Sikorsky S-76

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Sikorsky S-76 Spirit
Un S-76B Spirit della Royal Thai Navy mentre effettua un appontaggio.
Descrizione
Tipoelicottero utility
Equipaggio1 o 2 piloti
ProgettistaBandiera degli Stati Uniti Sikorsky
CostruttoreBandiera degli Stati Uniti Sikorsky
Data primo volo13 marzo 1977
Dimensioni e pesi
Lunghezza13,44 m
Altezza4,41 m
Diametro rotore13,41 m
Superficie rotore
Peso a vuoto2.241 kg
Peso max al decollo4.399 kg
Passeggeri14
Propulsione
Motore2 turbine Allison 250-C30
PotenzakW (650 shp)
Prestazioni
Velocità max287 km/h (155kt)
Autonomia748 km ( nm)
Tangenzam ( ft)
Armamento
Mitragliatricipod per mitragliatrici (opzionali)
Missilimissili aria-superficie (opzionali) o
siluri (opzionali)
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L'S-76 Spirit è un elicottero utility leggero biturbina con rotore a quattro pale, progettato e costruito dall'azienda aeronautica statunitense Sikorsky.

Storia del progetto[modifica | modifica wikitesto]

La Sikorsky Aircraft Company annunciò lo studio di un nuovo elicottero biturbina a 12 posti, a carrello retrattile ed elevate prestazioni di volo, in grado di soddisfare le esigenze di operatori sia civili che militari, nel gennaio 1975.[1]

Il progetto rimarcava chiaramente l'esperienza acquisita dalla casa americana con l'elicottero utility militare S-70 e la designazione S-76 fu scelta per celebrare il bicentenario degli Stati Uniti.

La costruzione di 4 prototipi iniziò nel maggio 1976; il primo a volare, il 13 marzo 1977, fu il secondo prototipo già dotato di strumentazione per il volo strumentale (IFR).

L'elicottero rispondeva sin dall'inizio alle norme per il volo ognitempo in quanto uno dei principali impieghi della macchina era l'impiego offshore per le società petrolifere.

La versione S-76 Mk.II, che ha battuto ben dodici primati internazionali nel febbraio 1982, monta una particolare variante delle turbine Allison 250, con un margine di sovrapotenza del 5 % rispetto al modello precedente.[2]

Tecnica[modifica | modifica wikitesto]

Il rotore quadripala è del tutto simile a quello dell'S-70: le pale sono realizzate attorno a un robusto longherone in titanio. Anche il bordo d'entrata è in titanio mentre il bordo d'uscita ha una struttura a nido d'ape in fibra di vetro e nylon.

L'intera pala è pressurizzata per assicurare la massima integrità strutturale, mentre la testa del rotore risponde alle più moderne tecniche di costruzione garantendo la massima riduzione dei tempi di manutenzione: infatti i normali cuscinetti sono stati sostituiti da cuscinetti elastomerici privi di lubrificante; infine la presenza di speciali ammortizzatori assicura una quasi assenza di vibrazioni.[2]

I propulsori (2 turbine Allison 250-C30 da 650 hp) sono alloggiati sopra la fusoliera dietro l'albero di trasmissione.

Impiego[modifica | modifica wikitesto]

Tra i principali operatori civili del S-76 Spirit figurano la Air Logistic, la Okanagan Helicopters, la VOTEC brasiliana e la Bristow Helicopters in Inghilterra.[2]

Utilizzatori[modifica | modifica wikitesto]

S-76C+

Governativi[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera dell'India India
1 S-76D acquistato nel 2018 che sarà consegnato nel 2019.[3]

Militari[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera dell'Argentina Argentina
2 S-76B acquistati nel 1996 per il trasporto VIP.[4][5] Appartenenti alla Flota Aérea Presidencial, da marzo 2024 trasferiti definitivamente alla FAA che, fino a quel momento, forniva solo gli equipaggi.[5]
Bandiera delle Filippine Filippine
17 S-76A consegnati, 9 in servizio al febbraio 2020.[6][7]
Bandiera del Giappone Giappone
6 S-76C ricevuti a partire dal 10 febbraio 1995.[8][9] Ulteriori 12 S-76D ricevuti a partire dal 25 febbraio 2015.[8]
Bandiera di Gibuti Gibuti
1 S-76A consegnato ed in servizio al dicembre 2020.[10]
Bandiera di Panama Panama
Bandiera della Spagna Spagna
8 S-76C consegnati nel 1991-92 e tutti in servizio all'aprile 2020.[11]
Bandiera della Thailandia Thailandia
6 S-76B acquistati a partire dal 1996.[12]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Emilio Brotzu "Aerozoom 2007" - Miligraf Editrice, Roma 2007.
  2. ^ a b c G. Apostolo "Storia degli Elicotteri" - Mondadori - Milano 2002.
  3. ^ "India. Un Sikorsky S-76D per compiti istituzionali" - "Aeronautica & Difesa" N. 383 - 09/2018 pag. 72
  4. ^ "SIKORSKY S-76 IN FUERZA AÉREA ARGENTINA", su helis.com, URL consultato il 14 febbraio 2024.
  5. ^ a b "EL REGALO ENVENENADO DE MILEI A LA FUERZA AÉREA ARGENTINA", su defensa.com, 11 marzo 2024, URL consultato il 14 marzo 2024.
  6. ^ "Le forze aeree del mondo. Filippine" - "Aeronautica & Difesa" N. 400 - 02/2020 pag. 68
  7. ^ "Il rinnovamento dell'Aeronautica Filippina" - "Rivista italiana difesa" N. 2 - 02/2017 pp. 61-67
  8. ^ a b "JAPAN COAST GUARD: AIRCRAFT DATA FILE", su hangarspace.jp, 22 agosto 2022, URL consultato il 3 gennaio 2024.
  9. ^ (EN) Japan Coast Guard (PDF), su kaiho.mlit.go, p. 8. URL consultato il 21 settembre 2019.
  10. ^ "Le forze aeree del mondo. Gibuti" - "Aeronautica & Difesa" N. 410 - 12/2020 pag. 66
  11. ^ "La crisi dell'Aeronautica Spagnola" - "Rivista italiana difesa" N. 4 - 04/2020 pp. 60-68
  12. ^ "ROYAL THAI NAVY S-76B TO BE REFURBISHED BY VECTOR", su helis.com, 3 marzo 2015, URL consultato il 4 giugno 2022.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]