Singularity (album Jon Hopkins)

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Singularity
album in studio
ArtistaJon Hopkins
Pubblicazione4 maggio 2018
Durata62:10
Dischi1
Tracce9
GenereMusica d'ambiente
Techno
EtichettaDomino
ProduttoreJon Hopkins
RegistrazioneCafé Music Studios, Londra (Regno Unito)
FormatiCD, 2 LP, download digitale, streaming
Jon Hopkins - cronologia
Singoli
  1. Emerald Rush
    Pubblicato: 6 marzo 2018
  2. Everything Connected
    Pubblicato: 25 aprile 2018
  3. Singularity
    Pubblicato: 4 maggio 2018
  4. C O S M
    Pubblicato: 14 settembre 2018
  5. Luminous Beings
    Pubblicato: 1º marzo 2019

Singularity è il quinto album in studio del musicista britannico Jon Hopkins, pubblicato il 4 maggio 2018 dalla Domino Records.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Composto in circa 18 mesi,[2] Singularity è stato concepito dall'artista per essere un unico lungo brano piuttosto che una raccolta di singoli brani, cominciando e terminando con la medesima nota.[3] L'idea di comporre un album con quel titolo è nata attorno al 2003, venendo messa in pratica da Hopkins soltanto a partire dal 2016 a seguito di alcune esperienze con la meditazione trascendentale e con altre da lui definite «psichedeliche»:[4]

«Conoscevo poche cose in anticipo, tra cui il titolo e l'idea di un album che iniziasse e finisse con una melodia molto semplice. Volevo anche che ci fosse una relazione simbiotica tra tutti i suoni, in modo che il tutto sembrasse crescere dal resto. Ma al tempo stavo ancora cercando di capire le cose allora – se fossi un artista visuale, si direbbe che stavo ancora imparando a disegnare – quindi avevo bisogno di capire le basi prima di cercare di essere concettuale e ambizioso.»

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[5]
musicOMH[6]
NME[7]
PopMatters[8]
The A.V. Club[9]A
The Guardian[10]

Singularity è venuto incontro a recensioni largamente positive: secondo quanto indicato Metacritic l'album ha una media di 84 su 100, che indica «consenso entusiastico».[11] Le riviste NME e The Skinny hanno assegnato all'album il punteggio massimo, lodando le atmosfere dei nove brani e la capacità di catturare l'attenzione dell'ascoltatore dall'inizio alla fine.[7][12]

Anche Ben Hogwood di musicOMH ha elogiato l'album, scrivendo che «fin dall'inizio questa è musica che spazza via l'ascoltatore, un massaggio sonoro che si prende cura dei capelli in piedi in cima alla testa e al tallone che prude per iniziare a muoversi sulla pista da ballo».[6] AllMusic ha recensito positivamente l'album, trovandolo superiore al precedente Immunity, affermando «pieni di feedback sfilacciati, ritmi abilmente elaborati e delicate melodie al pianoforte, nonché occasionali voci affannate, questa volta sembra esserci una dose aggiuntiva di adrenalina e l'album sembra riflettere una ricerca spirituale più profonda, sia verso l'interno che verso l'esterno».[5] Il confronto tra i due dischi è stato effettuato anche da Ben Murphy della rivista XLR8R, il quale ha scritto che la capacità dell'artista di «unire materiale emozionante con groove ipnotici e fisici appare senza sforzo. Singularity continua sulla stessa scia di Immunity, nonostante la sua profondità di sentimento sia maggiore e la forza ritmica più potente».[13]

Damien Morris di The Guardian ha invece assegnato all'album un punteggio di 60 su 100, argomentando: «Troppo spesso, però, si desidera il basso violento e gli hi-hat della musica meno dance-cerebrale. Qui non c'è abbastanza cibo per il cervello o carburante per i piedi».[10]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. Singularity – 6:29
  2. Emerald Rush – 5:36
  3. Neon Pattern Drum – 6:07
  4. Everything Connected – 10:30
  5. Feel First Life – 5:33
  6. C O S M – 7:08
  7. Echo Dissolve – 3:21
  8. Luminous Beings – 11:51
  9. Recovery – 5:35

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Musicisti
  • Jon Hopkinspianoforte, campionatore, programmazione
  • Emma Smith – strumenti ad arco (tracce 1, 2, 4, 5 e 8)
  • Leo Abrahamschitarra (traccia 1), orchestrazione coro (traccia 5)
  • Cherif Hashizume – programmazione aggiuntiva della batteria (tracce 1 e 3)
  • Sasha Lewis – sound design e programmazione aggiuntivi (tracce 1-4)
  • Lisa Elle – voce (traccia 2)
  • Clark – programmazione aggiuntiva della batteria (traccia 2)
  • Tim Exile – Reaktor patch design (traccia 3)
  • Jon Thorne – contrabbasso (traccia 4)
  • London Voices – coro (traccia 5)
  • Terry Edwards – maestro del coro (traccia 5)
  • Ben Parry – maestro del coro (traccia 5)
  • Austin Tufts – batteria aggiuntiva (traccia 8)
Produzione
  • Jon Hopkins – produzione, ingegneria del suono, missaggio
  • Cherif Hashizume – missaggio, ingegneria del suono aggiuntiva, registrazione pianoforte (tracce 2 e 7)
  • Rik Simpson – programmazione e missaggio aggiuntivi
  • Mat Bartram – registrazione coro (traccia 5)
  • Chris Parker – registrazione aggiuntiva del coro (traccia 5)

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (2018) Posizione
massima
Australia[14] 44
Austria[14] 39
Belgio (Fiandre)[14] 11
Belgio (Vallonia)[14] 48
Francia[14] 85
Germania[14] 31
Irlanda[15] 21
Italia[14] 63
Paesi Bassi[14] 49
Regno Unito[16] 9
Regno Unito (dance)[17] 1
Regno Unito (independent)[18] 1
Stati Uniti (dance/electronic)[19] 11
Stati Uniti (independent)[20] 18
Svizzera[14] 21

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Lake Schatz, Jon Hopkins announces new album, Singularity, shares animated "Emerald Rush" video: Watch, su Consequence, 6 marzo 2018. URL consultato il 29 aprile 2018.
  2. ^ (EN) Claudio Biazzetti, Jon Hopkins è il cosmonauta della sua mente, su Rolling Stone Italia, 16 aprile 2018. URL consultato il 29 aprile 2018.
  3. ^ (EN) Brock Thiessen, Jon Hopkins Announces New Album 'Singularity', su exclaim.ca, 6 marzo 2018. URL consultato il 29 aprile 2018.
  4. ^ (EN) Killian Fox, Jon Hopkins: 'Psychedelic experiences inspired this album', su The Guardian, 29 aprile 2018. URL consultato il 29 aprile 2018.
  5. ^ a b (EN) Paul Simpson, Singularity, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 7 maggio 2018.
  6. ^ a b (EN) Ben Hogwood, Jon Hopkins – Singularity, su musicOHM, 4 maggio 2018. URL consultato il 7 maggio 2018.
  7. ^ a b (EN) Larry Bartleet, Jon Hopkins – 'Singularity' Review, su NME, 4 maggio 2018. URL consultato il 7 maggio 2018.
  8. ^ (EN) Paul Carr, Jon Hopkins' 'Singularity' Evokes the Euphoria and Vivid Awareness of a Psychedelic Experience, su PopMatters, 3 maggio 2018. URL consultato il 7 maggio 2018.
  9. ^ (EN) Jon Hopkins, DJ Koze, and more albums to know about this week, su The A.V. Club, 4 maggio 2018. URL consultato il 7 maggio 2018.
  10. ^ a b (EN) Damien Morris, Jon Hopkins: Singularity review – not enough fuel for the feet, su The Guardian, 6 maggio 2018. URL consultato il 7 maggio 2018.
  11. ^ (EN) Singularity by Jon Hopkins, su Metacritic. URL consultato il 7 maggio 2018.
  12. ^ (EN) Tallah Brash, Jon Hopkins – Singularity, su The Skinny, 1º maggio 2018. URL consultato il 7 maggio 2018.
  13. ^ (EN) Ben Murphy, Jon Hopkins Singularity, su XLR8R, 30 aprile 2018. URL consultato il 7 maggio 2018.
  14. ^ a b c d e f g h i (NL) Jon Hopkins - Singularity, su Ultratop. URL consultato il 12 maggio 2018.
  15. ^ (EN) Official Irish Albums Chart Top 50: 11 May 2018 - 17 May 2018, su Official Charts Company. URL consultato il 12 maggio 2018.
  16. ^ (EN) Official Albums Chart Top 100: 11 May 2018 - 17 May 2018, su Official Charts Company. URL consultato il 12 maggio 2018.
  17. ^ (EN) Official Dance Albums Chart Top 40: 11 May 2018 - 17 May 2018, su Official Charts Company. URL consultato il 12 maggio 2018.
  18. ^ (EN) Official Independent Albums Chart Top 50: 11 May 2018 - 17 May 2018, su Official Charts Company. URL consultato il 12 maggio 2018.
  19. ^ (EN) Jon Hopkins - Chart history (Dance/Electronic Albums), su Billboard. URL consultato il 2 giugno 2018.
  20. ^ (EN) Jon Hopkins - Chart history (Independent Albums), su Billboard. URL consultato il 2 giugno 2018.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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