Smilodon populator

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Smilodon populator

Scheletro di Smilodon populator a Vienna
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Ordine Carnivora
Famiglia Felidae
Sottofamiglia Machairodontinae
Genere Smilodon
Specie S. populator
Nomenclatura binomiale
Smilodon populator
Lund, 1842

Smilodon populator è una specie estinta di felino dai denti a sciabola, appartenente alla sottofamiglia Machairodontinae; apparve per la prima volta in America del Sud intorno a un milione di anni fa e si estinse 10 000 anni fa durante il Pleistocene.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Ricostruzione scheletrica di Smilodon populator
Ricostruzione di Smilodon populator di Charles R. Knight

Costituisce la specie tipo del genere Smilodon; i suoi primi fossili sono stati scoperti nella regione di Lagoa Santa in Brasile dal naturalista danese Peter Wilhelm Lund nel 1842.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Ricostruzione di Smilodon populator

Era di dimensioni maggiori rispetto al suo parente nordamericano Smilodon fatalis e possedeva la parte anteriore del corpo molto sviluppata. Questo grande felino misurava 1,25 m di altezza al garrese, e pesava dai 360 kg ai 500 kg, facendo di lui uno dei maggiori felini che siano esistiti.[2]

Biologia e distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

È probabile che Smilodon populator cacciasse in gruppi. A causa del grande sviluppo dei muscoli delle zampe e il suo corpo robusto, non poteva correre ad alte velocità per catturare le sue prede, ma avrebbe potuto cacciare con altri suoi simili facendo imboscate ad erbivori di piccole o medie dimensioni. Data la fragilità dei canini superiori che arrivavano a 18 cm di lunghezza, è più probabile che prima di uccidere la preda con un morso alla gola, questa specie fosse costretta a immobilizzarla con i forti arti anteriori. Sono stati rinvenuti fossili di vari individui molto vicini fra loro in prossimità dei resti di animali pascolatori, questo potrebbe indicare un indizio riguardo alla sua condotta sociale. Oltre al Brasile, sono stati scoperti resti fossili di questi grandi felini anche in paesi come Venezuela, Bolivia, Cile e Argentina.[3][4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Mariela Cordeiro de Castro & Max Cardoso Langer, 2008.
  2. ^ Christiansen, P.; Harris, J. M. (2005-12).
  3. ^ El tigre gigante, el mayor carnivoro
  4. ^ Copia archiviata, su www2.scielo.org.ve. URL consultato il 9 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2006).

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