Società Sportiva Lazio Women 2015

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SS Lazio Women 2015
Calcio
Capitoline, Biancocelesti, Biancazzurre, Aquile, Aquilotte
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Terza divisa
Colori sociali Bianco, celeste
Simboli Aquila
Inno Vola Lazio vola
Toni Malco
Dati societari
Città Roma
Nazione Bandiera dell'Italia Italia
Confederazione UEFA
Federazione FIGC
Campionato Serie B
Fondazione 2015
Proprietario Bandiera dell'Italia Claudio Lotito
(attraverso Lazio Events s.r.l.)
Presidente Bandiera dell'Italia Claudio Lotito
Allenatore Bandiera dell'Italia Gianluca Grassadonia
Stadio Stadio Mirko Fersini
(3 000 posti)
Sito web www.sslazio.it
Palmarès
Titoli nazionali 1 Campionato di Serie B
Stagione in corso
Dati aggiornati al 10 agosto 2023
Si invita a seguire il modello di voce

La Società Sportiva Lazio Women 2015, meglio conosciuta come SS Lazio o più semplicemente Lazio, e ancora con la denominazione commerciale di Lazio Women, è la sezione femminile della Società Sportiva Lazio, società calcistica italiana per azioni con sede nella città di Roma. Nella stagione 2023-2024 milita nel campionato di Serie B, secondo livello della piramide calcistica italiana.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La Polisportiva S.S. Lazio ha fin dal 1969 una sua sezione di calcio femminile, la Società Sportiva Lazio Calcio Femminile, che però non ha mai avuto legami diretti con la sezione maschile. Nel 2015, sfruttando la decisione della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) che permetteva alle società professionistiche maschili di acquisire società dilettantistiche femminili, il club maschile ha fatto richiesta alla federazione di acquisire il titolo della società femminile, che sarebbe ripartita nel frattempo dai campionati inferiori. L'8 settembre 2015 la Lazio ha comunicato sul proprio sito la nascita della sezione femminile[1] e il giorno successivo è arrivata la delibera della FIGC con cui assegnava il titolo sportivo alla nuova società[2].

Cronistoria[modifica | modifica wikitesto]

Cronistoria della Società Sportiva Lazio Women 2015
  • 8 settembre 2015 - Data di fondazione della Società Sportiva Lazio Women 2015.

  • 2015-2016 - 7ª nel girone D della Serie B.
Fase a gironi di Coppa Italia.
  • 2016-2017 - 7ª nel girone D della Serie B.
Primo turno di Coppa Italia.
  • 2017-2018 - 2ª nel girone D della Serie B.
Primo turno di Coppa Italia.
Gironi eliminatori di Coppa Italia.
Gironi eliminatori di Coppa Italia.
Gironi eliminatori di Coppa Italia.
Gironi eliminatori di Coppa Italia.
Gironi eliminatori di Coppa Italia.
Partecipa alla Coppa Italia.

Colori e simboli[modifica | modifica wikitesto]

Colori[modifica | modifica wikitesto]

I colori sociali della S.S. Lazio Women 2015, gli stessi della sezione maschile sono il bianco e il celeste (o la sua variante azzurro), scelti in onore della Grecia, patria delle Olimpiadi.[3]

La divisa utilizzata generalmente nelle partite casalinghe dalla Lazio è costituita da maglia celeste con bordi e colletto in bianco, pantaloncini bianchi e calzettoni bianchi o celesti. Nella stagione 2018-2019 è stata utilizzata la cosiddetta "maglia bandiera", caratterizzata dalla presenza della figura di un'aquila stilizzata che percorre tutto il petto e continua il suo disegno nelle maniche.[4]

Per i colori della loro maglia le giocatrici della Lazio sono soprannominate Biancocelesti o anche Biancazzurre.

Simboli ufficiali[modifica | modifica wikitesto]

Stemma[modifica | modifica wikitesto]

Il simbolo della S.S. Lazio è l'aquila, scelta in quanto emblema di potenza, vittoria e prosperità, oltre che simbolo delle legioni romane.[3]

Lo stemma societario, in comune con il club maschile rappresenta un'aquila d'oro posata su uno scudo palato biancoceleste, recante il nome del club inscritto in una fascia superiore. In alcune stagioni è stato riutilizzato anche il simbolo adottato dal club maschile a partire dal 1982 fino al 1987, realizzato da Cesare Benincasa e voluto dall'allora presidente laziale Gian Chiarion Casoni, caratterizzato dalla figura dell'aquila stilizzata, rivista in una foggia più lineare, a volte inserita in un esagono con sfondo bianco celeste.

Inno[modifica | modifica wikitesto]

L'inno ufficiale della Lazio è Vola Lazio vola, interpretato da Toni Malco e scritto insieme a Claudio Natili e Silvio Subelli. In caso di vittoria della Lazio, viene eseguito il brano I giardini di marzo di Lucio Battisti, appassionato dei colori biancocelesti.[5]

All'ingresso in campo, il brano scelto è, invece, Inno alla Lazio (ribattezzato dalla tifoseria So' già du' ore) scritto e interpretato da Aldo Donati, primo inno realizzato per la Lazio nel 1977, richiesto al cantautore romano dall'attrice e tifosa biancoceleste Elena Fabrizi, nota come la Sora Lella.[6]

Mascotte[modifica | modifica wikitesto]

Alla fine degli anni novanta la Lazio maschile creò la sua prima mascotte ufficiale, Skeggia, un aquilotto con la divisa biancoceleste e un pallone da calcio, divenuto poi anche il simbolo della scuola calcio del club capitolino.

Dal 2010 la società romana ha adottato un'aquila[7] che, dopo un sondaggio online tra i tifosi, ha battezzato col nome di Olympia,[8] e che richiama il ricordo della sua fondazione ispirata dagli ideali olimpici. Prima di ogni gara casalinga della sezione maschile, la mascotte viene fatta volare per qualche minuto all'interno dello stadio sotto il controllo dei propri falconieri, il cui capo è stato dapprima lo spagnolo Juan Bernabè[9] e poi il fratello José Maria.[7] Il rapace vive all'interno del centro sportivo di Formello.

Strutture[modifica | modifica wikitesto]

Stadio[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: S.S. Lazio Training Center.

La Lazio gioca le sue gare interne nello stadio Mirko Fersini, all'interno del Centro sportivo di Formello. Sullo stesso campo si allena anche la prima squadra maschile e gioca le sue gare la formazione Primavera.

Centro di allenamento[modifica | modifica wikitesto]

Il Centro sportivo di Formello è situato nell'omonimo comune nell'area metropolitana di Roma. Fu costruito nella seconda metà degli anni novanta per volontà dell'allora presidente della Lazio Sergio Cragnotti e fu inaugurato il 7 aprile del 1997.[10] Presso gli uffici del centro sportivo è situata anche la sede ufficiale del club capitolino, in via di Santa Cornelia, 1000.[11]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Il patron Claudio Lotito

La "S.S. Lazio S.p.A." società per azioni dal 1967[12], è la società capogruppo la quale controlla il Gruppo S.S. Lazio S.p.A., che gestisce le attività tecnico-sportive e dei diritti di broadcasting relativi all'omonima squadra di calcio maschile, oltre che, tramite la controllata S.S. Lazio Women 2015, delle attività tecnico-sportive e di gestione dei diritti di broadcasting relativi alla squadra di calcio femminile; la società controllata "S.S. Lazio Marketing & Communication S.p.A." gestisce le attività immobiliari, pubblicitarie, di merchandising e in generale di sfruttamento commerciale del marchio S.S. Lazio[13]. La sede sociale è l'S.S. Lazio Training Center.

La Lazio, presente dal 6 maggio 1998 alla Borsa di Milano nell'indice FTSE Italia Small Cap (codice ISIN: IT0003621783 - codice alfanumerico: SSL),[14] è stata la prima società calcistica italiana a quotarsi in Borsa, dove sono state successivamente ammesse anche la sua concittadina Roma e la Juventus.

Dal 19 luglio 2004 la maggioranza del capitale azionario della Lazio è controllato da Claudio Lotito tramite la holding "Lazio Events S.r.l.", che detiene il 67,035% del capitale azionario della società biancoceleste.

Organigramma societario[modifica | modifica wikitesto]

Dal sito internet ufficiale della società.[12]

Staff dell'area direttiva
Consiglio di gestione
Consiglio di sorveglianza
  • Bandiera dell'Italia Alberto Incollingo - Presidente
  • Bandiera dell'Italia Fabio Bassan - Vicepresidente
  • Bandiera dell'Italia Vincenzo Sanguigni - Consigliere
  • Bandiera dell'Italia Monica Squintu - Consigliere
  • Bandiera dell'Italia Silvia Venturini - Consigliere
Struttura organizzativa
  • Bandiera dell'Italia Claudio Lotito - Presidente
  • Bandiera dell'Italia Angelo Mariano Fabiani - Direttore sportivo
  • Bandiera dell'Italia Armando Antonio Calveri - Segretario generale
  • Bandiera dell'Italia Marco Cavaliere - Direzione amm.va e controllo di gestione / Investor relator
  • Bandiera dell'Italia Francesca Miele - Direzione legale e contenziosi
  • Bandiera dell'Italia Enrico Lotito - Direttore generale settore giovanile
  • Bandiera dell'Italia Fabrizio Fratini - Direzione settore giovanile
  • Bandiera dell'Italia Alberto Bianchi - Dirigente accompagnatore

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Di seguito la cronologia di sponsor tecnici della Lazio Women.

Cronologia degli sponsor tecnici

Allenatori e presidenti[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori della S.S. Lazio Women 2015.

Di seguito l'elenco degli allenatori e dei presidenti della Lazio Women.

Allenatori
Presidenti

Calciatrici[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatrici della S.S. Lazio Women 2015.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

2020-2021

Statistiche e record[modifica | modifica wikitesto]

Partecipazioni ai campionati[modifica | modifica wikitesto]

Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Serie A 1 2021-2022 1
Serie B 7 2015-2016 2022-2023 7

Partecipazioni alle coppe[modifica | modifica wikitesto]

Competizione Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Coppa Italia 8 2015-2016 2022-2023 8

Organico[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Società Sportiva Lazio Women 2015 2023-2024.

Rosa 2023-2024[modifica | modifica wikitesto]

Rosa aggiornata al 12 gennaio 2024.[20]

N. Ruolo Calciatrice
1 Bandiera dell'Italia P Fabiana Fierro
2 Bandiera degli Stati Uniti D Carina Alicia Baltrip Reyes
3 Bandiera dell'Italia C Arianna Pezzotti
4 Bandiera dell'Italia D Giulia Mancuso
6 Bandiera della Danimarca C Louise Eriksen
7 Bandiera del Portogallo A Adriana Gomes Faria
8 Bandiera dell'Italia C Giulia Ferrandi
10 Bandiera dell'Italia A Claudia Palombi
11 Bandiera dell'Italia A Giuseppina Moraca
15 Bandiera della Svezia D Maja Göthberg
16 Bandiera dell'Italia C Antonietta Castiello
17 Bandiera dell'Italia C Maria Letizia Musolino
17 Bandiera della Bulgaria A Evdokia Popadinova
N. Ruolo Calciatrice
18 Bandiera dell'Italia C Melanie Kuenrath
19 Bandiera dell'Italia D Ludovica Falloni
21 Bandiera dell'Italia C Sofia Colombo
22 Bandiera dell'Italia P Emma Guidi
24 Bandiera dell'Italia D Francesca Pittaccio
25 Bandiera dell'Italia C Eleonora Goldoni
26 Bandiera dell'Italia D Marta Varriale
39 Bandiera dell'Italia P Serena Natalucci
71 Bandiera dell'Italia D Raffaella Giuliano
91 Bandiera dell'Italia A Elena Proietti
99 Bandiera dell'Italia A Noemi Visentin
Bandiera dell'Italia C Greta Adami

Staff tecnico[modifica | modifica wikitesto]

Staff aggiornato al 7 gennaio 2024.[21]

Staff dell'area tecnica
Staff tecnico

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Calcio femminile, nasce la Lazio Women 2015: giocherà in Serie B, su goal.com, 8 settembre 2015. URL consultato il 25 luglio 2021.
  2. ^ Comunicato Ufficiale N°139/A del 9 settembre 2015 (PDF), su figc.it.
  3. ^ a b La storia della società sul sito ufficiale, su sslazio.it. URL consultato il 25 luglio 2021.
  4. ^ Torna la "maglia bandiera" per la "Home" della Lazio, su sslazio.it. URL consultato il 25 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2018).
  5. ^ Il ricordo di Lucio Battisti, su sslazio.it. URL consultato il 9 settembre 2020.
  6. ^ In ricordo di Sora Lella: “Io sono laziale perché quando ero bambina a Roma c’era solo la Lazio”, su lnx.lazialita.com. URL consultato il 17 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2021).
  7. ^ a b Stefano Olivari, L'aquila della Lazio, su guerinsportivo.it, 22 settembre 2020.
  8. ^ Sondaggio on line: vota il nome dell'Aquila, su sslazio.it (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2011).
  9. ^ Alberto Abbate, Il contratto di Olimpia un volo da 125 mila euro, su repubblica.it, 27 ottobre 2010.
  10. ^ Il Centro Sportivo di Formello diventa maggiorenne: 18 anni fa l'inaugurazione, su lalaziosiamonoi.it. URL consultato il 25 luglio 2021.
  11. ^ Contatti, su sslazio.it. URL consultato il 25 luglio 2021.
  12. ^ a b Profilo della società, su sslazio.it. URL consultato il 31 luglio 2016.
  13. ^ Bilancio intermedio consolidato 31 marzo 2009, su sslazio.it. URL consultato il 9 luglio 2009 (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2009).
  14. ^ Azioni della S.S. Lazio, su borsaitaliana.it. URL consultato il 26 luglio 2021.
  15. ^ La Maglia, su sslaziomuseum.com.
  16. ^ S.S. Lazio e Mizuno tracciano una nuova era di partnership, su sslazio.it. URL consultato il 15 luglio 2022 (archiviato dall'url originale il 18 febbraio 2022).
  17. ^ Tanti auguri a Roberto De Cosmi, su sslazio.it. URL consultato il 26 luglio 2021.
  18. ^ Valeria Ancione, Tesse, da Tobago alla Lazio: «Allenare mi ha restituito il calcio perduto», su corrieredellosport.it, 27 luglio 2017. URL consultato il 26 luglio 2021.
  19. ^ a b Anna Laura Giannini, UFFICIALE: Salta la panchina della Lazio. Esonerato Ashraf Seleman, su notiziariodelcalcio.com, 31 gennaio 2021. URL consultato il 26 luglio 2021.
  20. ^ Rosa, su sslazio.it. URL consultato il 26 luglio 2021.
  21. ^ sslazio.it, https://www.sslazio.it/it/team/lazio-prima-squadra-femminile/squadra.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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