Sindrome di Marshall

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Disambiguazione – Se stai cercando la sindrome descritta da Richard M. Marshall e David W. Smith, vedi Sindrome di Marshall-Smith.
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Sindrome di Marshall
Malattia rara
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-9-CMxxx
ICD-10Q87.0
OMIM154780
MeSHC536025
Sinonimi
Eponimi
Don Marshall
...

La sindrome di Marshall è una malattia genetica molto rara a trasmissione autosomica dominante; è caratterizzata da sordità neurosensoriale, anomalie oculari, malformazioni del viso e una displasia ectodermica che provoca ipoidrosi.[1][2]

Epidemiologia e storia[modifica | modifica wikitesto]

La malattia fu descritta ufficialmente per la prima volta nel 1958 dall'oftalmologo statunitense Don Marshall.[3] Si tratta di una sindrome a trasmissione autosomica dominante con penetranza completa; finora sono state descritte 12 famiglie colpite dalla patologia, la cui incidenza è stimata essere inferiore a un caso su un milione di nati vivi.[1]

Eziologia[modifica | modifica wikitesto]

La sindrome è causata da una mutazione a carico del gene COL11A, localizzato sul braccio corto del cromosoma 1, in corrispondenza del locus genico 1p21.1; questo gene codifica per la catena proteica α1 del collagene di tipo 11.[4]

Clinica[modifica | modifica wikitesto]

Segni e sintomi[modifica | modifica wikitesto]

Tra i segni clinici più frequenti si annoverano:[1][2]

Esami strumentali e di laboratorio[modifica | modifica wikitesto]

La radiografia, nei soggetti affetti dalla sindrome, permette di riscontrare ipoplasia malare (ipoplasia di mascella e mandibola), ipoplasia delle ossa nasali e dei seni paranasali; inoltre consente di rilevare un ispessimento delle ossa craniche, con diffuse calcificazioni anomale. Si possono rilevare inoltre assottigliamenti alle articolazioni maggiori, con invasione degli spazi articolari da parte degli osteofiti a livello delle anche e delle ginocchia.[1]

Diagnosi differenziale[modifica | modifica wikitesto]

La sindrome di Marshall presenta somiglianze con la sindrome di Stickler (altra collagenopatia che comporta ipoacusia progressiva fino ad arrivare alla sordità) e con la sindrome di Zellweger (che risulta affine alla malattia di Marshall a livello oculare, tuttavia si manifesta anche con grave ritardo mentale e con anomalie a carico di reni e fegato).

Trattamento[modifica | modifica wikitesto]

I soggetti con la sindrome dovrebbero essere visitati periodicamente da un oftalmologo o da un optometrista; particolarmente attento deve essere il monitoraggio della miopia e della cataratta (le anomalie oculari comportano anche un aumentato rischio di distacco di retina); fin da bambini, gli affetti da questa patologia dovrebbero essere sottoposti a test audiometrici regolari, tuttavia l'ipoacusia e la sordità potrebbero presentarsi solo in età adulta, oppure non presentarsi affatto. In genere è consigliato ai giovani affetti dalla sindrome di evitare gli sport di contatto, a causa della marcata lassità delle articolazioni.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Sindrome di Marshall su Orphanet, su orpha.net. URL consultato il 12 febbraio 2021.
  2. ^ a b (DE) B. Leiber, G. Burg, J. Kunze, D. Pongratz, P. G. Scheurlen, A. Schinzel, J. Spranger, Die klinischen Syndrome. Syndrome, Sequenzen und Symptomenkomplexe, 2 (Symptome), Monaco di Baviera, Urban & Schwarzenberg, 1990, ISBN 3-541-01727-9.
  3. ^ (EN) Don Marshall, Ectodermal dysplasia; report of kindred with ocular abnormalities and hearing defect, in American Journal of Ophthalmology, vol. 45, n. 4, aprile 1958, pp. 143-156, PMID 13520885.
  4. ^ OMIM 154780

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • J. Priya, S. Joshi, Marshall syndrome, in Indian pediatrics, vol. 42, n. 2, febbraio 2005, pp. 177-178, PMID 15767717.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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