Servizio informazioni forze armate
Servizio informazioni forze armate | |
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Stemma del SIFAR | |
Descrizione generale | |
Attivo | 1949 - 1966 |
Nazione | ![]() |
Tipo | Servizio segreto militare |
Compiti | Spionaggio Controspionaggio |
Guarnigione/QG | Roma |
Parte di | |
Comandanti | |
Degni di nota | Ettore Musco, Giovanni De Lorenzo |
Fonti nel testo
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Voci su unità militari presenti su Wikipedia |
Il Servizio informazioni forze armate (SIFAR) è stato il servizio segreto militare italiano, attivo dal 1949 al 1966.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
L'intelligence italiana, il Servizio informazioni militare, finita la seconda guerra mondiale, fu sciolto il 31 dicembre 1945.
Il nuovo servizio segreto delle forze armate italiane fu istituito, durante la guerra fredda, il 30 marzo 1949 con una circolare interna emanata dal ministro della Difesa Randolfo Pacciardi. In realtà il SIFAR comincerà a operare solo dal 1º settembre 1949, sotto la direzione del generale Giovanni Carlo Re, a sua volta alle dipendenze dirette del capo di stato maggiore della difesa. Nella stessa occasione vennero istituiti i Servizi informazioni operative e situazione (SIOS) presso le tre forze armate italiane.
La comunità dell'intelligence e sicurezza statunitense ritenne ormai stabilizzata la situazione politica interna italiana e, all'indomani del Trattato di Pace di Parigi, si ritenne possibile l'ingresso nella NATO e, quale diretta conseguenza, la creazione di un vero e proprio servizio segreto, seppure con sovranità limitata ed in diretto coordinamento con i servizi statunitensi.
Il SIFAR venne quindi guidato dal generale Ettore Musco dal 1952 fino al dicembre 1955, a cui succedette fino al 1962 il generale Giovanni De Lorenzo, noto per aver iniziato l'opera di fascicolatura di numerosi dirigenti dei partiti. Il SIFAR sarà negli anni successivi al centro di numerose trame, avviando la stagione della strategia della tensione.[senza fonte]
Il suo scioglimento avvenne il 18 novembre 1965, quando con Decreto del Presidente della Repubblica n. 1477, nell'ambito del nuovo ordinamento dello stato maggiore della difesa, venne istituito il nuovo Servizio segreto militare italiano, il Servizio informazioni difesa (SID).
Il SIFAR, coperto dagli scandali e dai sospetti accumulati negli anni, rimase tuttavia attivo sino al 30 giugno 1966, al comando del generale dei carabinieri Giovanni Allavena[1]. La definitiva soppressione del SIFAR avvenne ad opera del ministro socialdemocratico Roberto Tremelloni, con l'operatività del SID.
Direttori[modifica | modifica wikitesto]
- Gen. Giovanni Carlo Re (30 marzo 1949 - marzo 1951)
- Gen. Umberto Broccoli (marzo 1951 - settembre 1952)
- Gen. Ettore Musco (settembre 1952 - dicembre 1955)
- Gen. Giovanni De Lorenzo (dicembre 1955 - ottobre 1962)
- Gen. Egidio Viggiani (ottobre 1962 - giugno 1965)
- Gen. Giovanni Allavena (giugno 1965 - 30 giugno 1966)
Note[modifica | modifica wikitesto]
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Giuseppe De Lutiis, I servizi segreti in Italia, 2009, Sperling & Kupfler
- Andrea Vento, In silenzio gioite e soffrite. I servizi segreti italiani dal Risorgimento alla Guerra fredda, Il Saggiatore, 2010 [collegamento interrotto], su books.google.it.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale dei Servizi d'informazione e sicurezza, su serviziinformazionesicurezza.gov.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 131157543 · WorldCat Identities (EN) viaf-131157543 |
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