Simon Linke

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Simon Linke (Benalla, 1958) è un artista britannico.[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Pittore, è noto per aver realizzato dipinti basati sulla rivista d'arte contemporanea Artforum sin dal 1985[2]. Linke realizza i propri dipinti replicando l’immagine di fondo in matita e sovrapponendo poi spessi e pastosi strati di pittura ad olio ("impasto painting") combinati ad ampie pennellate espressioniste, che ricordano le superfici pittoriche strutturate di Jasper Johns e Robert Ryman[3]. Le copertine di Artforum di Linke, quali soggetti feticcio della propria ricerca, pongono l’attenzione sull'interazione fra i singoli operatori artistici, dall'artista alle gallerie fino ai musei, tramite l’utilizzo delle riviste d’arte[4].

La scelta di Linke di lavorare per tutta la carriera su un soggetto simile s’iscrive appieno nelle ricerche artistiche dell’ultimo secolo di artisti come René Magritte, Lawrence Weiner e Bruce Nauman, in cui si spaziava in un’area al di fuori della formale tradizione artistica e la pura estetica pittorica era sostituita dal linguaggio scritto come mezzo di espressione pittorica[2]. I concetti di serialità e la ripetizione d’immagini contenenti date, nomi di artisti e gallerie, invece rimandano alle ricerche concettuali degli anni Sessanta, in particolare ai dipinti di On Kawara ed al lavoro schematico e ripetitivo di Hanne Darboven[5], ma anche a Sharrie Levine e Andy Warhol in relazione alla rapporto fra autenticità e autore[2].

Simon Linke ha esposto in svariati musei ed istituzioni, ad esempio; a Le Consortium a Dijon (2004)[6], FRAC Limousin (2007), Limoges, Deste Foundation, Athens (2004), Galleria Civica, Modena (1995), Museum of Modern Art, Copenhagen (1995), Fondazione Re Rebaudengo Sandretto (1995)[7], The National Museum of Modern Art, Tokyo (1990), The National Museum of Modern Art, Kyoto (1990), Padiglione Inglese - Biennale di Venezia (1988)[8].

I suoi lavori sono presenti in numerose collezioni museali, fra le quali: Tate Gallery di Londra[9], Fondazione Re Rebaudengo Sandretto di Torino[7] e la FRAC di Limousin France[10].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Simon Linke, solo show, Lisson gallery (PDF), su lisson.s3.amazonaws.com. URL consultato il 6 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2017).
  2. ^ a b c Jeffrey Deitch, Abstract Advertising, London : Lisson Gallery ; New York : Tony Shafrazi Gallery, 1987., p. 2.
  3. ^ Stuart Morgan, Simon Linke, in Frieze Magazine, Issue 33, 4 MAR 1997.
  4. ^ Giorgio Verzotti, Simon Linke, in Artforum, Ottobre 1991.
  5. ^ Simon Linke solo show at Lisson gallery in 1987 (PDF), su lisson.s3.amazonaws.com. URL consultato il 6 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2017).
  6. ^ Simon Linke, Le Consortium, Exhibition 9/11/2004-22/01/2005, su leconsortium.fr.
  7. ^ a b ARTE INGLESE D’OGGI NELLA COLLEZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO, su fsrr.org.
  8. ^ Padiglione della Gran Bretagna, Biennale di Venezia, 1988., su biennalediveneziaarte.blogspot.it.
  9. ^ Simon Linke - Tate Gallery Collection, su tate.org.uk.
  10. ^ Simon Linke - FRAC Limousin Collection, su navigart.fr.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Simon Linke, con l'introduzione "Abstract Advertising" di J. Deitch, Cat. Mostra; Lisson Gallery, London; Tony Shafrazi Gallery, New York, 1987.
  • Aperto '88', XLIII Biennale di Venezia, Venezia, 1988, p. Cat. Mostra.
  • A Perspective on Contemporary Art - Color and/or Monochrome, 1990, Cat. Mostra; The National Museum of Modern Art, Tokyo; The National Museum of Modern Art, Kyoto.
  • Arte Inglese d'oggi, Modena, Cat. Mostra; Galleria Civica, Modena, 1995.
  • Il Cangiante, Cat. Mostra; Padiglione d'Arte Contemporanea, Milano, 1986.
  • Horizonte des Sammelns, Wolfsberg, Germany Troisième Époque, FRAC Limousin Collection, France, 2007.
  • Before The End, Le Consortium, Dijon, France, 2006.
Controllo di autoritàVIAF (EN96096372 · ULAN (EN500061341 · LCCN (ENno2013023338 · GND (DE119217961 · J9U (ENHE987007500700005171 · WorldCat Identities (ENlccn-no2013023338