Sindrome dell'arteria mesenterica superiore

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Sindrome dell'arteria mesenterica superiore
Radiografia dell'addome dopo assunzione di pasto baritato che dimostra la presenza di una dilatazione anomala del duodeno.
Specialitàgastroenterologia
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-9-CM557.1
MeSHD013478
eMedicine932220
Sinonimi
Sindrome di Wilkie
Sindrome della radice mesenterica
Sindrome del compasso aorto-mesenterico
Eponimi
Wilkie

La sindrome dell'arteria mesenterica superiore è un raro disordine dell'apparato gastrointestinale caratterizzato dalla compressione della terza porzione del duodeno da parte dell'aorta addominale (AA) e dell'arteria mesenterica superiore (SMA).

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La sindrome dell'arteria mesenterica superiore venne descritta per la prima volta nel 1842 da Carl Freiherr von Rokitansky in corso di autopsia.[1] Con soli 400 casi riportati nella letteratura medica dal 1800, la sindrome dell'arteria mesenterica superiore rimane un'entità clinica controversa, spesso nemmeno considerata una patologica con dignità propria.[2] Wilkie (a cui si deve l'eponimo) pubblicò i risultati di uno studio comprensivo di 75 pazienti con sindrome delle SMA nel 1927.[3] È inoltre conosciuta come sindrome della radice mesenterica o occlusione arterio-mesenterica intermittente.[4]

Angolo aorto-mesenterico. La porzione orizzontale del duodeno è compresa tra l'aorta addominale e l'arteria mesenterica superiore.

Anatomia[modifica | modifica wikitesto]

La terza porzione del duodeno (porzione orizzontale) è in rapporto posteriormente con la aorta addominale dalla quale si diparte, a livello di L1, l'arteria mesenterica superiore. Quest'ultima si dirige poi in avanti a destra e scende verso la fossa iliaca destra, scavalcando la porzione orizzontale del duodeno con cui si porta in rapporto. Per questo, il duodeno si trova compreso tra queste due arterie. Normalmente l'angolo aorto-mesenterico (l'angolo compreso tra il piano aortico e quello dell'arteria mesenterica superiore) è di circa 38°-56°, con una distanza di 10-20 mm tra le due arterie. In caso di sindrome dell'arteria mesenterica superiore l'angolo diventa di 6°-25° e la distanza di 2-8 mm.[1]

Epidemiologia[modifica | modifica wikitesto]

La sindrome della SMA è molto rara e colpisce soprattutto individui di sesso femminile e circa il 75% dei casi si stratifica in un'età compresa tra il 10 e i 30 anni. I soggetti colpiti sono di solito sottopeso (4 persone su 5) e spesso lamento condizioni di co-morbidità come ipercloridria, ulcera peptica, pancreatite e scoliosi.[1] La sindrome della SMA è caratterizzata da mortalità molto elevata (1 soggetto ogni 3).[5]

In corso di sindrome della SMA, il duodeno viene compresso tra l'aorta addominale e l'arteria mesenterica superiore.

Eziologia e patogenesi[modifica | modifica wikitesto]

Normalmente, il tessuto adiposo retroperitoneale si interpone nell'angolo superiore compreso tra il margine superiore del duodeno e la superficie inferiore dell'arteria mesenterica superiore. La sindrome della SMA interviene quando si verificano eventi che alterano questo tessuto, portando ad un anomalo restringimento dell'angolo arterioso in cui risiede la terza porzione duodenale. Condizioni di rischio sono rappresentati dall'inserzione alta del legamento di Treitz, dall'origine bassa dell'arteria mesenterica superiore o da una malrotazione intestinale intorto all'arteria.[6] Al di là di queste condizioni predisponenti, si associano ad un aumento del rischio le seguenti alterazioni:[1]

  • Neoplasie retroperitoneali
  • Sindromi da malassorbimento
  • Cachessia
  • Anoressia nervosa
  • Lordosi lombare patologica
  • Visceroptosi
  • Lassità della parete addominale
  • Adesioni peritoneali
  • Rapido accrescimento in senso longitudinale durante la pubertà
  • Importanti perdite di peso
  • Nefrectomia sinistra
  • Lesioni del midollo spinale
  • Chirurgia della scoliosi
  • Motilità compromessa del tratto gastrointestinale[4]

Il vomito successivo a chirurgia della scoliosi deve rappresentare un segnale di allarme per lo sviluppo di questa sindrome.[7]

Profilo clinico[modifica | modifica wikitesto]

Le manifestazioni tipiche sono:[8]

Con la perdita di peso può instaurarsi un circolo vizioso che peggiora il quadro clinico.[9] I sintomi sono diminuiti dal decubito sul fianco sinistro o dalla posizione accovacciata. Il decubito supino e sul fianco destro aggrava invece la sintomatologia.[8]

Sezione TC a livello addominale che mostra la compressione duodenale (freccia nera) operata dall'arteria mesenterica superiore e dall'aorta.

Profilo diagnostico[modifica | modifica wikitesto]

La diagnosi è molto difficile e spesso si pone attraverso l'esclusione delle altre patologie con cui cade in diagnosi differenziale. La sindrome della SMA viene presa in considerazione solo quando la esofagogastroduodenoscopia, la colonscopia e i profili valutativi per sindromi autoimmuni o da malassorbimento non siano stati dirimenti. La diagnosi può essere posta attraverso la valutazione radiografica addominale dopo pasto baritato che mette in evidenza la dilatazione abnorme della porzione duodenale a monte del restringimento. La TC eseguita dopo l'assunzione di mezzo di contrasto per via orale ed IV può risultare utile per valutare l'entità del restringimento. L'ecografia è in grado di dimostrare un aumento della velocità del flusso arterioso attraverso la SMA.[5] L'angiografia è invece solitamente normale. Tuttavia i reperti strumentali non sempre forniscono un adeguato profilo diagnostico, a causa della possibilità di reperire alterazioni prive di significato clinico. Nelle lesioni spinali, le alterazioni della somestesia addominale possono suggerire la presenza di sindrome della SMA.[10] Scambiare la sindrome della SMA per un disordine psicologico come l'anoressia nervosa porta ad un ritardo del trattamento con conseguente aumento della mortalità.[11]

Terapia[modifica | modifica wikitesto]

Nei casi lievi, può essere sufficiente impostare una terapia atta al ripristino del peso corporeo al fine di interrompere il circolo vizioso; in tal senso si può procedere con una nutrizione parenterale.[12] Nei casi in cui non si mostri una remissione della sintomatologia, si deve procedere con la digiunostomia[8] o con una duodenodigiunostomia laparoscopica.[13][14]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d (EN) Avinash Shetty, Superior Mesenteric Artery Syndrome, in eMedicine, WebMD, 18 giugno 2009. URL consultato il 22 settembre 2009.
  2. ^ Cohen LB, Field SP, Sachar DB, The superior mesenteric artery syndrome. The disease that isn't, or is it?, in J. Clin. Gastroenterol., vol. 7, n. 2, 1985, pp. 113–116, DOI:10.1097/00004836-198504000-00002.
  3. ^ (EN) Welsch T, Büchler MW, Kienle P, Recalling superior mesenteric artery syndrome, in Dig Surg, vol. 24, n. 3, 2007, pp. 149–156, DOI:10.1159/000102097. URL consultato il 22 settembre 2009.
  4. ^ a b Laffont I, Bensmail D, Rech C, Prigent G, Loubert G, Dizien O, Late superior mesenteric artery syndrome in paraplegia: case report and review, in Spinal Cord, vol. 40, n. 2, 2002, pp. 88–91, DOI:10.1038/sj.sc.3101255.
  5. ^ a b (EN) Christopher T. Buresh, Mark A. Graber, Unusual Causes of Recurrent Abdominal Pain, in Emerg Med, vol. 38, n. 5, 2006, pp. 11–18. URL consultato il 22 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 9 maggio 2009).
  6. ^ (EN) Babak Raissi, Brian M. Taylor, Donald H. Taves, Recurrent superior mesenteric artery (Wilkie's) syndrome: a case report, in Canadian Journal of Surgery, vol. 39, 1996, pp. 410–416. URL consultato il 22 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 20 agosto 2016).
  7. ^ (EN) Mark A. Crowther, Peter J. Webb, Ian A. Eyre-Brook, Superior Mesenteric Artery Syndrome Following Surgery for Scoliosis, in Spine Journal, vol. 27, n. 24, 15 dicembre 2002, pp. E528-E533. URL consultato il 22 settembre 2009.
  8. ^ a b c Baltazar U, Dunn J, Floresguerra C, Schmidt L, Browder W, Superior mesenteric artery syndrome: an uncommon cause of intestinal obstruction, in South. Med. J., vol. 93, n. 6, 2000, pp. 606–608.
  9. ^ (EN) S: Superior mesenteric artery syndrome, in GASTROLAB Digestive Dictionary, GASTROLAB, 1º aprile 2008. URL consultato il 22 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 15 marzo 2008).
  10. ^ Eliot Roth, Fenton LL, Gaebler-Spira DJ, Frost FS, Yarkony GM., Superior mesenteric artery syndrome in acute traumatic quadriplegia: case reports and literature review., in Arch Phys Med Rehabil., vol. 2, n. 6, maggio 1991, pp. 417–420.
  11. ^ (EN) Randy Schellenberg, Medical Disorders And Conditions That Can Cause Anorexia, Weight Loss, Or Vomiting, su randyschellenberg.tripod.com. URL consultato il 22 settembre 2009.
  12. ^ (EN) Nayar Manu, Lombard Martin, Weight Loss Induced Small Bowel Obstruction (XML), in The Internet Journal of Gastroenterology, vol. 4, n. 2, 2006. URL consultato il 22 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2007).
  13. ^ (EN) Dipartimento di chirurgia dell'Università Yonsei, Laparoscopic Duodenojejunostomy for Management of Superior Mesenteric Artery Syndrome: Two Cases Report and a Review of the Literature, Yonsei Medical Journal, 2003 (online: 30 marzo 2009). URL consultato il 6 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2022).
  14. ^ (EN) Keith S. Gersin, B. Todd Heniford, Laparoscopic Duodenojejunostomy for Treatment of Superior Mesenteric Artery Syndrome, NCBI, 1998. URL consultato il 6 gennaio 2013.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Medicina: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di medicina