Società Canottieri Milano

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Società Canottieri Milano
Colori socialibianco · nero
MottoVolenti Nihil Difficile
Dati societari
CittàMilano
SedeAlzaia Naviglio Grande, 160 - 20144 Milano
PaeseBandiera dell'Italia Italia
Fondazione1890
Discipline
  • basket
  • canottaggio
  • canoa
  • nuoto
  • pallanuoto
  • tuffi
  • tennis
Sito web ufficiale
La facciata della Canottieri Milano sul Naviglio Grande
La facciata della sede della Canottieri Milano sul Naviglio Grande

La Società Canottieri Milano è una società polisportiva italiana con sede nella città di Milano.

Tra i club sportivi più antichi d'Italia, vanta titoli olimpici, mondiali e nazionali in varie discipline (canottaggio, tuffi, basket, pallanuoto, nuoto e tennis). Opera anche nello sport paralimpico.

Affianca all’attività agonistica l'avviamento infantile allo sport e corsi rivolti alla pubblica utenza.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Vogatori della Canottieri Milano davanti alla sede all'alzaia Naviglio Grande, nel 1930
La squadra di pallanuoto della Canottieri Milano, capeggiata da Emilio Polli, nel 1933

Fondazione e primi anni: dalla Darsena all'attuale sede[modifica | modifica wikitesto]

La Canottieri Milano nasce il 15 ottobre 1890 da una scissione in seno alla Società Ginnastica Milanese Forza e Coraggio, capeggiata dal consigliere Guido Alessandro Bonnet.

Il 22 gennaio 1891 viene approvato lo statuto sociale e il 15 marzo di quell’anno iniziano le attività sociali. Sede della neonata società remiera un locale lungo le rive dell’Olona presso il viale Genova (come si chiamava allora).

Nel 1895, sempre su idea di Guido Alessandro Bonnet, la Canottieri Milano inizia a pubblicare la rivista Canottaggio Italiano.

Nel 1919, finita la guerra, il Municipio di Milano comunica alla società milanese un ordine di sfratto. Lo sgombero dello chalet sulla Darsena deve avvenire entro il 31 marzo 1919.

Caduta l’ipotesi di fusione con la Canottieri Olona, il consiglio direttivo della Milano ottiene dal Comune un’area di circa 7.000 m² a San Cristoforo. Silvio Richetti, succeduto a Piero Colombo in veste di presidente, acquista subito un’area attigua a quella concessa dal Comune, sulla quale sorge una fabbrica industriale cosiddetta della “arenolite”.

Incoraggiati dai successi del primo anno di attività post-bellica, sbocciano in seno alla società le idee di ricostruzione degli indispensabili impianti sociali. Primo obiettivo provvedere ad una darsena che dia ricetto alle barche da diporto. Nel ‘22 la darsena viene trasformata in una vera e propria piscina regolamentare e si cominciano a prevedere i campi per il tennis. Nel 1926 la piscina olimpionica è a posto, tre campi da tennis sono in funzione come lo è il campo da pallacanestro e quello delle bocce.

La sezione nuoto[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1924 con la costruzione della piscina nasce in seno alla Canottieri Milano la sezione nuoto. La prima stagione è ricca di successi: 2 campionati d’Italia e 20 primi premi nelle 18 gare disputate. Nel 1925 nasce la scuola nuoto e Emilio Polli conquista un secondo posto agli Europei nei 50 stile libero. È Emilio Polli della Canottieri Milano, sotto la direzione dell’Ing. Alessandro Gaal, il primo in Italia a praticare il vero “crawl” americano con alcune innovazioni, inventando il “crawl europeo”. Dominatori delle scene nazionali sino alla II Guerra Mondiale i nuotatori bianco-neri si distinguono anche nel dopoguerra conquistando numerosi primati e titoli Italiani, che Emilio Polli vincerà per 27 volte, e portando Gilberto Elsa e Roberto Lazzari alle olimpiadi del 1960.

Il nuoto[modifica | modifica wikitesto]

Fa parte del patrimonio storico-sportivo della Canottieri Milano Emilio Polli, appartenente alla prima leggendaria generazione di nuotatori italiani capace di imporsi in campo internazionale. Emilio Polli, gareggiando per la Società Canottieri Milano, è stato il più famoso e forte campione di nuoto in Italia fino al 1931.

Partecipò anche alle Olimpiadi del 1924 di Parigi e del 1928 di Amsterdam, allenandosi e gareggiando con Johnny Weissmuller. Ciò rese la Società Canottieri Milano leggendaria a livello internazionale, aprendo la strada anche alle altre discipline sportive.

Emilio Polli[modifica | modifica wikitesto]

Nel nuoto fin dal 1907 la Canottieri Milano ha visto crescere nella sua piscina campioni come Emilio Polli, considerato uno dei maggiori ambasciatori dello sport italiano moderno all'estero e presente nella "Hall of Fame" della storia della FIN (Federazione Italiana Nuoto). Polli è stato il più forte campione della storia del nuoto italiano fino al 1931[1], due volte atleta olimpico, è considerato uno dei personaggi più rappresentativi dello sport italiano del XX secolo.

Emilio Polli alla Società Canottieri Milano nel 1931

Emilio Polli è vincitore di 25 Campionati italiani.

  • 3 nei 50 m stile libero
  • 7 nei 100 m stile libero
  • 1 nei 200 m stile libero
  • 3 nei 100 m dorso
  • 2 nella staffetta 5×50 m stile libero
  • 1 nella staffetta 4×100 m stile libero
  • 7 nella staffetta 4×200 m stile libero
  • 1 nella staffetta 3×100 m mista

Emilio Polli partecipa ai primi campionati Europei della storia del nuoto, Budapest, 1926 e due volte alle Olimpiadi, Parigi, 1924 e Amsterdam, 1928.

Il dopoguerra, gli anni '60 e la nuova piscina olimpica[modifica | modifica wikitesto]

La piscina di 50 metri della Canottieri Milano
La piscina di 50 metri della Canottieri Milano

Prima importante tappa è la costruzione della nuova piscina olimpionica. Il “laghett” infatti, come veniva affettuosamente chiamata dai soci la piscina che utilizzava l’acqua del Naviglio costruita negli anni venti, non può più soddisfare le esigenze della Milano. Sotto la presidenza Besozzi l’assemblea dei soci riunita il 10 novembre 1957 approva il progetto di ricostruzione della piscina ad acqua indipendente. La vasca viene costruita grazie al generoso contributo dei soci della Milano e in collaborazione con il Comune di Milano e il CONI. Lo splendido impianto dal quale si erge alto il nuovo castello per i tuffi viene inaugurato nell’estate del 1958. È costato 70 milioni di lire.

La Canottieri Milano può così contare su impianti sportivi all’avanguardia che consentono agli atleti della Milano di distinguersi a livello nazionale ed internazionale. Ma la costruzione di nuovi impianti non risolve quella che è diventata l’esigenza primaria della società: la ricerca di nuovi spazi per poter espandere le proprie attività sportive.

Il raddoppio dell’area sociale si deve esclusivamente al lavoro del Presidente Bergamini che con grande impegno e caparbietà riesce ad ottenere dal Comune l’assegnazione di circa 8,000 m². di terreno a Ovest del confine della Canottieri Milano. Un lavoro durato circa dieci anni.

Ma gli anni sessanta registrano altre importanti iniziative della Società Canottieri Milano che avranno una profonda influenza sullo sviluppo dello sport nel capoluogo lombardo.

La "Leva dei Giovani"[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1958 nasce, ad opera dei consiglieri della Milano Bergamini e Aglieri, la “Leva dei Giovani”, un’importante iniziativa sportiva frutto della collaborazione fra la prestigiosa società sportiva milanese e l’Amministrazione Comunale.

La “Leva” prevede la selezione di un numero di giovani con una visita specialistica presso il Centro di Fisiologia Sportiva della piscina Cozzi ed un successivo invio, dopo un primo ciclo di addestramento, alle varie società sportive associatesi all’iniziativa. Le società sportive associate appartengono ad alcune fra le più importanti federazioni quali, l’atletica leggera, il nuoto, la ginnastica, l’atletica pesante, la scherma, la pallacanestro, la pallavolo, il canottaggio.

La “Leva dei Giovani” diventa quindi lo strumento attraverso il quale l’amministrazione comunale può coordinare la convocazione, la selezione, l’indagine scientifica e l’avviamento di un elevato numero di ragazzi milanesi alla pratica sportiva e costituisce l’embrione dal quale il 28 febbraio 1964 nasce, ad opera dell’Assessorato sport, turismo e giardini del Comune di Milano, il Centro milanese sport e ricreazione oggi Milano Sport.

Una storia centenaria ricca di episodi sportivi e sociali che hanno influenzato lo sport Italiano a livello nazionale ed internazionale ma che hanno anche lasciato importanti impronte nella storia della nostra città. Con queste premesse, l’antica società milanese affronta i suoi secondi cento anni di vita con rinnovato vigore e con la volontà di continuare a contribuire attivamente alla diffusione dello sport, senza tralasciare però il suo impegno sociale all’interno della comunità cittadina.

Il nuoto della Canottieri Milano si sta riproponendo a livello nazionale e internazionale con una nuova generazione di nuotatori, soprattutto in ambito femminile.

Il canottaggio[modifica | modifica wikitesto]

Fin dalla sua fondazione il canottaggio ha costituito il cuore sportivo della Canottieri Milano.

Nel corso degli anni sono stati numerosi i campioni che hanno partecipato a gare nazionali e internazionali conquistando innumerevoli titoli italiani, europei, mondiali ed olimpici.

Da Pietro Annoni ed Erminio Dones, passando per Moretti e Paroli, Sommaruga, Silvio Bergamini (poi anche presidente), fino a Donata Minorati su un 4x che ha fatto storia per essere stato il primo equipaggio femminile italiano a partecipare alle Olimpiadi.

Senza dimenticare i tantissimi atleti che hanno partecipato (e vinto) ai Campionati del Mondo.[2]

I tuffi[modifica | modifica wikitesto]

I trampolini e le piattaforme per i tuffi della Canottieri Milano
I trampolini e le piattaforme per i tuffi della Canottieri Milano

Il 4 luglio 1926 viene inaugurata la torretta olimpionica per i tuffi, unica in Milano. Comincia così una tradizione che, attraverso le gesta di Luigi Cangiullo, Luciano Cozzi (olimpico ‘28) di Maria Luisa Levati, di Ferdinanda Pautasso (olimpica ‘52) e di Walter Messa (olimpico ‘60), si estende ricca di successi fino ai nostri giorni. Nel 1927 la società è ormai completa, e nel ‘29, finiti i lavori di costruzione del nuovo edificio, la società conta, unica in Italia, 2.000 soci.

I tuffi sono stati fonte di grande soddisfazione fin dai primi anni di attività.

Luigi Cangiullo, Luciano Cozzi (olimpico ‘28) Maria Luisa Levati, Ferdinanda Pautasso (olimpica ‘52) e Walter Messa (olimpico ‘60) sono i nomi che hanno reso noto il nome della Canottieri Milano nel mondo.

Hanno rinnovato questa tradizione Alessandro De Botton (olimpico '92) e negli ultimi anni Elena Bertocchi, designata erede di Tania Cagnotto.

La pallacanestro[modifica | modifica wikitesto]

La pallacanestro entra in seno alla Canottieri Milano nel ‘21, ma per alcuni anni non rientra nelle attività della società. Nel ‘25 si gettano le basi per una sezione di Basket-Ball, come era chiamata a quei tempi, e subito dopo comincia l’attività agonistica sotto la direzione di Antonio Villa.

I risultati non tardano e già nel ‘26 la Canottieri Milano vince il “Campionato Lombardo” di II Div.

Antonini, Besozzi e Binda entrano a far parte della rosa della “Nazionale” nel 1927.

Dopo varie vicissitudini la sezione, scioltasi due volte nel ‘28 e nel ‘30, si riforma nel ‘33 e vince il Campionato Lombardo di II Divisione.

Sempre in quell’anno si affianca una squadra femminile che vince il Campionato Assoluto, mantenendo poi il Titolo Italiano anche nel ‘34 e nel ‘35.

Nel dopoguerra l’attività si svolge, fatte alcune eccezioni, prevalentemente a livello sociale e giovanile.

Ma è alla fine degli anni 60 che il basket della Canottieri Milano conosce il suo momento più alto, avviando e appassionando alla pallacanestro alcuni dei futuri protagonisti nazionali e internazionali di questo sport: Filippo Faina, Oscar Eleni, Enzo Lefebre, Riccardo Sales, Gugliemo Roggiani, Toni Cappellari, Franco Morini, Bruno Arrigoni, con la supervisione di Sandro Gamba.

Nel 2008-2009, è iscritta solo con la sezione maschile ai campionati FIP, con la prima squadra che disputa il campionato di Serie C2[3].

La pallacanestro femminile[modifica | modifica wikitesto]

Canottieri Milano
Pallacanestro
Segni distintivi
Uniformi di gara
Casa
Trasferta
Colori sociali Bianco, nero
Blu, rosso, bianco
Dati societari
Città Milano
Nazione Bandiera dell'Italia Italia
Fondazione 1933
Scioglimento ?
Palmarès
ScudettoScudettoScudettoScudetto
Scudetti 4

Nella pallacanestro è conosciuta per la sua sezione pallacanestro femminile, che negli anni trenta e quaranta fu tra le protagoniste del campionato italiano. Nel 1933 rilevò tutte le cestiste della Società Sportiva Gioiosa di Milano capitanate da Bruna Bertolini. Dal 1933 al 1935 vinse tre campionati consecutivi e conquistò l'ultimo titolo nel 1942-43, in finale sulla Reyer Venezia[4].

Formazione della Canottieri Milano, Campione d'Italia 1933

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

1933, 1934, 1935, 1942-43

Elenco delle giocatrici[modifica | modifica wikitesto]

Le Campionesse d'Italia 1933-1934-1935:

Le ragazze che fecero parte della ricostituita squadra di basket e Campionesse d'Italia 1942-1943:

Il tennis[modifica | modifica wikitesto]

Il tennis nasce con la nuova sede in San Cristoforo, quando si approntano i primi campi.

La sezione nasce nel 1926 e poco dopo coglie i primi successi agonistici. Elemento di punta nell’arco degli anni, Renato Bossi, Campione Italiano II Categoria ‘36, Coppa Davis nel ‘38 e Campione Italiano Assoluto nel ‘46.

L’attività si svolge poi, fatte alcune eccezioni, prevalentemente a livello sociale e giovanile.

La storia della Canottieri Milano continua nel dopoguerra con lo stesso dinamismo che aveva contraddistinto i primi 50 anni di vita. La società continua ad avviare numerosi giovani alle discipline sportive senza però tralasciare il proprio impegno nei confronti della città di Milano.

La pallanuoto[modifica | modifica wikitesto]

Cuore della Canottieri Milano è anche la pallanuoto, sia maschile che femminile.

Nel corso degli anni sono passati numerosi atleti che hanno poi militato nei campionati di Serie A1, tra i tanti Giulia Rambaldi.

La prima squadra maschile milita nel campionato di Serie C girone 1 con un recente passato in Serie B; mentre la prima squadra femminile milita in Serie B, con un recente passato in A2.

Gli atleti olimpici della Canottieri Milano[modifica | modifica wikitesto]

Fra i numerosi atleti di livello internazionale che hanno partecipato e partecipano ad Europei e Mondiali nelle rispettive discipline, la Canottieri Milano vanta anche molti olimpici.

La tabella riporta tutti gli atleti che hanno dato lustro allo sport italiano e milanese con i colori della Canottieri Milano.

Pietro Annoni Anversa 1920 Canottaggio doppio
Erminio Dones Anversa 1920 Canottaggio doppio
Luciano Cozzi Amsterdam 1928 Tuffi piattaforma
Mario Moretti Los Angeles 1932 Canottaggio doppio
Orfeo Paroli Los Angeles 1932 Canottaggio doppio
Sergio Paganella Berlino 1936 Pallacanestro
Nino De Filippo Berlino 1936 Lotta Greco Romana
Tarcisio Villa Berlino 1936 Lotta Greco Romana
Lodovico Sommaruga Helsinki 1952 Canottaggio doppio
Silvio Bergamini Helsinki 1952 Canottaggio doppio
Nanda Pautasso Helsinki 1952 Tuffi piattaforma
Walter Messa Roma 1960 Tuffi trampolino & piattaforma
Gilberto Elsa Roma 1960 Nuoto dorso
Roberto Lazzari Roma 1960 Nuoto 200 rana
Donata Minorati Los Angeles 1984 Canottaggio 4 di coppia
Alessandro De Botton Barcellona 1992 Tuffi piattaforma
Florinda Trombetta Londra 2012 Canottaggio 4 con adaptive
Florinda Trombetta Rio de Janeiro 2016 Canottaggio 4 con adaptive
Elena Bertocchi Tokyo 2020 Tuffi Sincro

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Stella d'oro al merito sportivo - nastrino per uniforme ordinaria
Collare d'oro al merito sportivo - nastrino per uniforme ordinaria

Ambrogino d'Oro del Comune di Milano

Medaglia d'Argento del Comune di Milano

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ [1] Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive. Agenda Diana
  2. ^ http://canottaggioservice.canottaggio.net/dati/ri419CIAS.html
  3. ^ Serie C2 Girone C. Archiviato il 19 aprile 2009 in Internet Archive.
  4. ^ Storia dei Canottieri Milano. Archiviato il 3 novembre 2007 in Internet Archive.
  5. ^ Dati anagrafici su sportsd-reference.com/olympics., su sports-reference.com. URL consultato il 13 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2009).
  6. ^ Il palazzetto dello sport Archiviato l'11 settembre 2011 in Internet Archive. di Castellanza è a lei dedicato.
  7. ^ Su NeroVerdi alè del maggio 2010 Archiviato il 6 marzo 2016 in Internet Archive. con foto a pag.32 in "Pierina Borsani, l'orgoglio dello sport castellanzese in rosa".
  8. ^ a b Elenco generale delle concorrenti ai campionati femminili, da "Il Littoriale" del 13-10-1928 pag.2.
  9. ^ Sua scheda su sports-reference.com., su sports-reference.com. URL consultato il 16 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 14 novembre 2012).
  10. ^ 4ª classificata nelle batterie 100 metri donne dei Giochi della IX Olimpiade - Amsterdam 1928. Archiviato il 23 maggio 2012 in Internet Archive.
  11. ^ Matilde Moraschi vedova Ziccardi. Archiviato il 7 marzo 2016 in Internet Archive.
  12. ^ Atletica - I campionati italiani femminili, da "Il Littoriale" del 9-10-1928 pag.1.
  13. ^ È stato nei primi anni '20 un Consigliere del Football Club Internazionale Milano.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Canottieri Milano 1890 1990, edito dalla Canottieri Milano nel febbraio 1994 e stampato dalla Tipografa Clerici di Milano.
  • Gino Cervi, Sergio Giuntini, Milano nello sport, Milano, Editore Ulrico Hoepli, 2014, ISBN 978-88-203-6316-1, OCLC 904250411.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]