KERS

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Princip KERS.
Flybrid Systems KERS per Formula 1

Il KERS, acronimo di Kinetic Energy Recovery System (in italianosistema di recupero dell'energia cinetica”) è un dispositivo elettromeccanico atto a recuperare parte dell'energia cinetica di un veicolo durante la fase di frenata e a trasformarla in energia meccanica o elettrica, nuovamente spendibile per la trazione del veicolo o per l'alimentazione dei suoi dispositivi elettrici.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Durante la frenata di un veicolo, l'energia cinetica che deriva da tale decelerazione è dispersa in calore per attrito del sistema frenante. Tale energia può essere intercettata da un meccanismo ad alto momento di inerzia come un volano oppure immagazzinata in un accumulatore o una batteria e venire impiegata in un secondo momento, per esempio in fase di accelerazione del veicolo o comunque quando si abbia bisogno di una riserva di energia per aumentare le prestazioni del mezzo.

Componenti[modifica | modifica wikitesto]

Il sistema KERS è costituito da:

Impieghi sportivi[modifica | modifica wikitesto]

Il KERS per uso automobilistico sportivo fu presentato per la prima volta a settembre 2008 durante la 1000 km di Silverstone, installato su un prototipo di Peugeot 908 HY (Hybrid) di classe LMP1; il veicolo non poté tuttavia gareggiare perché le norme dell'ACO non prevedevano tale fattispecie meccanica, e quindi non si potevano disciplinare prestazioni e punteggio. L'esordio in una competizione motoristica ufficiale avvenne sulla KTM 125 FRR nel Motomondiale 2008[2].

L'utilizzo del KERS fu introdotto nel regolamento tecnico della Formula 1 a partire dalla stagione 2009. L'obiettivo è il miglioramento delle prestazioni energetiche delle monoposto da gara, ottenendo un duplice beneficio, prestazionale e ambientale: il regolamento consente il recupero di un massimo di 400 kJ erogabili con una potenza massima di 60 kW (pari a circa 80 cavalli). Viene lasciata la libertà di scelta fra un sistema ad accumulo di energia elettrica tramite supercondensatori e un altro, puramente meccanico, realizzato con un volano di dimensioni piuttosto contenute e rotante ad alto numero di giri, oltre 60.000 al minuto.

In occasione del Gran Premio di Ungheria 2009 la McLaren-Mercedes di Lewis Hamilton è entrata nella storia come prima vettura equipaggiata con il KERS a vincere una gara. Nel 2010 i team si sono accordati per sospendere l'utilizzo del KERS per i costi supplementari nella progettazione. In base al regolamento tecnico però il dispositivo era legale[3] e fu reintrodotto nel 2011. Tuttavia la Williams, sempre intenzionata a sperimentare la versione meccanica, per motivi di alloggio si allineò alle altre squadre installando un KERS elettrico[4]. Nel 2011 Adrian Newey sulla Red Bull sperimentò una geometria inedita delle batterie, collocando uno dei pacchetti elettrici nella scatola del cambio[5].

Nonostante l'interesse della FIA per l'introduzione del KERS, nel 2012 la tecnologia fu considerata inefficiente e troppo costosa dai piccoli team che hanno continuato a farne a meno, muovendo aspre critiche nei confronti della FIA[6]. In particolare, l'evento chiave che fece rinunciare del tutto a questa tecnologia fu l'incendio avvenuto al Gran Premio di Spagna 2012 nel box della Williams a causa del dispositivo montato sulla macchina di Sergio Perez.[7]

La Formula 1 revisionò la faccenda KERS nel 2014[6], con nuovi regolamenti sui motori 6 cilindri sovralimentati[8].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Use of Kinetic Energy Recovery System popularly called KERS in F1, in Bright Hub, 2 gennaio 2010. URL consultato il 5 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2015).
  2. ^ Neil Spalding, I segreti del KERS della KTM 125, in Masterbike, n. 4, aprile 2009, pp. 32-39.
  3. ^ La Williams accetta i piani della FOTA, su it.f1-live.com, 20 ottobre 2009. URL consultato il 23 ottobre 2009.
  4. ^ 2011, KERS elettrico anche sulla Williams. Sospesa la versione meccanica, su f1web.it, 22 novembre 2010. URL consultato il 23 novembre 2010.
  5. ^ Red Bull, batterie del KERS in due blocchi: Newey le ha nascoste nel cambio, F1WEB.it, 2 ottobre 2011. URL consultato il 30 ottobre 2011.
  6. ^ a b Niente kers ai piccoli: complesso e costoso. E nel 2014 diventa ers, su f1web.it, 31 gennaio 2012. URL consultato il 5 febbraio 2012.
  7. ^ C’era una volta il KERS, su fuoripista.net, 3 febbraio 2021. URL consultato il 5 settembre 2021.
    «Solo nel 2011 la Williams lo riporta in pista, ma a fine anno viene nuovamente eliminato dalle monoposto a seguito del terribile incendio in pitlane di Spagna 2012, la quale causa fu attribuita proprio al sistema Kers della Williams.»
  8. ^ Motori turbo, 6 cilindri anziché 4. E la rivoluzione è rinviata al 2014, su f1web.it.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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