Sinistra Radicale (Danimarca)

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Partito Social-Liberale Danese
(DA) Radikale Venstre
Partito Social Liberale Danese
(DA) Danmarks Social-Liberale Parti
LeaderMartin Lidegaard
PresidenteMikkel Irminger Sarbo
StatoBandiera della Danimarca Danimarca
SedeChristiansborg

1240 København K

Fondazione21 maggio 1905
Derivato daVenstre
IdeologiaLiberalismo sociale[1]
CollocazioneCentro[2][3]/Centro-sinistra[4]
Partito europeoALDE
Gruppo parl. europeoRenew Europe
Affiliazione internazionaleInternazionale Liberale
Seggi Folketing
7 / 179
(2022)
Seggi Europarlamento
1 / 14
(2019)
Seggi Regioni
8 / 205
(2019)
Seggi Consiglieri comunali
80 / 2 443
(2019[5])
Iscritti7 491 (2020)
Sito webwww.radikale.dk
Bandiera del partito

Sinistra Radicale (in danese Radikale Venstre, RV), noto anche come Partito Social-Liberale Danese (Danmarks Social-Liberale Parti) è un partito politico danese, d'ispirazione socioliberale.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

RV è stato fondato nel 1905 da una scissione all'interno della Sinistra - Partito Liberale di Danimarca (Venstre). Il Venstre era un partito liberale classico, alternativo al Partito Popolare Conservatore, per questo i liberali si autodefinirono "Sinistra". Fino alla seconda metà degli anni venti del XX secolo, infatti, il pensiero socialista e socialdemocratico non ebbe molto seguito in Danimarca, data la natura ancora agricola del paese. I liberali rappresentavano, pertanto, la componente più progressista del panorama politico danese di inizio secolo. RV nacque dall'iniziativa di alcuni intellettuali, agricoltori e piccoli imprenditori che aspiravano ad una politica più democratica ed attenta ai temi sociali.

RV adottò, nel momento della fondazione, il cosiddetto "Programma di Odense" con cui si impegnavano per: la neutralità internazionale della Danimarca, il suffragio segreto ed universale per tutti i cittadini con più di 21 anni, l'istituzione di referendum popolari, la riduzione dell'orario di lavoro, l'assicurazione per i lavoratori, la tassazione progressiva sul reddito, migliore assistenza per i bambini e le gestanti. Un programma all'epoca alquanto innovativo. Da ciò si comprende l'utilizzo sia del termine "sinistra", che di quello "radicale". Del resto, RV, sotto l'influenza dello storico Peter Munch, si ispirava chiaramente ai partiti radicali europei, in particolar modo quello che oggi è divenuto il Partito Radicale di Sinistra francese. Lo stesso RV, infatti, oggi è solito definirsi un partito liberal-riformista o socio-liberale, oltre che un partito centrista, in quanto disponibile ad alleanza sia con la destra liberale, che con la sinistra socialdemocratica. RV è membro dell'ALDE.

Tra il 1945 e il 1957 RV ha ottenuto, alle elezioni politiche, percentuali comprese tra il 6,9 e l'8,6%, eleggendo sempre tra i 10 ed i 14 deputati. Nel 1960 e nel 1964 il partito calò al 5,8 ed al 5,3%. Tra il 1966 ed il 1975 il partito visse il suo periodo più florido con percentuali tra il 7,1 ed il 15%, eleggendo tra i 13 ed i 27 deputati. Dopo il crollo del 1977 (3,6%), i socio-liberali recuperarono di poco i consensi. Infatti tra il 1979 ed il 1988 ottennero percentuali tra il 5,1 ed il 6,2%, eleggendo sempre circa 10 deputati. Tra il 1990 ed il 1998, RV calò a percentuali intorno al 4%, salvo risalire al 5,2% nel 2001 e quasi raddoppiare i consensi nel 2005. RV, infatti, pur rimanendo all'opposizione, conquistò il 9,2% dei suffragi ed ha eletto 16 deputati. Alle elezioni del 2007, RV calò al 5,1% dei voti, eleggendo 9 deputati. Alle politiche del 2011, RV aumentò i suoi consensi giungendo al 9,5% ed eleggendo 17 deputati, tornando al governo insieme ai Socialdemocratici ed ai Socialisti popolari. Alle politiche del 2015 invece inverte la tendenza ottenendo solo il 4,6% e eleggendo solo 8 deputati.

Il Radikale Venstre è pro-europeo. Sostiene l'erezione di un muro anti-migranti ai confini dell'Europa.[6]

Risultati elettorali[modifica | modifica wikitesto]

Elezioni legislative[modifica | modifica wikitesto]

Anno Voti % +/- Seggi +/- Status
1906 38 151 12,6 (4.º)
9 / 114
Opposizione
1909 50 305 15,5 (4.º) Aumento2,9
15 / 114
Aumento6 Opposizione
1910 64 884 18,6 (4.º) Aumento3,1
20 / 114
Aumento5 Opposizione
1913 67 903 18,7 (4.º) Aumento0,1
31 / 114
Aumento11 Governo
1915 N/A 18,6 (4.º) Diminuzione0,1
31 / 114
Stabile Governo
1918 189 521 20,7 (3.º) Aumento2,1
32 / 140
Aumento1 Governo
04/1920 122 160 11,9 (4.º) Diminuzione8,8
17 / 140
Diminuzione15 Opposizione
07/1920 109 931 11,5 (4.º) Diminuzione0,4
16 / 140
Diminuzione1 Opposizione
09/1920 147 120 12,1 (4.º) Aumento0,6
18 / 149
Aumento2 Opposizione
1924 166 476 13,0 (4.º) Aumento0,9
20 / 149
Aumento2 Opposizione
1926 150 931 11,3 (4.º) Diminuzione1,7
16 / 149
Diminuzione4 Opposizione
1929 151 746 10,7 (4.º) Diminuzione0,6
16 / 149
Stabile Governo
1932 145 221 9,4 (4.º) Diminuzione1,3
14 / 149
Diminuzione2 Governo
1935 151 507 9,2 (4.º) Diminuzione0,2
14 / 149
Stabile Governo
1939 161 834 9,5 (4.º) Aumento0,3
14 / 149
Stabile Governo
1943 175 179 8,7 (4.º) Diminuzione0,8
13 / 149
Diminuzione1 Governo
1945 167 073 8,1 (5.º) Diminuzione0,6
11 / 149
Diminuzione2 Opposizione
1947 144 206 6,9 (4.º) Diminuzione1,2
10 / 149
Diminuzione1 Opposizione
1950 167 969 8,2 (5.º) Aumento1,3
12 / 151
Aumento2 Opposizione
04/1953 178 942 8,6 (4.º) Aumento0,4
13 / 151
Aumento1 Opposizione
09/1953 169 295 7,8 (4.º) Diminuzione0,8
14 / 179
Aumento1 Opposizione
1957 179 822 7,8 (4.º) Stabile
14 / 179
Stabile Governo
1960 140 979 5,8 (5.º) Diminuzione2,0
11 / 179
Diminuzione3 Governo
1964 139 702 5,3 (5.º) Diminuzione0,5
10 / 179
Diminuzione1 Opposizione
1966 203 858 7,3 (5.º) Aumento2,0
13 / 179
Aumento3 Opposizione
1968 427 304 15,0 (4.º) Aumento7,7
27 / 179
Aumento14 Governo
1971 413 620 14,3 (4.º) Diminuzione0,7
27 / 179
Stabile Governo
1973 343 117 11,2 (4.º) Diminuzione3,1
20 / 179
Diminuzione7 Sostegno parlamentare
1975 216 553 7,1 (4.º) Diminuzione4,1
13 / 179
Diminuzione7 Opposizione
1977 113 330 3,6 (8.º) Diminuzione3,5
6 / 179
Diminuzione7 Opposizione
1979 172 365 5,4 (6.º) Aumento1,8
10 / 179
Aumento4 Opposizione
1981 160 053 5,1 (7.º) Diminuzione0,3
9 / 179
Diminuzione1 Opposizione
1984 184 642 5,5 (5.º) Aumento0,4
10 / 179
Stabile Opposizione
1987 209 086 6,2 (5.º) Aumento0,7
11 / 179
Aumento1 Opposizione
1988 185 707 5,6 (6.º) Diminuzione0,6
10 / 179
Diminuzione1 Governo
1990 114 888 3,5 (7.º) Diminuzione2,1
7 / 179
Diminuzione3 Opposizione
1994 152 701 4,6 (6.º) Aumento1,1
8 / 179
Aumento1 Governo
1998 131 254 3,9 (7.º) Diminuzione0,7
7 / 179
Diminuzione1 Governo
2001 179 023 5,2 (6.º) Aumento1,3
9 / 179
Aumento2 Opposizione
2005 308 212 9,2 (5.º) Aumento4,0
17 / 179
Aumento8 Opposizione
2007 177 161 5,1 (6.º) Diminuzione4,1
9 / 179
Diminuzione8 Opposizione
2011 336 698 9,5 (4.º) Aumento4,4
17 / 179
Aumento8 Governo
2015 161 009 4,6 (7.º) Diminuzione4,9
8 / 179
Diminuzione9 Opposizione
2019 304 273 8,6 (4.º) Aumento4,0
16 / 179
Aumento8 Governo
2022 133.802 3.8 (9.º) Diminuzione4,8
7 / 179
Diminuzione9 Opposizione[7]

Elezioni europee[modifica | modifica wikitesto]

Anno Voti % +/- Seggi +/-
1979 56 944 3,3 (10.º)
0 / 15
1984 32 560 1,6 (9.º) Diminuzione1,7
0 / 15
Stabile
1989 50 196 2,8 (8.º) Aumento1,2
0 / 16
Stabile
1994 176 480 8,5 (7.º) Aumento5,7
1 / 16
Aumento1
1999 180 089 9,1 (4.º) Aumento0,6
1 / 16
Stabile
2004 120 473 6,4 (7.º) Diminuzione2,7
1 / 14
Stabile
2009 100 094 4,3 (7.º) Diminuzione2,1
0 / 13
Diminuzione1
2014 148 949 6,5 (7.º) Aumento2,2
1 / 13
Aumento1
2019 277.929 10,07 (5.°) Aumento3.57
2 / 13
Aumento1

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Parties and elections - Denmark, su parties-and-elections.eu. URL consultato l'11 dicembre 2012.
  2. ^ (EN) Danish parties agree on tougher border controls, su uk.reuters.com, Reuters, 11 maggio 2011. URL consultato l'11 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2012).
  3. ^ Åsa Bengtsson, Kasper Hansen, Ólafur Þ Harõarson, Hanne Marthe Narud, Henrik Oscarsson, The Nordic Voter: Myths of Exceptionalism, ECPR Press, 2013, pp. 205.
  4. ^ (EN) Vera Möller-Holtkamp, Denmark's New Party Aims to Shake Up the Far Right, su dw.de, Deutsche Welle, 9 maggio 2007. URL consultato l'11 dicembre 2012.
  5. ^ Danmarks Statistikbank.
  6. ^ (FR) Le Danemark offre des barbelés coupants à la Lituanie pour sa clôture antimigrants, in Le Monde.fr, 2 ottobre 2021. URL consultato il 2 novembre 2022.
  7. ^ Anche se ufficialmente il partito ha deciso di astenersi dalle scelte sia dell'opposizione che della maggioranza non aderendo a nessuna delle iniziative dei due schieramenti in automatico si colloca all'opposizione

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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