Lázaro Cárdenas del Río

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Lázaro Cárdenas del Río

51º Presidente del Messico
Durata mandato1º dicembre 1934 –
30 novembre 1940
PredecessoreAbelardo Luján Rodríguez
SuccessoreManuel Ávila Camacho

Segretario della Difesa Nazionale
Durata mandato1º settembre 1942 –
31 agosto 1945
PresidenteManuel Ávila Camacho
PredecessorePablo Macías Valenzuela
SuccessoreFrancisco L. Urquizo

Governatore del Michoacán
Durata mandato1928 –
1932
PredecessoreLuis Méndez
SuccessoreDámaso Cárdenas

Segretario degli Interni
Durata mandato28 agosto –
15 ottobre 1931
PresidentePascual Ortiz Rubio
PredecessoreOctavio Mendoza González
SuccessoreManuel C. Téllez

Presidente del Partito Nazionale Rivoluzionario
Durata mandato16 ottobre 1930 –
27 agosto 1931
PredecessoreEmilio Portes Gil
SuccessoreManuel Pérez Treviño

Dati generali
Partito politicoPartito Rivoluzionario Istituzionale
ProfessioneMilitare, politico
Lázaro Cárdenas del Río
NascitaJiquilpan de Juárez, 21 maggio 1895
MorteCittà del Messico, 19 ottobre 1970
Cause della morteCancro
Luogo di sepolturaMonumento alla Rivoluzione, Città del Messico
ReligioneAteismo
Dati militari
Paese servitoBandiera del Messico Messico
Forza armataEsercito costituzionale messicano
Esercito messicano
ArmaFanteria
Anni di servizio1913 - 1928
Grado Generale di divisione
ComandantiMartin Castrejón
Plutarco Elías Calles
GuerreRivoluzione messicana
Ribellione delahuertista
Guerra civile spagnola
Ribellione di Cedillo
Seconda guerra mondiale
Rivoluzione cubana
CampagneRivoluzione costituzionalista
Guerra delle fazioni
BattaglieSeconda battaglia di Agua Prieta
Battaglia di Morelia
DecorazioniOrdine di Isabella la Cattolica
Ordine dell'Aquila azteca
Altre carichePresidente del Messico
Segretario della Difesa Nazionale
Governatore del Michoacán
Segretario degli Interni
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Premio Premio Lenin per la pace 1955

Lázaro Cárdenas del Río (Jiquilpan, 21 maggio 1895Città del Messico, 19 ottobre 1970) è stato un politico e generale messicano.

È stato il 44º Presidente del Messico, dal 1º dicembre 1934 al 1º dicembre 1940. È ritenuto il presidente più popolare dell'intera storia recente del Messico[senza fonte], per aver attuato la riforma agraria e aver nazionalizzato l'industria petrolifera in politica interna ed aver accolto i rifugiati repubblicani spagnoli della guerra civile e contenuto l'imperialismo statunitense in politica estera.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Jiquilpan, nella parte occidentale del Messico, in una famiglia numerosa, comprendente ben otto figli, cinque maschi e tre femmine. Nel 1913 entrò a far parte delle forze rivoluzionarie guidate da Martin Castrejón, raggiungendo il grado di generale all'età di trentotto anni. Dal 1928 al 1930 fu governatore dello stato messicano del Michoacán. Collaborò con il Presidente Pascual Ortiz Rubio con l'incarico di dirigente del Partito Nazionale Rivoluzionario.

General Lázaro Cárdenas.

Dopo i sei anni di presidenza, fu nominato segretario del Ministero della guerra e della marina, nel governo del presidente Manuel Ávila Camacho, dal 1940 al 1946. Dal suo matrimonio con la signora Amalia Solórzano nacque un figlio, Cuauhtémoc Cárdenas, che intraprese anche lui la carriera politica divenendo senatore, governatore, candidato alla presidenza della Repubblica in tre occasioni. Cárdenas morì di cancro a Città del Messico nel 1970.

Attività politica[modifica | modifica wikitesto]

Il momento più fertile della rivoluzione si ebbe proprio sotto la presidenza di Lázaro Cárdenas del Río, il quale prese la decisione di distribuire un quantitativo di terra, 17 milioni di ettari, incredibilmente alto rispetto ai suoi predecessori e ai suoi successori; inoltre nazionalizzò le ferrovie e le società petrolifere; infine allacciò relazioni sempre più strette con il popolo, riacquistandone la fiducia.[1]

Per attuare quest'ultimo obiettivo, il Presidente armò i contadini per sfondare le ultime sacche di resistenza alla tanto auspicata e invocata riforma agraria, ossia uno dei punti fermi della rivoluzione messicana. Non va dimenticato che ancora nel 1930 si contavano quindicimila grandi proprietari terrieri che tenevano saldamente in mano l'83 per cento dell'area totale, pur rappresentando solamente il 2 per cento dei proprietari.[1]

Al momento dello scoppio della Guerra civile spagnola, fu l'unico capo di Stato democratico ad opporsi al non interventismo sostenuto da Regno Unito e Francia, ritenendo che non si potesse essere neutrali in un conflitto tra una democrazia elettorale e un regime militare e che si dovesse difendere attivamente la causa repubblicana. Quando i nazionalisti vinsero la guerra s'impegnò affinché fosse assicurato asilo a orfani e rifugiati politici, continuando a riconoscere il Governo repubblicano in esilio (per un certo periodo con sede a Città del Messico) come unico governo legittimo, politica che il Messico continuò poi fino al ritorno della democrazia in Spagna nel 1977.

Cárdenas raggiunse due scopi fondamentali: il primo riguardò la politica interna e consistette nel limitare le forze coercitive del paese; il secondo toccò la politica estera e si tramutò in un contenimento dell'interventismo statunitense. Tra i risvolti negativi della politica attuata da Cárdenas, un riavvicinamento delle forze politiche fino ad un assorbimento da parte di un unico gruppo di forte consenso elettorale, e uno sfruttamento clientelistico dell'apparato statale.[1]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Gran Maestro dell'Ordine dell'Aquila Azteca - nastrino per uniforme ordinaria
Premio Lenin per la Pace - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Le americhe e la civiltà, di Darcy Ribeiro, ed.Einaudi, Torino, 1975, pag.146-150

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Presidente del Messico Successore
Abelardo Luján Rodríguez 1934 - 1940 Manuel Ávila Camacho
Predecessore Segretario della Difesa Nazionale Successore
Pablo Macías Valenzuela 1º settembre 1942 - 31 agosto 1945 Francisco L. Urquizo I
Pablo Quiroga Escamilla 1933 Pablo Quiroga Escamilla II
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