrizione del naufragio del santo[35]), che si dice abbia attraccato nella zona che oggi porta il nome di Baia di San Paolo (in maltese San Pawl il-Bahar) in ricordo dell'evento[36].

Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, Malta venne saccheggiata dai Vandali e conquistata dagli Ostrogoti, prima di passare, fra il 533 ed il 544 sotto il dominio bizantino[37], che durò sino al IX secolo.

La conquista e la contea siciliana

L'isola cadde nell'870 sotto il dominio degli Arabi[38], che eliminarono quasi tutti gli abitanti originari e ripopolarono l'arcipelago[39][40], edificando la nuova capitale Mdina sul sito della precedente città romana di Melita. I nuovi dominatori introdussero la coltivazione del cedro e del cotone[41], costruirono un sistema di irrigazione e, in particolare, la lingua araba, che la maggior parte della popolazione adottò come lingua madre. La sua influenza nel maltese moderno è facilmente riscontrabile, così come anche la presenza di parole di origine latina e dell'alfabeto latino. La dominazione araba durò per circa due secoli, dall'870 al 1091, durante i quali l'Islam divenne la religione principale sull'isola (sebbene ai cristiani fosse consentito praticare il proprio culto)[42].

Regno di Sicilia (XII secolo).

Il periodo di dominazione araba finì nel 1091 quando l'isola venne conquistata dai Normanni provenienti dal Regno di Sicilia, alla guida di Ruggero d'Altavilla[43]. L'arcipelago entrò così nell'orbita siciliana, e fu posto sotto il controllo dei membri della casa normanna di Sicilia, sebbene di fatto si trattasse di un controllo poco più che nominale[44]. Nel 1191 Margarito di Brindisi sbarcò nuovamente sull'isola e venne nominato primo conte di Malta[45]. I legami dell'isola con la Sicilia si fecero conseguentemente sempre più stretti, e il feudo fu successivamente concesso alle famiglie della più alta nobiltà siciliana stabilitasi nella piccola isola quali i Conti di Modica, Manfredi III Chiaramonte alla fine del Trecento, Bernardo Cabrera nei primi decenni del Quattrocento, i Moncada e i Monroy, pur tornando spesso a essere governata direttamente dai sovrani o da loro familiari. La nobiltà maltese venne istituita in quest'ultimo periodo; circa 32 titoli nobiliari permangono tuttora, il più vecchio dei quali è il Baronato di Djar il Bniet e Bucana.

Malta entrò quindi definitivamente nell'orbita culturale dell'Europa latina, sebbene l'influsso della fede e della cultura di origini arabe continuasse ad essere largamente presente fino al XIII secolo[46]. A seguito dell'incorporazione come feudo, le sorti della piccola contea insulare seguirono nei secoli successivi quelle del Regno di Sicilia; a succedersi nel dominio dell'isola furono fra il XIII e il XVI secolo gli Hohenstaufen (Svevi), gli Angioini e gli Aragonesi[47]. Nel 1283 questi ultimi sconfissero in uno scontro navale combattuto nel Porto Grande presso l'odierna Valletta una flotta angioina, conquistando l'arcipelago maltese alla corona d'Aragona[45][48].

L'insediamento dei "cavalieri ospedalieri" e l'assedio ottomano

Nel 1530 Malta venne concessa in affitto perenne, con decreto dell'imperatore Carlo V d'Asburgo, re di Sicilia, ai Cavalieri Ospitalieri in fuga da Rodi dove avevano avuto sede da sempre; il prezzo simbolico dell'affitto del feudo consisteva nella fornitura annuale di un falco da caccia ammaestrato (il Viceré di Sicilia mantenne tuttavia il titolo onorifico di conte di Malta).

Questi cavalieri, un ordine religioso cavalleresco conosciuto da allora come "Cavalieri di Malta", contrastarono l'assedio di Malta nel 1565 da parte dell'Impero ottomano riuscendo a vincere e a mantenere l'ordine nell'isola. Dopo questo assedio, i Cavalieri decisero di fortificare l'isola e per la progettazione si affidarono all'architetto militare Evangelista Menga, mentre le fortificazioni della città de La Valletta furono opera di Francesco Laparelli. Ulteriori fortificazioni furono avviate a partire dal 1723, quando il gran maestro António Manoel de Vilhena ne affidò la progettazione a Giuseppe Merenda.

Carta delle isole italiane nel 1762 incisa dagli eredi Homann.

Il dominio dei Cavalieri finì nel 1798, quando Malta venne occupata dalle truppe francesi di Napoleone, che si stava dirigendo in Egitto per incominciare la sua campagna. Autorizzato in precedenza dal Direttorio a occupare Malta, Napoleone chiese un porto sicuro per rifornire le sue navi e, dopo il rifiuto da parte del governo locale a che più di quattro navi francesi attraccassero contemporaneamente nel Porto Grande,[49] fece sbarcare il proprio esercito (11 giugno). Il Gran Maestro dei Cavalieri Ospitalieri Ferdinand von Hompesch zu Bolheim capitolò dopo un solo giorno di combattimenti intorno a La Valletta (i Cavalieri furono poco decisi nel condurre la difesa, non potendo per statuto prendere le armi contro altri cristiani, perché circa 200 di loro su 400 erano francesi e perché 3000 soldati contro 15 000). Dopo l'onorevole accordo di resa del 12 giugno, Napoleone si stabilì per pochi giorni sull'isola saccheggiando i beni dell'Ordine e riorganizzandola con un'amministrazione fedele. Poi il 19 partì alla volta dell'Egitto, lasciando sul posto una guarnigione di 3 000 soldati, al comando del generale Vaubois.

La Valletta.

La colonizzazione britannica e la seconda guerra mondiale

Gli occupanti francesi erano impopolari, soprattutto per la loro avversione alla religione e le rapine alla Chiesa, per cui i maltesi ben presto (2 settembre) si ribellarono, costringendo la guarnigione a ritirarsi nelle sue fortificazioni. Il Regno Unito, il Portogallo e il Regno di Sicilia mandarono munizioni e aiuti ai ribelli, i quali intanto avevano liberato Gozo, che restò al Regno siciliano fino al 1801.

La Royal Navy pose l'embargo all'isola per 2 anni, finché il 5 settembre 1800 i francesi stremati si arresero al Regno Unito. Gozo, benché ancora feudo del Regno siciliano, divenne un protettorato del Regno Unito, nonostante le rimostranze dei Borbone, che rivendicarono la sovranità sull'isola.

Nel 1802, il trattato di Amiens decise la restaurazione della sovranità dell'Ordine di San Giovanni sull'arcipelago, ma incontrò l'opposizione del Congresso Nazionale maltese e il Regno Unito rifiutò quindi di restituire l'arcipelago ai Cavalieri ospitalieri, nonostante l'appoggio di tutta l'Europa. Ferdinando di Borbone, re di Napoli e di Sicilia, chiese solo nominalmente il ritorno delle isole maltesi nei suoi domini, ma dopo la firma del Trattato di Parigi del 1814 e con il congresso di Vienna del 1815, ebbe restituito il regno di Napoli e Malta divenne ufficialmente parte dell'Impero britannico dal 1816. Venne utilizzata come base di scambio e come quartier generale per la flotta, soprattutto per via della sua posizione geografica a metà strada tra Gibilterra e l'istmo di Suez sulla rotta per le Indie Orientali.

Campo profughi a Hal Far: data la sua vicinanza con la Tunisia e la Libia, Malta è un approdo molto utilizzato per l'immigrazione ed è meta di rifugiati, con una netta prevalenza dal continente africano.

A Malta si sviluppò agli inizi del XX secolo un forte irredentismo in favore dell'unione dell'isola al Regno d'Italia, che si intensificò nel 1919, quando le truppe del Regno Unito spararono su un corteo di cittadini che manifestavano contro nuove tasse. L'avvenimento, noto come Sette Giugno (in italiano), è commemorato ogni anno come festa nazionale. Il sentimento filo-italiano fu ostacolato dal Regno Unito specialmente durante il periodo del fascismo in Italia, ma anche e soprattutto nel secondo dopoguerra. Nel 1930, per via della vicinanza culturale e geografica all'Italia, che sotto il regime fascista stava aumentando la sua aggressività, la Flotta Mediterranea inglese venne spostata ad Alessandria d'Egitto. Il Regno Unito impose la propria lingua, vietando quella italiana, e prese tutto il potere politico ed economico.

Questa situazione di sfruttamento coloniale provocò l'aumento delle richieste nazionaliste e il Regno Unito dovette concedere una nuova costituzione aumentando il numero di eletti maltesi al Consiglio legislativo maltese e riconoscere la lingua maltese nel 1934. Da quello stesso anno, poco prima dell'emanazione delle sanzioni economiche all'Italia fascista, l'italiano non fu più la lingua ufficiale dello Stato, cosa che comportò un processo di de-italianizzazione da parte del Regno Unito nell'intero arcipelago maltese e che culminò, durante la seconda guerra mondiale, con l'esecuzione dell'irredentista nonché agente segreto fascista Carmelo Borg Pisani da parte dei militari del Regno Unito.

Durante la seconda guerra mondiale, Malta ricoprì un ruolo importante per via della sua vicinanza ai territori dell'Asse; venne assediata da italiani e tedeschi per più di due anni, ma mai conquistata: il Regno Unito aveva capito la sua enorme importanza strategica (invece inizialmente sottovalutata dall'Asse) e fece ogni sforzo per non perderla; nel contempo, dalle basi sull'isola le loro forze aeronavali uscivano per attaccare, con devastanti risultati, i convogli che trasportavano rifornimenti nel Nordafrica alle truppe impegnate in Libia. Grazie al coraggio dei suoi abitanti, Malta venne insignita della Croce di re Giorgio VI, sovrano del Regno Unito, ora visibile sulla bandiera maltese.

Monumento ai caduti.

L'indipendenza e l'adesione all'Unione Europea

Lo stesso argomento in dettaglio: Stato di Malta e Affare maltese.

Dopo la guerra, seguita da un breve periodo di instabilità politica, Malta ottenne l'indipendenza dal Regno Unito il 21 settembre 1964, divenendo membro del Commonwealth col nome di Stato di Malta. Nella costituzione mantenne il monarca del Regno Unito come proprio capo dello Stato, con il titolo di Regina di Malta (Regina ta' Malta), con un Governatore generale che deteneva i poteri esecutivi.

Il 13 dicembre 1974 divenne una repubblica, con il Presidente a capo dello Stato. Il 31 marzo 1979 ebbe termine anche l'accordo di difesa militare (rinnovato l'ultima volta nel 1972) tra la repubblica e il Regno Unito. Dopo l'affare maltese, la difesa di Malta, in caso di attacco, è garantita dalle Forze Armate Maltesi e dalla Repubblica Italiana grazie a un trattato bilaterale tra i due paesi. L'8 marzo 2003 un referendum approvò, con il 53,65% dei consensi, l'adesione all'Unione europea. Nel gennaio 2008 ha adottato l'euro come moneta nazionale.

Geografia fisica

Lo stesso argomento in dettaglio: Geografia di Malta.
Carta geografica dell'arcipelago di Malta.

Malta è un arcipelago situato nel cuore del mar Mediterraneo. Solo le tre maggiori isole, ovvero Malta, Gozo e Comino sono abitate. Il territorio di Malta emerge dalla piattaforma continentale sottomarina sicula, la quale fa parte della placca africana. La porzione sommitale è costituita da rocce sedimentarie.

Nella parte occidentale e meridionale dell'isola di Malta le coste sono alte e accidentate (le scogliere di Dingli s'innalzano a più di 240 m sul livello del mare). Nella parte orientale e settentrionale la costa è accessibile: si aprono ampie spiagge sabbiose o rocciose e numerose sono le insenature, solchi vallivi simili a rías. A est le baie più ampie e profonde sono quelle di Melleha, San Paolo, St. Julian's, Marsamuscetto e Porto Grande (tra queste ultime due, separate dal promontorio di Monte Sceberras, sorge il porto della Valletta), a sud vi è la baia di Marsa Scirocco.

Il suolo è roccioso, anche se coltivato grazie al sistema dei terrazzamenti con muretti a secco (hitan tas-sejjieh). Il rilievo, costituito da altopiani calcarei, è poco elevato (Ta' Dmejrek, 258 m), ed è caratterizzato da formazioni di origine carsica, come campi carreggiati, caverne e grotte. Tra queste ultime, le più note nell'isola di Malta sono la Grotta Azzurra, il Għar Dalam (Caverna Oscura) in cui furono rinvenuti resti di specie risalenti a 170 000 anni fa e ormai estinte, come elefanti e ippopotami nani e nell'isola di Gozo la grotta di Calipso.

Non vi sono laghi e fiumi permanenti, anche se nei pressi dei villaggi rurali di San Martin, Mtahleb e Bahrija (Malta) e in Wied Lunzjata (Gozo) scorrono dei corsi d'acqua tutto l'anno. Tra gli uadi principali abbiamo il Il-Wied-tal-Fiddien, che forma i laghi Chadwhick.

L'acqua isolana comunque non riesce a soddisfare il fabbisogno della popolazione, per questo vi sono sei impianti di desalinizzazione marina, di cui due sempre funzionanti e quattro di riserva strategica.

Le isole minori che fanno parte dell'arcipelago sono disabitate e sono:

  • Barbaganni Rock;
  • Cominotto (Kemmunett);
  • Delimara Island;
  • Filfola (Filfla);
  • Fessej Rock;
  • Rocca del Generale (Il-Gebla tal-General);
  • Ghallis Rock;
  • Halfa Rock;
  • Isole di San Paolo (Selmunett Island);
  • Isola Manoel, sede del forte omonimo, connessa alla cittadina di Gezira tramite un ponte;
  • Large Blue Lagoon Rocks (Comino);
  • Mistra Rocks;
  • Tac-Cawl Rock;
  • Qawra Point/Ta` Fraben Island;
  • Small Blue Lagoon Rocks;
  • Sala Rock;
  • Xrobb l-Ghagin Rock;
  • Ta' taht il-Mazz Rock.

Clima

Vista dell'isola di Gozo.

Il clima maltese è di tipo mediterraneo-subtropicale secondo la classificazione dei climi di Köppen, con inverni molto miti e piovosi ed estati calde e secche, mitigate dalla brezza marina in prossimità della costa. A Malta sono rare grandi oscillazioni di temperatura. La temperatura media annua è di 19 °C, tra le più alte in Europa. Tra tutte le capitali europee, La Valletta ha gli inverni più miti, con massime che si attestano a 15-16 °C e minime che quasi mai scendono sotto i 10 °C. La temperatura minima mai registrata fu di 1,2 °C nel 1895, e la temperatura più elevata fu di 50 °C registrata nel 2014.

Le precipitazioni medie annue non raggiungono i 600 mm, rendendo l'approvvigionamento idrico un problema per le isole. Le precipitazioni nevose sono nulle, con l'eccezione di qualche fenomeno senza accumulo nel 1895, nel 1905, nel 1962[50] e nel 2014.

La temperatura media annua del mare è di 20 °C, che oscilla dai 16 °C di gennaio ai 26 °C del mese di agosto.

Con 3.000 ore di sole l'anno, l'arcipelago è uno tra i luoghi più assolati d'Europa.

Popolazione

Andamento della popolazione di Malta dal 1961 al 2003

La popolazione nel 2019 ha raggiunto i 493 559 abitanti[7]; tuttavia l'esiguità del territorio è tale che la densità demografica è di ben 1 376 abitanti per km², la più alta dell'intera Unione Europea[51] ed una delle più alte del mondo[52]. I maltesi rappresentano il 95% della popolazione mentre, tra le minoranze, la più numerosa è quella inglese.

Religioni

Duomo di Mosta, "Ir-Rotunda".
Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa cattolica a Malta.

I maltesi sono per la maggioranza cattolici e ciò si riflette sulla vita pubblica: eutanasia e aborto sono illegali nella giurisdizione maltese. Per quanto riguarda il divorzio, invece, da ottobre 2011 è entrata in vigore la legge che recepisce quanto sancito dal referendum consultivo del 29 maggio 2011, nel quale il 53% dei maltesi si è espresso favorevolmente all'introduzione del divorzio.[53][54] Il Cattolicesimo è la religione di Stato, ma viene comunque lasciata libertà di culto; si stima che la popolazione sia cattolica al 98%, facendone una delle nazioni a più alta percentuale di cattolici del mondo.

Vi sono più di 360 chiese a Malta, Gozo e Comino. La chiesa parrocchiale è il centro architettonico e geografico di ogni città e villaggio maltese. Spettacolari sono le tipiche feste in onore del santo patrono, caratterizzate da bande musicali, processioni religiose, fuochi pirotecnici e altro ancora.

Malta è una sede apostolica; gli Atti degli Apostoli raccontano di come san Paolo, durante il viaggio che da Creta lo portava a Roma, naufragò all'isola di "Melite", probabilmente in quella che oggi è denominata Baia di San Paolo, nel 60 d.C. Dal 17 al 18 aprile 2010, si è recato in visita apostolica a Malta papa Benedetto XVI, il quale ha celebrato la Santa Messa a Floriana nel Piazzale dei Granai, in occasione del 1950º anniversario del naufragio di San Paolo.

Tra le altre religioni di Malta si registra particolarmente una presenza significativa della comunità ahmadiyya con la sede principale a Ta' Xbiex.[55] seguita dalla comunità ebraica con la sede principale a Birchircara[56] e dalla Chiesa cristiana avventista del settimo giorno, anch'essa con la sede principale sempre a Birchircara[57]. La comunità dei testimoni di Geova conta 796 ministri organizzati in 10 congregazioni[58].

Lingue

Lo stesso argomento in dettaglio: Lingua maltese, Lingue di Malta e Lingua italiana a Malta.

Il maltese (Il-malti) è una lingua semitica, derivante dalla lingua siculo-araba. L'alfabeto maltese conta 30 lettere ed è basato su quello latino con l'aggiunta delle lettere c, g, h, gh, ie e z. Anche se la maggior parte dei vocaboli è di origine semitica, più del 40% delle parole maltesi hanno origine latina; risultato, questo, delle forti influenze italiane. Durante l'occupazione inglese, soprattutto dal 1880 (Keenan Report), si tentò di epurare il maltese dell'abbondante lessico italiano e siculo, in favore di quello arabo, per rompere i forti legami tra i maltesi e quella che all'epoca consideravano la loro madrepatria. Il maltese, secondo l'articolo 5 della Costituzione, è la lingua ufficiale della Repubblica di Malta e dal 2004 una delle lingue ufficiali dell'Unione europea.

La legge riconosce la lingua maltese e quella inglese come lingue ufficiali che possono essere utilizzate da e nei confronti dell'amministrazione. Nei processi la lingua è il maltese, ma è possibile prevedere in alcuni casi l'uso dell'inglese. Tocca poi alla Camera dei Deputati determinare quale sia la lingua da utilizzare nei lavori parlamentari. La legge sulle lingue approvata nel 2005 ribadisce, infine, che il maltese è un fondamentale elemento di identità nazionale. Nel 1934 i britannici decisero di abolire l'italiano come lingua ufficiale. Tuttavia, l'italiano è attualmente diffuso in campo commerciale e turistico, ed è compreso a un livello medio-buono dal 41.34% dei maltesi.[8] Nel 1934, invece, dato l'alto analfabetismo dell'epoca, l'italiano era diffuso esclusivamente fra i ricchi ed era parlato solo dal 14% della popolazione.[59] Inoltre l'italiano è insegnato in tutte le scuole di Malta e una delle cinque feste nazionali dell'isola è chiamata Sette Giugno.[senza fonte]

Grazie alla televisione, i maltesi ricevono praticamente tutti i canali TV italiani[senza fonte] e la lingua italiana è oggi utilizzata come prima lingua da circa il 2% dei maltesi.[60]

Relazioni con l'Unione europea

Queste le tappe già percorse del processo di integrazione:

Data o periodo Evento
16 luglio 1990 Presenta la domanda di adesione.
10 dicembre 1999-13 dicembre 2002 Si tengono i negoziati di adesione.
8 marzo 2003 Mediante un referendum i maltesi approvano la ratifica del Trattato di adesione.
14 aprile 2003 Il Consiglio europeo approva l'adesione di Malta.
16 aprile 2003 Ad Atene Malta firma il Trattato di adesione.
1º maggio 2004 Entra in vigore il Trattato di adesione.
27 febbraio 2007 Malta presenta richiesta di essere sottoposta all'esame sulla convergenza.
16 maggio 2007 La Banca centrale europea e la Commissione europea pubblicano le loro relazioni sul rispetto dei parametri di Maastricht da parte di Malta, nelle quali propongono l'adesione di Malta all'eurozona a partire dal 2008.
21 giugno 2007 Il Consiglio europeo autorizza l'adozione dell'euro per Malta.
10 luglio 2007 Dopo la decisione dei Capi di Stato o di Governo, i Ministri dell'Economia e delle Finanze (Ecofin) abrogano la deroga della quale Malta godeva per l'adozione della moneta fissando il seguente tasso irrevocabile di conversione: 1 euro = 0,4293 lire maltesi.
21 dicembre 2007 Malta aderisce agli Accordi di Schengen.
1º gennaio 2008 Adotta l'euro che sostituisce definitivamente la lira maltese il 31 gennaio.

Ordinamento dello stato

Malta è una repubblica parlamentare fondata sulla democrazia rappresentativa, il cui sistema parlamentare e di amministrazione pubblica è modellato sulla base del sistema Westminster.

La Camera dei deputati, assemblea legislativa monocamerale composta da 65 membri, conosciuta come Kamra tad-Deputati, viene eletta a suffragio universale tramite voto singolo trasferibile ogni 5 anni. Può essere sciolta prima della scadenza della legislatura solo dal Presidente, su consiglio del Primo Ministro. Se il partito che ha la maggioranza dei voti non ottiene anche la maggioranza assoluta dei seggi, riceve seggi aggiuntivi attribuiti ai migliori perdenti. Il partito che conquista la maggioranza forma il governo.

Secondo la Costituzione maltese il Presidente nomina il Primo Ministro, che è in genere il leader del partito, che forma il gabinetto.

Il Presidente della Repubblica viene eletto ogni 5 anni dalla Camera dei Deputati.

La magistratura è indipendente, secondo il modello anglosassone.

Suddivisioni amministrative

Dalla riforma del 30 giugno 1993, Malta è stata suddivisa in 68 Consigli locali (in maltese: Kunsilli Lokali), raggruppati in tre regioni, che nel 2009 sono state aumentate a cinque. Esistono anche i distretti di Malta, di dimensioni intermedie, ma non hanno finalità amministrative. A partire dal 2009, vi è stata un'ulteriore modifica al sistema amministrativo maltese. Infatti, sono state divise le due Regioni di Malta, Malta Maestrale e Malta Scirocco, in differente regioni. Della precedente amministrazione, è sopravvissuta solo la Regione di Gozo. Le nuove regioni sono:

Città principali

Lo stesso argomento in dettaglio: Città di Malta.

Demograficamente l'isola si presenta divisa tra un unico grande agglomerato urbano nella zona costiera orientale e una zona meno abitata nella parte interna e occidentale. In realtà, nonostante la limitata popolazione, l'ordinamento amministrativo risulta suddiviso in 91 città. Le più notevoli sono:

  • La Valletta, fondata nel 1566, è la capitale di Malta sebbene abbia solo 6 444 abitanti. Ha il titolo di "Città Umilissima" ed è un patrimonio UNESCO, oltre ad essere il centro nevralgico delle attività commerciali e amministrative dell'isola. La città-fortezza nasce sulla roccia della penisola del Monte Sceberras, a picco sul mare, con due profondi porti naturali, Porto Grande e Marsamuscetto.
  • Medina, conosciuta anche come "Città Silenziosa" fu l'antica capitale. Si tratta di un fortino dalle mura arabe e dall'architettura medievale che abbraccia palazzi in stile barocco. Oggi vi abitano solo 258 persone, per lo più nobili ed ecclesiastici. Ha il titolo di "Città Notabile".
  • Cottonera (Kottonera) è in realtà l'unione di Tre città (Tliet Ibliet): Vittoriosa anche detta Birgu (2 691 abitanti); Cospicua anche detta Bormla (5 642 abitanti); Senglea anche detta Isla (3 500 abitanti). Tutte e tre si possono visitare via mare grazie a piccole barchette (luzzi e dghajsa).
  • Birchircara con 21 258 abitanti è la città più popolosa di Malta.
  • Rabat, sita accanto a Medina e dove si trovano le catacombe di San Paolo.
  • Sliema, zona dello shopping.

Università

L'Università di Malta, con sede a Msida, venne fondata nel 1769, anche se trae le sue origini dal Collegium Melitense, fondato dall'Ordine dei Gesuiti nel 1592. Si formò così la Pubblica Università di Studi Generali nel 1769, rilevata dal Gran Maestro Manuel Pinto de Fonseca.

Politica

File:Pm robert abela malta 21022020.jpg
Robert Abela, attuale Primo Ministro di Malta dal gennaio 2020.

I principali partiti politici sono il Partito Nazionalista (Partit Nazzjonalista, di ispirazione conservatrice e democristiana) e il Partito Laburista (Partit Laburista, d'ispirazione socialdemocratica).

Economia

Lo stesso argomento in dettaglio: Economia di Malta.
Il turismo è una delle maggiori fonti di guadagno per Malta. Nell'immagine St. Peter's Pool, nei pressi di Marsaxlokk.

Le maggiori risorse di Malta sono il calcare, una posizione geografica favorevole e una forza lavoro molto produttiva. Malta produce circa il 20% del proprio fabbisogno, ha risorse idriche d'acqua potabile limitate e nessuna fonte di energia disponibile sul proprio territorio. L'economia dipende dagli scambi con l'estero, dal settore manifatturiero (in particolare tessile ed elettronico) e dal turismo. Quest'ultimo è aumentato in maniera vertiginosa negli anni e ha portato alla costruzione di numerose strutture turistiche sull'isola.

Forze armate

Lo stesso argomento in dettaglio: Forze armate maltesi.

Le forze armate maltesi hanno la struttura e le dimensioni di una piccola brigata interforze, con un comando centrale al quale fanno capo tre reggimenti della componente terrestre, un Air Wing e il Maritime Squadron. Non esiste la coscrizione obbligatoria. Le forze armate sono aperte a entrambi i sessi.

Trasporti

Lo stesso argomento in dettaglio: Aeroporto di Malta, Grimaldi Lines ed Eliporto di Gozo.
Un autobus di La Valletta (2006).
L'interno dell'aerostazione di Malta.
Un traghetto della Gozo Channel.

Strade

A Malta non sono presenti autostrade ma solo strade statali a doppia carreggiata. Su entrambe le maggiori isole la circolazione stradale si svolge tenendo la sinistra come in numerosi paesi del Commonwealth delle nazioni o ex colonie britanniche. Quindi, il sorpasso viene effettuato a destra. I caratteristici autobus di Malta sono stati sostituiti da autobus moderni, e rimangono in uso su servizi turistici non di linea.

Ferrovie

Per un periodo piuttosto breve Malta ha avuto anche il trasporto ferroviario e tranviario, dismessi il primo nel 1931 e il secondo nel 1929.

Aeroporti

L'Aeroporto Internazionale di Malta (IATA: MLA, ICAO: LMML) è l'unico aeroporto dell'arcipelago maltese, e serve perciò tutto il Paese. Trovandosi nel territorio di Luca, è a volte chiamato Aeroporto di Luca o anche Aeroporto della Valletta, dato che dista solo 8 km dalla capitale La Valletta. Dall'Italia l'arcipelago è raggiungibile grazie ai molti aeroporti che coprono la tratta Italia-Malta. L'eliporto di Gozo non ha servizi commerciali[61]

Collegamenti marittimi

I collegamenti marittimi internazionali sono operati dalla compagnia marittima Grimaldi che collega la capitale alla città di Catania in Sicilia. I trasporti nazionali tra Gozo e Malta sono assicurati dalla Gozo Channel Company Limited che opera un servizio traghetti tra le due isole mentre il servizio urbano per La Valletta è effettuato dalla "Valletta Ferry Services"[62]. Operatori turistici locali offrono un servizio di linea tra il porto di Ċirkewwa e la laguna Blu a Comino[63].

Dal 1 giugno 2021 sono in attività le partenze marittime della Virtù Ferries e della neo-fondata compagnia Gozo Fast Ferry Ltd, per garantire un collegamento più veloce fra Malta e Gozo partendo da Valletta e raggiungendo Mgarr in 45 minuti[64].

Linea Tipologia Traffico Compagnia
Cirkewwa - Mġarr (Gozo) commerciale passeggeri e veicoli Gozo Channel Company Limited
La Valletta - Sliema commerciale passeggeri Valletta Ferry Services
La Valletta - Tre Città commerciale passeggeri Valletta Ferry Services
Mġarr (Gozo) - Comino turistico passeggeri Comino Ferry Service
Cirkewwa - Comino turistico passeggeri Comino Ferries Coop
Valletta - Mġarr (Gozo) commerciale passeggeri Gozo Fast Ferry Ltd e Virtù Ferries Gozo

Cultura

Lo stesso argomento in dettaglio: Cultura di Malta.

La cultura di Malta rispecchia le influenze di culture differenti, tra cui l'Italia e il Regno Unito, che governò Malta fino al 1964.

Letteratura

Cantilena di Pietru Caxaro, primo documento letterario in maltese
Lo stesso argomento in dettaglio: Letteratura di Malta.

Nonostante le piccole dimensioni, Malta ha una ricchissima scena letteraria. La prima opera risale al medioevo ed è una poesia in maltese medioevale scritta da Pietru Caxaro, Xideu ja gireni. Molti intellettuali hanno commentato la poesia, tra i quali il professor Arnold Cassola[65], il professor Joseph M. Brincat[66] e il romanziere Frans Sammut[67].

Nell'Ottocento vi fu un vero e proprio "rinascimento" letterario con figure come Gian Anton Vassallo (1817-1868)[68] e altri.

Il poeta nazionale di Malta, Carmelo "Dun Karm" Psaila (1871-1961), scrisse in maltese, inglese, italiano e esperanto. Un bellissimo studio sulla sua poesia è stato scritto dal poeta e romanziere Oliver Friggieri[69] e un altro ancora dal poeta e regista teatrale Mario Azzopardi[70].

Il dopoguerra vide la comparsa del Movimento Risveglio Letterario, con personaggi come Oliver Friggieri (poi divenuto professore di maltese all'Università di Malta), Frans Sammut (1945-2011), il "romanziere nazionale", Alfred Sant (poi divenuto Primo Ministro di Malta, 1996-1998), Lino Spiteri (poi divenuto Ministro delle Finanze in due governi, 1981-1987, 1996-1997), e altri ancora.

Oggi la letteratura maltese è dominata da opere in maltese (Alex Vella Gera[71] e Guze' Stagno ad esempio) e alcune in inglese (Francis Ebejer[72] ad esempio). Ci sono anche opere in italiano, come le poesie del giudice J.J. Cremona[73] e l'ebook Il Sindaco di Racalmusci, di Albert Caruana[74].

Musica

Un genere musicale tipico delle Isole maltesi è il Għana. Tra i cantanti e cantautrici maltesi spiccano Walter Micallef e Emma Muscat.

Media

La televisione a Malta incominciò il servizio nel 1959. Le cinque maggiori emittenti sono: TVM, One Television, Net Television, Smash Television e Favourite Channel e trasmettono in free to air nella televisione analogica terrestre. È presente anche la televisione via cavo, gestita da Melita Group; la televisione satellitare è usata per vedere i canali in lingua inglese della BBC e in lingua italiana della Rai e di Mediaset.

Gastronomia

Lo stesso argomento in dettaglio: Cucina maltese.

La cucina maltese è spesso influenzata da quella italiana, in particolare siciliana, da quella britannica e di buona parte dell'area del Mediterraneo.

Festività nazionali

Data Nome Significato
31 marzo Giorno della Libertà Ritiro delle truppe britanniche da Malta, nel 1979
7 giugno Sette Giugno Rivolta dei maltesi contro le truppe britanniche, nel 1919
8 settembre Giorno della Vittoria Vittoria contro i Turchi (1565); i francesi (1800); armistizio dell'Italia (1943)
21 settembre Giorno dell'indipendenza di Malta Festa nazionale: indipendenza di Malta dal Regno Unito, nel 1964
13 dicembre Giorno della Repubblica istituzione della Repubblica di Malta, nel 1974

Sport

Baseball

Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato maltese di baseball.

Il baseball è particolarmente sviluppato, al massimo campionato partecipano 4 squadre e nel campionato di seconda divisione partecipano 3 squadre. Dal 2009 sono tutte incorporate nel campionato italiano di baseball. Oltre al baseball si possono praticare molti sport marittimi come il diving, il windsurf e la vela. Cambiando genere, ci sono percorsi per praticare il ciclismo o trekking e arrampicata su roccia accessibili a tutti i livelli. Questi sport sono praticabili sia da professionisti sia da principianti per tutto l'anno.

Squadre iscritte nella massima serie

  • Mellieha Northenders
  • Gozo Tornadoes
  • Devils
  • Mustang

Calcio

Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato maltese di calcio.

A Malta il calcio è seguito con passione, sia quello locale sia quello internazionale (soprattutto inglese e italiano). Il campionato nazionale si tiene da ottobre a maggio ed è composto da dieci squadre. La nazionale tiene i propri incontri in casa nello stadio nazionale ad Attard.[senza fonte]

Basket

Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato maltese di pallacanestro.

Il campionato maltese di basket è composto da 6 squadre[75] che si sfidano in una prima fase di regular season composta da 10 giornate, ogni squadra affronta due volte le avversarie. Le prime 4 classificate alla fine della regular season accedono ai play-off[76] che si svolgono al meglio delle tre partite (le semifinali) e al meglio delle cinque (la finale)[77].

Alla fine del girone d'andata le prime 4 classificate si affrontano nella coppa di lega, denominata Louis Borg Cup[78], con la formula dell'eliminazione diretta.

A inizio della stagione sportiva la vincente del campionato (o la seconda finalista nel caso la vincente abbia vinto anche la coppa di lega) e la vincente della coppa di lega si affrontano per l'assegnazione della Supercoppa Nazionale, denominata St. James SuperCup in una finale secca[79].

Turismo

Isole da visitare

  • Malta (si divide in "Malta Xlokk" - "Malta dello Scirocco" e "Malta Majjistral" - "Malta del Maestrale")
  • Gozo (Ghawdex)
  • Comino (Kemmuna)
  • Cominotto (Kemmunett)
  • Filfola (Filfla) - quest'isola è visitabile solo dal largo, non essendo possibile sbarcare

Siti d'interesse culturale

Lo stesso argomento in dettaglio: Patrimoni dell'umanità di Malta.
Tipici autobus di Malta.
Il mercato del pesce di Marsaxlokk.
Malta

Onorificenze

George Cross - nastrino per uniforme ordinaria
«Per onorare questo popolo coraggioso, concedo la George Cross all'Isola di Malta per ricompensarla dell'eroismo e della devozione che l'ha resa famosa nella storia»
— 15 aprile 1942

Note

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Bibliografia

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