Sigurd I di Norvegia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Sigurd il Crociato)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Sigurd I di Norvegia
Re di Norvegia
In carica1103 –
26 marzo 1130
PredecessoreMagnus III
SuccessoreMagnus IV e Harald IV
Nascita1090
MorteOslo, 26 marzo 1130
Casa realeDinastia di Hardrada
PadreMagnus III di Norvegia
MadreTora
ConiugiBjaðmunjo Mýrjartaksdóttir
Malmfred di Kiev
FigliKristin Sigurdsdatter
Magnus IV di Norvegia
Religionecattolica

Sigurd I il Crociato (in norreno Sigurðr Jórsalafari, in norvegese Sigurd Jorsalfarer; 1090Oslo, 26 marzo 1130) fu re di Norvegia dal 1103 al 1130.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Fu uno dei tre figli di Magnus III di Norvegia e nacque dalla relazione tra il re e la concubina Thora. Suoi fratelli erano Øystein e Olav. Magnus III ebbe tutti figli illegittimi da amanti diverse ma ebbero tutti eguale diritto al trono; per evitare faide o guerre i tre fratelli co-governarono dal 1103.

Inizialmente condivise il trono con i fratelli Øystein e Olav, ma dopo che Øystein morì 1123 governò da solo. Prima di essere proclamato re di Norvegia, venne anche designato Re di Man e nelle isole Orcadi e conte di Orkney. Molti storici hanno considerato il regno di Sigurd come un periodo d'oro dell'età medievale della Norvegia. Il paese prosperò sia in termini di ricchezza sia in termini di espansione, ottenendo il riconoscimento internazionale e prestigio grazie alla partecipazione di Sigurd alle crociate.

La maggior parte delle informazioni raccolte su Sigurd provengono dal Heimskringla, scritto da Snorri Sturluson intorno a 1225, la cui accuratezza è ancora dibattuto dagli studiosi.

La spedizione con Magnus III[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1098 Sigurd accompagnò suo padre, re Magnus III, nella sua spedizione alle Isole Orcadi, Ebridi e nel Mare d'Irlanda. Fu nominato Conte di Orkney nello stesso anno, dopo la rimozione rapida dei Conti in carica delle Orcadi, Paul e Erlend Thorfinnsson. Era anche, a quanto pare, re di Mann e delle isole in quello stesso anno, in seguito al rovesciamento del loro re ad opera di Magnus.

Anche se Magnus non era direttamente responsabile della morte del precedente re dell'Isola di Man e delle altre Isole, fu il sovrano del regno vicino, molto probabilmente a causa della sua conquista delle isole. Questa fu la prima volta che il regno stette sotto il controllo diretto di un re norvegese.

Non è certo se Sigurd tornò a casa con suo padre in Norvegia dopo la spedizione del 1098, tuttavia, è noto che egli era a Orkney quando Magnus tornò verso ovest nel 1102 per la sua prossima spedizione. Mentre era lì, un'alleanza matrimoniale venne è negoziata tra Magnus e Muircheartach Ua Briain, che fu re supremo d'Irlanda.

L'intento di Sigurd era quello di sposare la figlia di Muirchertach Blathmin O'Brien, una giovane principessa irlandese. Tuttavia, quando Magnus cadde in un'imboscata e venne ucciso a Ulaid per mano irlandese nel 1103, Sigurd tornò in Norvegia insieme al resto dell'esercito norvegese, lasciando la sua sposa-bambina, e divenne re insieme ai fratelli Øystein e Olav.

Appena arrivato a casa in Norvegia, lui e i suoi due fratelli vennero proclamati re di Norvegia con l'accordo di co-governare il regno insieme per qualche tempo. Le spedizioni condotte da Magnus furono in qualche modo vantaggiose per il Regno di Norvegia, in quanto avrebbero fornito la ricchezza, le difese e la manodopera. Sigurd avrebbe governato sulle isole fino alla morte.

Re Sigurd e la crociata norvegese[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Crociata norvegese.
Re Sigurd e re Baldovino attraversano il fiume Giordano

Nel 1107 Sigurd condusse una crociata in sostegno del Regno di Gerusalemme, che era stato fondato dopo la Prima Crociata. In un primo momento fu oggetto di contestazione tra i due re, Øystein e Sigurd, su chi avrebbe dovuto guidare il contingente e chi invece sarebbe dovuto restare a casa a governare il regno.

Sigurd fu infine scelto, forse perché era un viaggiatore più esperto.

Sulla strada per Gerusalemme (norreno Jorsalaland) fece visita al Re di Sicilia Ruggero II d'Altavilla nella sua residenza di Palermo. Giunto in Terra santa venne accolto da Baldovino I, re di Gerusalemme. Ricevette un caloroso benvenuto e trascorse molto tempo con il re lì; i due re arrivarono, cavalcando fino al fiume Giordano, dove Sigurd voleva essere battezzato.

Dopo il loro viaggio verso il fiume, re Baldovino I chiese a Sigurd aiuto per conquistare la città costiera di Sidone, che era stata ri-fortificata dai Fatimidi nel 1098. L'assedio rappresentò un grande successo per le forze dei crociati, e la città venne presa il 5 dicembre 1110.

Con ordinanza di Baldovino e del Patriarca di Gerusalemme, Ghibbelin di Arles, una scheggia venne presa dalla Santa Croce e data a Sigurd dopo l'assedio, in segno di amicizia e come una reliquia per la sua partecipazione eroica nelle crociate.

In seguito, il re Sigurd ritornò alla sua nave e lasciò la Terra Santa. Navigò verso nord fino all'isola di Cipro dove sarebbe rimasto per qualche tempo. Si recò anche a Costantinopoli (norreno: "Miklagard") e entrò a cavallo in città attraverso la porta detta Torre d'Oro, accolto dall'imperatore Alessio I Comneno.

Ritorno in Norvegia[modifica | modifica wikitesto]

Prima di lasciare Costantinopoli, Sigurd diede a tutti le sue navi e i tesori all'imperatore bizantino. In cambio l'imperatore gli diede molti cavalli forti.

Sigurd programmava di far ritorno in Norvegia via terra. Alcuni dei suoi uomini progettarono di ritornare con lui, molti invece volevano rimanere nella grande città per prendere servizio presso l'imperatore, nei ranghi della sua Guardia variaga.

Il viaggio di ritorno, presumibilmente, richiese tre anni. Il re e il suo seguito toccarono la Bulgaria (Bolgaraland) e attraverso l'Ungheria (Ungararíki), la Pannonia, Schwabia e Baviera dove incontrò l'imperatore Lotario del Sacro Romano Impero (Rómaborg)[senza fonte]

Più tardi arrivò in Danimarca, dove venne accolto dal re Niels che gli diede una nave per raggiungere la Norvegia.

Dopo il ritorno in Norvegia nel 1111, Sigurd tornò in un regno fiorente e prospero. Re Øystein si era impegnato molto per creare un paese forte e stabile, e la chiesa, in particolare, aveva guadagnato in questo.

Sigurd fece la sua capitale Kungälv (nell'attuale Svezia) e si fece costruire un castello fortificato in cui vivere.

Nel 1123 Sigurd tornò ancora una volta a combattere in nome della Chiesa, questa volta per Småland, in Svezia, dove gli abitanti avevano rinunciato alla loro fede cristiana ed erano tornati ad adorare i loro dèi pagani.

Durante il regno di Sigurd, venne introdotta in Norvegia la decima (una tassa del 10% a beneficio della chiesa), che rafforzò notevolmente la Chiesa del paese. Sigurd fondò anche la diocesi di Stavanger, perché gli era stato negato il divorzio dal vescovo di Bergen.

La morte di Sigurd[modifica | modifica wikitesto]

Sigurd morì nel 1130 e fu sepolto nella Hallvardskirken (in italiano: "chiesa di Hallvards") a Oslo.

Sigurd e la sua regina Malmfred, figlia del Gran Principe Mstislav I di Kiev e nipote del re Ingold I di Svezia, ebbero una figlia, Kristin Sigurddatter, ma non ebbe figli maschi legittimi. Questo portò ad una lotta di potere tra vari figli illegittimi e altri pretendenti reali che si trasformò in una guerra civile lunga e devastante.

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Harald III di Norvegia Sigurd Syr  
 
Åsta Gudbrandsdatter  
Olaf III di Norvegia  
Tora Torbergsdatter Torberg Arnesson di Giske  
 
Ragnhild Erlingsdatter  
Magnus III di Norvegia  
 
 
 
 
 
 
 
Sigurd I di Norvegia  
 
 
 
 
 
 
 
Thora  
 
 
 
 
 
 
 
 

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Re di Norvegia Successore
Magnus III 1103-1130
con Olav & Øystein I
Magnus IV
Harald IV
Controllo di autoritàVIAF (EN98145970079732250881 · ISNI (EN0000 0000 7867 2457 · CERL cnp00578638 · LCCN (ENn85228570 · GND (DE124017088 · J9U (ENHE987007268223505171