Sorgo rosso (film)
Sorgo rosso | |
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Titolo originale | 红高粱 |
Lingua originale | cinese |
Paese di produzione | Cina |
Anno | 1987 |
Durata | 91 min |
Genere | drammatico, guerra |
Regia | Zhāng Yìmóu |
Soggetto | Mo Yan (romanzo) |
Sceneggiatura | Chen Jianyu, Zhu Wei, Mo Yan |
Produttore | Tian-Ming Wu |
Casa di produzione | Xi'An Film Studio |
Fotografia | Gu Changwei |
Musiche | Zhao Jiping |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Sorgo rosso ( 紅高粱T, 红高粱S, Hóng GāoliángP) è un film del 1987 diretto da Zhang Yimou, tratto dall'omonimo romanzo di Mo Yan, Sorgo Rosso.
Il film vinse l'Orso d'Oro al 38º festival di Berlino nel 1988[1].
Trama[modifica | modifica wikitesto]
Durante gli anni '20 del Novecento, in una valle isolata della Cina settentrionale, un gruppo di rozzi portantini trasporta, dentro un palanchino rosso, la giovanissima e bella Nove Fiori alla casa dello sconosciuto sposo, un vecchio e ricco proprietario d'una distilleria, al quale i poverissimi genitori hanno venduto la figlia in cambio d'un mulo nero.
Un corteo attraversa i campi di sorgo rosso, le cui piante sono alte come uomini e dal quale si ricava una grappa color sangue, la sola ricchezza della zona, mentre la portantina attende il passaggio di questi. Improvvisamente, un bandito armato assalta il gruppo, deruba gli uomini e tenta di violentare la ragazza, ma il portatore Yu la salva coraggiosamente. Nove Fiori, il terzo giorno dopo le nozze, come da tradizione, torna a visitare i genitori, ma durante il viaggio Yu la rapisce e la possiede in un campo di sorgo, senza che la fanciulla opponga resistenza. Il vecchio marito viene misteriosamente assassinato e Nove Fiori assume il comando della distilleria e, sposato Yu, vive felice con lui, conducendo abilmente l'azienda e trattando i dipendenti con giustizia.
I due hanno un figlio di nove anni, quando la zona viene invasa dai giapponesi, che impongono ai contadini di distruggere i campi coltivati a sorgo per costruire una strada, comportandosi con inaudita ferocia, arrivano al punto di costringere un operaio a scuoiare vivo un ribelle: allora tutti gli abitanti s'uniscono per difendere la loro terra e preparano una trappola mortale contro gli invasori servendosi della stessa grappa di sorgo per confezionare bombe incendiarie. L'attentato finisce tragicamente in una strage, in cui muoiono anche Nove Fiori e Yu, resa ancora più tragica da un'eclisse di sole, che sembra accentuarne la dimensione apocalittica.
Produzione[modifica | modifica wikitesto]
Come altri film cinesi della 'quinta generazione', Sorgo rosso mostra attenzione alla realtà rurali della Cina, tradizioni, riti religiosi e non (scena della cerimonia per la produzione del liquore di sorgo). Natura e paesaggio giocano un ruolo essenziale nel definire rapporto tra uomo e ambiente in cui vive, fondamentale è inoltre l'uso del colore, rosso che si impone con forza in tutto il film, per esplodere nella parte finale nel corso di un'eclisse, inneggiando quasi al colore della rivoluzione.[2] L'aspetto che, tuttavia, meglio definisce il carattere di rottura del film rispetto alla produzione cinese classica e che contribuisce a spiegarne il successo sia in patria sia all'estero (Sorgo rosso ottenne l'Orso d'oro al Festival di Berlino, e fu il primo film della Repubblica Popolare Cinese ad essere distribuito in Italia), è probabilmente l'accentuata rappresentazione del desiderio individuale, in particolare quello erotico. La centralità del tema del desiderio e l'importanza che nel film assumono le dialettiche degli sguardi, la frequenza dei piani ravvicinati che spingono lo spettatore ad immedesimarsi nei sentimenti dei personaggi, testimoniano un'evidente influenza a codici cinematografici occidentali (molti sono i riferimenti al cinema western[3]), e di una certa volontà di rottura con i modelli più classici del cinema maoista. Tuttavia è chiaro il compromesso con l'ideologia dominante, testimoniata da due fattori: l'eroina del film che si mette alla guida della distilleria, facendone una sorta di comune senza gerarchie e con una divisione equa dei profitti e la sua decisione di battersi contro l'invasore giapponese mettendo a rischio la propria esistenza, proprio come si addice ad un eroe della rivoluzione.[3]
Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]
- 1988 - Festival di Berlino
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ | Berlinale | Archive | Annual Archives | 1988 | Prize Winners, su www.berlinale.de. URL consultato il 5 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2016).
- ^ (EN) Frances K. Gateward, Zhang Yimou: Interviews, Univ. Press of Mississippi, 1º gennaio 2001, ISBN 9781578062621. URL consultato il 28 maggio 2016.
- ^ a b Fabrizio Colamartino e Marco Dalla Gassa, Il cinema di Zhang Yimou, Le mani, 1º gennaio 2003, ISBN 9788880122449. URL consultato il 28 maggio 2016.
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Sorgo rosso, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Sorgo rosso, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- (EN) Sorgo rosso, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Sorgo rosso, su Rotten Tomatoes, Flixster Inc.
- (EN, ES) Sorgo rosso, su FilmAffinity.
- (EN) Sorgo rosso, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) Sorgo rosso, su MyDramaList.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 199746210 · GND (DE) 7635095-2 · BNE (ES) XX4820914 (data) · BNF (FR) cb16474267x (data) · J9U (EN, HE) 987008122282105171 |
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