Sovrani di Lituania
I sovrani di Lituania si sono succeduti:
- dal 1236 al 1569, in qualità di granduchi del Granducato di Lituania;
- dal 1569 al 1795, in qualità di re della Confederazione polacco-lituana;
- dal 1795 al 1918, in qualità di imperatori dell'Impero Russo;
- per un breve periodo, nel 1918, come re del Regno di Lituania.
Cronotassi[modifica | modifica wikitesto]
Prima del 1230[modifica | modifica wikitesto]
Prima che la Lituania divenisse uno stato unito, erano varie le tribù che popolavano la regione baltica. È stato possibile ricostruire qualche informazione sui sovrani che ressero le diverse entità territoriali prima del 1230 grazie ad alcune citazioni o elenchi di nomi giunti a noi dalle fonti medievali.
Dopo il 1230[modifica | modifica wikitesto]
La Lituania nacque come entità territoriale attorno al 1230 quando, minacciate dai Cavalieri portaspada al nord e dai Cavalieri Teutonici ad ovest, le tribù baltiche si unirono sotto la guida di Mindaugas.[1][2] Egli venne incoronato Re di Lituania ed essa divenne nota come il Granducato di Lituania.[2]
Nel 1386, a un secolo e mezzo di distanza dalla verosimile costituzione del Ducato di Lituania, il Granduca Jogaila annesse anche la Polonia, unendo strettamente le sorti dei due stati per molti secoli.[3] Nel 1569 venne siglata l'Unione di Lublino, portando alla luce una nuova entità, nota come Confederazione polacco-lituana:[4] questa cessò di esistere nel 1795, quando la Lituania divenne parte dell'Impero russo.[5] Tale situazione rimase in essere fino al 1916, quando i tedeschi costituirono l’Ober Ost.[6][7]
La nazione poté tornare a dichiararsi indipendente solo nel 1918 (a qualche mese di distanza dall'Atto d'indipendenza della Lituania e dopo la parentesi del Regno di Lituania), a seguito della sconfitta della Germania nella Prima guerra mondiale.[8]
Nel 1940, la Lituania tornò ad essere occupata dall'Unione Sovietica.[9][10] Durante il secondo conflitto mondiale, fu parte dello scenario bellico del Fronte orientale e venne occupata dai nazisti, portando alla costituzione del Reichskommissariat Ostland.[11] Quando nel 1944 la Germania si ritirava verso occidente, i russi rifondarono la Repubblica Socialista Sovietica Lituana.
Dall'11 marzo 1990, la Lituania è uno Stato indipendente, prima tra i Paesi baltici a dichiararsi indipendente dalla Russia. Ad oggi, fa parte della NATO e aderisce all’Unione europea e alla moneta unica.
Lista[modifica | modifica wikitesto]
Granducato di Lituania (1236-1569)[modifica | modifica wikitesto]
Il titolo conferito al regnante era quello di Granduca, ad eccezione di Mindaugas che dal 1253 si fregiò del titolo di re:
- Mindaugas, regnò dal 1253 alla morte avvenuta nel 1263 per mano del nipote che gli succedette al trono
- Treniota (1210 circa-1264) venne deposto l'anno della morte dal figlio di Mindaugas che gli succedette
- Vaišvilkas (morto il 9 dicembre 1268), abidcò l'anno prima della morte a favore del cognato che gli succedette
- Švarnas (fra il 1236 e il 1240-1270 circa)
- Traidenis
- Daumantas (morto attorno al 1285)
Con Vaišvilkas ha fine la dinastia di Mindaugas. Con Butigeidis ha inizio quella di Dinastia di Gediminas:
- Butigeidis (morto fra il 1290 e il 1292) a cui succedette dal fratello
- Butvydas (morto nel 1295)
- Vytenis
- Gediminas
- Jaunutis (1300 circa-dopo il 1366)
- Algirdas
- Jogaila, annetté la Polonia nel 1386 ed è considerato il fondatore della dinastia degli Jagelloni fu deposto brevemente dal fratello
- Kęstutis che venne ucciso nel 1382 e il trono tornò a
- Jogaila
- Vitoldo
- Švitrigaila
- Sigismund Kęstutaitis (1365 circa-20 marzo 1440)
Da questo momento la sovranità di Lituania e Polonia passa nelle mani degli Jagelloni che avevano unito i due paesi con l'Unione di Krewo del 1385, la numerazione dei sovrani venne tenuta comunque distinta dai due paesi la dinastia degli Jagelloni è considerata come la continuazione di quella dei Gediminis, giacché Jogaila era nipote di Gediminis per parte di padre
Confederazione polacco-lituana (1569-1795)[modifica | modifica wikitesto]
La confederazione polacco-lituana nacque nel 1569, prevedeva che il re di Polonia venisse eletto dalla nobili famiglie della Lituania con il titolo di Granduca (nonostante questi fosse stato, sino ad allora, ereditario). Il primo a regnare in questo modo fu Sigismondo II Augusto. A seguito delle Spartizioni della Polonia avvenute fra il 1772 e il 1795 la confederazione cessò di esistere e la Lituania finì nell'orbita dell'Impero Russo.
- Sigismondo II Augusto
- Enrico V
- Anna
- Stefano I
- Anna
- Sigismondo III
- Ladislao IV
- Giovanni II Casimiro, abdicò per diventare monaco ponendo fine alla dinastia dei Waza
- Michele
- Giovanni III
- Augusto II
- Stanislao I
- Augusto II
- Stanislao I
- Augusto III
- Stanislao II Augusto
Dominazione russa (1795-1918)[modifica | modifica wikitesto]
Con Stanislao II Augusto la Lituania e la Polonia vanno sotto la guida dell'Impero russo e vi restano sino al 1918
- Alessandro I di Russia
- Nicola I di Russia
- Alessandro II di Russia
- Alessandro III di Russia
- Nicola II di Russia
Regno di Lituania[modifica | modifica wikitesto]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ (EN) C. Rowell, Lithuania Ascending, Cambridge University Press, 1994, ISBN 978-05-21-45011-9, p. 289.
- ^ a b (EN) Rūta Janonienė; Tojana Račiūnaitė; Marius Iršėnas; Adomas Butrimas, The Lithuanian Millennium: History, Art and Culture, VDA leidykla, 2015, ISBN 978-60-94-47097-4, p. 45.
- ^ (EN) IUCN East European Programme, Environmental status reports Estonia Latvia Lithuania (vol. 5), IUCN, 1991, ISBN 978-28-31-70161-5, p. 167.
- ^ Marina Ciccarini, Ultimi roghi, Armando Editore, 2008, ISBN 978-88-60-81436-4, p. 35.
- ^ Massimiliano Di Pasquale, Ucraina terra di confine, Editrice il Sirente, 2012, ISBN 978-88-87-84729-1, p. 48.
- ^ (EN) Vejas Gabriel Liulevicius, War Land on the Eastern Front, Cambridge University Press, 2000, ISBN 978-11-39-42664-0, p. 7.
- ^ Fulvio Fusco, L'ammaliatrice di Kaunas, Youcanprint, 2014, ISBN 978-88-91-16905-1, p.6.
- ^ Simas Sužiedėlis (a cura di), Consiglio di Lituania, in Encyclopedia Lituanica, I, Boston, Massachusetts, Juozas Kapočius, 1970–1978, pp. 581–585.
- ^ Lo era già stata per qualche mese tra il 1918 e il 1919: per maggiori informazioni, si veda Repubblica Socialista Sovietica Lituana e Litbel.
- ^ (EN) Kenneth Christie; Robert Cribb, Historical Injustice and Democratic Transition in Eastern Asia and Northern Europe: Ghosts at the Table of Democracy, Routledge, 2002, ISBN 978-11-35-78968-8
- ^ David Gaunt, Jonathan C. Friedman, Reichskommissariat Ostland, in The Routledge History of the Holocaust, Taylor & Francis, 2010, pp. 210–212, ISBN 1-136-87060-1. URL consultato il 20 febbraio 2015.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su president.lt.